Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 07-08-2015 18.59.21

"Certo che qui fanno sul serio, non vanno assolutamente per il sottile..." mormorai ad Elv.

Guisgard 07-08-2015 19.06.04

Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Si, ma io ora sono curioso di sapere chi sia la donna oggetto della loro rabbia...” disse Elv a Gwen “... sembra di essere tornati indietro nel tempo e di rivivere la caccia alle streghe...”
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
In quel momento il gruppo di facinorosi si armò di zappe, forconi e bastoni, per poi lasciare la cittadina e dirigersi verso il bosco.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...

Guisgard 07-08-2015 19.09.13

Dacey giunse nel giardino.
Esso appariva sormontato da un'immensa cupola, le cui pareti erano bizzarramente dipinte.
Immagini tratte da racconti antichi e vedici, di eroi e dei loro fedeli compagni.
Scene dunque di sacra ed inviolabile amicizia, senza lasciare mai spazio a figure femminile, se non in forma di ancelle, compagne e servitrici.
Un silenzio innaturale e misterioso regnava ovunque, rotto appena dal gorgoglio delle acque che attraversavano bassi canali scavati nella roccia e racchiusi da pietre lisce e bianchissime, mentre fluivano tra la florida ed esotica vegetazione.
Foglie di loto che vibravano appena alla lieve carezza di una leggera brezza, frutti simili a gemme che pendevano dai rami carichi e nodosi, mischiati al fruscio del bambù tra l'aria calda e soffocante di quel luogo.
Ad un tratto Dacey vide qualcuno dall'altra parte del giardino.
Era un uomo dalla pelle chiara, di alta statura, magro, dal volto energico e l'espressione feroce.
Una folta barba bianca cingeva il volto austero e marcato, donando al suo aspetto qualcosa di venerabile e razionale.
Indossava un elegante mantello di seta purpurea avvolto attorno al corpo, trapunto d'oro e con un simbolo ricamato sulla spalla sinistra.
Si trattava di due mani stilizzate che si stringevano.
Il medesimo simbolo che si poteva scorgere al centro della cupola soprastante il giardino.
“I miei omaggi, prediletta di Amisc.” Disse lui con un inchino, dopo averla raggiunta.
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Clio 07-08-2015 19.14.42

Raggiungemmo la cittadina, e mi guardai intorno, sempre più affascinata.
Quel ticchettio era fastidioso, ma non avevo mai visto nulla di simile.
Arrivati in città trovammo un comizio.
"Che dite, andiamo a vedere?" Dissi ai miei compagni di viaggio.

Lady Gwen 07-08-2015 19.26.30

"Lo so, anch'io..." sospirando.
Intanto, quegli uomini si armarono di forconi e altri oggetti e si diressero verso il bosco.
"Anche se dubito riusciranno nel loro intento, se e` vero cio` che dicono..."

Guisgard 07-08-2015 19.28.10

Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Così il gruppo raggiunse la piazzetta, per ascoltare quel comizio.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Fermi, vi dico...” disse un uomo su una bassa colonna “... cosa ne sarà della civiltà di questo luogo? Del pacifico vivere collettivo? Non potete andare nel bosco e minacciare quella donna!”
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Ma gli uomini a cui parlava avevano già lasciato la piazzetta, armati di forconi, zappe e bastoni.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Ma cosa accade?” Chiese Hansiner.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
“Pare essere una caccia alle streghe...” mormorò Icarius “... solo però nel secolo sbagliato...” per poi fissare l'artista e Clio.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...

Guisgard 07-08-2015 19.28.25

Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Gli uomini andarono via armati ed in quel momento Gwen si accorse che nella piazzetta vi erano Icarius, Clio, Hansiner e Cq.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...

Lady Gwen 07-08-2015 19.35.53

Ad un certo punto mi accorsi di qualcuno nella piazza.
"Guarda" sussurrai ad Elv "Ci sono Icarius e gli altri."

Dacey Starklan 07-08-2015 23.59.07

I giardini erano meravigliosi, su quello non c'erano dubbi e non era spiacevole passeggiarvi ma tutto mi pareva in qualche modo ostile.

I dipinti poi mostravano le donne sempre e solo in posizione subordinata e questo, unito al fatto che non mi era permesso uscire, mi fece capire che quel palazzo non era per me.

" Devo andarmene" pensavo costantemente, " e trovare Dension".

Gli abiti che avevo indosso erano sottili e attillati e lasciavano indovinare le mie forme, un'altra cosa che mi lasciava a disagio.

Sobbalzai quando scoprii di non essere sola in quel piccolo paradiso effimero.

Dinanzi a me si parava un vecchio, elegante e dall'aspetto solenne ma con un'espressione che non era per nulla rassicurante.

Si indirizzò a me, anche lui chiamandomi prediletta di Amisc.

Naturalmente fui portata a chiedermi chi diavolo era questo Amisc di cui tutti parlavano.

Inclinai appena la testa senza esagerare, per paura di far cadere l'elaborato diadema che ornava la mia acconciatura.

- Vi ringrazio- dissi semplicemente non conoscendo l'uomo.

Clio 08-08-2015 00.06.15

Restai ad osservare quella scena, stupita, incuriosita, vagamente preoccupata.
"Chissà chi è la donna di cui parlano..." Dissi ai due "Credete che potrebbe essere l'incantatrice di cui parlava il pescatore? Quella del Fiore Spirituale?" Pensierosa "Perché se così fosse, non ci converrebbe seguirli? A debita distanza, ovviamente..".


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