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Il fabbro annuì ad Altea, sancendo così il loro patto.
Allora prese a forgiare diverse lamine, lavorandole con minuziosa maestria, scaldando e raffreddando quel metallo con una tecnica sconosciuta ai vari fabbri del paese. Intanto, al villaggio dei contadini, era giunto per Gwen e Velv di andare. Il vecchio indicò loro uno stretto sentiero tra i canneti da seguire fino al sorgere della Luna. |
Ci fu indicato un sentiero da seguire nella foresta fino al sorgere della Luna.
"Bene. Direi di iniziare" cercando di essere incoraggiante. Poi sorrisi appena divertita. "Non mi hai ancora nemmeno chiesto come mi chiamo..." dissi a quel punto. Sì, insomma, potevamo morire da un momento all'altro. No? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservavo ogni suo gesto, ne avevo visti di fabbri ma lui era diverso, i suoi movimenti sicuri sembrano dettati da qualche forza arcana.
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Gwen e Velv si incamminarono su quel sentierocircondato da alti canneti, mentre l'incerta e morente luce del tramonto lambiva quell'angolo di mondo.
"Dimmelo adesso come ti chiami..." disse lui a lei. Intanto, nella fucina del fabbro, Altea osservava quell'uomo mentre forgiava la spada. Lavorò fino a quando fu buio fuori, montando infine l'elsa. "Ora manca solo il rituale..." mormorò fissando la spada. |
Lo guardai e sorrisi.
"Mi chiamo Gwen" risposi, annuendo appena. Poi, mentre continuavamo ad avanzare nella luce dorata e preziosa del tramonto, presi la sua mano. "Ti aiuta?" gli chiesi, quasi con velata apprensione, sperando che ciò alleviasse un po' l'ansia che lo attanagliava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Arrivò quasi la notte, fu un lavoro arduo, sentivo il mio corpo sudato dal calore del fuoco, dall' ebbrezza nell' osservare la spada prendere vita, ogni parte del mio corpo vibrava.
"Rituale...?" lo osservai interessata.."Iniziamo allora". Mi resi conto era anche tardi, magari il fabbro ci avrebbe ospitato. |
Velv strinse la mano di Gwen nella sua, sentendosi in parte sollevato.
"Magari da coraggio a te prenderi per mano." Disse lui divertito, per scaricare la tensione. Intanto, alla fucina, Altea osservava la spada prendere forma. "Dobbiamo andare alla Fonte d'Autunno ora." Il fabbro. "Per il rituale." |
Strinse la mia mano e capii che era una risposta affermativa.
Alzai gli occhi in su con un sorriso. "Scemo di un rampollo..." dissi con ironia, colpendolo scherzosamente al braccio con la mano libera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii "Usciamo allora, narratemi di questa Fonte mentre ci dirigiamo, cosa accadrà? Sembra quasi un battesimo della spada".
Uscii dalla fucina, il leggero vento lambiva i miei capelli, sentivo in me forze strane provenire da questo luogo, tutto intorno la natura parlava una lingua sconosciuta e remota. https://data.planet-puzzles.com/graf...51090-1.fs.jpg |
"Ehi..." disse ridacchiando Velv a Gwen "... e sentiamo... perchè sarei scemo?" Fissandola.
Nel frattempo Altea, il fabbro ed il filosofo erano giunti alla Fonte d'Autunno. La Luna nascente cominciava a tingere il cielo notturno e lentamente giungeva a specchiarsi nell'acqua. Il fabbro allora conficcò la katana nel terreno umido ed attese, recitando sottovoce antiche formule. L'aria della sera cambiò di colpo ed Altea lo avvertì subito il cambiamento. |
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