Camelot, la patria della cavalleria

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cavaliere25 14-04-2012 15.00.32

entrai nel mulino e iniziai a guardarmi in torno cera un odoro di chiuso che facevo a mala pena a respirare guardai attentamente ogni angolo di quel posto alla ricerca di abiti

Altea 14-04-2012 15.04.25

Giunsi nella camera per prepararmi, stavo in silenzio, pensando...a che lavoro doveva continuare messer Insegrid e alle parole di sir Orco.."Credete che qualcuno possa vincere il malefico incanto?"..di quale incanto stava parlando?
Fui destata da Lilith, ella espresse il desiderio di rimanere nel castello, la guardai, la vidi nervosa..."Cosa succede Lilith? Perchè volete rimanere qui sola, è troppo pericoloso...questo luogo è..misterioso. Sapete, io stessa e Fyellon abbiamo udito dei pianti e un canto di donna."

Lilith 14-04-2012 15.25.42

Cercai di rassicurare lady Altea... "Non temete, resterò solo qualche minuto... ho visto alcuni ingredienti per delle pozioni in una stanza ed ero interessata a vederli meglio...Sapete, io sono un'alchimista..." dissi io, pentita di averle mentito in quella maniera. Non riuscii a guardare Lady Altea in viso, temevo che vedesse che ero agitata e sul punto di scoppiare in lacrime...

Altea 14-04-2012 15.29.25

"Un alchimista...davvero interessante" sorrisi guardandola....notai i suoi occhi lucidi.."Lilith che succede? se volete potete dirmelo..è forse questo ambiente che vi rende cosi triste" prendendole la mano.

Lilith 14-04-2012 15.35.34

"No... è la polvere... mi è andata della polvere negli occhi; questo luogo è così vecchio, dovrebbero pulirlo e risistemarlo." le dissi, cercando di cambiare argomento. Mi pentii per tutte quelle bugie; mi sentivo davvero male con me stessa.

Altea 14-04-2012 15.40.05

"Lilith...c'è qualcosa che non volete dirmi vero? Rispetto la vostra decisione, non amo costringere le persone a svelare i loro misteri...io esco in giardino un attimo, se permettete". Detto questo aprii la porta, scesi in giardino e senza farmi vedere mi diressi verso quel posto dove la sera prima io e Fyellon avevamo scoperto quella tomba....la tomba di Lady Arya. Mi fermai perplessa ad osservarla..per quale motivo ella avrebbe dovuto chiederla...e se sir Orco avesse mentito? Se egli stesso volesse ucciderla..lentamente?

Lilith 14-04-2012 15.59.00

Non appena Lady Altea se ne andò io mi sedetti a terra. Portai la mano alla cintura e presi il rosario che qualche giorno prima mi aveva donato Redentos. Mi sembrava un oggetto davvero grazioso, sperai che in qualche modo mi avrebbe aiutata nella sfida che stavo per compiere. Uscii dalla stanza, cercando di non farmi sentire, ma quando udii dei passi in lontananza scivolai ed il rumore della mia caduta provocò un forte rimbombo.

elisabeth 14-04-2012 18.33.34

La risata di Kojo...mi sembro' fuori luogo, ero gia' abbastanza furiosa per sentirlo ridere, ma non ebbi il tempo ne' di incenerire il Palazzo di Tylesie ne' di ridere alla battuta di Kojo...un Reas furibondo gli piazzo' un pugno che lo fece piegare in due....chiedersi come inizio' la cose e' apparentemente superfluo....so solo che rimasi a guardare i due Cavalieri darsele di santa ragione........incominciai ad urlare i loro nomi con quanto fiato avevo in gola....cercando di strattonarli per farli smettere......ero tra i due, occhi furenti, e labbra spaccate, sino a quando e non so da chi mi arrivo' un pun pygno in pieno volto, che mi fece perdere i sensi non so quanto tempo rimasi beatamente addormentata ma al mio risveglio un dolore terribile mi fece sussultare e a denti stretti ancora sul pavimento......" Mi chiedo che vi salta in mente, sembrate due ragazzini che si contendono il grande amore della loro vita, e invece.....vi state contendendo un bel niente......per Kojo sono il piacere di una sola notte e per voi Reas....non sono neanche quello, e adesso fatemi il favore.....lasciatemi in pace....sono stanca, abbiate la pieta' di accompagnarmi in stanza"........

Parsifal25 15-04-2012 01.54.35

La colazione terminò nel silenzio...... sicuramente, qualcosa di oscuro albeggiava in codesta tradizione. Bisognava scoprirlo......

Iniziaì a pensare alle varie emozioni trasparite in quel discorso: Lilith, sarebbe rimasta poichè il suo cuore è così puro che difficilmente abbandonerebbe qualcuno, Il Maestro Redentos dall'alto della sua saggezza avrebbe agito prudentemente, Fyellon era troppo eccitato e curioso di confrontarsi con questa prova che non avrebbe rifiutato..... Io, sareì rimasto..... bisognava liberare Lady Arya, scoprire il segreto della gogna.....e chiudere il capitolo dell' Avvilente Costumanza.

Mentre stavo per pronunciare la mia decisione..... udì un tonfo provenire dalla camera delle dame..... cosa era successo? Uscito dalla camera mi diressi verso il tonfo.

Lilith 15-04-2012 18.00.47

Stavo per rialzarmi e scappare per non farmi vedere, ma non feci in tempo... Parsifal mi vide.
"Sono... scivolata" gli dissi io, rialzandomi goffamente "Sto bene, davvero..."
Mentre parlavo stavo tremando come una foglia e sperai che il cavaliere non se ne stesse accorgendo.

Parsifal25 15-04-2012 21.31.16

"E' permesso?" aprì la porta lentamente.... e vidi Lilith che giaceva sul pavimento.

"Lilith.... cosa è successo? Come mai sei caduta? Qualche visione....? Vidi che arrancava....

"Vieni, appoggiati......", mentre la stavo aiutando, notaì che ella tremava come una foglia. La presi per mano e dissi:

"Lilith.... cosa c'è? Stai pocco bene?" le toccaì la fronte per controllare se era un poco di febbre, constataì sulle tempie che il suo cuore batteva forte.... quasi come se avesse paura di qualcosa.... potevo solo immaginarlo.... "L'Avvilente Costumanza, era il problema." Le sorrisi e cercaì di trasferirle il mio calore ed energia.

Lilith 15-04-2012 22.04.31

Ormai Parsifal l'aveva capito, non potevo più negarlo: "Si... ma vi prego, non fermatemi: so quello che sto facendo"
Non era vero. Non avevo idea di quello che stavo per fare ed avevo paura, ma non sarebbe stata di certo la paura a fermarmi. Ormai affrontare quella sfida era per me un obbligo.

Daniel 15-04-2012 22.14.15

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 45590)
“La Lacrima di Cristo” disse la magica spada “è già sotto le mura di Tylesia e prepara un nuovo attacco... però abbiamo tempo per arrivarci... il padre dei tre fanciulli conosce un magico destriero... solo quell'animale può condurci velocemente a Tylesia...”

Mi precipitai da quell'uomo in casa e gli dissi:
<<Datemi il destriero adesso!>> Poi rivolgemdomi a Giada dissi:
<<E una volta arrivato lì cosa faro? Io non sono bravo ne potente..>>

Guisgard 16-04-2012 00.27.23

L'uomo fissò Daniel con aria meravigliata.
“Come conoscete di quel destriero?” Domandò. “E' stato forse uno dei miei figli a parlarvene? Nessuno sa di quel cavallo...”
In quel momento arrivarono i suoi tre figli.
L'uomo domandò loro di quel cavallo, ma nessuno dei tre fanciulli aveva parlato a Daniel del destriero.
“Strano...” mormorò l'uomo “... è strano che sappiate di quel cavallo...” fissando Daniel.
Si decise allora a mostrare al giovane quel sauro.
“Si tratta di un cavallo non ancora domato...” conducendo Daniel nella campagna alle spalle della casa “... e nessuno sembra in grado di farlo...”
Nella campagna vi era appunto quel magnifico animale.

Guisgard 16-04-2012 00.44.57

Elisabeth riprese i sensi e la rissa tra Reas e Kojo sembrava celata.
I due cavalieri ascoltarono le parole della maga, accusandosi a vicenda di averla colpita.
“Vi accompagnerò io nella vostra stanza, milady.” Disse Kojo.
“La nostra questione non è ancora risolta!” Esclamò Reas.

Un corteo di cavalieri fissava le mura di Tylesia, sotto un cielo simile ad una grande lama.
Elisabeth era qualche passo più indietro.
“Tre colpi...” disse uno di quei cavalieri “... tre colpi saranno sferrati contro la città... uno di avvertimento... un altro per spaventarla... un ultimo, infine, per distruggerla...”
Suonò il corno ed un altro cavaliere scoccò un dardo verso Tylesia, che si andò a conficcare tra le solide mura.

Quella visione durò un attimo, poi Elisabeth fu destata dalle grida di Reas e di Kojo.
In quel momento però arrivò Shoyo.
“Sir Kojo, lord Guxyo chiama a rapporto tutti i cavalieri.”
“Proprio ora?”
“Si” Annuì la donna.
“Regoleremo presto questo nostro conto, capitano.” Fece Kojo fissando Reas.
“Sono a vostra disposizione.” Guardandolo Reas.
Un attimo dopo, Kojo e Shoyo andarono via.
Reas allora si avvicinò ad Elisabeth.
“Mi spiace per quel colpo” disse “ma è stato Kojo, non io...”
Ma qualcosa interruppe il capitano.
Una forte scossa di terremoto fece sussultare tutta Tylesia, gettando la gente nel panico.
Durò solo qualche istante, per poi esaurirsi senza causare vittime o danni.
“Calmi!” Gridò Reas ai servitori e alle servitrici spaventati. “E' passato!”

Guisgard 16-04-2012 00.57.51

Fyellon aveva seguito Parsifal e lo trovò insieme a Lilith.
“Cavaliere, non è cortese ignorare la mia proposta.” Disse sorridendo e fissando Parsifal. “E sicuramente non è prudente avventurarsi da soli in questo maniero misterioso... meglio restare uniti... comunque, io ho intenzione di capire cosa sta accadendo qui dentro... volete venire con me dall'enigmatico Insegrid?” Domandò a Parsifal e a Lilith.

Guisgard 16-04-2012 01.01.35

Altea fissava quella misteriosa tomba, quando all'improvviso udì dei passi, come se qualcuno si stesse avvicinando.
Da lontano la ragazza vide tre figure che venivano verso la tomba: un dama e due monache.

Guisgard 16-04-2012 01.04.54

Cavaliere25 era entrato nel mulino in cerca di abiti, quando all'improvviso si avvertì una forte scossa di terremoto.
Il vecchio mulino cominciò a tremare e le sue travi a scricchiolare.
“Il terremoto!” Gridò spaventato Tieste. “Allontaniamoci da questo mulino o finirà per crollarci addosso!”

Altea 16-04-2012 01.07.17

C'era una strana quiete nel giardino, mi guardavo attorno, aspettavo apparisse Fyellon invece vidi da lontano tre sagome, piano si avvicinarono e vidi una dama e due suore...chi erano mai?

Guisgard 16-04-2012 01.13.19

Le due suore e la dama, nel vedere Altea accanto alla tomba, ebbero un attimo di esitazione.
Poi la dama si abbassò il velo sul volto per celare il suo aspetto e le tre ripresero a camminare.
Giunte alla tomba, le due monache, che recitavano i Divini Misteri del Santo Rosario, salutarono Altea con un lieve cenno del capo.
La dama allora si avvicinò alla tomba e cominciò a recitare un Padre Nostro ed un Eterno Riposo.

Altea 16-04-2012 01.21.17

La dama istintivamente nascose il volto col velo, quasi mi ignorassero...si avvicinarono alla tomba, due monache recitavano i Misteri del Santo Rosario e la dama pregava Nostro Signore. Rimasi stupefatta, non osavo quasi disturbarle, ma mi feci coraggio e mi avvicinai a una delle due monache..."Sorella, scusatemi se vi interrompo mentre pregate Nostra Signora dei Cieli, ma questa tomba è vuota..."

Parsifal25 16-04-2012 01.33.02

Avreì voluto abbracciarla, per rassicurarla che non era sola..... non più.... aveva qualcuno che la guidasse e la aiutasse nelle sue sfide.....

"Da solo.....non potraì mai ottenere ciò che desideri..... quando sei solo non tutto è possibile realizzare, ricordatelo Parsifal......" mi vennero i lacrimoni agli occhi, ripensando a quelle parole....

"Lilith, non puoi compiere tutte le sfide e gesta da sola..... non sempre..... durante il tuo percorso, troveraì molti ostacoli e scelte che non sempre è facile superare.... non devi temere per la vita di chi decide di accompagnarti nelle tue prove..... loro hanno scelto di stare al tuo fianco....."

Nel dire tali parole il mio ardore divenne ancora maggiore ed il mio animo bruciava come una fenice.... mentre sentivo questa energia scorrere in me, la porta si aprì. Era Feyllon che ci cercava.... aveva fatto la sua scelta.... l'Avvilente Costumanza andava affrontata. Presi la mia decisione.....

"Feyllon.... io e Lilith vi seguiamo....."

Guisgard 16-04-2012 02.52.46

La monaca fissò Altea e scosse il capo.
“Nessuna tomba è destina a restare vuota per sempre...” mormorò.
In quel momento la dama col viso velato si voltò e cominciò a piangere.
Ad un tratto suonò la campana della cappella del castello.
“Ritiriamoci, milady...” disse la monaca alla dama col velo “... prestò ci sarà un nuovo duello...”

Guisgard 16-04-2012 02.57.36

Fyellon annuì e fece cenno a Parsifal e a Lilith di seguirlo.
I tre attraversarono il cortile fino a raggiungere un porticato racchiuso da viti.
Ad un tratto sentirono dei rumori.
Come un tintinnio, deciso e costante.
Udirono poi delle voci.
“Serve altra legna nella fornace!”
“Presto, prima che arrivi il maestro!”
Fyellon allora, attento a non farsi scoprire, si avvicinò e aprì lentamente la porta dietro la quale provenivano i rumori e le voci.
Il cavaliere vide così una fucina in cui lavoravano alcuni nani.

elisabeth 16-04-2012 10.04.40

Sogni e visioni, speravo proprio che non fosse dovuto ad un trauma cranico a seguito della mia caduta...ma quei cavalieri io li avevo gia' visti.....nell'aprire gli occhi mi ritrovai ad ascoltare Kojo e Reas che stavano ancora sistemando le loro faccende non concluse......Ma Shoyo fece la sua apparizione e Kojo dovette ubbidire agli ordini, non prima di aver lanciato un ultimo avvertimento a Reas.....Sorrisi alle scuse del Capitano, vuoi vedere che il pugno mi era arrivato dall'alto solo per farli smettere?.." Tranquillo...sembra essere tutto a aposto..".....mi feci aiutare a mettere in piedi e una fortissima scossa di terremoto fece oscillare ogni cosa.....un boato avevo avvertito, sembrava un feroce avvertimento, " Reas.....tre colpi daranno....il primo e' arrivato, tre colpi per bussare ad una porta....si bussa tre volte per entrare nel Tempio.....e Tylesia e' un tempio da distruggere.....alleatevi Reas...solo l'alleanza tra gli uomini puo' salvare questa citta'......siete due eserciti con Capitani differenti....ordini in contrasto che creranno il caos.....Vi aiutero' in tutti i modi....ma se voi non cambiate tutto sara' perduto..".........Un Vortice vidi in cielo dalla finestra....era la natura che si rivolgeva contro all' umanita' dai sentimenti perduti......un urlo senti crescermi dalle viscere....Madre sia fatta la tua volonta'...

cavaliere25 16-04-2012 10.32.30

usci di corsa da quel mulino e dissi state tutti bene ragazzi? domandai guardando i miei amici poi dissi ora che possiamo fare questo posto non molto sicuro a quanto vedo dovremmo trovare un altro posto nelle vicinanze

Altea 16-04-2012 12.24.00

La monaca rispose seccamente..."Sorella...tutti noi siamo destinati a Nuova Vita, ma non vi è motivo per piangere su tombe vuote e pregare", la dama celata dal velo iniziò a piangere, sentii il suono di una campana provenire dalla cappella del castello e sentii parlare di un duello..."Milady" mi avvicinai alla dama "di che due duello state parlando? non abbiate timore, posso aiutarvi se volete".

Parsifal25 16-04-2012 12.48.10

Oramai tutto era stato deciso..... il segreto di questo maniero doveva essere scoperto.

Seguimmo in silenzio Fyellon, rimasi sorpreso dalla sua grande conoscenza di questo luogo..... sembrava che ci avesse vissuto.....

Giungemmo nel cortile ed arrivammo davanti ad una pianta di viti..... cosa poteva esserci di così interessante, non sapreì!! La sorpresa non tardò ad arrivare, vi era un portone che conduceva in un'altra area del castello.... lo superammo e trovammo una fucina, vi erano delle persone ma non comuni paesani bensì dei nani.....

Non potevo credere ai miei occhi...... sì, anche io ho un compagno nano, ma pensavo che fosse raro incontrarli.

Daniel 16-04-2012 13.57.39

Mi avvicinai piano al cavallo.. Era molto grande e di colore nero come la notte.. Mentre mi avvicinavo scalciava si vedeva che era nervoso.. Mi avvicinai a muso e parlandogli nella mente gli dissi..
"Sono un semplice Cavaliere.. Ti prego portami a Tylesia.. Non voglio domarti.. Sarebbe un crimine contro natura domare uno spirito libero e selvaggio come te.. Ti chiedo soloun favore.. Devo arrivare a Tylesia prima che la Lacrima di Cristo compia il suo obbiettivo.. Ti prego."
Poi lo guardai dritto negli occhi neri simili a baratri senza fondo..

Talia 16-04-2012 15.16.21

Silenzio e quiete, l’aria fresca del mattino entrava dalla finestra appena scostata portando con sé il profumo della primavera. I raggi del sole sfioravano le leggere tende per poi infrangersi sui cristalli della ricca lampada poggiata sul tavolo e sparpagliarsi in mille e più riflessi d’arcobaleno per la stanza... avvertivo quei riflessi danzare intorno a noi al ritmo della leggera e quasi impercettibile brezza che si insinuava dalla finestra. Tutto era pace, tutto era serenità... tutto, tranne il mio animo.

Il cavallo correva veloce attraverso il bosco, gli zoccoli battevano il terreno ed il vento fischiava furiosamente intorno... io stringevo le redini e tenevo la testa bassa sul collo dell’animale per evitare i rami più bassi... sarei potuta passare dalla strada, certo, ma il giro sarebbe stato più lungo ed io, invece, avevo fretta di arrivare...
Giunsi al convento e, senza rallentare il galoppo, saltai la bassa staccionata che divideva la costruzione dal limitare della foresta... era presto e non c’era nessuno in giro, ma io non ci feci affatto caso: tirai le briglie con forza e l’animale si impennò per poi fermarsi, smontai in fretta e corsi verso la chiesa.
Non so per quanto tempo rimasi lì, mentre il sole si alzava sempre più, inondando la navata con i colori brillanti delle vetrate... rimasi in ginocchio, prostrata di fronte a quella statua lignea delicatamente dipinta, gli occhi serrati, le mani giunte...
“Talia...”
Quella voce infine mi riscosse. Sollevai dunque la testa e mi voltai... padre Anselmo era proprio dietro di me, le mani nelle ampie maniche del saio e quella sua abituale aria serena sul volto, appena velato quel giorno di una vaga sorpresa.
“Buon giorno, padre!” mormorai.
L’uomo mi osservò ancora per qualche istante, poi si voltò ed andò a sedersi su una delle panche più vicine, facendomi segno di raggiungerlo.
“Talia, figlia mia... che cosa ci fai qui a quest’ora?” domandò dopo che mi fui accomodata al suo fianco e ebbe scrutato in silenzio il mio volto per qualche istante.
“Dovevo...” esitai “Sono venuta qui per pregare! Per chiedere una grazia!”
Gli occhi dell’uomo si allargarono leggermente... poi sorrise.
“Una grazia?”
“Si, alla Vergine!”
“Capisco...” annuì lentamente “Dimmi... c’è forse qualche cosa che ti turba?”
“Io...” iniziai, ma era difficile spiegare tutto ciò che si agitava nella mia anima, difficile ammettere ciò che mi tormentava... abbassai lo sguardo sulle mie mani agitate che stavano insistentemente tormentando una minuscola piega dell’abito.
“Talia... tu ti fidi di me?” domandò allora lui, proprio al centro di quel mio doloroso silenzio.
“Si...” risposi in fretta “Certo!”
“E allora dimmi, figlia mia... che cos’è che ti tormenta?”
Per qualche attimo i miei occhi rimasero in quelli del frate: stimavo padre Anselmo e gli ero affezionata, era il mio confessore da sempre e gli avevo sempre detto tutto... quasi tutto!
“Si tratta di quelle visioni...” sospirai “Quei sogni che faccio... io... io non li voglio! Non voglio averne più!”
“Ma Talia...” mi riprese lui, sorpreso “Non me lo avevi mai detto... non hai mai fatto cenno a niente del genere! E’ questa la grazie che eri venuta a chiedere? Pregavi perché quei sogni svanissero?”
Annuii.
“Oh, Talia... come puoi? Come puoi pensare questo? Quei sogni, Talia... quelle visioni... sono un dono del Cielo! Una benedizione... e rifiutarli è un sacrilegio! Quei sogni ti rendono speciale, ti rendono...”
“Ma io non li voglio!” lo interruppi “Non voglio più essere speciale! Voglio essere normale!”
“Non sai quello che dici!” mormorò lui, scuotendo appena il capo.
“Lo so, invece!” ribattei, con le mani che tremavano sempre più forte.
“Talia, non dire queste cose! Tutto ciò che ti viene dato in sogno è una grazia, lo capisci? E’ una benedizione, un’illuminazione... ed è il motivo per cui sei stata accolta al Casale degli Aceri. E’ il motivo per cui un giorno, quando sarai pronta...”
“Ma è un dono che non ho chiesto io!” lo interruppi prima che potesse proseguire “Anzi, non è neanche un dono... è una catena! Una gabbia! Una gabbia dorata, forse... ma pur sempre una gabbia!”
“Adesso basta!” mormorò il frate, la voce sempre calma e pacata ma il tono perentorio “Basta così! Tutto ciò che hai detto è offensivo, te ne rendi conto? Ognuna delle parole che hai pronunciato è un insulto. Un’empietà! Se ti è stato concesso questo dono non è certo soltanto per te, lo capisci? Questo è un dono per il prossimo... un dono con cui puoi aiutare gli altri... e tu non hai il diritto di rifiutarlo. Non puoi essere tanto egoista! Non devi esserlo, Talia... o dovrai subirne le conseguenze. Nessuno, infatti, può venire meno ad un simile patto senza conseguenze, sappi bene anche questo!
“Ma...” iniziai a dire, ma non riuscii a proseguire: abbassai gli occhi mentre calde lacrime mi rigavano le guance...
“Voi non potete capirmi...” sussurrai allora, tanto piano da risultare pressoché impercettibile “Nessuno di voi mi capisce! Solo Guisgard!”
“Che cosa hai detto?”
“Niente...” risposi in fretta, alzando gli occhi sul frate per poi riabbassarli precipitosamente “Niente!”
“Talia... hai nominato Guisgard? Hai parlato con lui di questi tuoi dubbi?”
Esitai... poi annuii.
“E ne hai parlato anche con qualcun altro? Qualcun altro dei tuoi fratelli?”
Scossi la testa.
Padre Anselmo sospirò...
“Va bene, adesso...”
“Padre!” lo interruppi all’improvviso, con gli occhi sempre bassi e il cuore che batteva all’impazzata “Padre... se io vi dico una cosa, qui... voi manterrete il segreto, vero? Non la direte a nessuno... neanche al Maestro?”
“Lo sai bene...” mormorò lui dopo qualche istante “Sai benissimo che ciò che mi dici qui, in confessione, resterà un segreto! Perché?”
“Perché... perché c’è ancora una cosa che non vi ho detto... che non ho mai detto a nessuno!”
“Su Guisgard?”
“E su di me...” mormorai, annuendo appena “Su ciò che io... che io realmente provo... per lui.”

Come un lampo, quel lontano ricordo mi solcò la mente e la scosse.
Io, ancora immobile tra le braccia di Guisgard, respiravo piano... il viso nascosto nella sua camicia e le mani che tremavano leggermente.
“Te lo prometto!” sussurrai.

Lilith 16-04-2012 16.31.53

Ascoltai le parole di Parsifal senza rispondere, non avevo sufficiente forza ed ero troppo spaventata.
Anche Fyellon voleva scoprire il segreto di quel castello, così ci condusse in una fucina dove numerosi nani erano intenti a lavorare. "Cos'è questo posto?" chiesi io al cavaliere a bassa voce.

Guisgard 16-04-2012 16.32.59

XVII Quadro: Il Cavaliere Rosso

“A questo momento della mia storia non è ancora nato colui che mi sono scelto a eroe e del quale da notizia questo racconto dalle vicende prodigiose.”

(Wolfram Von Eschenbach, Parzifal)



Fyellon fece cenno a Parsifal e a Lilith di attendere e non fare rumore.
Passarono così alcuni minuti, nei quali i nani prepararono ogni cosa per il funzionamento di quella fucina.
Poi, terminato il loro compito, uscirono tutti fuori attraverso una porta posteriore.
“Venite...” disse Fyellon a Parsifal e a Lilith “... diamo un'occhiata...”
Si trovarono così in quella misteriosa fucina.
“Guardate qui...” mormorò Fyellon agli atri due “... che bella corazza...”
Nella fucina vi era infatti una poderosa corazza rossa fissata al muro da borchie cromate e dalla durezza quasi sovrannaturale.
“Chissà a chi appartiene questa magnifica armatura...” fissandola Fyellon.
http://www.palazzodiamanti.it/catalo...ste_fucina.jpg

Parsifal25 16-04-2012 21.13.12

Le accarezzai il viso..... si vedeva che non conosceva ancora il mondo in tutte le sue sfacciettature..... risposi alla sua domanda:

"Damigella..... questo posto è una fucina. Serve principalmente a forgiare armi ed armature per i cavalieri, talune volte è possibile anche crearle alchemiche

Ovviamente, i principali esperti in questo campo erano i nani; i nani perchè essendo cresciuti nelle fondamenta di miniere e montagne hanno fondato il loro potere sull'arte del ferro tanto che il loro guadagno può dar origine ad un regno......

Credo che il nostro amico Orco, si serva dei nani perchè avrà in mente qualcosa di grosso....."

Lilith 16-04-2012 22.39.17

Risi sottovoce "non avevo mai visto tanti nani prima d'ora!"

Mi avvicinai a quella meravigliosa armatura rossa. "...e chissà quali meravigliose avventure ha compiuto il cavaliere che l'ha indossata" dissi io, fantasticando.

"Perchè non provate ad indossarla?" esclamai, voltandomi verso Parsifal.

Parsifal25 17-04-2012 00.09.03

Finalmente..... era riuscita a ridere...... da quando aveva intrapreso questo viaggio non aveva mai avuto un attimo di tregua, ora Lilith poteva sorridere un poco.

"Sapete.... nei miei viaggi ne ho incontrati di nani, tutti ottimi armaioli..... un pò burberi ma quando divieni amico di uno di loro..... sei la persona più fortunata...."

Mi chiese di indossare l'armatura non potevo sapere a cosa servisse e cosa poteva nascondersi, mi avvicinaì per ammirarne la fattura.... sarebbe stato bello averne una per se..... ma la sfioraì solo:

"Chissà chi era ad indossarla...."

Guisgard 17-04-2012 00.40.19

La dama si voltò verso Altea.
“Un nuovo duello, milady...” mormorò in lacrime “... un nuovo tributo da versare all'Avvilente Costumanza...”
La monaca, ad un nuovo suono della campana, prese la dama velata e la portò via.
“Lasciate questo luogo, milady...” voltandosi la dama verso Altea “... abbandonate questo luogo di tristezza e dolore... di angoscia e desiderio di morte...”
E mentre andavano via, un lamento sembrò prendere vita nell'aria.
Ma forse era solo il vento che squarciava quell'assurdo silenzio sul castello.

Guisgard 17-04-2012 00.45.07

Quel terremoto scosse violentemente Tylesia e gettò la popolazione nel caos.
Tuttavia, fortunatamente non vi furono né vittime, né danni.
“Venite, presto!” Disse Reas ad Elisabeth. “Andiamo a vedere come sta la regina!” E prese la dama per andare nel palazzo. “Comunque...” mormorò il capitano alla maga “... io non mi alleerò mai con i cavalieri del Tulipano... loro non vogliono difendere Tylesia, ma solo governarla...” si voltò poi verso Elisabeth “... avete detto che sferreranno tre colpi... chi, milady? Chi sferrerà questi tre colpi?”
Ma un attimo dopo, davanti a loro apparve Goz.
“Cosa ci fate qui, messere?” Domandò Reas. “Vi ha spaventato il terremoto? Tranquillo, è passato.”
Goz non rispose nulla e fissò Elisabeth.
“Avete cercato i miei cigni, milady?” Domandò alla maga.

Guisgard 17-04-2012 00.59.51

Il terremoto terminò e anche il mulino smise di tremare.
“Si...” annuì Polidor ancora visibilmente scosso “... stiamo tutti bene... credo...”
“Si...” mormorò Tieste “... finalmente la terra ha smesso di tremare...”
In quel momento anche il falco Alberico raggiunse Cavaliere25 e i suoi due compagni.
“Ho percepito l'arrivo del cataclisma” disse il rapace “e sono riuscito a volare fuori dal mulino...”
“Come hai fatto a prevenire il terremoto, Alberico?” Domandò Tieste.
“Gli animali le sentono prima queste cose.” Rispose il falco. “Ora però cerchiamo di riprenderci alla svelta... prima della scossa avevo trovato qualcosa nel mulino... seguitemi...”
Il falco condusse così i tre nel mulino e mostrò loro i vestiti.
“Sono dei sacchi che potrete usare come sai...” spiegò il rapace “... così vestiti vi scambieranno per tre monaci...”

Guisgard 17-04-2012 01.07.53

Il cavallo restò a fissare Daniel per alcuni istanti, per poi, all'improvviso, nitrire con vigore e galoppare via.
“Non è questo il modo...” vibrando Giada al suo fianco “... non riuscirai a domarlo facendo così... quel cavallo ha un punto debole... trovalo, perchè solo sfruttando quella sua debolezza tu potrai domarlo e cavalcarlo...”
Il cavallo, nel frattempo, aveva raggiunto un piccolo ruscello poco più avanti.
Si voltò verso Daniel e poi cominciò a camminare all'indietro fino ad entrare con le zampe posteriori nell'acqua.
E solo a quel punto, con le acque del ruscello increspate, immerse il muso e cominciò a bere.

Guisgard 17-04-2012 01.21.03

Lilith si avvicinò a quell'armatura e mentre parlava con Parsifal avvertì qualcosa.

“Il fuoco arde in eterno nel ventre della terra.
La fiamma non si consuma, in pace come in guerra.
Queste mie armi per Tylesia furono col fuoco forgiate
e con questa mia corazza le ho indossate e mai disonorate.”

E queste parole furono udite solo da lei.
“E' davvero una fantastica corazza...” fissando la corazza Fyellon “... e può davvero rendere invincibile colui che riesce ad indossarla...”
“Si, dite il vero, cavaliere.” Disse una figura appena giunta. “Questa corazza rende davvero invincibili.” Fissandoli Isengrid.
“Come hanno fatto ad entrare, maestro?” Domandò uno dei nani che era giunto con lui. “Dobbiamo ucciderli?”
“No...” rispose Isengrid, senza alzare mai lo sguardo dai tre.


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