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"Un momento. ." urlai fermando gli altri.."Ha detto non ha soldi e dobbiamo pagare noi..noi non esborseremo nulla..e andrete voi a fare la spesa" estraendo la pistola minacciosa.
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“Forse vi siete distratta...” Ozilon ad Altea “... ma io ho appena dato dei soldi al vostro amico per fare la spesa.” Visibilmente contrariato.
Infatti Andro mostrò il denaro datogli da Ozilon. “E comunque” continuò infastidito il marchese che ormai aveva capito di aver preso un granchio con quei gitani “ho cambiato idea. Non voglio gente maleducata ed armata nel mio castello. Dunque andatevene.” “Ma, milord...” fece Shamon. “Fuori da casa mia o chiamerò i soldati del re.” Minacciò Ozilon. “Sarà meglio andare, ragazzi.” Mormorò Andro, dopo aver restituito ad Ozilon il denaro che il marchese aveva sborsato per fare la spesa. |
No, Dort, fidati che il Lupo Nero casca bellamente dal pero in questa faccenda.
"Sono d'accordo... Non possiamo correre rischi..." Annuendo "serve un luogo sicuro dove nasconderli... Ma dove?" Pensierosa. "A Maruania batte forte il cuore ribelle..." Mormorai "Tu l'hai mai sentita questa frase?" A Dort. |
Col piccolo calesse di Jean lasciarono il palazzo di Ilamei e raggiunsero la parte Settentrionale di Nuova Camelot, dove sorgeva il monastero Francescano.
Il maestro e Gwen furono accolti da un frate che subito li accompagnò nella biblioteca del monastero, lasciandoli poi a consultare i molti testi là conservati. “Guardate pure” disse Jean a Gwen “e magari troverete qualche libro interessante.” |
Rimasi stupita da quelle parole..uscimmo e dissi agli altri di trovare posto in una locanda poiché io avevo un compito da concludere..fuggii senza farmi notare ed entrai dalla porta sul giardino e salite le scale raggiunsi la botola e la aprii chiudendola per bene..mi incamminai verso il corridoio chiamando Pepino.."Pepino guai in vista..e siamo stati imbrogliati..se volete salvarvi dobbiamo escogitare altro".
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“No, direi di no...” disse Dort a Clio “... sembra piuttosto il grido, anzi il motto che grida la gente ingenuamente nelle strade. In effetti è un modo di proclamare che nessuno di noi adopera. Per questo ho pensato a Lupo Nero, col suo passionale istinto nel diffondere le sue idee.” Guardò poi per un istante la ragazza. “Clio e se li ospitassi tu per un giorno o due? A casa tua? Fino a quando non riceveranno un altro biglietto?”
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Arrivammo alla biblioteca. Era davvero enorme. Inizia a guardare in giro, finche non trovai un libro che conteneva solo miniature ispirate a miti dell'Amor Cortese.
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Altea tornò nel castello, nonostante i muratori fossero già giunti e cercò Pepino dove lo aveva lasciato.
Ma l'ometto non c'era più, forse corso a nascondersi per paura dei muratori. E mentre Altea era lì, cominciò ad udire passi e voci. Erano i muratori che iniziavano i lavori nel maniero. Forse era meglio fuggire per la bella gitana, o quelli potevano scoprirla e Ozilon, forse, denunciarla alle autorità. |
"Ma il Lupo Nero non ha mai usato queste parole..." Mormorai.
Te l'assicuro... Poi propose casa mia. "Si, beh, non ci avevo pensato... Non è molto grande, ma se ci stringiamo penso si possa fare... Dopotutto è in un quartiere tranquillo.. E chissà che non si facciano vivi, chiunque essi siano.." Annuii "Va bene, dai.." Mi voltai poi verso la ragazza "per voi andrebbe bene, restare un giorno o due a casa mia?". |
E mentre Gwen tirò fuori dallo scaffale il libro con le miniature sull'Amor Cortese, un altro libro, più vecchio ed ammuffito, cadde ai piedi della giovane.
Un libro senza titolo e che sulla copertina consumata recava una strana immagine. Era quella di una bandiera pirata. https://factman.files.wordpress.com/...olly-patch.jpg |
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