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Gwen si fece coraggio ed entrò nella stanza dopo aver bussato.
Trovò Azzy in piedi con il piatto in mano mentre si rivolgeva a qualcuno seduto su una sedia voltata in modo di dare le spalle alla porta. “Oh, ecco Gwen.” Disse la vecchia. “Ma questa bambina è una discola, sai?” Alla vampira. “E va bene...” posando il piatto con la torta sul tavolino accanto alla sedia “... noi andiamo via... tu almeno mangia la torta, tesoro.” Le sorrise, per poi andare verso Gwen e prenderla sottobraccio. “Con le bambine ci vuole pazienza.” Le mormorò sottovoce, trascinandola fuori dalla stanza e chiudendo la porta dietro di loro. |
“Rainulfo...” disse la servitrice ad Altea “... Rainulfo De Goth... è un nome che tradisce l'antico casato a cui appartiene, discendente diretto da nobili Longobardi.” Fissandola, mentre tornavano verso la terrazza, dove il barone era ancora seduto a guardare le stelle di Sant'Agata di Ghotya.
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Sorrisi leggermente alla servitrice, ora sapevo pure il nome del barone.
Lo trovammo ancora sulla terrazza a guardare le stelle.."Barone de Goth, ho scelto il bellissimo cavallo bianco, il vostro stalliere mi ha detto ben poco visto è muto" guardando pure io le stelle "Chissà quali segreti nascondono quelle stelle, tutti i vostri pensieri vero barone?" sorridendo malinconica. |
Azzy parlava a qualcuno seduto su una poltrona di spalle, ovviamente era Jesse.
E davvero non capivo perché. Bah, che bambina capricciosa... Azzy mi prese sottobraccio ed uscimmo. "Non preoccupatevi, non fa niente..." la rassicurai. Allora tornai da Elv. "Andiamo?" sorridendogli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“No, le stelle sono troppo preziose per i miei pensieri, che hanno invece ben misero valore.” Disse De Goth ad Altea con un leggero sorriso. “Sono lieto che abbiate scelto quel cavallo.” Alzandosi. “Ora perdonatemi, ma temo che l'inventario lasciato in sospeso di alcuni oggetti che dovrei vendere mi stia attendendo. E dovrà essere pronto per domani. Ma voi trattenetevi pure se lo desiderate. Anzi, visitate il castello in totale libertà se ciò vi aggrada, madama.”
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"Voi siete troppo generoso con me milord, oh si...mi piacerebbe davvero visitarlo..mi date libertà o volete io sia accompagnata?" con un leggero inchino "Noto siete un instancabile lavoratore pure".
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Lila sembrava proprio impazzita!
Quel torno supplichevole nella sua voce, quel suo insistere, sembrava veramente che avesse perso la testa per quell'uomo meraivglioso e affascinante che stava per mutarmi in cavalla. E dopotutto, come poteva stupirmi quel fatto? Come poteva essere strano che un uomo così unico facesse gola anche alle altre donne. Alle parole di Fessen alzai lo sguardo su di lui, lo fissai intensamente. Voleva che entrasse, voleva che fosse tutto più magico. E io non avevo la forza di oppormi al mio nuovo padrone. Lo fissai però negli occhi, intensamente. "Badate però che sarò una cavalla gelosa del suo padrone, e che vi vorrò solo per me..:" con l'azzurro dei imei occhi che voleva fondersi nei suoi "Solo per me.." sussurrai nuovamente. Dopodichè mi voltai verso la porta. "Entra, ma bada bene che dovremo dimenticarci della tua presenza, fatti anche solo senitre, vedere o altro e la pagherai cara!" tuonai, per poi tornare a guardare il mio padrone con aria devota e uno sguardo che diceva: "Sono stata brava?": |
Gwen ed Azzy tornarono in salotto, trovando Elv e Stainov tutti presi da un qualche discorso.
“Eh, spero tu non abbia annoiato troppo il nostro Elv.” Disse Azzy al marito. “Io so bene quanto i tuoi discorsi sanno essere pedanti.” Annuendo. “No no...” fece Elv che aveva un'espressione vivace, come se il suo umore fosse migliorato parecchio “... invece è stato molto stimolante questa nostra chiacchierata.” “Visto?” Stainov ad Azzy. “E tu che brontoli sempre.” “Bah, Elv temo sia solo troppo educato!” Esclamò Azzy. |
Tornammo in salotto e vedemmo Elv e Stainov presi da chissà che discussione e l'umore di Elv sembrava nettamente migliorato rispetto a prima.
Chissà di che stavano parlando... Gli lo avrei chiesto una volta soli. "Oh, credetemi, se il mio Elv lo dice, allora sarà vero" sorridendo, mentre mi stringevo ad Elv e lo guardavo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il lavoro ormai è la sola cosa che riempie le mie giornate, madama.” Disse il barone ad Altea. “Lei vi accompagnerà, così non rischierete di perdervi.” Indicando la servitrice. “A domani, lady Altea.” Baciandole la mano, per poi andare via.
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