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E trai dentro e mi sedetti, sperando di non avere una faccia troppo stravolta.
"Io..." iniziai piano, la voce ancora rotta "Volevo dirle che devo andare via" snocciolai. "Ho avuto un problema... In famiglia... Non so quanto ci vorrà... Forse una settimana, un mese, o potrei non tornare più in città... Mi spiace..." aggiunsi poi, come se quelle parole mi costassero una fatica immane. Ed era così. Mi piaceva lavorare lì, ma evidentemente non era il mio posto... E non era nemmeno la mia vita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo ascoltai attentamente.
"Ma io ci sono, la mia parola non vale niente?" sospirai. "Però capisco, potrebbero sospettare anche di me, o credere che ti ho coperto!" pensierosa. "Credi che sia meglio sparire, nascondersi?" guardandolo intensamente. |
La direttrice restò stupita da quelle parole di Gwen.
"Oh, spero non sia nulla di che..." disse "... ma davvero è così impossibile per te continuare? Devi per forza lasciare la città?" |
Mantenevo il respiro regolare, un tono di voce costante, tutto per evitare di crollare di nuovo.
"Sì, signora... Non posso più restare in città..." confermai, il tono di voce sempre uguale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, non sono un criminale, non voglio nascondermi, nè fuggire..." disse pensieroso Fessen.
Un attimo dopo suonarono al citofono. |
"Stavi lavorando bene e ti eri ambientata benissimo..." disse la direttrice a Gwen "... sei proprio sicura? Per un paio di giorni possiamo aspettarti... pensi di poter farcela?"
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Accennai un sorriso mesto.
Già, lo sapevo benissimo anche io. E sarebbe andata avanti così, tranquillamente, se non mi fossi illusa che Elv potesse essere diverso, quando invece era come tutti gli altri. "No, davvero. Non voglio togliere a nessuno la possibilità di lavorare qui. È un bellissimo posto e sarebbe un peccato, ma la ringrazio..." con un sorriso sempre mesto ma sincero, mentre mi alzavo per andar via. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"tando così le cose, non credo possa dire altro..." disse rassegnata la direttrice a Gwen.
La liquidarono con una piccola somma e lei potè lasciare il negozio. |
"È stato un piacere, signora..." le dissi sincera.
Poi restituii la divisa, ricevetti una discreta somma come liquidazione e tornai a casa come svuotata. Mi era costato una fatica immensa lasciare quel posto, ma non potevo andare avanti sapendo di avere quel peso costantemente addosso. Una volta rientrata, pensai in fretta. I soldi che mi avevano dato sarebbero bastati per il viaggio. Avevo intenzione di raggiungere una cugina che viveva non lontano da qui, per cambiare completamente aria. Non intendevo assolutamente tornare da mia madre, ma restare era fuori discussione. Così iniziai a sistemare le mie cose e preparai la valigia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen tornò a casa e cominciò a preparare la valigia.
Intanto Lizzie non era tornata e non aveva dato sue notizie. |
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