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Lo guardai.
"Va bene..." sospirando "In caso, spero che la mia magia sia abbastanza efficace..." |
Sorrisi ad Icarius, legando nuovamente Damasgrada al mio fianco.
Chi diavolo era quella donna? La padrona di quell'isola e noi i suoi ospiti? Non mi piaceva proprio per niente. Ma non potei fare altro che seguire Icarius e Hansiner nel palazzo. Anche se dovevo ammettere che quel palazzo era davvero incantato e bellissimo. Chissà che voleva da noi.. |
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Elv annuì a Gwen e le sorrise. “Dopotutto” disse “non possiamo lasciarli nei guai, no?” Facendole l'occhiolino. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Imboccarono così il sentiero che portava nella foresta. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... E ad un tratto, i due videro qualcosa tra la folta vegetazione. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... Era un cavaliere a cavallo e bardato dalla testa ai piedi. Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... E veniva verso di loro. |
La donna condusse il gruppo all'interno del suo inquietante palazzo.
Aveva vaste sale, tutte scavate nella roccia con una maestria che oggi appariva smarrita ed arredate con monili di ogni genere e tipo. Si trattava di figure celtiche d'onice e basalto che emanavano fantastici giochi cromatici, ma anche dipinti di ogni tipo alle pareti. E poi ricchi sarcofaghi e nicchie qua e là con un gran numero di teschi in vario stato di alterazione. “Ma...” disse piano Hansiner “... che luogo è mai questo.” “Lo sapremo presto...” mormorò Icarius. All'improvviso la donna battè le mani e subito il gruppo vide una ricca tavola imbandita davanti a loro. “Questo è il luogo in cui messer Tempo non arriva mai.” Svelò la donna. |
Più ci inoltravamo in quel palazzo, più ne restavo affascinata ma anche inquietata.
Era davvero surreale e diverso da tutto ciò che avevo mai visto in vita mia. Un po' come quell'isola. Eppure non capivo.. Annuii piano a quelle parole di Icarius, l'avremmo scoperto presto. Una cosa era certa, eravamo nel posto giusto dato che avevano parlato proprio dell'incantatrice e del suo fiore. Mah.. Poi a quelle parole della donna trasalii. In quel momento mi accorsi che i ticchettii erano scomparsi. |
Ci inoltrammo nella vegetazione e ad un tratto vedemmo un cavaliere.
"Sbaglio o viene verso di noi?" sussurrai ad Elv. |
“Che vuol dire” disse Icarius “che il tempo qui non arriva mai?”
“In effetti” annuì Hansiner “in questo posto non giunge l'insopportabile ticchettio di quegli orologi. Mi chiedo come facciano a non impazzire coloro che li sentono ogni singolo istante di ogni Santo giorno.” “Siete in errore...” fece la donna “... sono tutti pazzi... quest'isola è abitata solo da pazzi.” “Dunque voi siete l'unica ad essere immune da questa pazzia generale?” Fissandola Icarius, tra il provocatorio ed il sarcastico. “Solo perchè sono protetta dalla mia saggezza.” Rispose quella. |
Notai che anche gli altri si erano accorti che non giungeva il ticchettio.
Già, in effetti tanto normali non sembravano gli abitanti dell'isola. Ma tutto poteva essere.. "Perché ci avete condotti qui?" chiesi, d'un tratto, non riuscendo a trovare un nesso logico agli avvenimenti che si erano succeduti. |
Erano giunti nel cuore della foresta e qui il ticchettio insopportabile di tutti quegli orologi pareva impossibilitato a giungere.
Gli orologi...” disse Elv a Gwen “... lo senti? “Sono spariti...” guardandosi intorno. Poi videro quel cavaliere. Li raggiunse e si fermò pochi passi davanti a loro. “Annunciatevi!” Ordinò il cavaliere. “Siamo due visitatori dell'isola...” rispose Elv, prendendo Gwen per mano. “Qui nessuno può giungere!” “Cercavamo solo i nostri amici.” Svelò Elv. “I vostri amici armati di forconi, zappe e bastoni” gridò il cavaliere “hanno già assaggiato l'acciaio delle mie armi!” Abbassandosi la visiera dell'elmo. “Ucciderò anche voi!” Alzando la lancia. |
“Perchè voi” disse la donna a Clio “siete giunti qui per cercare la saggezza.” Sorridendo. “e siccome essa è custodita nel mio palazzo, io vi ho aperto le porte...”
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