Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Accadde quel giorno (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2522)

Guisgard 14-01-2018 03.33.05

"Si, milady." Disse annuendo Bafon ad Altea. "Ora sarà meglio che vada. I miei omaggi, signora."
E andò via.
Allora tornò la giovane servitrice.
"Vi occorre qualcosa, madama?" Con un inchino gentile.

Altea 14-01-2018 03.41.05

"Si certo a presto..Bafon" sottovoce.
Poi tornò la ragazza e risposi.."Finirò il mio bagno e poi vorrei cenare nella stanza. .il vostro nome?" Nel frattempo le feci cenno di seguirmi al bagno orientale prima di entrare..mi chiedevo perché diceva sempre la stessa frase.

Guisgard 14-01-2018 03.48.34

La giovane servitrice sorrise ad Altea.
"Il mio nome è Didas, madama." Disse con un inchino. "Potete darmi del tu se ciò vi risulta più diretto ed accomodante. Cosa desiderate per cena, milady?"

Altea 14-01-2018 16.57.16

Guardai la servitrice...Didas...e gli antichi avi e sacerdotesse della mia Terra mi mandarono quasi un avvertimento...ricordi di qualcosa di passato, qualcosa di oscuro.
"Vi darò del tu...ma preferisco mantenere un certo distacco...non ci conosciamo no?" dissi con cautela.
Poi la domanda sul cibo..."Vorrei un piatto tipico di questa terra, sono curiosa, che il cuoco dia estro a se stesso, è tutto".
Entrai nel bagno privato orientale e trovai Samia e Josefa.."Mie care ancelle, non dovete dare confidenza alla servitù o estranei, qui non siamo a Serenica...ve lo dico per il vostro bene. Soprattutto a quella ragazza, Didas, mi segue ovunque...gli Avi e Selene, la nostra Dea Madre, mi hanno dato dei segnali di avvertimento, non sono una maga o sacerdotessa ma in noi regnanti di Serenica vi è insito un certo misticismo...Josefa vai da Aos e riferisci queste mie parole senza farti sentire e digli che vorrei controllasse il cibo e come lo preparano...non voglio correre rischi, lo dovrà fare sempre".
Ero tesa, dovevo rilassarmi e passando ad uno specchio guardai la mia immagine, parlavo come la principessa di Serenica e in me viveva, era impossibile distruggere ciò che ero ma l' abbigliamento era proprio diverso, ero una donna di questi posti ma cercai di scacciare ogni pensiero positivo, lo dovevo per Mattion, per Bafon e l' altro sconosciuto ribelle...dovevamo essere uniti.
Mi spogliai ed entrai finalmente nella vasca con il bagno preparato da Samia e Josefa mentre Samia massaggiava la schiena con olii profumati di sandalo e mirra, lentamente le mie membra si rilassarono.

http://comefare.com/wp-content/uploa...agno-turco.jpg

Clio 14-01-2018 23.23.16

Non l'avevo fatto apposta, davvero... ma quella mia leggerezza aveva sortito un effetto inaspettato. Il tono della risposta di Taddeon, il suo sguardo mi mostrarono quanto quella piccola miccia che avevo acceso stesse attecchendo sempre di più.
"Bene, bravo..." guardandolo negli occhi "Perché vedete qui su Brazzen siamo condannate ad essere circondate da uomini inetti, grezzi, insomma che vanno bene per spaccare la legna e lavorare in miniera ma nulla di più..." con disprezzo.
Mi resi conto di avergli dato ancora del lei, e la cosa mi stuzzicò.
Decisi di continuare su quella strada e ascoltare i suoi pensieri a riguardo.
Intanto mi godevo le sue fantasie, così audaci, così intense.
"Uomini devoti ma allo stesso tempo intraprendenti sono merce rara in questo pianeta..." il suono della mia voce era caldo e intenso, ma anche lievemente enigmatico, come se nascondesse una parola segreta, celata tra i movimenti sinuosi delle labbra e della lingua che creavano nuove parole per ammaliarli. Tutte le parole tranne una, quella parola che era nascosta alle loro orecchie e che solo il loro cuore, se avesse ascoltato attentamente sarebbe riuscito a percepire.
“Credi di essere abbastanza devoto per soddisfare il mio volere e sufficientemente audace per sorprendermi?” con un’aria di sfida, maliziosa e calda.
“Chissà...” guardando ora l’uno ora l’altro.
Poi mi alzai e suonai il leggero campanellino posato sul tavolo poco distante da me.
“Venite!” Ordinai con tono mellifluo e seducente “Prenderemo il dolce nel salottino..” guardando entrambi da capo a piedi.
“Così mi racconterete di voi, e delle vostre avventure...” con uno sguardo e un tono che dicevano molto di più.
Parlavano della voglia che avevo di abbandonarmi, del legame insisto è inspiegabile che sentivo verso di loro, delle immagini erotiche e sensuali che si susseguivano nella mia mente, rese sempre più audaci dalle loro che erano un meraviglioso eco delle mie.
Senza aspettarli, raggiunsi il salottino.
Era un ambiente fatto di enormi cuscini, con in mezzo un vassoio su cui venivano disposti i dolci, un peccaminoso e caldo angolo, solo per noi.
Mi stesi su quei cuscini e restai a guardarli, facendo poi cenno ad entrambi di prendere posto al mio fianco, uno alla mia destra, l’altro alla mia sinistra.
E mentre li guardavo avvicinarsi il mio animo divino penetrava nelle loro menti e nei loro cuori, perché non volevo perdermi neanche una di quelle meravigliose scene cariche di passione e sensualità che, ormai sapevo bene, sarebbero diventate presto realtà.
“Accomodatevi!” Dissi, con un sorriso, anche se la vera parola che avrei voluto dire era quella nascosta, segreta, proibita.
Chissà se i miei devoti condottieri sarebbero riusciti a scoprirla...

Guisgard 14-01-2018 23.24.34

Samila e Josefa restarono colpite dalle parole di Altea, tuttavia, pur non comprendendo, annuirono.
L'ex regnante di Serenica così potè dedicarsi al suo bagno rigenerante.
Quando ebbe finito le due fedeli ancelle aiutarono la loro padrona ad asciugarsi ed a prepararsi per la cena.
In tavola furono serviti due invitanti piatti a base di pesce, tipici del posto.
"Spero che il cuoco abbia soddisfatto il palato di milady." Disse gentilmente Didas.

Lady Gwen 14-01-2018 23.33.34

"Sì, credo che tu mi trovi d'accordo..." convenni, sorridendo enigmaticamente.
"Ah, ecco, questo è interessante!" dissi divertita, riguardo i poteri di quelle essenze "Il sogno ricorrente di tutte le donne, probabilmente anche meglio della leggendaria Fonte della Giovinezza..." ancora divertita, con un sorriso incuriosito.

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Guisgard 14-01-2018 23.47.57

Non ebbero tempo e modo di rispondere subito a Clio, affascinati dai suoi modi e dalla sensualità che quella dona trasmetteva.
Così Capitan Fiore e Taddeon seguirono la dea di Brazzen fin nel suo salottino privato, così intriso di sensualità, di un'atmosfera calda ed eccitante.
La guardarono mentre si sedeva su quei cuscini, prendendo poi posto uno alla destra ed uno alla sinistra di lei.
Entrambi i condottieri la guardavano, tutta, con una certa eccitazione nei loro occhi chiari.
E di certo lo sguardo di Clio su di loro, prima di giungere nel salottino, aveva acceso ancora di più il loro desiderio.
E quelle sue ultime parole... accomodatevi, prego... suonarono come un caldo e lascivo invito nei loro pensieri.
Pensieri che la dea poteva leggere chiaramente.
Pensieri appassionati, ardenti, impetuosi, persino lussuriosi lei poteva leggere in quei due uomini che la guardavano come se invece degli occhi potessero quasi attraversare ogni parte del suo corpo con le labbra e la lingua.
Immagini sfrenate, di lei in balia di ciascuno di quei due avventurieri.
Ognuno di loro infatti fantasticava di prenderla, spogliarla, assaporarne ogni parte di quel corpo proibito senza freni, senza limiti, senza tabù.
“Milady...” disse Taddeon guardandola “... soddisfarvi e sorprendervi è il motivo per cui siamo qui... non chiediamo di meglio... non desideriamo altro che appagare ogni vostra richiesta...”
“Siamo uomini veri noi...” Capitan Fiore “... e da quanto ho capito qui è merce rara... si, siamo uomini veri... in tutto, altezza...” con un vago sorriso eccitato.

“Beh, quando vorrai provare” disse Elv fissando Gwen in modo enigmatico “il mio bagno è a tua completa disposizione...” giocando col bicchiere fra le dita “... altro vino?” Chiese.

Lady Gwen 14-01-2018 23.53.19

Annuii lentamente, con un mezzo sorriso.
Poi alla sua domanda gli porsi il bicchiere.
"Anche quello fa parte del tuo invito?" gli chiesi, in riferimento al bagno, con leggera malizia mentre lo guardavo.

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Guisgard 15-01-2018 00.03.24

Elv sorrise piano, guardando Gwen in modo enigmatico con i suoi occhi neri.
Riempì allora il bicchiere della ragazza con altro vino.
"Beh, sarò anche un pirata" disse "ma resto un gentiluomo, no? Naturale dunque che voglia il meglio per gli ospiti della mia nave. Per questo la risposta è si... ogni mia premura e galanteria è parte del mio invito..." facendole l'occhiolino.

Lady Gwen 15-01-2018 00.12.08

Mi ci perdevo, in quegli occhi neri.
Erano profondi, di un nero così morbido e vellutato che sarei rimasta ore immobile semplicemente a guardarli.
Sorrisi alle sue parole, mentre mi riempiva il bicchiere.
"Beh, passare da serva ad ospite è un bel salto di qualità..." commentai, guardandolo con sguardo furbo nel tentativo di provocarlo un po', mentre passeggiavo distrattamente e guardavo il cielo fuori dall'oblò prendendo un sorso di vino.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6222a5b8c7.jpg

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Guisgard 15-01-2018 00.29.59

"Serva o ospite..." disse Elv guardando Gwen bere "... in verità non mi ero mai posto il problema... un poeta una volta disse che ogni donna è insieme serva e sovrana... dipende dalle situazioni." Ridendo con malizia.
Ad un tratto qualcuno bussò.
"Capitano, perdonatemi se disturbo..." entrando Marion.
"Tranquillo..." Elv "... non stava accadendo nulla che tu abbia disturbato... cosa c'è?"
"Stiamo seguendo la ritta stabilita..." fece il nostromo "... ma... ma a breve ci troveremo a sorvolare il Triangolo delle Ventude..." facendosi tre volte il Segno della Croce.
"Ebbene?" Guardandolo Elv.
"Beh..." mormorò Marion "... capitano... tutti sanno che è un tratto maledetto..."

Lady Gwen 15-01-2018 00.34.12

"Già, quasi dimenticavo che tu sei sempre così spiritoso..." sarcastica io.
Poi, Marion entrò e sembrava molto preoccupato.
Poi capimmo perché, sebbene stonasse un po' un pirata che si faceva il segno della croce.
"Non sono solita dare ascolto alle superstizioni, ma non ha tutti i torti, ricordo che anche mio padre ne parlava spesso..." intervenni, storcendo il naso.

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Guisgard 15-01-2018 00.46.20

"Io invece non sono affatto superstizioso." Disse Elv guardando Gwen e poi Marion. "Preferite forse tornare indietro? Nove su dieci la corazzata governativa ci starà ancora cercando."
"Capitano..." fece Marion "... prima di imbarcarci, come sempre, io e Montel siamo passati alla chiesetta del porto, sapete... fa sempre comodo farsi mandare giù una Benedizione prima di partire..."
"Ebbene?" Elv.
"Ecco..." nervosamente Marion "... capitano... vi assicuro che il cappellano, oltre a Benedirci, si raccomondò che noi altri mai portassimo la nave in queste oscure latitudini... vedete? Anche ad un pio uomo di Chiesa certe storie inquietano..."
"Il cappellano ti ha raccomandato di non passare da queste parti solo perchè queste sono cieli ed acque in balia di bucanieri, idiota." Scuotendo il capo Elv. "Il cappellano credeva di avere davanti due marinai, non certo due filibustieri. Voleva mettervi in guardia da gente come noi."
"Vi assicuro che nel Triangolo delle Ventude ci dimora il demonio." Preoccupato Marion.

Lady Gwen 15-01-2018 00.52.54

Sulla corazzata Elv in effetti aveva ragione.
Cosa?
Benedizione prima di partire? In chiesa?
Dovetti tranermi dal ridere alla puntualizzazione di Elv riguardo il cappellano.
Aveva assolutamente ragione, eravamo noi il pericolo dei cieli e dei mari
Poi beh, il demonio, questo mi sembrava esagerato.
"Signori, ciò che penso, a questo punto, è che magari chi ha messo in giro le voci sul Triangolo delle Ventude nove su dieci non ci è mai stato, probabilmente per mancanza di coraggio nello spingersi troppo oltre e per un po' di strizza ha montato su tutta questa esagerazione. Dunque, secondo me sarebbe opportuno controllare di persona, non trovate?" risposi di nuovo, guardando prima uno, poi l'altro.

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Guisgard 15-01-2018 01.01.38

“Esatto.” Disse Elv. “Probabilmente l'autore di queste assurde voci è magari qualcuno della Marina Governativa, con l'intento di non fare allontanare troppo i più superstiziosi ed impressionabili dei pirati. Così da poterli acciuffare prima.” Divertito, per poi fare l'occhiolino a Gwen.
“Voi ci scherzate su, Capitano, ma...” fece Marion.
“Basta ora.” Lo interruppe il capitano. “Il Cigno Nero non ha paura di simili sciocchezze e di certo neanche il demonio potrebbe affondare la mia Dorian Gray. Dunque mantenete la rotta e se qualcuno ha paura del mal di mare allora vada sottocoperta a sbronzarsi. Il rum fa sempre un buon effetto in simili situazioni. Su, torna al tuo posto.” A Marion.
E questi, poco convinto, andò via.

Lady Gwen 15-01-2018 01.24.37

Sorrisi divertita al suo occhiolino, poi risi piano alle ultime parole, sul rum e tutto il resto, mentre Marion andava via.
"Mi fa piacere che ogni tanto noi si trovi un punto comune su cui si è concordi" divertita, posando il bicchiere vuoto sul tavolo.

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Guisgard 15-01-2018 01.30.54

“Allora si vede non siamo così opposti come poteva sembrare all'inizio.” Disse divertito Elv a Gwen. “Però non mi hai più detto cosa vuoi fare...” con un tono sarcastico “... porterai con te l'abito e la camicia notte domattina quando lascerai questa nave ed il suo piacente capitano?” Sorridendole.

Lady Gwen 15-01-2018 01.39.14

Sorrisi divertita.
Poi la sua domanda.
"Beh, tu non mi hai più detto se hai intenzione di farmi cambiare idea..." risposi, con un sorriso ed un tono ben lungi dall'essere sarcastici "E comunque, di sicuro quel vestito resta lì in quell'armadio..." aggiunsi poi, con una mezza smorfia.

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Guisgard 15-01-2018 01.44.28

Elv rise di gusto.
"Eh, già..." disse guardando Gwen "... hai proprio il dono della battuta pronta... però non mi hai più neanche detto del bagno... se davvero domani lascerai la nave... vuoi davvero perdere l'occasione di provare quei sali e quelle essenze magiche?" Con un tono malizioso.
Ma proprio in quel momento si udì la vedetta gridare qualcosa.

Lady Gwen 15-01-2018 01.50.28

Sorrisi fra il malizioso e il divertito, mentre facevo per rispondere, ma sentimmo la vedetta.
Subito guardai fuori, poi guardai lui.
"Secondo te ci siamo?" gli chiesi, riferendomi al Triangolo delle Ventude.

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Guisgard 15-01-2018 01.58.54

“E' un tratto di cielo e di acqua come tanti.” Disse spiccio Elv a Gwen. “Vado a vedere cosa succede.” Ed uscì, lasciandola sola in quella cabina.
Intanto dall'oblò la ragazza notò che il cielo era cambiato.
Le stelle non si vedevano più come prima.

Lady Gwen 15-01-2018 02.02.58

Dopo che uscì, restai in cabina a guardare fuori.
Il cielo non era più come prima, le stelle non si vedevano ed era strano, in un modo che non riuscivo a definire.
Di sicuro non c'era il demonio, ma qualcosa di diverso e particolare sì.

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Guisgard 15-01-2018 02.08.34

passarono lunghi istanti senza che Elv ritornasse nella cabina.
Gwen era sola e dall'oblò il cielo sembrava strano, diverso.
La nave continuava la sua rotta ma da fuori giungeva adesso un cupo silenzio.
Non si sentiva nell'altro che i motori della Dorian Gray.
Nessuna voce dell'equipaggio.
Nulla di nulla.
Solo i motori del vascello.

Lady Gwen 15-01-2018 02.15.47

C'era solo silenzio, e il rumore dei motori.
Il cielo era sempre cupo e del ritorno di Elv nessuna traccia.
Mi guardai intorno senza sapere che fare, come una bambina annoiata che non sa a cosa giocare, finché non pensai di sfruttare la situazione.
Andai in bagno riempiendo la vasca di acqua calda, sali, essenze che profumarono il bagno è tutta la cabina e mi immersi, rilassandomi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...dd62730a49.jpg

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Clio 15-01-2018 02.40.17

Mi seguirono, da bravi, sentivo i loro passi dietro di me anche senza voltarmi.
Erano così vicini, e la loro vicinanza era inebriante.
Quando mi stesi su quei cuscini notai con un forte senso di compiacimento che la lunga occhiata intensa e vogliosa che avevo rivolto loro aveva sortito piacevoli effetti, almeno a quanto risultò dai miei occhi che scesero ad osservare la loro eccitazione sempre più sfacciata e prorompente con un’espressione colma di passione e desiderio nei miei occhi.
Guardavo loro, ma vedevo anche nelle loro menti, sentivo i loro pensieri e quelli mi inebriavano come mai prima di allora.
Vedevo me con Capitan Fiore e me con Dob Taddeon, in un tripudio di passione sfrenata, desiderio disperato, estasi senza fine.
E a quelle Si sommavano le mie fantasie, quelle che univano quelle due scene in un unico caldo e peccaminoso amplesso in cui entrambi veneravano il mio corpo, mentre io ero schiava dei loro desideri, della loro passione, di quell’intesa così forte che quasi mi spaventava.
Sì, perché infondo mi sembrava che quei due uomini mi appartenessero da sempre.
E io... io appartenevo a loro, ad entrambi.
Ormai avevo capito che non vi era l’uno senza l’altro, e che insieme costituivano la perfetta sincronia, il perfetto equilibrio.
E io volevo tutto, tutto di loro.
E tutto gli avrei donato.
Ormai ero fuori di me, completamente abbandonata a quelle sensazioni travolgenti.
Ma poi quelle parole... le parole di entrambi, il loro tono, il loro sguardo, fu davvero troppo.
Il mio sguardo si accese ancor di più, mentre le mie mani si allungavano verso di loro, una verso il pirata e l’altra verso il cavaliere.
Una per ogni lato della medaglia, per ogni verso della maschera.
In quel momento esistevamo solo noi in tuto l’universo.
Solo noi...
Il mio cuore batteva sempre di più mentre lo guardavo e ormai avevo perso ogni controllo.
Quella parola che prima era nascosta nel mio tono di voce, ora mi sembrava che risuonasse ovunque nella stanza, si leggesse nei miei occhi, nella mia voce, nei battiti impazziti del mio cuore.
“Sorprendetemi..” sussurrai poi, un Sussurro che era un grido, un ordine che era anche una supplica, un mormorio che era un gemito.
E se i due condottieri avessero ascoltato quella parola col cuore avrebbero sentito risuonare tra le sue pareti l’altra, quella nascosta, segreta, proibita eppure così vera.

Guisgard 15-01-2018 02.51.42

Rimasta sola ed annoiata, Gwen decise di accettare l'invito di Elv riguardo quel bagno con sali ed essenze pregiate.
In breve il bagno si riempì di vapore, appannando vetri e specchi.
Un profumo esotico si diffuse nell'ambiente e lei trovò subito un gran giovamento per quella schiuma soffice e delicata.
Restò a lungo in quella vasca, godendosi finalmente un pò di relax.
Poi finalmente ritornò Elv.
Appariva pensieroso, quasi inquieto.
Si guardò intorno e non vide più Gwen.
Poi quel profumo esotico.
Allora capì.
“Vedo hai scelto di accettare il mio invito...” disse sorridendo parlando davanti alla porta chiusa del bagno.

Le mani di Clio arrivarono a tendersi verso i due condottieri.
Le presero e le baciarono.
Entrambi la guardavano negli occhi.
Erano sguardi ambasciatori di quelle loro fantasie che lei ormai ben conosceva e faceva fondere con le sue.
Erano sguardi passionali, eccitati virili.
E lei era fra quei due sguardi, come in una morsa.
Sguardi che percorrevano ovunque il suo corpo celato appena da quell'abito invitante ed impalpabile.
“Sorprendervi...” disse Taddeon fissando gli occhi chiari di Clio “... lo faremo, milady... oh, se lo faremo...” baciando di nuovo la mano di lei.
“Immagino quanto sia forte il vostro desiderio di...” si fermò per un attimo Capitan Fiore “... essere sorpresa, altezza... dopotutto voi stessa ci avete rivelato quanto siano inetti gli uomini di questo pianeta... ed un mondo senza uomini può essere un tormento per voi donne, no?” Guardandola come se le volesse strappare quell'abito inutile da dosso.

Lady Gwen 15-01-2018 02.56.01

Mi abbandonai completamente in quell'acqua meravigliosa, intrisa di quei profumi esotici così dolci e avvolgenti e piena di quella schiuma così morbida.
Quasi mi assopii, ma poi sentii la porta e le parole di Elv.
Allora sorrisi e mi appoggiai sul bordo della vasca con le braccia incrociate.
"Sai com'è, dopo tanta insistenza..." risposi, divertita, con malizia "Peccato tu non possa approfittarne..." lo provocai ancora, sempre con evidente malizia.

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Clio 15-01-2018 14.20.50

Mai il mio salottino era stato così tanto carico di sensualità, energia imbrigliata ancora per poco, energia che stava per scoppiare, esplodere in un tripudio di passione ed erotismo senza pari.
Persino il profumo era diverso, più caldo e avvolgente, capace di ottenebrare i sensi con il suo aroma carezzevole, che sembrava ricordare uno di quegli oli che si spargono sulla pelle.
Quel solo pensiero provocava nel mio animo pensieri sempre più audaci, in cui le mani dei due condottieri scoprivano ogni parte del mio corpo fremente, spalmando quell’olio così inebriante.
Non capivo più nulla ormai, leggevo nei loro occhi ogni pensiero, ogni scena, immagine, e ognuna di esse mi provocava intensi brividi lungo tutto il corpo.
Stavo impazzendo, stavo perdendo ogni controllo, avevo un disperato e folle bisogno di un contatto, di sentire quei corpi perfetti sotto le mie mani.
Per un momento mi rividi da fuori, specchiandomi nei loro occhi appassionati.
Ero seduta su quei cuscini, in modo lascivo e abbandonato.
L’abito mi copriva interamente, disegnando ogni forma del mio corpo che accarezzava dolcemente, la stoffa leggerissima e trasparente lasciava intravedere le bianche forme che provava a celare, creando però un effetto ancor più intrigante che se fossi stata completamente nuda davanti a loro, quel velo che li separava dal mio corpo permetteva loro di immaginare, fantasticare, sognare quel corpo che così tanto bramavano.
La schiena era interamente scoperta, incorniciata da lievi collane che ne delineavano la forma, sulla scollatura invece si creavano dei motivi fatti per celare e mostrare allo stesso tempo, per catturare lo sguardo, intrappolarlo, ammaliarlo, colpirlo.
E a giudicare dai loro occhi, stava svolgendo egregiamente il suo scopo.
Allora allungai le mani verso di loro, che subito presero e baciarono.
Chiusi gli occhi al contatto delle loro labbra, mentre un brivido ancora più intenso mi percorreva tutta, facendomi perdere ormai ogni controllo.
Quando li riaprii avevano un’espressione diversa, determinata, folle, infuocata.
L’espressione di chi è abituato ad avere tutto, a prenderselo senza fare tanti complimenti, l’espressione di una dea, di una regina che ora voleva di più, più di quanto avesse mai avuto.
E io sapevo perfettamente cosa volevo, sorrisi nel guardarli, volevo quegli occhi, quegli sguardi, quelle mani, volevo tutto di loro: il loro cuore, il loro animo e quel corpo stupendo che così intensamente mi provocava.
Le loro parole, poi, mi accesero ancora di più, mi inebriarono, provocandomi un sorriso soddisfatto, eccitato e perso.
“Oh si…” risposi ad entrambi, con la voce rotta dalla passione, una voce che ormai non riusciva più a nascondere la passione che mi divorava.
Non riuscivo nemmeno a parlare, folle com’ero in quel momento, avevo la mente ottenebrata, il corpo che bruciava, il cuore che batteva ormai come se volesse scoppiare.
“Nessuno meglio di voi potrebbe…” riuscii a dire, fissando le mie mani nelle loro, come ipnotizzata.
Mossi quella mano nella loro, lentamente, assaporando il contatto così intenso, per poi iniziare a risalire il loro braccio, inizialmente senza guardarli negli occhi ma fissando le mie mani che accarezzavano le loro braccia in un movimento sinuoso e delicato.
Poi alzai lo sguardo, intenso, determinato, eccitato e folle a cercare i loro occhi azzurri e bellissimi.
“…sorprendermi!” sentenziai, con uno sguardo che ormai celava i miei pensieri ancora meno di quanto il mio abito impalpabile celasse le mie forme.

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Altea 15-01-2018 15.34.34

Gustai la prelibatezza di pesce, era raffinato e preparato con spezie non piccanti ma che esaltavano il gusto.
"Si, davvero ottimo" dissi a Didas "Dimmi, sei di questo posto? Sai, non ho mai conosciuto una cameriera tanto..apprensiva...o sei solo gentile" guardandola in modo serio, dovevo sapere di più su di lei "Magari hai servito sempre in questo castello".

Guisgard 15-01-2018 17.18.24

Elv rise dall'altra parte della porta chiusa.
“Guarda che la vasca è abbastanza grande per fare entrare entrambi...” disse con un tono malizioso “... magari potrei lavarti la schiena, no?” Divertito.

“Si, milady.” Disse annuendo Didas ad Altea. “Ho sempre svolto questo incarico sin da piccola. Mia madre è una governante e mio padre uno stalliere. Sono perciò cresciuta tra i domestici.” Con tono candido, schietto e semplice. “Non credo di saper fare altro. In verità non ci ho mai neanche pensato. Milady mi perdonerà dunque se le sembrerò semplice ed anche un po' stupida.” Con un lieve inchino. “Non sono colta e neanche molto intelligente, ma amo svolgere al meglio il mio compito. Sono onorata di poter servire presso una nobile dama come voi, così amica di sua eccellenza il governatore.” Con un lieve sorriso.

La sala era intrisa di un'ardente atmosfera che ad ogni istante sembrava più prossima ad esplodere.
Tutto pareva richiamare ai sensi, all'istinto, alla passione.
Tutto era come una lotta, uno scontro.
Da un lato la seducente bellezza di Clio, resa quasi lasciva da quel suo abito fatto di leggerezza impalpabile e trasparenze ammalianti.
Dall'altro i due affascinanti avventurieri, con i loro modi maschi, le voci eccitate e gli sguardi così carichi di virilità.
Lei era seduta, quasi stesa, su quei morbidi cuscini, quasi nuda, provocante in mezzo a loro che sembravano spogliarla con gli occhi.
Davvero i loro sguardi attraversavano ogni lembo di quel prezioso ed immorale abito, ogni parte di pelle scoperta, quasi a voler fare ciò che le loro mani, le loro bocche e le loro lingue in quel momento non potevano compiere.
Poi le dita di lei, sulle loro mani e sulle loro braccia.
Lente e lussuriosa carezze.
I due avventurieri la guardavano eccitati, folli.
Allora entrambi cominciarono a sfiorare le braccia nude di lei.
Carezze lente e sensuali.
“Milady sa bene che siamo qui al suo servizio...” disse in un sussurro Capitan Fiore.
“Si...” in un sospiro Taddeon “... ai suoi ordini... ai suoi voleri...”

Altea 15-01-2018 17.23.51

"Non ho detto tu sia stupida o non colta...l' intelligenza sta in ben altro, a dire il vero non ho mai valutato le persone in base al loro rango anzi...se uno lavora onestamente è già un grande pregio". Poi quelle ultime parole sul Governatore e sorrisi.."Davvero, si è sparsa la voce sono molto amica del Governatore, oh sei la prima a rivelarmelo...dunque è un onore, dove l' hai sentito" . Effettivamente non sapevo di esserlo ma mantenni quell' alone di ingenuità per non destare sospetti.

Lady Gwen 15-01-2018 17.24.48

Sorrisi divertita, mentre poggiavo la tempia contro il palmo della mano.
"Beh, se vuoi..." risposi, lasciando la frase quasi sospesa, parlando con tono più caldo.

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Guisgard 15-01-2018 17.35.40

“Ne sono lieta, milady.” Disse sorridendo Didas ad Altea, riconoscente della magnanimità della sua padrona. “E' stato uno dei soldati di sua eccellenza a dircelo. Ci ha avvertiti poco prima del suo arrivo, rivelandoci che questo castello sarebbe stato abitato da una nobile dama, cara amica di sua eccellenza. Naturalmente ci ha raccomandato di servire voi come se servissimo sua eccellenza il governatore.”

Quelle parole di Gwen suonarono come un invito.
Allora Elv aprì piano la porta, trovandola immersa nella profumata schiuma di quella vasca.
“Vedo il tutto è di tuo gradimento...” disse, mentre la stanza era avvolta da un caldo vapore.

Lady Gwen 15-01-2018 17.41.14

Entrò piano nel bagno.
"Sì, abbastanza..." risposi, restando appoggiata sul bordo della vasca mentre lo guardavo con un sorriso maliziosamente divertito.
Era curioso come fossimo arrivati a questo punto è come le cose si fossero ribaltate in poco tempo, ma era giusto che ci fosse un po' di spazio anche per le sorprese, no?

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Altea 15-01-2018 17.46.00

La cosa si faceva interessante.."Un soldato...e chi sarebbe costui,? Comunque potete trattarmi come una normale nobile, non dovete preoccuparvi."
Mi alzai e mi affacciai alla finestra guardando il mare, mentre il fuoco ardeva nel camino...che stranezza, perché mai il Governatore mi doveva ritenere così tanto sua amica.

Clio 15-01-2018 17.49.22

Ero abbandonata, completamente abbandonata a quella passione che si era impossessata di ogni parte del mio essere, di ogni battito del mio cuore, di ogni respiro, sospiro, gemito.
Come quello che mi sfuggì dalle labbra quando iniziarono ad accarezzare le mie braccia.
Si muovevano leggeri, delicati, il tocco delle loro mani sembrava lasciare tracce infuocate, brividi intensi.
Quel tocco leggero era qualcosa di unico, di incredibile che fiaccò definitivamente le mie difese, facendomi perdere ogni controllo, inibizione.
Ero persa, completamente persa in quel turbinio di sensazioni ed emozioni così sconvolgenti e forti da sconvolgermi nel profondo.
Lasciai cadere la testa all’indietro, godendomi ogni istante di quel contatto così meravigliosamente eccitante e insieme delicato e sensuale.
Mi abbandonai così per lunghi istanti di estasi, in cui le mie mani accarezzavano le loro braccia, e le loro mani le mie.
Poi rialzai la testa e li guardai negli occhi, tutti e due.
Le loro parole poi non fecero che confermare tutti i loro pensieri.
Anche loro erano al limite, anche loro stavano perdendo il controllo.
Erano due leoni in gabbia, che non attendevano altro che il segnale per potersi buttare sulla preda.
E io non vedevo l’ora di farmi sbranare, oh se non vedevo l’ora.
Quello sguardo devoto, appassionato e forte mi mandava in estasi, le loro parole si mischiavano a quelle pronunciate nella loro mente durante quelle scene così forti e sconvolgenti che mi avevano fatto perdere completamente il controllo.
Improvvisamente strinsi la presa sulle loro braccia.
“Voglio…” e con lieve ma deciso strattone, li avvicinai a me “Voi..”.
Il cuore mi stava battendo sempre più forte, come se volesse impazzire, la mia pelle scottava, tutto in me gridava e bramava di abbandonarmi e perdermi con loro.
Quei due meravigliosi uomini che erano i miei sogni e i miei sospiri.
Mi sembrava come se tutto l’universo fosse esistito solo per condurci qui, insieme.
Allora sorrisi, un sorriso malizioso, complice, voglioso e continuai ad avvicinarli a me, sempre di più, sempre di più.
“Ma badate…” quando ormai erano così vicini da poter sentire il mio respiro sui loro visi “Che non mi piacciono gli uomini servili..” con un tono caldo e autoritario e un lampo di luce infuocata nello sguardo.

Guisgard 15-01-2018 17.51.13

Elv sorrise guardando Gwen.
"Certo che qui fa parecchio caldo..." disse togliendosi la giubba e restando solo con la camicia ed i pantaloni neri di pelle "... dunque? Ti ispira non poco il mio lavarti la schiena?" Facendole l'occhiolino e prendendo una spugna.

"Era uno dei tanti soldati di sua eccellenza, milady." Disse Didas ad Altea. "Ce ne sono tanti a Vacules. Nelle stradine, al porto e naturalmente anche qui intorno." Sorridendo. "Milady ha altri ordini per me?"

Lady Gwen 15-01-2018 18.00.41

Lo guardai togliersi la giubba, anche se una piccola vocina nella mia testa mi suggeriva che non era ancora abbastanza.
Ma si deve dare tempo al tempo.
"Se è compreso nell'invito, devo prendere tutto il pacchetto..." risposi, sorridendo sorniona.

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Altea 15-01-2018 18.04.39

"Si immagino ve ne siano tanti...con la gente pericolosa e contro il Governatore che circola in giro" sorridendo "No, andrò a letto a dormire, è stata una lunga giornata, una buonanotte".
Congedai Didas e mi avviai verso la mia sontuosa camera da letto, vidi il letto con le preziose stoffe e il baldacchino..non avevo mai dormito in un letto del genere, così sontuoso e pure freddo.
Mi misi davanti allo specchio, togliendo il vestito lentamente, poi slacciai lentamente i lacci del corsetto ed indossai una camicia da notte nera.
Mi stesi sul letto ma lasciai la lampada ad olio accesa, non mi fidavo a dormire al buio.
Sicuramente l' indomani dovevo far visita al Governatore e dovevo riposare...per sopportarlo.

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