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La notte trascorse così.
Tra i lamenti, i sospiri e le urla di piacere di quella donna, accompagnati dai gemiti e dal respiro di Icarius. Continuarono fino all'albeggiare, giungendo con le loro voci nella camera di Clio. Poi il cielo prese a schiarirsi verso Oriente e finalmente quel prolungato e travolgente amplesso si spense nell'attesa del nuovo giorno. Poi, ad un tratto, la ribelle udì dei passi. Come se qualcuno passeggiasse nel corridoio. |
-Felice?- sbottai contro quella povera ragazza, - pensi che la felicità sia restare rinchiusa in questa gabbia dorata, da sola a servire un dio che non conosco nemmeno? Lì fuori ci sono degli amici, delle persone importanti per me e invece voi volete ucciderli, e non so neanche perchè...-
La guardai con rabbia, ne avevo abbastanza. http://spd-13d6.kxcdn.com/wp-content...14/10/1121.gif |
Finalmente il mattino arrivò.
L'ora della verità. Sentii dei passi fuori dal corridoio. Presi un profondo respiro, ed uscii. |
L'ancella apparve spaventata a quelle parole di Dacey.
“Signora...” disse a capo chino, quasi temesse chissà quale punizione “... io... io... non so di cosa parli... io non sono mai uscita da questo palazzo... mi hanno portata qui da piccola e da allora sono rimasta chiusa qui a servire il gran sacerdote... so solo... solo di una grande porta di ferro e borchiata... separa questa zona del palazzo dal grande cortile da cui poi si accede alla foresta... ma non ho mai varcato quella soglia... e forse non dovresti fare simili pensieri, signora... o... o farai la fine delle altre...” |
Clio aprì la porta e nel corridoio semibuio intravide qualcosa.
Una sagoma che camminava nella penombra appena lambita dal primo chiarore d'Oriente. Ebbe la sensazione che si trattasse di Icarius, ma non fece in tempo a dire nulla che la figura svanì dietro una porta. |
Guardai la giovane.
-Perdonami, non dovevo prendermela con te..Non hai colpe- sospirai riflettendo. Una porta, era la mia unica possibilità. -Mostrami la porta, ti prego- poi mi fermai, - le altre? di cosa parli?- |
Forse ero uscita troppo presto, pensai, nel vedere che la luce del nuovo giorno non aveva ancora rischiarato quel corridoio.
Poi vidi una figura. Sembrava lui, ma non ne ero sicura. Poi svanì dietro una porta. "Beh, se fosse stato lui non avrebbe fatto finta di non vedermi.." Pensai. Così tirai dritto senza seguirla. |
“Le altre, signora...” disse l'ancella a Dacey “... le altre che hanno rapito e condotto qui prima di te... alcune hanno cercato di fuggire, altre sono impazzite o morte suicide... credimi, nessuno può uscire da questo luogo e nessuno può entrarvi senza che il gran sacerdote lo sappia... non sfidare quell'uomo... nessuno al mondo può...” aggiunse terrorizzata.
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Clio decise di ignorare la figura intravista di sfuggita nel corridoio semibuio (naturalmente anche per la misteriosa figura era difficile scorgere Clio, visto si trovava dall'altra parte del corridoio immerso quasi nel buio) e proseguì dall'altra parte.
Ma mentre camminava udì delle voci. Giungevano proprio dalla porta dietro cui era svanita la figura. |
Sospirai.
Forse avevo preso la direzione sbagliata. Così tornai indietro, cercando di sentire le voci che provenivano da quella porta, dietro la quale era svanita la figura misteriosa. |
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