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Per un attimo, il suo sguardo fu vago, sfuggente, una crepa impercettibile in un'armatura impeccabile.
Ascoltai le sue parole ed era chiaro che fosse qui per lei, stavo già iniziando a formulare qualche ipotesi. "Certo che no, anzi le faccio compagnia" con un sorriso conviviale, mentre anch'io prendevo una sigaretta. "Dunque, ha per caso qualche informazione da condividere? O è qui per trovarne?" chiesi allora, senza fronzoli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimasi immobile ad ascoltarlo, lo osservai bere il tè e scrissi frettolosamente sulla carta "Come può dire non sono colpevole, lo so che sono stati quei maledetti...ma....sono stata una stolta...lo ammetto dottore, per lei per cosa è morta Sophie?"
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"Lasci, ne prenda una delle mie, dottoressa..." disse lui porgendo a Gwen il suo pacchetto di sigarette "... naturalmente sono qui per avere risposte..." fissandola mentre la faceva accendere "... voglio assumerla per ritrovare Kim."
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Hiss lesse il biglietto di Altea.
"Sua sorella è morta per una fatalità." Disse. "Forse ha commesso degli errori, tutti ne facciamo, ma alla fine è stata una vittima. Come lei del resto. Anche lei, signorina Altea, è stata vittima e ha pagato amaramente. Se non abbandonerà questi sensi di colpa non riuscirà mai a reagire. Sua sorella è morta e lei deve ringraziare il Cielo di essere ancora viva. Viva per lei edanche per sua sorella, oltre che per la sua famiglia." Lui deciso a farle comprendere la verità. |
Sorrisi prendendo una delle sue sigarette.
Mentre la accendevo confermò poi che voleva assumermi per trovare Kim. Annuii lentamente, riflettendo. "Sì beh, sto già conducendo delle indagini su di lei, non potevo fare altrimenti, anche se al momento le informazioni scarseggiano" commentai. "In che rapporti è con Kim?" gli chiesi poi, con tono tranquillo. Avevo idea che non fosse esattamente un semplice rapporto accademico, altrimenti non sarebbe venuto qui, ma volevo che fosse lui a dirmelo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Glielo ho detto, dottoressa..." disse Herbert fumando "... è una mia studentessa... molto brillante e sulla quale puntavo parecchio. Le ho sempre proposto di intraprendere la strada del dottorato" fissando Gwen "e di lasciar perdere le sue utopie riguardo il mondo della moda e del Cinema." Finendo la sua sigaretta.
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Era diretto certo e apprezzavo il fatto non mi prendesse per una pazza, come molti dottori avevano fatto, mi avevano riempito di medicinali e rovinato l' organismo ma non avevano capito bastava solo lavorare sulla fiducia di me stessa, ristabilire il mio equilibrio interno.
Sorrisi e scrissi "Dottor Hiss, lei mi ha colpito subito...ha ragione, mio padre sarebbe morto di dolore se pure io fossi morta, sono stata egoista pure non standogli vicino. Perdere una figlia deve essere stato doloroso per lui, più vedere la sua figlia fortunatamente superstite essere vittima di un trauma...si, oltre a me lo devo pure a lui, ho una vita che mi reclama d' altronde".. Un lungo sospiro uscì dalle vermiglie labbra, come una parola che voleva uscire ma trovava ancora quel muro ma batteva forte per distruggerlo. |
Hiss lesse il biglietto e sorrise ad Altea.
"Sono felice che lei pensi queste cose, signorina." Disse. "E' il primo passo. La nostra terapia è appena cominciata, ma domani vorrei mostrarle un posto particolare. Sono certo che le farà bene venirci. Potrà aiutarla tantissimo." |
Ci credevo poco o nulla, ad essere onesta.
Mi presi qualche istante, mentre facevo qualche tiro alla sigaretta. "Ne è sicuro?" chiesi ancora, in merito al loro rapporto. "Un professore verrebbe qui, affidandosi a me, semplicemente per una studentessa? Perchè non un altro docente, ma lei? Mi permetta, ma devo indagare a fondo e lei la conosceva, non posso escludere nulla" guardandolo. "Non la sto accusando di niente, ma devo capire. Non tema, qualsiasi informazione non lascerà questa stanza, né verrà divulgata" lo assicurai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert rise a quelle parole di Gwen.
"Dottoressa..." disse "... allora è vero che voi donne vedete castelli d'aria ovunque?" Con tono un pò beffardo, per poi farsi subito serio. "Parli chiaramente... mi crede colpevole? Così stupido da chiederle di indagare su un reato commesso da me? Forse ho sbagliato a rivolgermi a lei temo..." spegnendo il mozzicone nel posacenere. |
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