Scossi la testa con gli occhi in su.
"Siete incorreggibile..." mormorai.
Ad un tratto, intravidi un cacciatore col fucile in spalla.
"Guardate" indicando l'uomo ad Elv "Potremmo fargli qualche domanda, magari ha visto qualcosa..."

"Non siamo le migliori serve del padrone?" sorrisi, tutta contenta avvicinandomi di corsa al padrone.
"Vi aspettavo, la cena è pronta e la casa attende solo l'arrivo del suo padrone..." lo guardai con un sorriso "Come noi!".
Gli feci cenno di seguirmi, che gli avrei fatto strada.
"Avete fatto buon viaggio, mio signore?".

"Non ho bisogno della vostra protezione cugino, vi ringrazio e ci manca vi trovi in camera mia, potrei murare il castello e non sto scherzando, siete voi in pericolo non io. Non sono poi tenuta a informarvi sui miei ospiti, se i due scienziati sono qui è perché li ho ospitati io. Comunque è un viandante a cui ho dato ospitalità e sembra amico di Lady Sybille, la ricordate la vostra amante vero? "sorridendo" È tutto.. Vi conviene allenarvi per il torneo se volete vincere"con tono aspro e duro.

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Elv a quelle parole di Gwen si voltò, vedendo il cacciatore avvicinarsi.
"Perdonate..." disse l'uomo "... voi... voi indgate sulla morte del signor duca?" Chiese.
"Si..." annuì Elv "... chi siete voi?"
"Sono solo un cacciatore..." l'uomo "... stamani presto sono arrivato qui per una bttuta di caccia... ero presente quando il signor duca è morto..."

L'uomo si accorse di noi e subito capì cosa stavamo facendo.
E sembrava potesse esserci d'aiuto.
"Bene" annuii "Potreste dirci tutto quello che avete visto e che ricordate?"

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Ghin guardò con occhi feroci Altea.
"Rammentate, cugina..." disse "... rammentate che potreste aver bisogno di protezione... non sappiamo con chi abbiamo a che fare... ed io potrei essere il solo in grado di proteggervi." Fissò con disprezzo il viandante ed uscì dal salottino, sbattendo la porta.
"Sembra molto contrariato..." osservò il pelegrino.

Lui guardò negli occhi Isy per un lungo istante, per poi seguirla all'interno della sontuosa dimora.
"Si, un viaggio piacevole..." disse.
Tutto era pronto per cenare.
"Sono piacevolmente colpito..." sedendosi a tavola lui "... siediti e fammi compagnia... detesto mangiare da solo..." rivolto alla ragazza.
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"Gli ho sparato..." disse il cacciatore a Gwen "... due colpi... l'ho colpito, ne sono sicuro... ma non gli ho fatto nulla..."

Rimasi un attimo confusa.
"Parlate dell'assassino? Potreste descrivercelo, se lo avete visto bene?"
Doveva per forza parlare dell'assassino, visto che il duca era morto per un'arma da taglio.

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Osservai il mio padrone in adorazione.
Lui era tutto il mio mondo, e io non desideravo altro che compiacerlo e soddisfarlo.
Lo guidai nella casa, mostrandogli tutti i dettagli che io e le mie sorelle avevamo preparato per lui.
Ordinai di servire la cena e poi mi sedetti insieme a lui.
"Allora, milord, avete invitato quel Rasputin qui con noi?" incuriosita..

"Era simile ad un'ombra..." disse il cacciatore a Gwen "... ad un fantasma..."
"Era mattina, non l'avete visto bene?" Elv.
"Era un'ombra... col viso coperto..." mormorò il cacciatore "... gli ho sparato... 2 colpi... l'ho colpito in pieno petto... nessun uomo e nessun animale avrebbe potuto resistere... invece... invece non l'ho neanche ferito..."

"No..." disse lui a Isy "... ma ora che abbiamo una dimora possiamo invitarlo... lo farai tu o una delle tue sorelle... per invitarlo a soggiornare qui..."

Le sue parole non erano tanto diverse da quelle dell'uomo che avevamo interrogato.
Un'ombra, un soffio, tutte cose troppo effimere e poco tangibili per darci qualche indizio.
"E dopo, avete visto quest'ombra uccidere il duca? Avete visto come?"

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"Certo mio signore, lo inviterò con molto piacere!" sorrisi, annuendo.

Ero curiosa di conocere questo cavaliere, che aveva incontrato solo mia sorella Des.
"La cena è di vostro gradimento?" guardandolo con un sorriso.

"Si... si è avvicinato al duca... silenzioso come il vento... ha estratto rapidissimo un'arma simile ad una spada, ma diversa da tutte le altre che ho visto... era lunga e sottile... con la lama rossa... come se fosse... se fosse incandescente..." disse il cacciatore a Gwen.
"Incandescente?" Ripeté Elv.
"Si, come se... come se fosse stata temprara in qualche girone infernale!" Il cacciatore.

Disse esattamente ciò che mi aspettavo.
Dopotutto, Minsk aveva parlato di una ferita quasi cauterizzata al momento della decapitazione, dalla stessa arma.
"Avete visto poi dov'è andata quella figura?"

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"Si, molto gradevole..." disse lui mangiando e guardando Isy "... mi complimento, è tutyo molyo buono..." fissandola "... il cibo ed il sesso sono i piaceri di questo mondo..."

Ghin se ne andò sbattendo la porta e sorrisi alle parole del pellegrino "era una minaccia o un consiglio? Mio cugino si risente troppo, pure vuole gli faccia da madrina. Spero non abbia strane mire, non è per niente il mio uomo ideale. Speriamo il mio soggiorno al castello non diventi un incubo".
Poi mi riavvicinai a lui.. "Cosa vi avevo proposto prima lui entrasse. La mia bocca non è una tentazione per voi?".

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"Oh lo so bene mio signore, ecco perchè ci tenevo che tutto fosse perfetto..." con aria civettuola, sporgendomi verso di lui."Sapete che la vostra Isy non desidera altro che soddisfarvi..." con la voce calda e languida, allungando una mano fino ad arrivare vicinissima a lui, dato che non osavo toccarlo senza il suo permesso.

"Dopo aver decapitato il duca" disse il cacciatore a Gwen "è scappato via velocissimo, scomparendo nella vegetazione... poi... poi... ho visto una forte luce dibtabti colori... è durata un attimo, poi più nulla... allora... sono andato a vedere ma lui era spartito... ammesso fisse davvero un uomo..."

"Milady... tutta voi siete una perenne tentazione per me..." disse con un sorriso il viandante ad Altea "... e vedo vi compiacete di provocare questo umile viandante..." con un inchino rispettoso del capo.

Era la seconda testimonianza che raccoglievamo, ma non era molto diversa dalla prima.
"Beh, sono parole molto simili a quelle dell'uomo che abbiamo interpellato..." dissi ad Elv "Stessa strana figura e stessa morte per decapitazione..."

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"Io non so nulla di voi... Ma nemmeno voi di me.. Si.. Voglio un bacio, ora.. È una favola al contrario? L'umile viandante che sposa la principessa?" giocherellando con le mani sulle spalle e osservando il volto celato nel cappuccio.

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Lui allungò appena la mano e strinse quella di Isy nella sua.
"Mi piacciono le serve fedeli..." disse fissandola.
Allora lasciò la mano di lei e magicamente la ragazza si ritrovò un fiore fra le dita.
"È una rosa nera..." lui a lei "... sboccia solo di notte, oltre le latitudini Boreali, preludio dei caldi venti tropicali e delle rotte crepuscolari dei sogni più misteriosi... è per te."

Il cappuccio compariva gran parte del volto di lui, lasciando intravedere appena la bocca.
Aveva labbra ben fatte, proporzionate e che disegnavano un nobile sorriso, che ben si legava al tono chiaro e caldo della sua voce.
"Un bacio..." disse piano il viandante ad Altea "... potrei... ma solo di sera... al buio dominio delle ombre, quando il mio volto è celato ed il mio voto al sicuro, milady..."

"Si, ma la testimonianza di questo cacciatore è troppo infarcita di elementi fantasiosi..." disse Elv a Gwen, sotyo voce per non farsi sentire dal cacciatore.

Rimasi pensierosa.
"Lo so... Ma il dettaglio dell'arma sicuramente coincide..." notai.
"A parte le luci colorate e tutto il resto..." aggiunsi con tono sornione.
"Ma ho il vago sospetto che tutte le testimonianze che raccoglieremo, si somiglieranno tutte..." scuotendo la testa.
"La gente sembra non avere altro mezzo se non le scene da romanzo..."

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"La notte così magica.. E perché mai, lo so un voto non si può dire vero.. E dove? Dove vorreste prendere il mio cuore e anima con quel bacio?" accarezzando le nobili labbra dal sorriso sicuro.

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Quando mi strinse la mano mi illuminai, non c'era niente che mi rendesse più fiera di vedere il mio padrone che mi toccava, mi parlava in quel modo.
Avevo gli occhi strabuzzati e sognanti quando la rosa si materializzò tra le mie mani.
Allora spalancai lo sguardo e mi illuminai ancora di più, immensamente.
"Ohhh..." arrossendo violentemente mentre ascoltavo le sue parole con l'aria sognante.
"Il mio signore è troppo buono con me.." osservando quella rosa, così bella e magica tra le mie dita. La presi e la infilai tra la curva del seno, con aria sensuale.

"Si..." disse Elv a Gwen, dopo aver congedato il cacciatore "... restano solo un paio di particolari strani... il fatto che il cacciatore dice di averlo colpito 2 volte... senza però ferito... forse l'avrà mancato... e poi la descrizione della luce colorata, dentro la quale l'assassino sarebbe scomparso... probabilmente ha usato qualche sostanza allucinogena per ingannare il cacciatore..."

"Stasera se vorrete..." disse il viandante ad Altea, mentre lei gli accarezzava le labbra ben fatte "... se mi chiamerete verrò da voi, concedendovi tutto ciò che mi chiederete, milady..."

"Tutto? La cosa si fa intrigante, allora bussero' alla vostra porta per tre volte e voi mi raggiungerete in camera mia. Ma non avete paura io possa vedere il vostro volto?" ditemi "Le vostre labbra sono perfette, e i capelli, i vostri occhi?".

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Ascoltai la sua ricostruzione.
"Sì, tutto potrebbe essere e non avete torto. Probabilmente è davvero così che è andata" annuii "Il particolare di quell'arma però mi dà ancora da pensare..."

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"Voglio controllare fra la vegetazione, dove il cacciatore afferma che l'assassino sia scomparso..." disse Elv a Gwen.
I 2 così cercarono bravo a vegetazione, senza però trovare nulla.
Almeno fino a quando la ragazza non notò qualcosa.
Sul terreno c'erano degli strani segni.
Come se un qualche grosso e pesante carro fisse stato trascinato.
Ma la cosa strana era che le tracce erano conservate in pochi metri.
Come se quel carro, o di qualsiasi cosa sibtrattasse davvero, fosse sparito senza lasciare altre tracce.

"Si, milady... bussrete 3 volte ed io verrò da voi, stasera..." disse il viandante ad Altea "... la sera proteggerà il mio voto... ora perdonatemi, ma ho bisogno di passeggiare per le mie orazioni... i miei omaggi, madama." Con un inchino, per poi andare via.
Si recò nel cortile e cominciò a vagare fra i bastioni ed il fossato, come se cercasse qualcosa.
Da una finestra Maday lo spiava.

Annuii e ci inoltrammo nella vegetazione.
Non trovammo nulla finché io non vidi delle tracce.
Erano come segni di un carro che fosse stato trascinato, ma per pochi metri, poiché improvvisamente le tracce sparivano.
"Messere, guardate" gli indicai i segni "Sembrano dei segni di un carro trascinato qui nell'erba alta, ma all'improvviso le tracce si interrompono. Sembra davvero che chiunque fosse sia sparito all'improvviso come diceva il cacciatore..."

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Il padrone guardò la rosa finire tra i seni di Isys, per poi alzare gli occhi e fissando quelli di lei, complice e compiaciuto.
"Ora vai... tu o una delle tue sorelle portate qui quel cavaliere." Disse bevendo.

Sorrisi e lo vidi andare via, mi sporsi da un finestrone e lo vidi cercare qualcosa tra il fossato. Rimasi leggermente perplessa, non doveva fare le orazioni e preghiere e vidi Maday che lo spiava. Qualcuno avrebbe sospettato di lui, ma mentre il povero Henz veniva ucciso lui era a prendere il tè con me.
Notai Maday e mi avvicinai "Cosa osservate di grazia?" ma pure il mio occhio era verso il viandante ma avrei distratto Maday.

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Sospirai a quelle parole del padrone, perchè il tempo che mi dedicava era sempre troppo poco rispetto a quello che invece avrei voluto.
"Sì mio signore!" Alzandomi dalla sedia e salutandolo con un inchino.
Lo guardai tutto per un lungo istante, poi uscii alla ricerca del cavaliere.
Decisi di andare io, senza chiamare le mie sorelle.
Mi piaceva ogni tanto fare qualcosa di diverso.
Così, me ne andai in paese, alla ricerca del cavaliere.

Ely subito di chinò sul terreno per studiare quelle tracce.
"Sono solchi profondissimi..." disse a Gwen "... qualunque vettura sia passata qui diceva pesare almeno un paio di tonnellate... e poi... le tracce sembrano dure che sua sparita nel nulla..." perplesso.