Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 01-10-2014 00.41.18

“Ben detto, capitano.” Disse Yanos a Clio. “Siamo pirati, non combattenti. Salpiamo e lasciamo questo posto.” Guardò gli altri. “Spero siate tutti d'accordo.”
“Si.” Annuì Taborn.
“Bah...” fece Barbaleone “... non ho la vocazione dell'eroe io. Nè tanto meno del suicida. Partiamo.”
“Noi” mormorò Vivas “ci siamo arruolati grazie all'invito del capitano.” Indicando Clio. “Dunque faremo ciò che farà lei. Se partirà la seguiremo, se resterà faremo altrettanto.”
“Partiamo, non c'è più molto tempo.” Deciso Yanos.
Cid invece se ne stava in silenzio, con gli occhi fissi su Clio.

Guisgard 01-10-2014 00.47.54

Nella chiesa vi erano Guisgard, con i suoi cinque compagni e poco più avanti Altea, intenta a pregare ai piedi dell'altare.
Ad un tratto qualcuno entrò nella navata.
Si avvicinò alle statue e cominciò a sistemare alcune candele.
Era un monaco.
Guisgard allora gli andò vicino.
“Perdonate...” disse al religioso “... siamo qui per vedere il Codice Ardeliano... sappiamo che è custodito in questa chiesa.”
“La vita di ogni uomo” senza voltarsi il monaco “non è diversa da queste candele... talvolta è breve, altre volte è lunga... ma terminata la cera, inesorabilmente, la fiamma, come l'esistenza, si spegnerà...”
Il presunto Taddeide lo ascoltava in silenzio.
“Il Codice Ardeliano...” mormorò poi il religioso “... non a tutti è concesso vederlo.”
“E' una questione importante.” Fissandolo Guisgard. “Solo un momento. Il tempo di sfogliarlo.”
“Perchè?” Voltandosi a guardarlo il monaco.

Altea 01-10-2014 15.00.33

Sfiorai le rose dai vari colori, ormai stavano sfiorendo e iniziavano a cadere le prime foglie.
Rientrai nella chiesa e mi rimisi in preghiera..silenziosa..un monaco venne vicino alle statue, sistemava automaticamente e con parsimonia le candele proferendo le sue parole..il cappuccio in testa...Guisgard si avvicinò per chiedere di sfogliare il Codice Ardeliano..solo pochi potevano farlo..il motivo?
Mi alzai e mi avvicinai lentamente e presi la parola.."Le candele..potranno consumarsi ma non la fiamma finchè vi sarà qualcuno a illuminare questo buio..il buio dell' odio e cattiveria e tener viva la fiamma della speranza..non pensate padre? E milord Guisgard nei suoi occhi porta questa fiamma di speranza, guardate bene...non potete negare di mostrare il Codice Ardeliano a colui che porta lo stesso sangue di chi lo scrisse". Un attimo di silenzio e guardai Guisgard, sembrava preoccupato.."Padre, milord Guisgard ha un obiettivo..Dio lo ha messo alla prova per raggiungerlo e il diavolo e la cattiveria si insinuano perchè egli non ci riesca" e poi mi voltai verso il monaco.."Ci manda un frate..frate Nicola".
Annuii a Guisgard col capo senza dire altro e mi feci in disparte..ci avrebbe creduto? Se Guisgard non avesse visto quel manoscritto non poteva iniziare la sua ricerca.

Clio 01-10-2014 15.18.10

Yanos aveva ragione: dovevamo partire.
Allora perché non riuscivo a muovermi?
Poche volte ero stata tanto combattuta.
Non puoi partire, Clio, che farà questa gente? Tu hai una nave..
E che ci dovrebbe fare, sentiamo? Se un solo colpo del cannone di quel vascello può distruggere l'Hydra. Scappa, Clio, prima che sia troppo tardi.

Esitai.
Vuoi davvero che i tuoi uomini muoiano per un tuo capriccio? Andiamo..
Non è un capriccio.. ho portato io il traditore.

Sospirai.
Per un momento il volto sorridente del mio maestro mi tornò in mente.
Lui che avrebbe fatto?
C'era bisogno di chiederlo? Lui non sarebbe mai fuggito davanti a nulla.
Ma lui non avrebbe nemmeno mai fatto il pirata.
"Andate.." dissi poi "Io resto.. ho portato io la spia, non posso fare finta di niente.. è un suicidio, lo so, ma non ho scelta, non starei mai più in pace con me stessa..." scossi la testa "Ci ho provato a far finta di niente, ma non credo di essere capace di scappare.. mi dispiace..".
Presi dalla tasca la mia perla e la diedi a Yanos.
"Ecco, è tutto quello che mi resta, e da morta non me ne farò niente... spartitevelo, trovate una nave e andatevene, non voglio nemmeno le vostre vite sulla mia coscienza..." sospirai "Io devo almeno provare a difenderli.. Buona fortuna amici miei..".

Guisgard 01-10-2014 15.50.33

“Ma...” disse incredulo Yanos a quelle parole di Clio “... è una pazzia!”
“Sapevo fossi testarda” sbottò Barbaleone “ma non immaginavo fino a questo punto, ragazza!”
“Ragioniamo, capitano...” fece Yanos “... anche a restare, cosa cambierebbe? Cosa potreste mai fare voi da sola? Qui vivono solo pescatori ed artigiani, ignare vittime della megalomania di quel capitano. Ha sempre mirato ad essere duca e non potendo riuscirci ha deciso poi di rendere questo sputo di terra sperduto nel mare il suo feudo. Ora dov'è? Non pensa a questa gente? E poi chi vi dice che sia davvero Samoa il traditore? Solo perchè non si hanno più sue notizie? E se fosse invece quel Pepe? Io non voglio giudicare un mio compagno fino a quando non ci saranno prove circa la sua colpevolezza. E se voi ora deciderete di restare qui, allora vorrà dire che non siete degna di governare l'Hydra.” Guardandola deciso.
“Bada a come parli.” Con tono di sfida Vivas.
“Ho solo detto ciò che pensano tutti.” Replicò Yanos.
“Se il capitano resterà” disse all'improvviso Cid “allora lo farò anche io.”
“Ah...” scuotendo il capo Barbaleone “... una ragazza cocciuta ed un ragazzino. Immagino la nave di Picche stia già tremando.”

Clio 01-10-2014 16.13.26

I miei occhi divennero ghiaccio a quelle parole di Yanos.
Ora non si trattava più solo di restare o partire.
"Non vi costringo a restare, vi ho dato la nostra parte di bottino... Sappiamo che Samoa se n'è andato, con tutti i registri, sappiamo che ha comprato una nave e ha pagato il silenzio del pescatore.. perché l'avrebbe fatto, sentiamo?" la mia voce sembrava venire da lontano "Ma se la metti in questo modo.." sfoderando la spada, per poi allargare le braccia.
Fissai Yanos con aria di sfida.
"Tecnicamente non abbiamo tempo per queste fesseria, ma nessuno può parlarmi in questo modo e passarla liscia.." alzai le spalle "E se tutti la pensate così, beh, mettetevi in fila..".

Galgan 01-10-2014 16.18.08

Dopo tanto tempo, ero nuovamente, in viaggio; proprio ora, che pensavo di essere divenuto stabile come le fondamenta stesse della "mia" chiesetta, potevo ricominciare a sentire il vento sulla faccia, la spada appesa alla cintura, in groppa al mio fedele compagno di mille imprese; il quale, sembrava godersi anche lui quei momenti di cessata inattività, e pareva quasi orgoglioso di essere tornato un destriero.

-Grandi imprese ci attendono ancora, amico mio-

Gli sussurrai all'orecchio, dopo avergli dato un paio di dolci pacche sul collo, e lui rispose borbottando sommesso.....Fedele, burbero e ombroso, come sempre.
Gli atteggiamenti e le accortezze tipiche del cavaliere errante, ben presto tornarono ad essere una consuetudine, al punto che, di tanto in tanto, presi a staccarmi da sir Belven e Jone, precedendoli, allo scopo di aprire la strada, per poi tornare a congiungermi a loro.
Mi sentivo come se quella vita non mi avesse mai abbandonato, solo che mi sentivo più forte, perché mi pareva che, stavolta, il Padre guardasse nella mia direzione; ero felice, e non vedevo motivo per non esserlo.
Infine, giungemmo in un piccolo borgo, ma la mia attenzione fu diretta, più che altro, dall'animata conversazione di alcune persone, su una staccionata poco lontano.
Annuii alle affermazioni di sir Belven, e risposi:

-Con vostra licenza, andrei a controllare la natura dell'animosità di quelle persone, ed invero vi suggerisco di mettervi sulla difensiva, in passato, nei miei viaggi, ebbi modo di notare come il caos possa generarsi con un nonnulla-

Detto questo, condussi Pegaso, al passo, verso quella gente.

Guisgard 01-10-2014 16.37.10

A quelle parole di Altea, il monaco scosse il capo.
“Io sono solo un monaco” disse “e non mi intendo di sangue. Dunque sangue chiami sangue e preghiera chiami preghiera. A ciascuno il suo.” Fece un cenno col capo e fu sul punto di allontanarsi.
Ma l'ultima cosa detta dalla donna arrestò il suo passo, facendolo voltare ancora verso di loro.
“Frate Nicola?” Fissandoli. “Avete incontrato Frate Nicola? Dove?”

Guisgard 01-10-2014 16.42.57

Yanos alzò le mani.
“Potete anche uccidermi, capitano...” disse fissando Clio negli occhi “... io non alzerò un dito su di voi. Ora mi volterò e salirò sull'Hydra, per poi salpare. Chi vorrà venire bene, chi invece deciderà di restare allora sarà artefice della sua Sorte.” Si voltò e salì sulla nave.
“Ragazza...” mormorò Barbaleone “... io resterei, lo sai... ma i miei uomini non vogliono e non posso abbandonarli... Non per vigliaccheria, mi conosci bene, ma sono il loro capitano... non posso obbligarli a restare, a combattere contro morte certa... hai visto anche tu cosa può fare la nave di Picche... non è ragionevole...”
“Andate...” con disprezzo Vivas “... andate, cosa state aspettando?”
“Avanti, venite anche voi...” fece Barbaleone.
“Andate via o giuro vi infilzerò.” Minacciò Emas.
“Barbaleone scosse il capo e andò via.
“Bene...” disse Vivas “... siamo in quattro a restare...”
“Tre più Cid.” Annuì Emas.

Altea 01-10-2014 16.44.02

Il monaco era molto restio..per lui non eravamo degni di vedere il Codice Ardeliano.
Si voltò per andarsene ma alle mie ultime parole si voltò stupito..e lo immaginavo..guardai Guisgard.."Quando fui piccola fu pure mio maestro a Corte di Capomazda..ma lascio la parola a milord Guisgard poichè egli parlò ultimamente con frate Nicola ed egli fu a indirizzarlo qui dicendogli di cercare il Codice Ardeliano".
Lo guardai nei suoi occhi azzurri sorridendo leggermente.."A voi Guisgard..siete voi stato mandato qui da frate Nicola".

Guisgard 01-10-2014 16.47.23

Belven e Jone annuirono a quelle parole di Galgan e presero a seguirlo con lo sguardo.
Il cavaliere allora raggiunse la staccionata dell'osteria, dove vi erano quelle persone intente a discutere con una certa animosità.
“Eppure” disse uno di quelli “vi assicuro che quell'uomo così mi parlò... affermando che nulla è grande o piccolo a questo mondo e nel resto di ciò che esiste.”
“Neanche noi uomini?” Chiese un altro di quelli.
“Neanche gli uomini.” Rispose il primo che aveva parlato.
“Che assurdità!” Esclamò uno altro dei presenti. “Vuoi forse dire che le bestie sono simili a noi altri?”
“Si, secondo quel dotto.” Annuì il primo.
“E' sacrilegio!” Sbigottito uno di quelli.
“No, è la Natura.” Fece il primo. “Secondo quel saggio gli uomini sono i padroni della Terra solo perchè hanno visto evolversi la propria intelligenza a dispetto delle altre fiere.”
“Attenti con questi discorsi...” arrivando l'oste con una bottiglia di vino “... rischiate di finire sul rogo.”

Guisgard 01-10-2014 17.00.34

Guisgard fissò Altea e sorridendole annuì.
“Si...” disse poi al monaco “... fu proprio Frate Nicola a dirmi di giungere qui per vedere il Codice Ardeliano... devo vederlo... anche solo per un momento... ve lo chiedo in Nome di Dio.”
Il monaco annuì e fece loro cenno di seguirlo.
Uscirono così dalla navata e raggiunsero delle scale laterali, fino a comparire nello spiazzo antistante la chiesa.
Da qui poi scesero verso le rocce su cui era addossata la chiesa, ritrovandosi davanti ad una porta di legno fissata nella pietra.
Il monaco estrasse una chiave dalla tasca ed aprì quella porta.
Un attimo dopo Guisgard, Altea e i cinque dell'equipaggio entrarono in un'austera grotta.
Un Crocifisso era inchiodato alla parete rocciosa e su un piccolo spuntone di pietra vi era la statua dell'Arcangelo Michele.
“In quel punto” indicando la statua il monaco “apparve San Michele...”
E sotto la statua erano incise queste parole sulla nuda roccia:

“Io sono l'Arcangelo Michele e sono sempre al cospetto di Dio.”
http://www.incampania.com/assets/img...emaddaloni.jpg

Galgan 01-10-2014 17.06.13

-Invero, più che padrone, direi custode, buon messere-

La mia voce, dall'alto di Pegaso, si intromise nella conversazione, mantenendosi neutra;

-E questo, perché, di sicuro, il mondo ha un solo Padrone, e costui non è d'umana stirpe-

Mi avvicinai ancora, poi ripresi;

-Ma ditemi senza timore, buon uomo, chi è il dotto che vi ha elargito quelle conoscenze che andate divulgando?-

Altea 01-10-2014 17.19.53

Il monaco fece cenno di seguirci, mi chiedevo il motivo per cui avesse cambiato opinione avendo nominato frate Nicola..ovviamente, egli era noto pure come un grande esorcista.
Lo seguimmo nella parte antistante la chiesa tra le rocce, una strada leggermente impervia e ci trovammo di fronte a una porta proprio tra le rocce.
Il monaco la aprì e per entrare dovetti leggermente abbassare la testa come in segno di inchino...era una grotta.
Vi era leggermente buio ma la luce entrò da quella porta e sopra uno spuntone di roccia apparve la statua maestosa dell' Arcangelo.
Mi avvicinai a Guisgard facendomi il segno della croce rivolta alla statua.."Forse, milord, il Codice sta proprio li..dove apparve l' Arcangelo al cospetto di Dio, che scelse di essere tra le sue schiere di Angeli come un grande guerriero, non pensate?".
"E' qui il manoscritto? E diteci, come mai il Codice Ardeliano è stato posto proprio in questo luogo e non è rimasto a Capomazda?" chiesi al monaco incuriosita.

Clio 01-10-2014 17.19.55

"Sei un vigliacco, dunque, oltre che un ammutinato... E io che mi sono sempre fidata di te.." sentenziai a Yanos "Io non vi ho detto che potevate usare la mia nave.. altrimenti perché vi avrei consegnato la perla? Mi servono i cannoni dell'Hydra per respingere la nave di Picche..".
Mi mancava l'aria.
La mia nave, la mia casa. Non potevano portarmela via.
Guarda il lato positivo, non morirà con te.
Era troppo tardi, non potevo combattere contro tutti loro.
Non c'era nemmeno tempo.
Sorrisi forzatamente a Barbaleone.
"Vai, tranquillo... non ce l'ho con te.." sorrisi nuovamente "Abbi cura della mia nave e del mio equipaggio..".
Trattenni a stento le lacrime mentre mi voltavo indietro.
"Andiamo.." a Vivas e agli altri "Vediamo di inventarci qualcosa..".

Guisgard 01-10-2014 17.52.14

“Il manoscritto è in questa grotta.” Disse il monaco ad Altea. “E questo luogo fu scelto perchè qui, dopo aver superato le terribili Questioni, Ardea sfidò il misterioso cavaliere.”
Indicò allora qualcosa che a stento brillava al mistico chiarore delle candele.
Era una mensola di marmo bianco incastonata tra le rocce.
E sopra vi era un antichissimo manoscritto.
“Il Codice Ardeiano...” mormorò Guisgard, per poi avvicinarsi al libro.
Lo aprì e iniziò a sfogliarlo.
Pagina dopo pagina si mostrò ogni parola ed ogni illustrazione che narravano l'epopea del più grande cavaliere di Capomazda e dunque del mondo intero.
Ed alla fine del poema, tratto da un frammento del diario del duca Andros, Guisgard lesse delle misteriose parole:

“Dov'è incerto il cammino
cerca il passo del tuo Destino.
Non troverai strade, ma sentieri,
verso il domani e senza più il ieri.
Il primo a custodirlo fu un Verziere,
nascosto in un palazzo senza cavaliere.
Là, a Nolhia si erge quell'antica dimora,
dove, si, il Fiore Azzurro sbocciò in un'ora.”
http://www.antika.it/wp-content/uplo...-medievali.jpg

elisabeth 01-10-2014 17.55.05

Povero Nettuno......troppo realista e credulone....il male Nettuno...il male era tangibile....si poteva toccare ..come si tocca il proprio amante......." bene..anche il Capitano ......e' svanito.....chi puo' essere stato ?......il Demonio ?.......".....Ero troppo sarcastica......ma la cosa non mi dispiaceva....vidi...pero' con la coda dell'occhio la sagoma di una donna fuggire via.......fu...l' impulso che mi fece correre nel corridoio......per inseguire quel corpo di donna.....e mi infilai in una stanza.....era buia.....ma in un angolo c'era una donna di spalle....." Chi siete....siete sopravvissuta alla morte ?......avete bisogno di aiuto ?......".....rimasi ferma al centro della stanza......

Guisgard 01-10-2014 18.00.00

Yanos non si voltò indietro.
E con lui andarono via anche Barbaleone e Taborn.
Dopotutto non potevano scappare dall'isolotto senza l'Hydra.
Ma quando poi si ritrovarono sul ponte del veliero, vedendo che la nave di Picche aveva ormai bloccato l'ingresso del porto, compresero che fuggire con l'Hydra sarebbe stato un suicidio.
“Che io sia dannato...” disse Barbaleone “... quella nave è velocissima...”
“Già.” Scuotendo il capo Yanos. “Abbiamo perso troppo tempo...”
“Cosa facciamo?” Chiese Taborn.
“Dobbiamo cercare un'altra imbarcazione per lasciare indisturbati l'isolotto...” mormorò Yanos “... compararla o anche rubarla...”
Nel frattempo, rimasti soli, Clio, Emas, Vivas e Cid cominciarono a pensare cosa fare.
“Direi di raggiungere il castello, dove si sono nascosti gli altri.” Propose Emas.
“Si, buona idea.” Annuì Vivas. “Siete d'accordo?” Chiese a Clio.



Intanto, sulla nave di Picche, erano cominciate le manovre per attaccare l'isolotto.
“Cavallo mangia alfiere...” disse Burmid “... hihihihihihihi...”
“Scacco matto.” Fece Samoa, muovendo la regina.
“Per Diana!” Esclamò Burmid. “Non mi ero accorto di essere sotto scacco! Avete una fortuna sfacciata!”
“Negli scacchi la fortuna non conta.” Disse Samoa.
“La fortuna conta sempre.” Annuì Burmid.
“Signore...” avvicinandosi uno dei suoi “... tra breve l'isolotto sarà a tiro.”
“Hihihihihihi...” compiaciuto Burmid.
E dopo essere rimasta per un po' sulla finestra della stanza, Matiz volò via, proprio verso l'isolotto.

Guisgard 01-10-2014 18.05.36

Elisabeth era là, nella vaga penombra di quella stanza, a fissare quella sagoma di donna a pochi passi da lei.
Poi ad un tratto la luce.
Nettuno entrò con la lampada e squarciò la penombra.
“E' un vestito...” disse per poi avvicinarsi a quella che fino ad un attimo fa era sembrata una sagoma “... un vestito appeso al muro... è chiaro che ormai non vi è più nessuno qui... l'equipaggio, il capitano e anche eventuali passeggeri, come testimonia proprio questo vestito appeso, sono tutti morti... o almeno svaniti chissà dove...”
Ma proprio in quel momento si udì il fischio di una nave.
“Una nave?” Stupito Nettuno.

Altea 01-10-2014 18.06.19

Annuii alle parole del monaco ed egli indicò una mensola di marmo tra le rocce..come a farli da leggio vi stava il Codice Ardeliano.
Guisgard si avvicinò e lo sfogliò, lo guardai..fu come un rituale che si tramandava da generazioni..ascoltai le sue ultime parole ma senza avvicinarmi..quel manoscritto apparteneva a lui in un certo senso..alla sua stirpe.
Alle parole di Guisgard guardai gli altri, quella era la indicazione da dove iniziare la ricerca del Fiore Azzurro?
"Milord Guisgard, se non sbaglio il Frate Nicola disse vi era pure un petalo del Fiore Azzurro nel manoscritto? Forse è questo il primo indizio..andare in questo posto? Nolhia?" scossi il capo "Non sono convinta..sbocciò in un' ora ma..a fronte di cosa? Forse lo scopriremo laggiù" dissi pensierosa.
Ad un tratto realizzai che stavo in quella grotta davanti all' Arcangelo Michele, ed avevo contribuito in parte a far si che Guisgard potesse vedere quel manoscritto..questo mi risollevò il cuore dai dubbi e dal pianto di prima..forse ora avevo trovato il mio posto, senza invadenza.

Clio 01-10-2014 18.11.25

Annuii a Emas, guardando la fortezza.
"Andiamo.." mormorai "Ci sarà pur qualcuno che possa organizzare le difese, no?".
Doveva pur esserci un modo.
Nonostante tutto, pensai, ero un po' sollevata.
Ora potevo decidere soltanto per me stessa, senza la responsabilità del mio equipaggio.
Mi sentivo sollevata, più libera.

elisabeth 01-10-2014 18.22.21

La luce squarciò le tenebre.......e Nettuno mi mostrò....un abito appeso alla paratia.........mi prese una rabbia inaudita...e non seppi trattenermi.....mi scagliai contro quell'abito strappandone ogni parte..........qualcuno era entrato in quel posto.....voleva che uscissi di senno ?......." Solo fantasmi...gente risucchiata da non non si sa cosa......mi credete una pazza ?......"....il fischio...di una nave...ci avevano avvistato........il fischio di un nocchiere....vivo speravo...da piccola al porto amavo osservare le navi che attraccavano............" Andiamo sul ponte Nettuno e spero che siano anime vive......."..........iniziai a percorrere il corridoio a ritroso...salendole strette scale che portavano al ponte...l'aria era fresca........da lontano scorgevo la sagoma di una nave....ma a quel punto non ero piu' sicura di nulla

Guisgard 01-10-2014 19.29.35

“Credo che queste parole” disse Guisgard ad Altea e agli altri “nascondano qualcosa... vanno decifrate, interpretate... e forse la risposta la troveremo a Nolhia...”
“Nolhia?” Ripetè Irko.
“Si...” annuì Guisgard “... una delle più antiche città del regno... ci recheremo là per scoprire cosa nascondono le parole appena lette...” chiuse il manoscritto e segnò con dito tre volte una delle pietre.
Si inginocchiò poi davanti al Crocifisso e alzatosi salutò la statua dell'Arcangelo.
“Chi fra voi ha buona memoria” rivolto ad Altea ed ai suoi uomini “fissi nella mente quelle parole. Le studieremo a bordo. Ora andiamo.”

Guisgard 01-10-2014 19.35.02

“Signore, il porto sembra quasi sgombro...” disse uno degli uomini a bordo, fissando l'isolotto con un cannocchiale “... si saranno nascosti nella fortezza che domina il borgo.”
“Hihihihihihi...” divertito Burmid “... sarà più facile stanarli... hihihihihihihi...”
“Signore... vedo che c'è un veliero nel porto...”
“Ah, si?” Meravigliato Burmid. “Meglio. Hihihihihihihi!”
“Posso vedere?” Chiese Samoa.
Prese il cannocchiale e guardò in direzione del porto.
“E'... l'Hydra...” mormorò “... possibile siano ancora là? Eppure pensavo che...”
“L'Hydra?” Ripetè Burmid. “Dunque i vostri compari corsari?”
“Si...” rispose Samoa.
“Hihihihihihihihi!”
“Al vostro ordine apriremo il fuoco, signore.”
“Ottimo...” annuì Burmid “... hihihihihihi...” si voltò poi intorno “... dov'è?”
“Signore?” Stupito il suo uomo.
“La mia mia gabbianella, idiota!”
“Non saprei...”
“Starà riposando sull'albero di trinchetto...” allegro Burmid “... speriamo che il nostro cannone non la svegli... hihihihihihi...”



Nel frattempo Clio, Emas, Vivas e Cid avevano raggiunto la fortezza che dominava dall'alto quell'isolotto.
Al suo interno vi era già gran parte della popolazione e nel vedere arrivare i quattro subito la porta si aprì per farli entrare.
Vivas allora si affacciò da una delle finestre e vide la nave di Picche che bloccava l'accesso al porto.
E l'Hydra era ancora al suo posto.
“Pare che i nostri ex compagni” disse “siano rimasti bloccati.”
“Saranno i primi ad essere colpiti se resteranno a bordo.” Fece Emas.
“Magari sono già scappati via come ratti...” mormorò Vivas.
Anche Cid fissava il porto.
Ma proprio in quel momento arrivò Matiz.
La gabbianella blu si posò sulla finestra davanti a loro.
“Sei qui...” avvicinandosi all'uccello Cid “... ma lui non è più qui... è partito...”
Matiz allora volò via, nella sera ormai prossima ad avvolgere il mare.
http://3.bp.blogspot.com/-Ogq5bB5n1K...umb%5B3%5D.jpg

Guisgard 01-10-2014 19.37.20

Elisabeth e Nettuno salirono sul ponte e la videro.
Una grande nave ammiraglia, battente bandiera Capomazdese, li aveva avvistati.
Dal suo ponte di comando si potevano vedere alcune sagome.
Si avvicinava a grande velocità, fischiando.
Nettuno allora cominciò ad agitare le braccia per attirare l'attenzione di quel vascello.
“Siamo salvi...” disse ad Elisabeth “... si, salvi, grazie al Cielo!”
La nave si avvicinò ancora e poi fece calare in mare una lancia con sopra alcuni uomini.
Poco dopo la scialuppa raggiunse la nave ed alcuni marinai con un ufficiale salirono a bordo.
“Siamo ufficiali di Sua Signoria lord Dominus...” l'ufficiale ad Elisabeth e a Nettuno “... chi siete e che nave è questa su cui viaggiate?”

Guisgard 01-10-2014 19.40.33

“Conoscenze...” disse sarcastico l'oste a quelle parole di Galgan “... io direi veleno, altroché! Veleno con cui finire male se qualcuno lo sente parlare!”
“Cosa puoi saperne tu?” L'uomo all'oste. “Tu sai solo di cibo e vino!” Guardò poi Galgan. “Salute a voi, cavaliere. Mi chiedete di quel dotto? Era un uomo anziano... aveva lunghi capelli grigi, barba e due occhi vivi... indossava un mantello scuro e parlava con un accento da forestiero... si avvicinò a me per chiedere un'informazione circa un luogo da raggiungere e vedendo che con me vi era mia moglie intenta a recitare il Santo Rosario allora cominciò a parlarmi di queste cose, affermando che non vi sono dei in cielo, sulla terra e neanche nei mari... e men che tutto un Dio Cattolico aggiunse.”
Belven e Jone ascoltavano interessati da lontano.
“Non dovresti raccontare queste cose ad un cavaliere.” Rivolgendosi uno dei presenti a quello che parlava con Galgan. “Potresti finire nei guai.”
“E perchè?” Mormorò l'uomo. “Non le ho dette certo io queste cose. Io racconto solo ciò che mi ha detto quel saggio.”
“Ma sembri dar molto credito a quelle sue fandonie.” Fissandolo l'oste.
“Si parla per parlare...” bevendo del vino l'uomo.

Altea 01-10-2014 19.51.22

Ebbene si...si doveva interpretare pure quelle parole..ma pure lui era concorde di andare a Nolhia.
"Scrivo io nel mio taccuino milord..me lo ricordo a memoria" dissi sorridendo "in questo nessuno mi batte".
Salutai il monaco e chiesi la benedizione e seguii Guisgard e i suoi uomini sul veliero e mi recai subito in camera.
Presi la chiave dalla mia piccola borsetta di velluto e aprii il secretaire dove era riposta la corona e il mio quaderno di appunti di anni e scrissi quelle frasi accuratamente senza nemmeno uno sbaglio.
Lo richiusi e lo riposi dentro..ora a maggior ragione doveva essere ben custodito e sorrisi.."Oh, milord..non ha una buona memoria..uh..devo andare a in cucina".
Corsi da Champenuan e mi sedetti.."Bene tutto è fatto, ovviamente spetta a Guisgard narrarvi il tutto, non a me..devo iniziare a tagliare le patate? O cucinare?" dissi con naturalezza mentre preparavo del the caldo per tutti..e lo feci servire e mi sedetti sul tavolo della cucina a berlo pensando a quelle parole...e al mio dubbio..non sarebbe stato ora cosi facile..troppo facile.

Galgan 01-10-2014 22.54.54

Il mio sguardo si fece gelido, e lentamente abbracciò l'intero, chiassoso auditorio; tuttavia, cercai di mantenere ancora calmo il tono della voce;

-Invero, non bisogna insultare l'Altissimo, nei fatti, nelle parole e nei pensieri; ma questo non per timore di una punizione terrena, ma per lo stesso sgomento che può rappresentare l'atto in se.
Se, da figli, offendiamo chi ci ha dato la vita, compiamo un abominio, a dispetto della reazione di chi ha subito l'insulto-

Volsi un istante lo sguardo verso sir Belven e Jone; sotto i miei modi pacati, seppur dal piglio severo, stavo provando una strana bramosia, la brama del segugio che ha fiutato una traccia, traccia che può essere debole, magari destinata ad estinguersi, eppure tale da non lasciare indifferente il cane.
Il mio sguardo tornò a posarsi sull'uomo che beveva vino;

-La vostra fede è tanto labile, che un qualunque dotto può minarla?
Dovreste dolervi per questo.
Ma ditemi, quanto tempo fa avete visto quell'uomo?
Vi disse dove era diretto?-

Clio 02-10-2014 00.32.34

Distolsi lo sguardo dall’Hydra.
Cosa ci facevano ancora lì? Se avevano abbandonato la mia nave se la sarebbero vista con me, razza di idioti.
Imprecai tra i denti.
“Vado a cercare di capire come hanno pensato di organizzare le difese… Questi non mi sembrano soldati, avranno bisogno di una mano.. Se quei vigliacchi hanno abbandonato la mia nave, vado laggiù a sparare con i miei cannoni, sia chiaro..” mormorai, per poi voltarmi per un secondo verso Cid.
Mi accorsi così della gabbanella e sorrisi, per poi posare per un momento la mano sulla spalla del ragazzino.
Gli sorrisi e mi allontanai.
Qualcosa avranno pur avuto in mente. Odiavo sentirmi inutile. Ero rimasta per difenderli, ma senza Hydra ero solo un uomo in più, e Barbaleone aveva ragione, non avrei fatto la differenza.
Avranno avuto dei cannoni, o qualcosa. Dovevo scoprirlo.

Guisgard 02-10-2014 16.19.00

Clio lasciò i suoi compagni e attraversato il vasto cortile del castello raggiunse poi le scale.
Da qui, seguendo le voci nervose, arrivò fino in cima alla più alta torre della fortezza, dove molti si erano riuniti per respingere un attacco che ormai sentivano imminente.
Qui alcuni uomini del posto si stavano assicurando del funzionamento dei mortai puntati verso il mare e delle munizioni a loro disposizione.
In quello stesso istante arrivarono anche Emas, Vivas e Cid.
“Allora...” disse Emas fissando i cannoni “... come stiamo messi?”
“I connoni funzionano perfettamente” spiegò uno degli uomini “ma le munizioni non sono poi tantissime.”
“Dannazione...” scuotendo il capo Vivas.
“Beh, io sono cannoniere” fece Emas “e posso dirvi che si può utilizzare di tutto in una bocca di mortaio. Pietre, schegge di ceramica, chiodi, persino posate. Dunque raccogliete tutto ciò che trovate. E alla svelta.”
“Vuoi tener testa a quel vascello con pietre e forchette?” Stupito Vivas.
“Hai un'idea migliore?” Sbottò Emas. “Forse vuoi fare tu da proiettile per uno di questi cannoni?”

elisabeth 02-10-2014 16.24.09

La nave sembrava più grande di quella au cui eravamo........batteva la bandiera di Capomazda......e Nettuno si stava sbracciando.....perché secondo lui tutto era finito...... " Non ti ricordi come ti chiami....non sai chi sei.....e che fai nella vita....e pensi che tutto ormai e' sistemato........spero che le vostre previsioni siano corrette.......".......una scialuppa si affiancò alla nave che ci ospitava..... E alcuni ufficiali salirono a bordo.......guardai Nettuno......e compresi che almeno di vista non si conoscevano.......Ottimo....sembrava un buon punto di partenza.....Andiamo Nettuno......adesso e' il momento di riprendere il comando..."........

Guisgard 02-10-2014 16.35.13

“Siamo naufraghi...” disse Nettuno all'ufficiale “... la zattera legata allo scafo di questa nave è il mezzo con cui siamo arrivati qui. Ma salendo poi a bordo abbiamo trovato solo silenzio e desolazione. L'equipaggio ed i passeggeri devono essere tutti morti. Questo è il diario del capitano...” dandolo all'ufficiale.
“Capisco...” mormorò l'ufficiale, per poi sfogliare quel diario “... e i vostri nomi?”
“Io mi chiamo Nettuno” rispose il naufrago “e lei Symoin...” indicando Elisabeth.
“Siete fortunati allora che passava da qui.” Fece l'ufficiale. “Questa nave sta andando alla deriva.

Clio 02-10-2014 16.40.06

Osservai lo scenario pensierosa.
Non avevo mai combattuto da una fortezza, tecnicamente era più resistente di una nave, certo, ma era comunque strano.
"Io non sono un cannoniere quindi potrei dire sciocchezze.." guardando Emas "Quella nave sarà anche enorme ma è fatta di legno come la nostra.. non c'è la possibilità.. non so, di incendiarla in qualche modo?" lanciando un'occhiata al mare.

elisabeth 02-10-2014 16.43.33

Che Fortuna pensai.........cosa potevo chiedere di più dalla vita........magari che ci ospitassero sulla loro nave e mi portassero.....dove.....non lo sapevo ma lontana da Symoin.." Siamo stati fortunati.....e magari lo saremmo di più se ci ospitaste sulla vostra di nave.....questa desolazione e' un po' sinistra....".......

Guisgard 02-10-2014 16.58.55

“Tecnicamente si...” disse Emas a Clio “... ma non fino a quando resterà a quella distanza da noi...”
Infatti la nave di Picche si era fermata a poca distanza dall'accesso al porto.
“Perchè mai è ferma là?” Chiese uno degli uomini del borgo.
“Per non essere colpita, ovvio.” Rispose Vivas.
“Ma neanche loro possono colpirci da lì.” Fece l'uomo.
“Temo invece che quel loro cannone abbia la gittata per raggiungerci...” mormorò Vivas “... tu cosa ne pensi, vecchio mio?”
“Si, temo anche io...” annuì nervosamente Emas “... però non perdiamo tempo... teniamoci pronti a sparare, nel caso decidesse di avvicinarsi... dopotutto, anche se arrivasse a colpirci, da quella distanza neanche il loro cannone può sfondare le mura di questa fortezza.”
“Ne sei certo?” Fissandolo Vivas.
“Almeno spero...” pensieroso Emas.



Intanto, sulla nave di Picche, i preparativi erano in atto per l'imminente azione.
“Hihihihihihihi... avanti, voglio sentire un po' di musica...” divertito Burmid.
“Miriamo subito al castello, signore?” Chiese uno dei suoi.
“No, prima sul porto.” Rispose Burmid. “Magari qualche anima pia è ancora là, credendosi al sicuro... hihihihihihihihihi...”
Un attimo dopo i cannoni della nave aprirono il fuoco sul porto, mandando in pezzi una ad una tutte le abitazioni e i magazzini.
E la morte in breve raggiunse l'isolotto, sotto gli occhi indifferenti del crudele Burmid.
http://theblondeatthefilm.files.word...pg?w=658&h=386

Guisgard 02-10-2014 17.07.41

Champenuan prese anch'egli una tazza di te.
“Dopo” disse poi ad Altea “controllate la cottura di quei biscotti di pastafrolla e confettura. Appena pronti li porterete al capitano. Sono i suoi preferiti. Naturalmente accompagnati da una tazza di tè al limone.”
La Santa Caterina, in quello stesso istante, riaccese i suoi motori e poco dopo decollò di nuovo.
Lasciò il Monte Sacro e si diresse verso Nolhia, attraversando un cielo cupo e carico di malinconiche nuvole grigie.

Altea 02-10-2014 17.15.04

Alzai gli occhi quasi sbuffando..pure dovevo servirlo? Non poteva entrare in cucina e prenderselo il the.
Controllai bene i biscotti..se si fossero bruciati mi avrebbe gettata giù dalla nave in volo..pensai ridendo.
Il veliero, infatti, spiccò il volo con la sua fierezza..solcava le nuvole in un Cielo incerto e cupo.
Sfornai i biscotti e li misi su un piatto e lo posi in un vassoio di argento assieme al the.
"E' tutto pronto Champenuan, vado a portare il the a milord..dove si trova?".

Clio 02-10-2014 17.15.27

Annuii a Emas.
"Speriamo.." abbozzando un sorriso "Hai ragione, comunque, teniamoci pronti..".
Non era la prima volta che aiutavo gli uomini con i cannoni, dopotutto.
D'un tratto il un rombo squarciò il silenzio.
Avevano iniziato a fare fuoco sull'isolotto.
Non miravano alla fortezza, però, ma al porto.
Distolsi lo sguardo, per concentrarmi sui cannoni, dovevamo essere pronti.
Un conto è distruggere un villaggio di pescatori, un'altra cosa è abbattere le mura di una fortezza. Almeno, sperai.

Guisgard 02-10-2014 17.31.01

“Probabilmente nella sala di comando, per decidere la rotta.” Disse Champenuan ad Altea. “Dopo una partenza è sempre là.”

Guisgard 02-10-2014 17.36.34

Dalla fortezza, Clio e gli altri potevano vedere il porto ed il piccolo bordo bersagliati dalla pioggia incandescente generata dai cannoni della nave di Picche.
Alcuni abitanti dell'isolotto erano rimasti là, convinti di potersi salvare chiudendosi in bettole o scantinati.
Ma non fu così.
Tutto il borgo, in pochi minuti, fu fatto saltare in aria a colpi di cannonate.
“Vigliacchi...” disse con astio Emas.



Nel frattempo, sulla nave di Picche, Burmid osservava compiaciuto quello spettacolo di morte.
“Ora la nave pirata... hihihihihihihi...” ordinò ai suoi.
“Signore, perchè?” Chiese Samoa.
“Perchè no?” Fissandolo Burmid. “Avete forse pietà per quei cani?”
“No, li detesto.” Rispose Samoa. “Soprattutto quella sciocca ragazza. Ma a bordo vi è un mio compagno e...”
“Ah, sciocchezze.” Sentenziò Burmid. “Quella nave è ferma nel porto, non vi sarà più nessuno a bordo.”
“Allora perchè attaccarla?” Domandò Samoa.
“Così nessuno penserà ad una possibile fuga dall'isolotto...” sorridendo Burmid “... ormai è deciso... sarà la loro tomba... hihihihihihihi... basteranno pochi colpi all'albero maestro... hihihihihihihi...”
Un attimo dopo tre cannonate raggiunsero l'albero maestro dell'Hydra, spezzandolo in due.
Tutto ciò sotto gli occhi di quelli nella fortezza.
“Bastardi!” Gridò Emas.


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