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Icarius sorrise a Clio, continuando poi a sorseggiare dal suo bicchiere.
La ragazza allora prese un biscotto e lo spezzò per leggerne il messaggio in esso custodito. Messaggio che così recitava: “Amor distribuisce i suoi doni a ciascun cuore, ma in maniera disuguale...” Nello stesso istante, Elv teneva stretta a sé Gwen, quasi volendo scacciare la paura per il terribile incanto che l'aveva colpita. “Signore...” disse poi ad Icarius “... posso prendere anche io un biscotto?” “Li ho fatti servire per voi, amici miei.” Sorridendo il Taddeide. Elv allora ne scelse uno e lo spezzò, leggendo poi il bigliettino che così riportava: “L'Amore vince su tutto, anche sull'impossibile...” |
Assaggiai quel biscotto, per poi leggerne il contenuto.
Lo lessi un paio di volte, dapprima unicamente con gli occhi, poi con la voce, dato che tutti l'avevano letto ad alta voce. A quanto pare l'Amore era il grande protagonista di quei biscotti, e la cosa non mi dispiaceva. Mi chiesi cosa si celasse dietro quel biglietto, ma probabilmente era solo un biglietto. Eppure faceva riflettere... Sorrisi poi nel sentire il biglietto di Elv, che sembrava perfettamente in linea con i miei pensieri su di lui. Ero sicura che Gwen e Elv, forti del loro Amore, avrebbero superato quella terribile prova. |
Anche Elv prese un biscotto e lesse il bigliettino.
"Hai visto, amore?" sorridendogli e rifugiandomi di nuovo fra le sue braccia "Anche l'impossibile." |
“Magari fosse vero...” disse a capo chino Elv.
“Posso solo dirvi” fece Icarius “che le più grandi magie io le ho vedute solo in nome dell'Amore, quello vero...” Il pirata allora fissò Gwen e sorrise. “Chi scenderà a terra domattina?” Chiese Pinto. “Volontari?” “Vedremo...” rispose Icarius “... ci penserò stanotte. Clio però non ne farà parte, visto che scenderà per conto suo a quanto pare.” Sorseggiando altro vino. |
"Ehi, abbi fiducia" sussurrai accarezzandogli il volto e baciandolo piano.
Notai una strana sfumatura nella frase di Icarius rivolta a Clio, ma lasciai perdere, in fondo non erano affari miei e mi appoggiai alla spalla di Elv. |
Sorrisi a Elv e Gwen, doveva essere durissima per loro, ma sapevo che ne sarebbero usciti indenni.
E anche Icarius sembrava pensarla allo stesso modo. Poi Pinto parlò della missione che ci aspettava la mattina dopo, e io dovetti trattenermi per non ridere a quelle parole che Icarius mi rivolse. "Già.." mormorai, con noncuranza "Quel tipo ha tanto insistito per accompagnarmi di persona..." portando il bicchiere alle labbra, finendo il vino. Stavo per dire che l'aver usato per trovare informazioni, ma non aggiunsi altro. Ero davvero curiosa di vedere come si sarebbe comportato Icarius, anche se forse mi stavo solo illudendo. La verità era che queste situazioni non facevano per me, lui era fatto così, ma io non sapevo quanto avrei retto quel gioco di parole non dette e supposizioni. Avrei fatto del mio meglio per non cedere in pochi secondi. Chissà, forse sarebbe stato divertente vederlo nei miei panni, per una volta. |
“Bene...” disse Icarius posando il bicchiere “... sarà meglio prepararci per dormire, visto ci attende una lunga giornata... domattina sceglierò chi portare con me...”
“Vengo io.” Fece Sammone. “E sia.” Annuì Icarius, per poi far cenno ai cuochi di sparecchiare. “Puoi andare a dormire se vuoi, Clio. Visto sei dispensata dalla spedizione di domani.” “Se la città è pacifica” disse Elv “possiamo scendere anche io e Gwen?” “Certo, ma accompagnati.” A lui Icarius. “Meglio essere prudenti.” |
"Certamente. Grazie Icarius" sorridendogli "Buonanotte" rivolta poi a tutti.
Poi, anche io ed Elv andammo in cabina. "Speriamo che la citta` non sia male..." |
Mentre la cena terminava, Dacey, nell'udire le parole di Icarius circa il suo pegno, avvertì quel capogiro e poi vide quell'immagine.
Durò solo pochi istanti il tutto e la ragazza alla fine si mostrò scossa. “Milady...” disse Icarius, accorgendosi del suo turbamento “... va tutto bene?” |
Posai a mia volta il bicchiere annuendo piano.
Non riuscivo a decifrare il suo atteggiamento, e non sapevo quanto avrei retto. "Come preferisci..." lanciando un'occhiata a Icarius, per poi alzarmi "Andrò a riposare.. per qualunque problema sapete dove trovarmi..." avevo parlato al plurale, ma non staccai mai gli occhi dai suoi. Salutai cortesemente i commensali e mi ritirai nella mia cabina. Tuttavia la lasciai aperta, anche se forse la speranza che lui venisse da me sarebbe stata vana. Mi chiesi se sarei riuscita a dormire. Indossai una camicia da notte in fine seta bianca, forse un po' sprecata per quella notte, e mi stesi sul letto, sospirando appena. |
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