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Sorrisi alla donna, cercando di nascondere la mia diffidenza.
Infondo non ci aveva fatto alcun male, ma non mi fidavo per natura. "Vi siamo grati dell'ospitalità, dunque..." gentilmente. |
"E` vero, non si sentono qui" sorpresa.
Ad un certo punto, l'incontro col cavaliere prese una piega diversa ed Elv mi prese per mano. Alzo` la lancia, ma io con un veloce gesto della mano la scagliai lontano. "I nostri amici non erano armati di bastoni e forconi e voi fareste meglio ad ascoltare le nostre parole e fidarvi di noi" con tono fermo e determinato. |
La donna sorrise appena a quelle parole di Clio, ma Icarius restò invece colpito da quelle della misteriosa padrona di casa.
“Saggezza...” disse. “Si...” annuì la donna “... non siete qui per quella? Ah, certo... voi la intendete in altro modo immagino... in verità essa è la sola cosa contro la falsità del mondo... ed il mondo è materialità... cosa dunque contrasta la materialità? La spiritualità. Ecco la versa saggezza...” fissando Icarius. Ed egli trasalì, guardando i suoi due compagni. |
Il cavaliere restò naturalmente sorpreso dall'azione di Gwen.
“Sei dunque” disse lui stupito “anche tu un'incantatrice?” |
"Questo non importa. Importa solo che capiate che noi ed i nostri amici non abbiamo intenzioni malevole, dunque lasciateci in pace" con tono perentorio.
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Quella donna era come impossibile da decifrare, come fosse un mistero ogni parola o gesto.
Non sembrava avercela con noi, e mi domandavo perché. Già, saggezza... Ad Icarius non era sfuggita quella parola. Mi chiedevo a che cosa si riferisse. Poi a quelle parole, trasalii, come gli altri. Spiritualità.. Il Fiore Spirituale di cui parlava il pescatore. Era di quello che parlava? Non so perchè, ma mi era parso di aver capito che lei ne fosse gelosa. Possibile che ci parlasse così apertamente. Ero titubante eppure curiosa. Non osavo parlare, perché sapevo quanto Icarius tenesse a tutto quello, ed ero certa che avrebbe trovato le parole giuste. |
“I vostri amici” disse il cavaliere a Gwen “sono ormai ridotti a cibo per cani ed uccelli. E se voi non volete fare la stessa fine, allora i consiglio di seguirmi. La mia signora vi aspetta.”
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Sbuffai alterata. Quell' uomo mi irritava.
All'ultima frase guardai Elv. |
“Come fate” disse Icarius alla donna “a sapere tutto ciò?”
“Cosa conta?” Sorridendo quella. “L'importante è che sia così.” “Si, noi cerchiamo il Fiore...” mormorò il Taddeide “... si trova qui?” La donna lo fissò negli occhi. “Se anche fosse” disse poi “pensate vi sarà così facile poterlo vedere?” “Siamo disposti a tutto.” Deciso lui. “Ora è tardi...” la donna “... ho fatto preparare tre stanze... riposerete e domani ci rivedremo... vi auguro un buon riposo...” e andò via. “Ma dove siamo finiti?” Seccato Hansiner. In quel momento arrivò un uomo grassoccio che li pregò di seguirlo. E li condusse alle stanze. Ognuno di loro ne ebbe assegnata una. Clio in quella di destra, Hansiner in quella di sinistra ed Icarius con Cq in quella centrale. |
“Non è poi così facile” disse Elv al cavaliere “far fuori i nostri amici. Sono in gamba. Perchè dunque dovremmo credervi?”
“Non erano in gamba, ma solo dei fanatici!” Tuonò il cavaliere. “Decisi a spaventare la mia signora con forconi, zappe e bastoni!” A queste parole Elv e Gwen compresero che il cavaliere parlava della gente del posto e non di Icarius, di Clio, di Hansiner e di Cq. |
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