Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 15-01-2018 18.44.18

Elv sorrise, per poi avvicinarsi alla vasca, sempre guardando Gwen.
Immerse allora la spugna nell'acqua calda e profumata, per poi cospargerla di olio all'essenza del sandalo di Vegas.
Cominciò così ad insaponare la schiena della ragazza, con movimenti lenti, ampi e con una certa sensualità.

Altea andò nella sua camera da letto e si stese per riposare.
La giornata era stata faticosa e quella seguente sarebbe stata simile.
La sua nuova vita era iniziata.
Ma prima che potesse addormentarsi, dal cortile sentì delle voci.
Qualcuno parlava forte e c'erano più persone che discutevano.

Lady Gwen 15-01-2018 18.49.27

Continuai a guardarlo mentre si avvicinava.
Bagnò la spugna nell'acqua, poi vi mise sopra una particolare essenza, anche se non sapevo esattamente cosa ed iniziò a passarla sulla mia schiena.
Mi ci vollero pochi istanti per rilassarmi ed abbandonarmi, finché poggiai la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi.
Era la prima volta che riuscivo a sentire distintamente il suo profumo, che ora riusciva a superare anche la forte mistura di essenze che impregnavano l'aria e subito ne rimasi ammaliata.

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Altea 15-01-2018 18.52.12

Mi stesi nel letto e chiusi gli occhi..poi sentii delle voci proprio dal giardino "Ma che diamine sta accadendo, stanno solo parlando e facendo baldoria oppure è successo qualcosa".
Mi misi una vestaglia e uscii nel terrazzo e guardai nel giardino chi fosse e che era successo.

Guisgard 15-01-2018 19.01.12

Elv massaggiava piano, lentamente, con una certa sensualità.
La spugna passava e ripassava sulla schiena di Gwen in quel morbido massaggio.
Lei sentiva scorrere l'acqua e la schiuma sulla sua pelle ed il profumo di quell'essenza riepiva la stanza, così come il vapore sempre più denso sui vetri e sugli specchi.
In breve anche la camicia del bel pirata fu impregnata d'acqua, divenendo umida ed attaccaticcia, tanto da essere ormai aderente e quasi trasparente sui muscoli del petto e delle braccia di lui.

Altea fu subito destata da quelle voci.
Indossò una vestaglia e si affacciò dal suo terrazzo.
Vide così il vecchio Bafon che discuteva con due soldati di ronda.
Lui voleva entrare nel castello, ma i due militari gli impedivano l'ingresso.
"E' tardi, torna domani." Disse uno dei soldati. "La marchesa ora dorme."
"E' importante, devo vederla!" Bafon.
"Domani, vecchio." L'altro militare. "Ora vattene o ti butteremo a mare." Minacciò.

Altea 15-01-2018 19.06.51

Era Bafon, doveva vedermi...sentii tutto e quei soldati lo impedivano.
"Decido io chi deve entrare..."urlai agli uomini "Chi vi ha detto che stavo dormendo....soffro di insonnia e stavo guardando un libro, dovete chiamarmi prima di mandare via un ospite...fatelo entrare, è un pescatore e gli avevo commissionato del pesce e poi un giro in barca per questa settimana, dovevamo definire il tutto" sorridendo ed entrando nella stanza, indossai il vestito, mi guardai allo specchio come sempre....piccola vanità consessami...ed uscii per accogliere Bafon aspettandolo nel salottino privato come detto a un servitore.

https://www.sposamore.com/20349-larg...olor-carne.jpg

Lady Gwen 15-01-2018 19.10.04

Era un massaggio morbido, lento, sensuale anche, in un certo senso.
Il vapore ormai ricopriva tutto, anche la sua camicia, che in breve assorbì quell'umidità calda e profumata, divenendo meravigliosamente aderente.
"Si è già tutta bagnata..." dissi piano, quasi in un sussurro, mentre aprivo gli occhi e distrattamente passavo le dita sulla stoffa umida "Non credi sarebbe meglio toglierla?" aggiunsi, con audace malizia.

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Guisgard 15-01-2018 23.50.55

I soldati, a quelle parole di Altea, annuirono e smisero di opporre resistenza al vecchio Bafon.
Allora uscì Didas e fece entrare l'anziano nel castello.
Lo condusse poi dalla marchesa.
“Milady, il vostro ospite.” Disse indicando Bafon.
Salutò ed andò via.
“Grazie di avermi ricevuto, milady...” il vecchio ad Altea.

Elv guardò Gwen negli occhi ed annuì piano.
Allora lentamente cominciò a togliersi la camicia inumidita, liberando il suo petto bagnato e ben fatto.
Le goccioline di vapore scendevano piano sui muscoli asciutti, imperlando quelle forme virili, quasi come una carezza che modellava e bagnava quel corpo giovane rigoglioso.
Restò così a petto nudo, riprendendo la spugna e ricominciando ad insaponare tutta la schiena della ragazza.
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Quelle parole di Clio, il tono caldo ed audace, carico di lascivo desiderio accesero ancor più gli occhi azzurri dei suoi due condottieri.
Capitan Fiore scoprì l'abito dorato ed impalpabile di lei, cominciando ad accarezzare prima e baciare poi la sua gamba.
Baci che vogliosi salirono piano fino alle cosce.
Più e più volte, per poi dischiudere le labbra e lasciando alla sua lingua di completare quel gioco.
Gioco che divenne bollente ed umido, con quella lingua che assaporava la bianca pelle della dea, scendendo fino ai piedi, con quei sandali dorati dal tacco vertiginoso.
Don Taddeon invece, acceso dalle parole di lei, raggiunse la sua bocca e la prese fra le labbra.
“Non sono mai stato il servo di nessuno...” disse baciandola con passione ed ardore.
Un bacio proibito e lascivo, fatto di infiniti giochi di labbra e di lingua.
In un attimo la dea si trova alla mercé di quei due uomini.

Lady Gwen 16-01-2018 00.04.37

Annuì piano, mentre lo osservavo attentamente togliersi la camicia.
Attraverso la stoffa, anche la sua pelle si era leggermente inumidita, imperlando di goccioline il suo fisico asciutto e ben fatto.
Sei bellissimo, capitano, sai?
Poi tornò da me e riprese ad insaponarmi la schiena.
Esitai qualche secondo, ma poi glielo chiesi.
Mi voltai a guardarlo, mordendomi appena il labbro inferiore.
"Perché hai scelto di portare proprio me quassù, su questa nave?" dissi piano, curiosa.

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Guisgard 16-01-2018 00.15.40

Lui sorrise e continuando ad insaponarle la schiena la guardò.
"Beh, diciamo che è stato il caso, o meglio il Destino..." disse Elv a Gwen "... avevo assegnato a dei mercanti di schiavi di portarmi la più bella figliola del porto... ed eccoti qui." Facendole l'occhiolino, mentre l'acqua e la schiuma scorrevano dalla spugna stratta da lui.

Lady Gwen 16-01-2018 00.21.43

Alzai un sopracciglio mentre lo ascoltavo.
"Il Destino..." ripetei piano, quasi fra me e me, poi accennai un risolino fra il sarcastico e il diverto scuotendo il capo "Cose da non credere..."
Intanto io mi rilassavo sempre di più al suo tocco, tanto che poggiai di nuovo la testa indietro sulla sua spalla ad occhi chiusi e mi abbandonai ad un sospiro soddisfatto.

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Guisgard 16-01-2018 00.27.16

Elv continuava ad insaponare la schiena di Gwe e lei sentiva l'acqua e la schiuma scivolarle sul corpo, come un soave massaggio.
La mano di Elv, nel guidare quella spugna, sembrava farsi sempre più audace, più maliziosa, scendendo a lambire più volte la parte alta della gamba di lei.
I cerchi della spugna si facevano sempre più ampi, più smaliziati e più erotici.
Dalla schiena quella sougna raggiunse i fianchi di lei e poi scendeva verso il basso, sulla parte alta della coscia.
Ma ad un tratto qualcuno bussò alla porta.

Lady Gwen 16-01-2018 00.32.42

Le vette raggiunte dalle mie sensazioni durante quei momenti erano alte, immense.
La mano che guidava la spugna si faceva sempre più audace, sensuale e il mio respiro iniziava a sciogliersi in tanti piccoli sospiri.
La sua mano iniziava ad esplorare e scoprire pian piano il mio corpo ed io rimanevo lì, a godere di quel massaggio.
Finché non bussarono e ci misi molto molto impegno per non imprecare, vista l'interruzione.
Speravo almeno fosse importante.

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Guisgard 16-01-2018 00.37.01

Elv fu seccato e tentato di non rispondere.
Poi bussarono ancora, stavolta con più foga.
"Accidenti..." disse lui "... chi è? Cosa diavolo volete?"
"Capitano!" Agitato Marion. "E' importante! Venite!"
"Spera per te che lo sia davvero!" Urlò Elv.
"Lo è!" Gridò Marion. "Molto!"
"Vado a vedere, piccola..." deluso lui e guardando Gwen "... mi aspetterai spero..."
Ed uscì.

Lady Gwen 16-01-2018 00.43.14

Quasi sobbalzai contraendo il viso in una smorfia quando rispose a voce alta alla porta.
Ma a quanto pareva era importante e doveva andare.
Sorrisi e annuii alla sua frase, prima che uscisse.
Mentre poggiavo la testa sul bordo duro e freddo della vasca, dovendo fare a meno della sua spalla, speravo che davvero non ci fosse nulla di pericoloso qui, perché altrimenti avrebbe voluto dire che c'era veramente qualcosa strano in questo tratto.
Il problema era la testardaggine di Elv, che non si sarebbe fermato finché non fosse stramazzato al suolo ed ero certa che avrebbe proseguito ostinatamente.

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Clio 16-01-2018 00.45.04

Avevo deciso di abbandonarmi completamente a loro, anche se non sapevo come avrebbero reagito nel rendersi conto che non avevo nessuna intenzione di scegliere tra loro due.
Al sapere che li volevo entrambi, che nessuno di loro poteva sottrarsi al mio volere, che mi appartenevano da sempre, che non avrei avuto freno e controllo.
Ma infondo, a giudicare dalle meravigliose e intense immagini che avevo scorto nella loro mente, sapevo che nessuno di loro si sarebbe tirato indietro.
Sapevo che avrei alimentato la loro rivalità e che mi avrebbero venerato ancora di più... ma non troppo, mi ritrovai a pensare con un sorrisetto divertito.
Al mio gesto, chiaro e inequivocabile, il cuore mi batteva sempre più forte, gustandosi quel momento unico e irripetibile.
La mano di Capitan Fiore sul mio abito, quel movimento che lo scostava piano, rivelando la mia pelle, che ormai ardeva di un fioco così intenso che temevo si sarebbe scottato nell'accostarvisi.
Poi si avvicinò con la lingua, le labbra e io persi definitivamente il controllo, gemendo forte quando la sua lingua iniziò a farmi impazzire.
Erano occhi sconvolti dal godimento e dalla passione quelli che si ritrovò davanti Don Taddeon quando si avvicinò a me con quell'aria così determinata che mi faceva perdere la testa.
Le sue labbra che rubavano le mie, che le circondavano per poi rubarmi il fiato mi inebriavano sempre di più. Fremevo, scalpitavo di volerne sempre di più.
Quelle parole, così intense, forti e capaci di eccitarmi oltre ogni misura.
Non ebbi nemmeno il tempo di replicare, che mi baciò.
Un bacio intenso, folle, appassionato, lascivo.
Un bacio che racchiudeva tutta la voglia che avevamo in quel momento, gli sguardi, i pensieri, i sospiri soffocati.
Tutto ora era libero di esprimersi, di essere, di esistere.
Eravamo solo noi in tutto l'universo, solo noi.
Mi abbandonai a quel bacio con tutto l'ardore e la passione di cui ero capace, lasciando sulle labbra di Taddeon anche i gemiti che mi strappano la bocca e la lingua di Fiore.
Ma io volevo di più, volevo di più, volevo tutto.
Stringevo a me Taddeon mentre lo baciavo con passione e le mie mani famelici accarezzavano tutto il suo corpo, anche se i nobili abiti che portava lo tenevano lontano da me.
E io non lo sopportavo, non lo sopportavo.
Muovevo le mani sempre più rapidamente e impazzivo all'idea di essere lontana dalla sua pelle.
Volevo tutto, tutto.
"Spogliati.." sussurro pianissimo sulle labbra di Taddeon, poi cercai di ritrovare la voce, di riprendermi da quello stato di estasi famelica.
"Spogliatevi!" ordinai, con voce più alta, ma sconvolta da gemiti e sospiri, una supplica disperata, un rantolo di passione incontrollata.
Ero perduta, ed era meraviglioso esserlo.

Guisgard 16-01-2018 00.47.03

Passarono lunghi istanti.
Poi mezz'ora ed infine un'ora abbondante.
Gwen attese il ritorno di Elv, che però pareva tardare.
Poi, finalmente, la porta si aprì ed il pirata ritornò.
Si tolse di nuovo la giubba ed anche la camicia ancora umida, gettando il tutto su un ricco divano.
Poi andò a sedersi a terra, accanto alla vasca.
Appariva pensieroso.
Molto.
Quasi turbato.

Lady Gwen 16-01-2018 00.54.49

Era passata almeno un'ora senza che tornasse, poi finalmente tornò, gettò malamente giubba e camicia su un divano e si sedette a terra accanto alla vasca.
Qualcosa non andava, glielo si leggeva in faccia, sicuramente c'era qualche problema.
A quel punto uscii dalla vasca, indossai una vestaglia e mi sedetti accanto a lui.
"Ehi, che succede?" dissi piano, prendendogli il viso fra le mani.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...e99afd3fce.jpg

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Guisgard 16-01-2018 01.04.29

Capitan Fiore non smetteva di assaporare la gamba nuda di Clio, con le labbra e con la lingua.
Dall'interno coscia appena coperto dall'abito dorato, fino ai piedi, racchiusi da quei sandali alti e preziosi, degni di una dea.
Taddeon invece continuava a baciarla, con passione, impeto, lussuria.
Era un bacio profondo, umido, lascivo.
Poi quelle parole di lei.
Un comando, un ordine, forse una richiesta.
O forse tutte queste cose insieme.
Allora i due avventurieri si staccarono da lei.
Si guardarono negli occhi, quasi sfidandosi, come due lupi che si contendono il branco e l'intero territorio.
Così cominciarono a spogliarsi.
In breve Capitan Fiore tolse giubba, stivali, pantaloni e camicia.
Restò tutto nudo davanti alla dea.
Lo stesso fece Taddeon, sfilandosi mantello, coppa, stivali e maglia.
Entrambi ora erano tutti nudi davanti a Clio.
Con i loro corpi ben fatti, forgiati dai viaggi, dalle avventure, dai duelli e da ogni sorta di battaglia.
Muscoli asciutti, agili, vigorosi.
Corpi robusti, energici, maschi.
Erano così, liberi da tutto davanti a lei.
La guardavano con i loro occhi azzurri ed eccitati, i capelli scuri.
Ma soprattutto mostravano con orgoglio alla dea la loro virilità prorompente, mascolina, turgida, potente.

Gwen uscì dalla vasca ed indossò una vestaglia, sendendosi poi accanto a lui.
"Non so..." disse Elv "... qualcosa di strano che ha spaventato il mio equipaggio... la strumentazione di bordo... ha captato un s.o.s da parte di qualcuno... forse una nave in difficoltà... almeno questo credevamo... era logico prevederlo... invece... invece... il segnale di soccorso sembra... sembra sia stato inviato da questa stessa nave..."

Lady Gwen 16-01-2018 01.08.20

Rimasi perplessa e senza parole.
Com'era possibile?
"In effetti è molto molto strano..." mormorai pensierosa "Credi che siano vere quelle voci su questo posto?" azzardai.
Probabilmente se la sarebbe presa per questa insistenza, o probabilmente no, ma a questo punto arrivati c'era poco da dire, da fare o da pensare, se non questo.

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Guisgard 16-01-2018 01.18.23

"Sciocchezze..." disse Elv con un tono molto più incerto di quanto la sua espressione non volesse far credere "... figurati... cosa vuoi che ci sia qui? é un tratto di mare e di cielo come tanti... magari c'è stata un'avaria fra i vari strumenti... magari un campo elettromagnetico ha mandato in tilt il sonar o il radar... ci sono mille e più logiche spiegazioni..." guardando poi Gwen e sorridendo "... tu? Hai già finito il tuo bagno?" Fissandola tutta. "Guarda che la vestaglia si sta bagnando tutta... avresti dovuto asciugarti prima di indossarla..." facendole l'occhiolino.

Lady Gwen 16-01-2018 01.23.02

Ecco, appunto.
Figurarsi se si affidava ad una simile spiegazione.
Anche se nel suo tono sentivo un'incertezza che non si sposava bene con le sue parole, ma non lo dissi a voce alta.
Poi sorrisi alle sue parole e guardai un attimo la vestaglia aderente al mio corpo.
"Tu dici?" chiesi, con tono più basso e caldo, continuando ad accarezzare il suo viso e sentendo la barba appena incolta sotto le dita che punteggiava il suo viso pulito e bellissimo.

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Clio 16-01-2018 01.24.18

Fin dal primo momento in cui li avevo visti avevo compreso che in loro c'era qualcosa, qualcosa di unico che li legava a me in un modo così netto e chiaro, che mi chiedevo se persino i mortali non potessero vederlo.
Era come se quegli uomini non fossero nati che per quel momento e che la mia lunga e infinita vita avesse avuto senso unicamente in virtù di quell'incontro.
Il Destino aveva fatto il suo corso e aveva plasmato l'intero universo solo per permetterci di incontrarci, di legarci, di fonderci l'un l'altra.
Per quello che l'idea di dover rinunciare a uno dei due mi appariva estremamente limitante e quasi un sacrilegio.
Li vedevo come due parti di un tutto, e quel tutto era ciò che poteva completarmi, comprendermi, avermi.
Io volevo tutto, tutto di loro, in un'estasi così intensa che ogni altra cosa provata nella mia lunga vita immortale mi appariva insignificante a confronto.
Quando si staccarono da me per poco non urlai, fu terribile dovermi ritrovare nuovamente senza il tocco delle loro mani, delle loro labbra.
Mi mancava l'aria, il respiro.
L'avevano rubato loro il mio respiro.
Ma quando poi si alzarono, uno davanti all'altro, compresi e restai ipnotizzata da quello che vidi.
Due corpi meravigliosi, perfetti, incredibilmente virili e scolpiti.
Restai immobile per un lunghissimo istante a guardarli, incapace di proferire parola, incapace persino di respirare tanto ero presa in quell'estasi.
Non mi sfuggirono i loro sguardi di sfida, ma ebbero il potere di eccitarmi ancora di più. Sapevo che quella loro competizione, sfida, contesa mi avrebbe portato sensazioni ancora più intense, forti e travolgenti.
Dopo quei lunghi istanti mi alzai, con movimenti sinuosi e leggeri li raggiunsi.
Guardavo quei corpi così perfetti con occhi famelici ma anche curiosi e luminosi.
Non potevo fare a meno di venire ipnotizzata da quella virilità che si presentava a me così eretta e fiera, così turgida e vogliosa, così peccaminosa ed invitante.
Li guardavo e mi avvicinavo sempre di più.
Ora ero in mezzo a loro, e potevo sentire il calore dei loro corpi vicino al mio.
Allora porto le mani dietro la nuca, dove si trova l'allacciatura del vestito, la faccio scattare e lascio poi che quell'impalpabile velo d'oro cada a terra rivelandovi ogni forma del mio corpo.

Guisgard 16-01-2018 01.49.45

Quella carezza di Gwen, il suo tono ed il suo sguardo.
Un attimo dopo Elv la prese fra le braccia e la strinse a sé, baciandola con passione.
Erano entrambi con vestiti umidi, appiccicosi, l'uno contro l'altra.
E lui non smise di baciarla e di stringerla, mentre il vapore saliva ancora in tutta la stanza.

Clio si alzò, giungendo in mezzo a loro.
Un attimo ed il suo abitino scivolò via, a terra, sui suoi piedi.
I due avventurieri la guardarono tutta.
In quel salottino c'era l'occorrente per un massaggio, infatti qui la dea giungeva con le sue ancelle per le varie cure di bellezza.
Taddeon, affine ai modi di corte delle più importanti cortigiane, prese l'olio e tornò da lei.
Allora cominciò a far colare l'olio sulla pelle della dea e lei sentì subito brividi freddi e di piacere.
L'olio colava lento, denso, su tutta la sua pelle.
Taddeon allora prese a spalmarlo ed a massaggiare il corpo di Clio.
Le sue mani morbide sul corpo di lei, alternando movimenti energici, poi più morbidi, quasi languidi.
Capitan Fiore guardò tutto questo, eccitandosi ancora di più, ammesso fosse stato possibile.
Prese anche lui l'olio e lo spalmò sul corpo della divina Clio.
Ora erano in due, virili ed eccitati, a massaggiarla, a toccarla, portando l'olio e quelle carezze in ogni piega della sua pelle.
Le loro mani la toccavano calde e fluide, sui seni turgidi, sui capezzoli duri e gonfi, con movimenti ampi e circolari, insistenti, lascivi.
Continuarono così a lungo, strappando sospiri e gemiti alla dea.
Poi si chinarono con i volti su di lei, lasciando che le loro lingue la portassero all'estasi.
https://thumb-v-ec.xhcdn.com/t/037/640/7_1077037.jpg

Lady Gwen 16-01-2018 01.56.41

Impiegò un istante a stringermi a sè e baciarmi con passione.
Fu come se infiniti fuochi d'artificio avessero circondato la nave.
Non c'erano, ma io li sentivo, erano assordanti e mai con nessuno era successo tutto questo.
Ma lui non era nessuno.
Lui... era lui.
E tanto bastava.
Salii a cavalcioni su di lui ancora stringendo il suo volto, mentre la barba pungeva dolcemente la mia pelle durante quel bacio che negli ultimi minuti avevo desiderato più di qualsiasi altra cosa al mondo.
E restammo lì, a terra vicino la vasca, avvolti dai profumi e dal vapore, a baciarci.

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Guisgard 16-01-2018 02.04.52

Un bacio intenso, umido di quel vapore ed ardente dei loro sospiri.
E nel baciarla Elv cominciò a sfilarle quella vestaglia ormai bagnata.
La fece scivolare lenta fin sulla schiena di Gwen, liberando così tutto il suo petto nudo.
Lo guardò.
Guardò quei seni.
Prima uno, poi l'altro.
La loro rotondità, la loro perfezione, la loro freschezza.
“Sei bellissima, Gwen...” disse, baciandola ancora.
Un bacio ancora più lungo.
Un bacio profondo, penetrante, ammaliante.
Poi staccò le sue labbra da quelle di lei, portandole sull'incavo dei suoi seni.
Cominciò così a baciarla, succhiando ogni lembo di quella pelle con dolcezza.

Lady Gwen 16-01-2018 02.14.15

Mentre ancora mi baciava, fece scivolare la vestaglia lungo la mia schiena e mi fecero sorridere le sue parole, prima che mi baciasse ancora, a lungo.
Un bacio meraviglioso, profondo, intimo e ammaliante, che aveva portato via ogni briciolo di lucidità.
Poi le sue labbra lasciarono le mie ed iniziarono ad assaporare la mia pelle, provocandomi un piacere così dolce che sorrisi teneramente fra i sospiri, mentre affondavo le mani nei suoi lunghi capelli neri e lo stringevo a me.
Quasi arrivavo a pensare di non riconoscermi, era una situazione così diversa, di un'intensità, una profondità e un'intimità che mai avevo provato e sperimentato in vita mia e alla fine pensai solo che dovevo semplicemente godermela e assaporarla fino alla fine.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...f0b872cae2.jpg

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Clio 16-01-2018 02.20.47

Ero completamente nuda in mezzo a loro, eppure la cosa non mi creava il minimo imbarazzo.
Mi sembrava la cosa più normale del mondo, e probabilmente lo era.
Dopotutto quegli uomini mi appartenevano da sempre, e nulla ci avrebbe potuto tenere lontani, nemmeno la galassia più infinita, o il destino più avverso.
Eravamo noi, un tutt'uno di anime che si cercavano e trovavano da sempre, cuori che battevano all'unisono, respiri che si rubavano a vicenda, corpi che si mischiavano sempre di più.
Era un'intesa unica, mi chiedevo se anche loro da comuni mortali potessero provarlo.
Quando poi Taddeon prese l'olio, dimostrando che anche lui poteva leggermi nel pensiero, perchè giusto poco prima avevo fantasticato proprio su quello.
Eppure non era così, non poteva leggere nel pensiero come facevo io con loro.
Era molto di più, era la connessione mistica che c'era tra di noi, era come se lui conoscesse da sempre ogni mio desiderio, sogno. Infondo tutti parlavano di loro.
Lo guardai come rapita mentre prendeva l'olio e cominciava ad ungere il mio corpo, gustandomi ogni goccia di liquido che accarezzava tutta la mia pelle.
Ma se l'olio mi aveva eccitata a dismisura, le sue mani su di me mi fecero perdere totalmente ogni controllo.
"Oh taddeon.." sussurrai, anche se dovevo ammettere che in quella situazione avrei voluto conoscere i loro veri nomi, e gridarli al mondo nell'estasi più assoluta.
Poi anche Capitan Fiore prese una boccetta e iniziò a spalmarmela su tutto il corpo.
Il tocco delle sue mani, le sue stesse mani, mi facevano morire, sempre di più.
"Capitano.." gemetti, a quelle carezze.
Eccola, la mia fantasia, quell'immagine che mi tormentava dal primo momento in cui li avevo visti: io in mezzo a loro, un olio profumato e quelle mani, bocca e lingua pronti a farmi perdere ogni controllo e raggiungere l'estasi più completa e il profumo inebriante dell'olio che si spargeva tutto intorno.
Ero in balia della loro passione, devozione, ed era meraviglioso.
Quando poi le loro labbra iniziarono a scoprire il mio corpo, non ne potei più.
Gemevo senza ritegno, sempre più forte, completamente annegata in quel mare infuocato.
Ormai ero fuori di me, esistevano solo quelle mani che mi accarezzavano, la bocca che mi baciava ovunque, e nient'altro. Solo noi...
Gemevo, gemevo sempre più forte, sempre di più.
"Come vorrei poter gridare i vostri nomi..." mormorai, nel delirio dell'estasi più completa che mi avvolgeva tutta.

Guisgard 16-01-2018 02.35.32

I due giovani si stringevano, sospiravano e gemevano per quei giochi sensuali e delicati.
Elv continuava ad assaporare i giovani seni di Gwen, sempre con più passione.
Ad un tratto però accadde qualcosa.
Di nuovo la vedetta diede l'allarme.
“Nave in vista...” disse dall'albero maestro “... nave in vista!”

Quelle mani, quelle labbra, quelle lingue.
Tutto si muoveva sul corpo di Clio, all'unisono.
Carezze, baci, languide carezze umide ungevano ancora di più la sua pelle bianca.
Si sentiva toccata ovunque, baciata, leccata oltre ogni piega della sua pelle.
Non poteva più controllarsi, ma solo gemere e godere.
I due uomini si muovevano attorno a lei, eccitati e virili.
La loro mascolinità sfiorava più volte la pelle di Clio, facendole sentire quanto erano forti, potenti.
Era unta, umida, eccitata, in balia di quei due uomini la dea.
Chiese i loro nomi e per tutta risposta i due si inginocchiarono ai suoi piedi, raggiungendo con le labbra entrambi il fiore più prezioso ed ambito di Brazzen.
Quello più sensibile, che poteva rendere Clio da dea a schiava.
Un attimo dopo quel fiore fu accarezzato dalla brina più calda.

Lady Gwen 16-01-2018 02.40.54

Quel momento era ricco di dolce sensualità, un connubio che genericamente si tenderebbe a considerare impossibile, ma non lo era affatto ed io lo stavo vivendo adesso sulla mia pelle, letteralmente.
Erano istanti solo nostri, dolci, sospirati ed ammalianti.
Ma qualcuno non era d'accordo.
Sentimmo l'avviso di una nave in vista.
Sospirai e affondai il viso nei suoi capelli corvini.
"Mi sa che abbiamo scelto il giorno ed il momento sbagliati..." sussurrai, con un sorriso amaro.

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Guisgard 16-01-2018 02.56.57

Gwen era ancora stretta ad Elv, con la vestaglia tutta abbassata sui fianchi.
“Al diavolo...” disse lui, scuotendo il capo “... vogliono farmi impazzire oggi...” baciando entrambi i seni di lei “... sarà meglio vada a vedere, piccola...” sorridendole e baciandola sulla bocca.
Si rivestì.
“Puoi venire anche tu se vuoi...” mormorò “... magari vedrai un arrembaggio dal vivo.” Divertito.

Lady Gwen 16-01-2018 03.10.57

Ridacchiai mordendomi il labbro inferiore mentre lui ancora mi baciava e non avrei voluto che smettesse, ma e poi mai.
Annuii un po' rassegnata mentre mi dava un altro bacio prima di andare a vestirsi.
Tirai su la vestaglia e lo seguii mentre si rivestiva.
Lo guardai a bocca aperta e lo colpii bonariamente alla spalla a quelle parole.
"Impertinente, sfacciato e impunito, come ti permetti?" lo rimbeccai, teatralmente risentita, ma in fondo divertita nel constatare che oltre a quel momento intimo ed appassionato le cose rimanessero sempre le stesse, era quasi confortante.
Mi vestii nel minor tempo possibile e afferrai una spada dall'elsa finemente lavorata dalla rastrelliera.
Un po' leggera forse, pensai saggiandone il peso, ma in mancanza delle mie armi...
"Avanti, andiamo, sono pronta, capitano" dissi, calcando appositamente sull'ultima parole con teatrale ironia e un'espressione divertita.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...37be8e3c28.jpg

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Altea 16-01-2018 07.13.10

Didas fece accomodare Bafon e ci lasciò soli.
"Siete venuto.. Siete stato di parola per la gita in barca" sorridendo.
Poi dissi a bassa voce.. "Che succede Bafon, vi vedo allarmato o è una bella notizia" visibilmente preoccupata.

Clio 17-01-2018 15.25.01

Ormai ogni maschera era caduta.
Ogni possibile remora, freno, limite era lontano e insignificante, impallidito e messo in disparte dalla forza della nostra passione incontrollata.
Eravamo come avvolti da un fuoco che solo noi potevamo vedere, sentire sulla pelle, percepire in ogni parte del nostro essere.
Quel fuoco ci divorava, ci consumava, si nutriva del nostro respiro, dei battiti impazziti dei nostri cuori che sembravano essersi sincronizzati in un unico e intenso ritmo, troppo forte per i comuni mortali.
Ma non per noi, nulla era troppo forte per noi.
Le loro mani su di me sembravano quelle di uno scultore che plasma la creta, scolpendone ogni anfratto con le dita, approfondendo ogni dettaglio con una devozione senza pari.
Pur essendo una dea, non mi ero mai sentita più venerata di quel momento, in balia delle mani capaci e forti di quei due uomini, dei loro sguardi appassionati.
Dovevano sentire quanto la mia pelle scottasse a quel contatto, a quel meraviglioso massaggio estatico, condito dall’olio che col suo profumo inebriante rendeva tutto più intenso, caldo.
Ma non erano solo le loro mani a farmi impazzire, anche il sentire quella virilità prorompente contro di me, percepire fisicamente quell’eccitazione che era chiara e limpida nell’anima e in ogni sospiro appassionato che potevo sentire sulla mia pelle, quel sospiro che riusciva a farmi vedere ancora di più il controllo.
Quel respiro che volevo rubare, si dice che se si ruba il respiro a qualcuno, gli si ruba l’anima. E io bramavo possedere la loro anima, tanto quanto i loro corpi e i loro cuori.
Quando si inginocchiarono ai miei piedi sentii un lungo e intenso brivido corrermi lungo tutto il corpo.
Trattenni il fiato mentre li guardavo, i miei occhi erano accesi di una luce che i non avevano mai conosciuto.
Quante volte qualcuno si era inginocchiato davanti a me, nei templi, nella sala del trono, tutta Brazzen piegava il ginocchio davanti alla dea.
Eppure… eppure mai in tutta la mia lunga vita avevo provato qualcosa di simile.
Nessuno si era inginocchiato con quella devozione, nessuno l’aveva fatto davanti alla donna.
E quando poi le loro labbra, bocche, lingue raggiunsero la parte più segreta e sacra del mio essere, persi completamente ogni controllo, ogni freno.
Dimenticai di essere una dea, in quel momento ero solo una donna, meravigliosamente amata, venerata, desiderata.
Le loro labbra aprirono sempre più la porta per il piacere più estremo e folle.
Non mi reggevo in piedi, non riuscivo a stare ferma.
Ero fuori di me.
Avevo perso ogni freno, ogni controllo, superato ogni limite, cancellato ogni tabù.
Forse tutte queste cose valevano per gli uomini, ma non per me, nono per noi.
Affondai le mani nei capelli scuri dei due uomini, reggendomi a loro, arrivando a posare tutto il mio peso su di loro, che mi sostenevano con i loro visi sempre più impregnati del mio immenso godimento.
Abbandonata e folle chinai la testa all’indietro e gridai.
Le grida della dea riecheggiarono in ogni stanza del palazzo.

Guisgard 17-01-2018 16.05.20

Elv rise a quelle parole ironiche di Gwen ed un po' scacciò così la delusione per l'interruzione di quel momento piacevole, intimo e sensuale.
Lui si rivestì e guardò la ragazza fare lo stesso, dicendo fra sé e sé quanto fosse un peccato coprire il bel corpo della piratessa dai capelli rossi.
“Vorrà dire” disse sarcastico “che dopo, ritornati qui, invece di lavarti ancora la schiena sculaccerò qualche altra parte del tuo corpo e vedremo se riuscirò a farti diventare una ragazza dabbene.” Divertito.
Lasciarono allora la cabina e uscirono sul ponte principale della Dorian Gray.
“Ebbene?” Elv ai suoi. “Cos'altro è successo? Spero abbiate registrato le strumentazioni di bordo.”
“Capitano...” il timoniere “... guardate laggiù...” passandogli il cannocchiale.
Elv lo puntò verso l'orizzonte che cominciava a tingersi rosato per la nascente aurora.
Vide così un relitto che a malapena riusciva a galleggiare.
“Sembra stia per affondare...” mormorò Elv “... scendiamo e rimettiamoci in acqua... gli daremo un'occhiata...”
La Dorian Gray cominciò così a scendere, fino a posarsi sulle onde, per poi avvicinarsi al relitto galleggiante.
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Altea restò da sola con Bafon.
“Madama...” disse lui “... sono qui per chiedere il vostro aiuto... ricordate il contrabbandiere di cui vi parlai? Ebbene non è proprio un fuorilegge... voglio dire... è la legge del governatore ad averlo definito tale... e per questo all'alba, dunque fra un'oretta scarsa, sarà impiccato dal pennone di una nave nel porto... sono qui per chiedere il vostro intervento... forse siete l'unica in grado di convincere il governatore a concedere la grazia... ma non c'è molto tempo...”

Altea 17-01-2018 16.11.24

Ascoltai le parole di Bafon, la cosa era veramente grave e un ribelle stava per morire..."Ah si certo il contrabbandiere...quindi non è tale, ma non è il momento ora di spiegarmi chi sia...lo saprò più tardi. E' davvero grave questa situazione. Certo, ma dobbiamo agire subito...anzi a vedermi a tarda notte il Governatore potrebbe convincersi di più..."a bassa voce "Ho saputo da una cameriera si dice io sia una grande sua amica...ma secondo voi, devo menzionargli proprio il falso contrabbandiere o cosa?" perplessa.

Lady Gwen 17-01-2018 16.33.32

"Se hai bisogno di una ragazza dabbene da sculacciare, vattela a cercare da qualche altra parte, che dici?" commentai, guardandolo in fondo con un sorriso divertito, prima di uscire dalla cabina.
Raggiungemmo il ponte e l'equipaggio ci indicò un veliero che era lì lì per affondare.
Allora tornammo in acqua e iniziammo ad avvicinarci.
"Cosa pensi? È strano che una nave così malmessa sia in acqua" ad Elv.
Intanto, albeggiava.

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Guisgard 17-01-2018 16.37.52

La da toccò il piacere più alto, travolgente, folle, proibito.
Sentì le forze quasi mancarle, venirle meno tanto godeva.
Gemeva e gridava incurante che la sua voce riecheggiasse in tutta la corte, nei lunghi corridoi e penetrasse in ogni anfratto del palazzo, eccitando le sue ancelle, le sue soldatesse ed i suoi schiavi rozzi e repressi.
Le sue gambe si piegarono e lei quasi cedette di peso, trovando però a sostenerla i suoi due condottieri.
Clio si abbandonò seduta come su due sgabelli viventi che senza indugio, infaticabili ed ardenti continuavano a giocare con le loro bocche e le loro lingue fra le gambe della sovrana di Brazzen.
Il corpo liscio ed unto di olio di lei scivolava su quei visi, sentendone le barbe incolte e virili, le fattezze, le labbra e le lingue dentro di lei.
Non riusciva a stare ferma, strofinandosi ed ansimando su quei due uomini così decisi, passionali ed instancabili.
https://img-egc.xvideos-cdn.com/vide...7b95c42.27.jpg

“No, non fate il nome del povero marinaio...” disse Bafon ad Altea “... potrebbe insospettirsi... il governatore è un uomo subdolo, vile e meschino...” sottovoce “... potreste recarvi da lui... e non so... chiedergli un domestico... o meglio un servitore per lavori pesanti, indegni... domandargli un uomo di poco conto e valore e di come a voi necessiti un individuo da sacrificare per lavori umilianti... se sarete convincente lui potrebbe proprio darvi quel povero marinaio...” disperato il vecchio.

Altea 17-01-2018 16.44.50

Ascoltai con attenzione le parole del fido Bafon..."Un povero marinaio...beh si, potrebbe funzionare, magari potrei dire qualche disperato che merita di essere impiccato e quindi un uomo da umiliare...per lui ovviamente. Ma questo marinaio o contrabbandiere, chi sarebbe veramente? Poi farò preparare la carrozza da Aos, il mio maggiordomo, e raggiungerò subito la Corte, prima sia troppo tardi..." dentro di me si insinuò una vera inquietudine, temevo per quell' uomo e io stessa conoscevo in fondo la legge ingiusta del Governatore.

Guisgard 17-01-2018 16.51.44

“Forse è stata attaccata da altri pirati e ridotta così...” disse Elv a Gwen.
La Dorian Gray continuava ad avvicinarsi al vascello relitto.
Il cielo cominciava a schiarirsi, a tingersi di un rosato e pallido candore, con alte nuvole che si smarrivano lungo l'orizzonte sognante sul mare.
Un freddo vento iniziava a soffiare, rendendo le onde inquiete.
“Quella nave non mi piace...” fece Marion.
“Non devi mica sposarla.” Rispose il timoniere.
Ma davvero quel relitto aveva un che di cupo, inquietante e tutti a bordo lo stavano percependo.
La raggiunsero e subito la nave fu agganciata dal vascello del Cigno Nero.
Elv allora mandò alcuni dei suoi a controllare a bordo del relitto.

“Ora non abbiamo tempo, madama...” disse Bafon ad Altea “... dopo vi dirò tutto di lui... vi supplico, andate dal governatore e salvate quel marinaio...”

Lady Gwen 17-01-2018 16.57.23

"No, non credo, una nave non si riduce così dopo un banale arrembaggio, sembra in questo stato praticamente da anni, è distrutta" dissi, dubbiosa.
"Non piace nemmeno a me..." feci eco a Marion.
Nel frattempo, aveva quasi albeggiato del tutto e il candore dell'alba stonava abbastanza con la cupa inquietudine del relitto.
Agganciammo la nave ed Elv mandò alcuni dei suoi a controllare, mentre io la osservavo poggiata al parapetto.
"Bah, mai vista una nave simile se non allo sfascio, non certo in mare... E poi, non so, ma non mi ispira nulla di buono..."

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