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“Già, colpa mia...” disse Icarius con gli occhi in quelli di Clio “... avrei dovuto portarti in un altro posto, più tranquillo... magari...” sorrise appena “... nella mia cabina...”
“Signore.” A lui Maria. “Attendo indicazioni per raccogliere i dati. Mappa astrale dei quadranti di Nolhia è operativa. Barra di parallasse attiva. Tra sei secondi esatti potrò aggiornare l'altezza di quota del territorio sottostante, per un raggio di dieci miglia.” “Allora raccogli ed immagazzina i dati richiesti per la scansione” fece Icarius “e comunicali direttamente alla sala timone. Attiva gli infrarossi termici per delineare il tipo di territorio che ci accingiamo ad attraversare.” “Subito, capo.” Meccanicamente Maria. “Mi sa che dobbiamo andare, Clio...” lui alla ribelle “... presto saremo a destinazione... e visto volevi conoscerla ti informo che presto giungeremo a Nolhia... mi devi un bacio.” Facendole l'occhiolino. |
"Addirittura?" Mormorai, con gli occhi nei suoi.
Poi si mise a parlare con Maria, di cose per me incomprensibili. Lo guardai sorpresa e divertita a quelle ultime parole. "Tecnicamente è stata Maria a rivelarmela, prima di te..." Sorrisi "Come la mettiamo?" Divertita. Poi sorrisi, senza staccare però gli occhi dai suoi. "Hai ragione però..." Sospirai "Dobbiamo andare, non sia mai che qualcuno mi veda qui..." Risi appena "Grazie di avermi mostrato questo posto, Icarius..". |
“Maria...” disse sorpreso Icarius, mentre conduceva Clio fuori dalla sala dei comandi “... beh, lei l'ha fatto in maniera incomprensibile, con tutti quei numeri, coordinate e roba varia... io invece sono stato un perfetto Cicerone, no?” Sorridendo. “E poi, detto fra noi... io ho più fascino di una fredda macchina, giusto? Dunque baciare me è più piacevole...” facendole l'occhiolino.
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Uscimmo sul ponte per vedere cos'era successo. La ciurma era al completo e un pirata ci disse che c'era una nave nascosta tra le nuvole.
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Gwen ed Elv salirono sul ponte, dove l'intera ciurma si era riunita per assistere a qualcosa di inatteso.
Un banco scurissimo di nubi si era addensato davanti a loro. “Guarda col cannocchiale.” Disse Gurenbarba ad uno dei suoi. “Sono nuvole, capitano.” Guardando col cannocchiale quello. “Le nuvole non si addensano in quel modo.” Mormorò il capitano. “Capitano, vi ho detto...” fece Tharos “... lì sotto c'è una nave sospetto.” “Nascosta tra le nuvole?” Fissandolo Gurenbarba. “Si, capitano...” annuì Tharos “... a volo di gabbiano...” |
A quanto pareva il fenomeno doveva risultare inconsueto perfino a loro.
"Di che si tratta, secondo te?" sussurrai ad Elv. |
Risi alle sue parole.
"Beh, vorrei vedere.." Sorridendo con gli occhi nei suoi "Non è che mi sembri molto allettante l'idea di baciare una macchina..." Ridendo. Poi tornai seria per un momento. "E ora che arriviamo a Nolhia? Che ne sarà di me, e degli altri?" Mormorai, preoccupata. |
“Non lo so...” disse Elv a Gwen “... ma tutto ciò non mi piace...”
Gurenbarba allora diede ordine ai suoi di sparare tra le nuvole. “Qualunque cosa c'è là dentro” gridò il capitano “assaggerà la nostra artiglieria. Fuoco!” E uno dei cannoni della Dama Piacente cominciò a sparare. |
“Magari sarete rimessi in libertà...” disse Icarius a Clio “... saresti felice, no?”
Intanto era giunti sul ponte di comando, dove vi erano altri uomini. Tutti sconosciuti per la ribelle, tranne uno: Sammone, l'omone che condusse lei e gli artisti alla chiesa. “E' lei?” Chiese Palos, uno di quelli, a Icarius. “Si, è Clio.” Annuì questi. “Dov'è il capitano?” Domandò poi. “Ti sta aspettando nella sua cabina.” Rispose Palos. “Aspettami qui, per favore.” Icarius a Clio. “E sta tranquilla.” Accarezzandole il viso. Poco dopo sul ponte giunse il Cappellano che la ribelle conosceva bene. “Si è deciso circa il destino dei prigionieri.” Annunciò. |
"Felice?" Sorpresa ad Icarius "Lo sarei se potessi restare... Vi sarei più utile di quanto immagini..." Sorridendo.
Raggiungemmo il ponte e Icarius fu chiamato dal capitano. Ma prima si avvicinò a me e mi sfiorò il viso. Gli sorrisi, e annuii pianissimo. Quando uscì il cappellano ad annunciarci che cosa sarebbe stato di noi, trattenni il fiato. |
Gli occhi azzurri del Cappellano vagarono prima tra la ciurma del Falco, per poi indugiare su Clio.
“Il capitano” disse “ha deciso. Non vi è motivo di credere altro da un tentativo, sebbene disperato e quasi suicida, di aiutarci contro lo stormo di Corvi che ci hanno attaccato. Si sono professati ribelli e non vi ragione di dubitarne. Per tanto saranno lasciati andare su una capsula scialuppa che li farà atterrare nelle foreste sottostanti.” Un vocio tra l'equipaggio sorse e poi subito tutti prepararono una delle capsule scialuppe. Poco dopo Dort e gli altri due ribelli furono condotti sul ponte e messi vicino a Clio. “Non vi tradiremo.” Dort al Cappellano. “E grazie di renderci la libertà.” “Se nessuno di voi ha altro da dire” mormorò il chierico “vi lasceremo subito andare.” |
* Ero tesa, ne ero consapevole ma quel capanno non mi ispirava fiducia.
Per ottenere la possibilità di lasciare la città avevo persino rubato, non ne andavo fiera, ma il costo di quel viaggio era davvero elevato, troppo per le mie magre finanze. Ed ora, in quell'atmosfera quasi spettrale mi ritrovai a dubitare della mia decisione, ne valeva davvero la pena? lasciare tutto per inseguire qualcosa di così effimero, impalpabile e misterioso come l'Amore? Stavo quasi per rinunciare, consapevole di aver sprecato un'occasione nonché parecchi soldi quando una ragazza, anche lei in attesa, si rivolse a me. - Dacey, piacere- dissi quasi titubante osservandola, chissà che cosa spingeva lei invece ad affrontare quella rischiosa avventura. Aveva trovato l'Amore o come me desiderava averne la possibilità? Come al mio solito non fui in grado di tenere questi pensieri per me e gli chiesi tutto curiosa.* |
Sorrisi appena a quelle parole, lieta che non ci avessero scambiato per dei piloti di Maruania, anche perché sarebbe stata una beffa colossale.
E fui davvero lieta di vedere Dort e gli altri sani e salvi, avevo davvero temuto per loro. Ma poi... Andarmene.. dove sarei potuta andare? Avevo sognato così tanto di arrivare su quella nave, che non avevo per niente voglia di andarmene. Credevo davvero che se il Lupo e il Falco avessero unito le forze ne sarebbe nato qualcosa di grande. Ma avevo solo una possibilità, se fossi stata zitta probabilmente sarei vissuta nel rimpianto. "E se invece io volessi restare e unirmi a voi?" chiesi, alzando gli occhi sul Cappellano. |
Il Cappellano guardò Clio.
E stupiti la fissarono pure i suoi compagni. “Clio...” disse Dort “... ma cosa dici? Neanche conosci questa gente...” “Datemi un buon motivo per non prendervi per pazza?” Il Cappellano a lei. |
Lanciai solo un'occhiata a Dort, e poi tornai a guardare il Cappellano.
"No, quello temo di non averlo.." con un leggero sorriso "Però posso dirvi perché non è una cattiva idea.. combatto Maruania da dieci anni e vi ho visto portare a termine missioni che per noi sembravano insormontabili.. più di una volta anche noi stavamo lavorando per liberare dei prigionieri, per evitare un'esecuzione... ma poi arrivavate voi e i nostri sforzi erano vani.. dunque perché buttare via tempo e uomini quando potremmo unire le forze?" scuotendo appena la testa "Senza contare.. che voi non avete nemmeno una donna dalla vostra parte... e vi assicuro che può essere molto più utile di quanto crediate.. voi stesso mi avevate preso per una semplice ragazza, prima che vi rivelassi chi ero in realtà.." allargai appena le braccia "Mettetemi alla prova se volete... Cos'avete da perdere?". Ecco in quel momento mi avrebbe fatto comodo che si sapesse chi era il Lupo Nero, forse. Ma comunque non mi avrebbero creduto, quindi era inutile giocarsi quella carta. |
“Non è un lavoro da donna.” Disse il Cappellano a Clio. “Non vedo alcun motivo per prendervi a bordo con noi. Una nave di soli uomini e una donna sola è un pericoloso accoppiamento.”
“Beh, c'è anche Senora.” Fece Pepino, un altro della ciurma. “E poi non siamo mica dei maniaci, ma degli eroi.” Sorridendo Palos. “Concordo.” Annuì Rancesco. “E' bella” intervenne Pinto “ma non significa che piomberemo su di lei come animali.” Divertito. “Magari la conquisterò col mio carisma.” Tutti risero. “Testardi...” scuotendo il capo il Capellano “... avete detto conoscete uno dell'equipaggio, giusto?” A Clio. “Icarius... bene, convincete lui e vi lascerò a bordo.” |
Non comprendevo la su sua sfrontatezza......non mi conosceva, aveva problemi cono suo zio...ma io .....si certo Io......io ero lì...e se ero una una minaccia ?...Un'estranea che ricopriva un ruolo........Una Zia....." Mi spiace ....non volevo mantenere le distanze Tyssin, chiedendovi di non chiamarmi Zia......"....finimmo la cena.......e ci alzammo da tavola ascoltai ...il piccolo diverbio tra zio e nipote....quei due non si amavano.....non era un problema mio.....salutai entrambi ed andai in camera....Ero stanca...una giornata piena di emozioni.......mi resi libera dagli abiti e sciolsi i capelli...le lenzuola erano fresche di bucato sapevano di lavanda.....mi addormentai...come mai succedeva da tempo...un sonno profondo...ed un sogno vivo...vivo come come gli occhi di Tyssin.....sognai di lui...che in un intimità che non immaginavo....stava disegnando il mio corpo.....velatamente coperto...battute intime...troppo intime......Poi....nel sogno Tyssin venne chiamato...e siccome la curiosità e' donna.....mi alzai felice andando a curiosare per vedere cosa era riuscito a dipingere del mio corpo.....rimasi di ghiaccio....con orrore...vidi il ritratto informe di Sapien.....mi venne da vomitare........e ...mi svegliai.....
Ero sudata.........avevo un forte senso di nausea....il sogno....chi era Sapien chi era Tyssin....mi vennero in mente le parole dell'uomo quando eravamo sulla carrozza....era meglio che io non dormissi con lui nello stesso letto.....perchè......... Era l'alba......mi alzai dal letto e mi misi alla finestra.......Era quella la mia grande fortuna ?.......... |
"Voi dite?" guardando il cappellano "Non avete conosciuto molte donne come me, immagino.. ve l'ho detto, mettetemi alla prova.. sono un ribelle, un combattente, con il grande vantaggio di poter essere sottovalutata a tal punto, da far abbassare la guardia ai miei nemici.." con un sorriso sicuro.
"Quanto allo stare in mezzo agli uomini, ci sono abituata.. e so badare a me stessa, ve l'assicuro..." annuii. Poi sorrisi quando nominò Icarius. "Va bene.. lasciate che gli parli, dunque.." con voce sicura. |
Elisabeth guardò dalla finestra ed albeggiava.
Ma le sensazioni di quel sogno, quelle belle e quelle brutte erano ancora vive in lei. Poi, poco dopo, qualcuno bussò. “Madama...” disse una voce da fuori “... sono la vostra governante personale, incaricata di accudirvi. Vi preparo un bagno? Oppure scendete subito a fare colazione?” |
“Lo troverete nella sala dei comandi.” Disse Palos a Clio.
Intanto la capsula era pronta. |
"Bene.." Annuii al Cappellano "Andrò a parlargli dunque..".
Mi voltai e ripercorsi la strada a ritroso, pensierosa. Ma Icarius non era andato nella cabina del Capitano? Perché era tornato nella sala dei comandi? Beh, poco importava, la cosa certa era che dovevo essere convincente, perché volevo davvero unirmi a loro. Una volta raggiunta la sala entrai in punta di piedi. "Icarius?" chiamai "Posso? Mi hanno detto che ti avrei trovato qui..". |
Clio entrò nella sala dei comandi, dove tutte le strumentazioni era in funzione.
Migliaia di luci lampeggiavano intorno a lei. “Che passo timoroso...” disse una voce alle sue spalle “... abbiamo perso la nostra sicurezza?” Era dietro di lei. “Sei venuta a darmi il premio promesso?” Ridendo piano Icarius. |
Gurenbarba diede ordine di fare fuoco e gli uomini si prepararono, pronti coi cannoni per sparare.
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Ero assorbita dal panorama.........non pensavo a null' altro che non fosse che a quel sogno......quando qualcuno busso' ed entro' una domestica.......fare un bagno...o scendere a fare colazione....." Aiutatemi a scegliere un vestito....e parlatemi di Lord Sapiem.......così magari imparero' cosa gli fa' piu' piacere...."......la presi per mano e la condussi all' interno della stanza con dolcezza...sembrava disponibile e io a quel punto avevo bisogno di qualche pettegolezzo...
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"Beh, questo è il centro operativo della nave, sono in soggezione..." risi, voltandomi.
"Eh, in realtà no.." scuotendo la testa "Pare che le mie sorti dipendano da te, e non ho alcuna intenzione di corromperti con un bacio, sarebbe sleale..." sorridendo, divertita "Hai sentito il cappellano prima, sul ponte?" chiesi, alzando gli occhi su di lui. "Vorrei restare.." Sospirai "Vorrei unirmi a voi... e ti assicuro che sarò davvero preziosa, e non sarò affatto un peso.. combatto questa guerra da anni, in molti modi diversi.. e ora ho finalmente l'occasione di essere parte di qualcosa di grande.." sorrisi, con gli occhi nei suoi "Fammi restare.. per favore.." con sguardo speranzoso. Quello sguardo che poi mutò, diventando serio per un momento, e poi divertito. "Devo convincerti, però, no?" sorrisi, avvicinandomi a lui "Permettimi di restare.. e ti svelerò perché sapevo tutte quelle cose sul Lupo Nero.." sussurrai, con gli occhi nei suoi, per poi trattenere il fiato. |
Il cannone della Dama Piacente aprì il fuoco e cominciò a bersagliare le nuvole, sotto lo sguardo attento della ciurma.
E all'improvviso dalle nuvole si udì un tonfo metallico. Come se le cannonate avessero colpito qualcosa. “Non mi piace tutto ciò...” disse Elv a Gwen. |
La governante prese qualche abito dall'armadio e li posò sul letto davanti ad Elisabeth.
“Lord Sapien” disse “è un uomo vecchio stampo. Generoso, altruista e sempre disponibile. Io avevo bisogno di denaro e lui mi prestò una somma importante, rifiutando poi che mio marito restituisse il tutto. E' un uomo buono. Eh...” sospirò “... non dovrei dirlo... ma non meritava un nipote come messer Tyssin...” |
“Vuoi forse dirmi” disse Icarius a Clio “che sei l'amante di Lupo Nero?” Rise. “Potrei esserne geloso, sai?” Accarezzandole la spalla scoperta. “E' pericoloso restare qui, Clio... molto... siamo ricercati e poi ci attende un lungo viaggio... ma se mi chiedi di restare, ovvio che non posso dirti di no...” guardandola negli occhi.
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Dopo gli spari si senti` un rumore metallico e forte e io mi strinsi ad Elv. Ma con cosa diavolo avevamo a che fare.
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Per poco non scoppiai a ridere a quelle parole.
Ma se gli avevo detto che il Lupo Nero era una donna! Forse non mi aveva presa sul serio.. Ma poi quello sguardo, quella carezza leggera, che mi provocò un brivido inaspettato. E poi mi illuminai quando mi disse che potevo restare, e restai ammutolita e felice per un lungo istante. "Io.." mormorai "Grazie.." dissi soltanto. "Se avessi paura di correre dei rischi per quello in cui credo non avrei rubato quel corvo per aiutarvi no?" sorrisi "So badare a me stessa, tranquillo..". Poi alzai gli occhi su di lui, e restai con gli occhi nei suoi per un lungo istante, per poi scuotere piano la testa. Trattenni il fiato. "Non.." esitai, per poi sorridere piano "Non sono l'amante del Lupo Nero.." ridendo, divertita, per poi tornare seria immediatamente. "Io.." sentivo il cuore accelerare "Io sono il Lupo Nero..". |
Vidi che sceglieva l'abito con molta tranquillità...............come se conoscesse perfettamente il contenuto dell'armadio........mi parlo' di quell'episodio molto intimo a parer mio senza disagio...esprimendo un certo disappunto su Tyssin.....abbassai lo sguardo.......senza saperlo avevo sbagliato....dovevo porre rimedio,i miei istinti dovevano rimanere tali...ero lì perchè avevo preso un'altro impegno....." Ti ringrazio per l'aiuto che mi hai dato...e spero che mi sarai di aiuto anche in seguito, non e' semplice muoversi in una casa cosi' grande...tra gente che non si conosce......"...Mi feci aiutare a vestire...mi sistemo' i capelli e scesi.......in sala da pranzo..dove trovai Saipen...." Buon Giorno mio caro........come stai stamattina?...".......
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Elv prese Gwen fra le sue braccia, come a volerla proteggere da un pericolo ignoto ed imminente.
Poi, all'improvviso, dalle dense nuvole emerse qualcosa. Un corpo informe che a poco poco divenne più nitido. Era una gigantesca e spaventosa nave da guerra con l'immagine della morte scolpita sulla prua. http://www.lokee.it/wp-content/uploa...14-763x300.png |
Icarius restò turbato.
“Lupo Nero...” disse “... sei tu? Come sarebbe a dire? Mi prendi in giro?” Fissando Clio. |
“Buongiorno, Eisabeth.” Disse Sapien vedendo scendere la donna. “Riposato bene? Dimmi, come ti trovi qui? Ti occorre qualcosa? Chiedimi tutto ciò che ti serve.” Sorrise. “Ah, ti chiedo scusa per mio nipote... è fatto così... porta pazienza.”
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"Ma ti sembra che ti prenderei in giro su una cosa del genere?" esclamai "È così, ho sempre amato scrivere, e quando sono entrata nei ribelli, mi sembrava che mancasse qualcosa, e io restavo sempre estasiata dalle parole del mio maestro.. così ho pensato che qualcuno doveva arrivare al cuore della gente che era troppo timorosa per combattere Maruania ma segretamente la disapprovava... mostrarle una visione alternativa rispetto a quella a cui ti obbligava la Libertà di Maruania.. Un po' quello che volevi dare tu con la recita.." scossi la testa "Lo sai com'è vivere in quella città.." sospirai.
"Ad ogni modo, frequentavo una libreria che stampa anche libri proibiti, da vendere sottobanco a noi ribelli.. ci facevo scorpacciate di libri.." sorrisi a quel ricordo lontano "Una sera ho scritto, per rabbia e delusione e l'ho lasciato nella posta senza che nessuno vedesse..." alzai le spalle "Il libraio l'ha trovato, l'ha pubblicato.. nessuno sapeva che ero io quindi gli altri ribelli me ne parlavano tranquillamente, la cosa è piaciuto ed ho continuato.." sorrisi piano. "E non l'ho mai detto a nessuno per non metterli in pericolo.. Maruania è molto brava a scoprire i segreti.." sorrisi, con gli occhi nei suoi "Ma mi fido di te, e questa ne è la dimostrazione... naturalmente sei libero di crederci o no...". |
Quando mi strinsi a d Elv, lui mi prese fra le sue braccia, come per proteggermi.
A poco a poco, qualcosa si fece strada tra le nuvole. All'inizio era un qualcosa di informe, poi a mano a mano che avanzava, ci rendemmo conto che era una gigantesca nave da guerra con l'immagine della morte come polena. |
Un cameriere.....sposto' la sedia e mi fece accomodare.......la tavola era riccamente imbandita......e Sapien fu molto cortese ......" Credo che tu per me stia facendo gia' molto...hai messo tutto cio' che hai nelle mie mani...mani di una sconosciuta.........Certo....non amo la solitudine e gradirei ogni tanto la tua compagnia........per quanto riguardo tuo nipote no preoccuparti.......So difendermi........l'importante e' che tu abbia fiducia in me.......Per qualsiasi cosa gradirei che tu mi affrontassi.........perchè sarà quello che faro' io....".....
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“Ti fidi di me...” disse Icarius a Clio “... però non mi rivelasti la cosa degli attori...” sorrise “... comunque ti credo... si, ti credo... è troppo assurda come storia per essere falsa... e se resterai qui con noi come farai? Niente più libelli di Lupo Nero? Sarebbe un peccato... ascolta... resterai ad una condizione... Lupo Nero deve vivere ancora...”
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A quella visione i pirati urlarono.
Alcuni corsero sottocoperta, altri cercarono riparo tra i barili, altri ancora urlarono e basta. “Fermi, cani...” disse Gurenbarba ai suoi “... chi fugge sarà da me ucciso!” “Gwen...” Elv alla ragazza “... torna nella nostra cabina e resta lì nascosta... fa come ti dico...” |
“Certo che ho fiducia in te, Elisabeth.” Disse Sapien. “Se così non fosse non ti avrei certo portata qui. E per quanto potrò ti starò vicino. Ma non stamani, ahimè. Sono costretto ad uscire per degli affari. Incontrerò uno dei funzionari del governo e la cosa non è mai piacevole. Tu nel frattempo puoi girare per la casa e imparare a conoscerla. Poi hai il tuo cavallo e tutta la tenuta a disposizione per uscire e cavalcare. O magari andare in paese per delle compere. Ah, non preoccuparti per Tyssin... comprendo che la sua compagnia sia poco piacevole ma non lo vedremo spesso. Solitamente è sempre in giro. E' un artista, un pittore.” Scuotendo il capo.
Fecero colazione, lui la salutò ed uscì. |
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