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La porta si aprì, anzi si spalancò ed entrò il governatore.
Sua eccellenza Fagan era un uomo magro, alto, nè giovane e neppure vecchio, dallo sguardo sprezzante e spregevole, l'espressione di chi si crede superiore agli altri e dai modi spicci, tipici di chi è abituato a ragionare su tutto. Era vestito in modo sfarzoso, ostentava la sua ricchezza e la sua potenza non meno di quanto non facesse con la sua crudeltà. Odiava gli uomini e detestava Dio. Non credeva nel Destino, ma solo in se stesso ed era convinto che la violenza, sia fisica che morale, fosse il modo migliore per dar forma al mondo. "Madama ex regnante..." disse con tono sarcastico nel vedere Altea "... che sorpresa rivedervi. Oltre che un piacere. Noto avete già fatto la conoscenza con il mio giullare. Spero non sia stato pedante più del dovuto." Baciandole la mano. https://filmy-serialy-online.tv/data...028-174999.jpg Gwen entrò ed il capitano si voltò per guardarla. La guardò per un lungo istante, con un espressione attenta. "Devo dire niente male..." disse "... certo, non sei ancora degna di essere ricevuta in una nobile corte, ma in fatto di avvenenza non hai nulla da invidiare a nessuno." Compiaciuto. "Ho fatto bene dunque a barare in quella mano di Poker, se questo è il risultato." Ridendo. |
Alzai appena un sopracciglio e scossi piano la testa.
"Meglio, perchè nemmeno ci voglio entrare, in una gran corte... E poi questi affari li odio sempre di più, sono ingombranti, pesanti e scomodi, mi sembra di soffocare... Come fa la gente ad averli sempre addosso?" dissi, infastidita io, mentre mi sembrava ormai di scoppiare. Poi, indietreggiai appena per appoggiarmi al mobile e sorrisi divertita. "Ora tocca a te rispettare il patto..." dissi, guardandolo. |
Il Cigno Nero rise, poi annuì.
"Già, temi mi tocchi." Disse a Gwen. Un attimo dopo si tolse finalmente il cappuccio, mostrando così il suo volto. https://data.whicdn.com/images/4476140/original.jpg |
Osservai ammirata quella specie di dimostrazione di capitan Fiore.
Quell'arma così particolare, il fatto che sparò a una delle mie soldatesse, ma non fece altro che spogliarla. Mi trattenni dal ridere, perchè sicuramente non era la reazione che si aspettava dalla dea di Brazzen. Ma trovai quella dimostrazione decisamente esilarante. Veramente quegli uomini erano tanto belli quanto ottusi da non capire cosa stessi chiedendo loro? Diamine, eppure quanto doveva essere difficile per un mercenario presentarsi e cercare di convincere il cliente ad ingaggiarlo? Dovrebbe essere la cosa che sa fare meglio, invece questi continuano a non capire. Li guardai con aria di sufficienza. "Insomma avete un'arma e sapete usarla..." alzando le spalle "Mi domando come abbiate fatto a lavorare se non sapete nemmeno presentarvi come si deve.." sprezzante "Ma odio ripetermi...". Mi voltai poi verso Don Taddeon "E voi? Non avete nulla da dire?". |
Attesi con molta ansia durante quei secondi, ma l'attesa si fece ben ripagare.
Capelli scuri, occhi neri, sì capitano, stai molto meglio senza... pensai automaticamente, quando finalmente vidi il suo viso. Davvero un peccato coprirlo, sai? "Bene, ora direi che siamo pari..." Dissi, sorridendo. Poi distogliendo lo sguardo presi un profondo e silenzioso respiro, che sfociò in un sospiro altrettanto silenzioso. "Beh, a questo punto credo che possiamo concludere la serata, ci si deve preparare bene per domani..." dissi, tentando di sdrammatizzare con una risatina, poi mi voltai verso la porta e la aprii "Di nuovo buonanotte..." a lui, guardandolo prima di uscire "E grazie per la cena..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Don Taddeon guardò Clio.
“Milady continua a chiederci del nostro valore, delle nostre abilità.” Disse. “Eppure è difficile per due uomini d'azione non essere pratici. Posso dire che sarà il Tempo il nostro miglior referente. Accetteremo l'incarico e solo a missione compiuta milady ci pagherà il compenso. Mi sembra una buona garanzia, no?” Fissandola sicuro di sé. “Che mi venga un colpo...” mormorò Capitan Fiore “... ci sai fare tu negli affari, vedo.” Divertito. “Vai a letto così presto” disse il capitano a Gwen “e sprechi così un vestito tanto bello? Un vero peccato, no?” |
Mi voltai a guardarlo mentre avevo già una gamba fuori dalla stanza.
Alzai le spalle. "Non vedo cosa dovrei farci, se non rimetterlo in quell'armadio e non indossarlo mai più nella mia vita..." risposi, un po' sarcasticamente, perché davvero quell'abito mi dava sui nervi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Guardai attentamente don Taddeon, con quella sua aria posata e aristocratica.
Com'erano diversi tra loro quegli uomini: il cavaliere e il pirata. Quella loro reticenza mi irritava però, nessuno poteva nascondermi nulla e normalmente se ordinavo a qualcuno di presentarsi e convincermi delle sue qualità, questo si prodigava in mille modi per farlo. Questi avevano addirittura il coraggio di criticare il fatto che io chiedessi. Non ci siamo proprio... Ma poi quelle parole mi sembrarono sensate. "Sta bene..." annuendo "Visto che non siete in grado di parlarmi di voi e del perchè dovrei scegliervi, lo deciderà il Tempo, il compenso sarà quindi calcolato al termine della missione, in base alle capacità dimostrate sul campo.." guardando entrambi negli occhi. |
“Sappiate che i nostri servigi costano, altezza.” Disse Capitan Fiore a Clio. “Siamo i migliori.”
“Beh, potremmo passare un po' di tempo qui a conversare, a bere qualcosa, magari a fare un'altra partita a carte...” disse il capitano a Gwen “... non hai altri desideri da esaudire? Prometto che non barerò stavolta.” Divertito. |
Per la seconda volta, rientrai nella stanza, come avevo fatto prima della partita a carte, e mi richiusi piano la porta alle spalle.
"No, con le carte ho già dato, stasera..." scuotendo la testa con decisione. "Beh, se non sbaglio, nella fretta della situazione, abbiamo entrambi saltato a piè pari le prestazioni..." con un leggero sorriso, avvicinandomi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Già, vero..." disse lui a Gwen "... beh, di me già sai... i miei uomini mi chiamano il Cigno Nero... ed anche tre quarti della marina governativa... poi ovvio che ho un nome proprio, come chiunque altro... ma a te non credo interessi... fra poche ore scenderai a terra e non ci rivedremo mai più." Sorridendo.
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Bella risposta capitano, davvero...
"Sì infatti, lo so già" dissi prontamente "Magari invece, visto che ho parlato di presentazioni, è proprio quello che a me interessa" dissi, guardandolo con decisione. Improvvisamente, mi infastidiva quel rimarcare continuo il fatto che stessi per andarmene, era come se mi pesasse e volevo relegare quel pensiero al momento in cui avrei lasciato questa nave. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"E' giusto." isse annuendo lui. "Il mio nome è Elv." Sorridendo. "Elv... l'uomo che si nasconde dietro il volto del Cigno Nero." Con tono teatrale, per poi ridere. "E tu, invece?" A Gwen.
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Guardai capitan Fiore con aria di sfida.
"Davvero? Eppure io continuo a chiedervi di mostrarmi perchè siete i migliori e voi non sapete rispondere.." feci notare, guardandolo severa. "Dunque, come suggerito dal vostro socio, lo giudicherò io stessa alla fine della missione, e non temete che saprò ben ricompensarvi..." annuendo solenne. Tutta quella storia mi aveva stancato, anche se volevo avere continuamente quegli uomini vicini. "Bene, è tutto.." con un insofferente cenno della mano "Discuteremo di tutti i dettagli a cena, le mie ancelle vi mostreranno le vostre stanze...", |
"Elv..." ripetei piano, poi annuii, come per registrarlo nella mente e risi insieme a lui alla sua frase è al suo tono.
"Io mi chiamo Gwen" risposi "Mio padre era un corsaro, mi portò per mare fin da quando ero piccola, dopo io rilevai "l'attività di famiglia" e beh... Il resto è storia..." dissi, ironicamente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
I due avventurieri annuirono, mostrarono un nuovo inchino e seguirono le ancelle.
“Ebbene...” disse Kyra a Clio una volta rimaste sole “... la signora è soddisfatta?” Con un vago e malizioso sorriso. “Piacere, Gwen.” Disse Elv, riempiendo due bicchieri. “Allora brindiamo al mare. Ed al tuo ritorno alla tua nave.” Sorridendo. |
Già, la mia ancora, quel punto fermo.
Il mio ritorno. Annuii e sorrisi appena prendendo il bicchiere. "Cin cin" sorridendo e prendendo un sorso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Brindarono e sorseggiarono quel vino.
“Sei molto bella comunque...” disse Elv a Gwen “sono contento di averti vinta a poker... sarebbe stato un peccato se non l'avessi indossato...” guardandola negli occhi. |
Rimasi come artigliata dal suo sguardo, come i rostri che agganciano gli scafi delle navi per non lasciarli andare.
Due artigli meravigliosi, neri, profondi, che avevano agganciato irrimediabilmente i mie occhi verdi. "Certo, è facile quando bari... Era l'unico modo per farmelo mettere..." dissi io, per stemperare quella strana tensione che improvvisamente sentivo e non riuscivo a gestire. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Beh, ho fatto bene allora." Disse divertito Elv. "Si, ho fatto proprio bene..." guardando Gwen.
Guardandola tutta. "E per la camicia da notte?" Azzardò. |
Anche se non mi stavano guardando, seguii comunque i suoi occhi, mi piaceva come quelli si muovevano su di me per guardarmi, mi divertiva osservarlo.
Poi scossi la testa con gli occhi in su. "Se pensi che me ne vada svolazzando per la nave in camicia da notte ti sbagli di grosso" risposi, col dito puntato nella sua direzione che per la vicinanza arrivava quasi a toccare il suo petto, poi accennai una risatina stizzita e presi un altro sorso, finendo il bicchiere. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a Kyra, un sorriso malizioso e complice, che nascondeva tutte le sensazione che l'incontro con quegli uomini mi aveva procurato.
"Oh, non sono niente male..." sorridendo "Dovevi sentire i loro pensieri.." sentendo ancora un fremito al ricordo. "Certo potevano presentarsi un po' meglio, odio quando chiedo qualcosa e non mi viene data immediatamente!" scocciata "Non è difficile, diamine!". Sprofondai sul trono ancora di più, come se mi immergessi nei ricordi di quell'incontro, o nelle loro menti. "Sì, mi piacciono..." annuisco "Al momento mi diverte che lo capiscano..." ridendo, divertita. "Stasera voglio organizzare una cena sontuosa... dopotutto non abbiamo mai ospiti del genere..." sorridendo. Col scampanellino chiamai la mia ancella e le ordinai di preparare tutto per la cena nei miei appartamenti privati. Dopodiché, andai a prepararmi. Una volta nei miei appartamenti, però, guardai in uno specchio incantato che cosa stessero facendo gli altri due, decisamente curiosa di ascoltare i loro discorsi, vederli da soli... "Mostrami i due mercenari.." dissi allo specchio "Capitan Fiore e Don Taddeon..". |
"Ovvio di no." Disse Elv divertito. "Non voglio distrarre certo la mia ciurma. Intendevo di indossarla qui... per me..." fissando Gwen "... ma forse ti imbarazza, o magari spaventa..."
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Kyra sorrise maliziosa a Clio.
“Dopotutto sono così diversi dagli uomini di Brazzen, mia dea...” Poi lei raggiunse la stanza del suo specchio e lo interrogò sui suoi due ospiti. Vide così i due uomini nelle loro stanze. Capitan Fiore impegnato, a petto nudo, a caricare la sua pistola. Don Taddeon, invece era in una vasca smaltata a lavarsi. Nello specchio lo si vedeva nudo nella schiuma, intendo ad insaponare il suo corpo asciutto e ben fatto, con l'acqua che scivolava sulle membra bagnate. Lavava con cura ogni parte del suo corpo. |
"Spaventarmi, o imbarazzarmi per di più, figurarsi" dissi, con tono sicuro, voltandomi a guardare oltre l'oblò.
Poi guardai di nuovo lui. Una piccola vocina, dentro di me, urlava affinché la ascoltassi, per avere di nuovo i suoi occhi a guardarmi, guardarmi tutta, guardarmi come nessuno aveva fatto mai. "E sia. Sta bene" dissi secca, alla fine. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Ottimo." Disse bevendo Elv. "Allora vai pure... ti aspetterò impaziente..." facendo l'occhiolino a Gwen.
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Li osservai mentre mi vestivo.
Osservai ogni loro movimento, scrutai ogni parte del loro corpo. Erano così belli, così intriganti, così meravigliosamente perfetti. Più li osservavo più sentivo il mio corpo ardere e infiammarsi come mai mi era successo prima. Capitan Fiore che caricava la sua pistola a petto nudo. Oh lo fai apposta? Lo sai che ti sto osservando e cerchi di provocarmi? Avevo lo sguardo ardente, intenso. Poi andai a scrutare l'altro, e lo trovai nella vasca. Oh che bravo... Un sorriso compiaciuto mi si dipinse sul viso, mentre stavo lì ad osservarlo. L'acqua scorreva sul suo corpo, il sapone ne disegnava ogni parte. E io.. io restavo lì a fissare quella meraviglia ancora e ancora, senza riuscire a distogliere lo sguardo. Più lo guardavo e più sentivo il mio corpo fremere, impazzire. Sentii il profondo desiderio di sentire i suoi pensieri, allora mi concentrai e cercai di penetrarli lo stesso, anche se era così lontano da me. Non era impossibile. Dovevo volerlo. E io lo volevo tanto, lo volevo da morire. |
Scossi la testa con un leggero sorriso divertito ad incresparmi il viso al suo occhiolino.
Poi andai dietro il paravento e scelsi una camicia avorio leggera in seta e con alcune parti in pizzo. Ecco, ora andava molto meglio. Io usavo sempre quelle di mia madre, ne scoprivo sempre di nuove nell'armadio in cui le tenevo ed erano così sottili, impalpabili, le adoravo. Fu un sollievo indicibile quando finalmente slacciai il maledetto abito e sospirai silenziosamente di sollievo quando finalmente tornai a respirare. Poi, indossai la camicia e quella mi scivolò morbidamente addosso, come una stupenda carezza. Mi guardai un istante nello specchio dentro l'anta dell'armadio con soddisfazione, poi uscii. "E questa?" chiesi "Anche questa è all'altezza delle aspettative?" con un sorriso enigmatico, mentre me ne stavo appoggiata al telaio del paravento ad osservarlo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...ec2052ed1b.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La presenza del suo specchio fatato permetteva a Clio di poter penetrare nei pensieri di quei due uomini, sebbene in maniera non così profonda come quando erano vicini a lei.
Allora guardò di nuovo nello specchio, concentrandosi su Taddeon immerso nudo in quella vasca schiumosa. Lui si insaponava, si sciacquava e si lavava con cura. In ogni parte del suo corpo. Più volte le sue mani bagnarono ogni muscolo. Poi, arrivato fra le sue gambe riprese a pensare alla dea. A lei seduta sul trono con le gambe accavallate senza alcuna remora. Clio poteva leggere tutto ciò nella sua mente. La mano del bel mercenario indugiava sulla sua virilità che a quei pensieri, all'immagine di lei, cominciò a divenire turgida, soda, calda. E più pensava a lei, più quell'eccitazione cresceva. |
Elv restò a guardare Gwen con quella delicata e meravigliosa camicia addosso.
La guardò per un lungo istante. Intensamente. Finì il suo bicchiere senza smettere di fissarla. “Meravigliosa visione...” disse piano. |
Restai come ipnotizzata da tutto quello
Ogni suo movimento sinuoso mi accendeva sempre di più, ma erano i suoi pensieri a mandarmi fuori di testa. Pensava a me... e già la cosa era dannatamente eccitante, poi vedere come la sua mano indugiava ancora e ancora mi provocava delle sensazioni così forti e nuove, capaci di sconvolgermi. Ero rimasta lì, con il vestito a metà, incapace di continuare a cambiarmi, mezza nuda davanti a quello specchio fatato, incapace di distogliere gli occhi da quella virilità sempre più turgida, piena, forte. Oh se qualcuno avesse potuto leggere nella mia di mente in quel momento... Ci avrebbe trovato immagini calde, intense, in cui non dovevo scegliere tra quei due uomini, in cui ero la loro dea, la loro regina, la loro donna. Le loro mani salde su di me, i loro sguardi azzurri solo per me, il tocco delle loro labbra, e quella virilità così prorompente al servizio del mio piacere. Oh sì, dovevo prepararmi in fretta e raggiungere la sala per la cena. Fremevo come non mi sembrava di aver mai fatto nella mia vita immortale. Ed era bellissimo. |
Clio fissava lo specchio e ci leggeva quelle immagini eccitanti.
Vedeva quella scena che la inebriava e la accendeva senza ritegno. Era mezza nuda e quello spettacolo la mandava in estasi. Poi qualcuno arrivò. “Mia dea, la cena è pronta per essere servita.” Disse l'ancella. “Vado a chiamare i due condottieri?” Eccitata anche lei. |
Non fu come quell'abito.
Fu molto più intenso, profondo, quello sguardo scuro e quasi vellutato mi entrò dentro, oltre la seta, fece galoppare il mio cuore veloce, ad un ritmo sempre più incalzante. E poi le sue parole, pronunciate piano, ma non abbastanza. Sorrisi e avanzando piano, nel fruscio delle pieghe della camicia, lo raggiunsi, versandomi un altro po' di vino. "Grazie per il complimento" mormorai in un sorriso, prima di prendere un sorso.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...f6f6a98ff1.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Stavo andando a fuoco.
Impazzivo nel vedere tutto quello e la mia mente a lungo rimasta rinchiusa e lontana da tutto quello spaziava sempre più in quell'immensità di immagini, scene, sogni e desideri. Poi la voce dell'ancella mi ridestò, e il mio vestito cadde definitivamente a terra, lasciandomi completamente nuda davanti a lei. "Benissimo!" annuii "Manda a chiamare i due condottieri e conducili da me..." con un sorriso compiaciuto. Dopodiché andai ad indossare un abito per la serata. Era oro puro. Un lieve velo che copriva appena il mio copro, mostrando e celando allo stesso tempo le mie forme divenute ora infuocate per l'eccitazione. Arrivai alla sala, e solo quando mi avvisarono che erano arrivati feci il mio ingresso. Ogni movimento era sinuoso ed elegante come solo quello di una dea poteva essere, mentre lo sfarzo intorno a me creava una perfetta cornice per quel vestito così prezioso. "Buonasera signori.." li salutai, con voce calda e sensuale. https://i.pinimg.com/564x/ef/9a/51/e...3072ad7a84.jpg |
Elv la guardò avvicinarsi e prendere il bicchiere per bere.
“Brindiamo alla tua bellezza...” disse a Gwen “... ce ne hai messo di tempo per liberarti della tua aria di acidità... ma ne è valsa la pena aspettarti...” fissandola. Tutta. Clio fece il suo ingresso nell'appartamento, dove i due mercenari erano già giunti da qualche istante. Nel sentirla salutarli si voltarono subito, restando abbagliati da quella visione di bellezza e sensualità. Il magnifico corpo della dea di Brazzen si muoveva sinuoso, appena accarezzato da quel leggero ed impalpabile velo doro. Il gioco di trasparenze e le pieghe preziose di quell'abito disegnavano alla perfezione ogni forma di lei. Era praticamente nuda davanti a loro. “Altezza...” disse Capitan Fiore salutandola “... sembrate il Sole che sorge ad illuminare i poveri pianeti circostanti...” “I miei omaggi, milady.” Taddeon. “Sempre più bella.” |
Accennai un sorriso aleatorio mentre riempivo anche il suo bicchiere per quel brindisi.
"Brindiamo alla tua galanteria... Ce ne hai messo di tempo per liberarti della tua aria di maschilismo e irrispettosità... Ma ne è davvero valsa la pena aspettarti..." ripetei, apportando le giuste modifiche qua e là. "Si trovano sempre le rose, oltre le spine. Basta mettere i guanti giusti" dissi piano, con un occhiolino ed un sorriso.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...204f7d5cf9.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
La porta si spalancò e vidi il Governatore Fagan...lo osservai...ostentava vestiti regali e gioielli di grande valore e pensai che, forse, erano stati arricchiti con le pietre di Serenica e forgiati con il suo oro.
Lo guardai in volto, quel suo sguardo carico di odio, crudeltà e superbia. Mi baciò la mano e gli sorrisi e non facendomi notare asciugai la mano sulla veste, il nomignolo con cui mi apostrofò era davvero odioso ma finsi indifferenza anche se in me ribolliva il fuoco. "Oh no, non è stato pedante" dissi guardando il giullare e sorridendo "Ho già avuto modo di conoscerlo oggi pomeriggio, sono qui per quel patto....sapete sono spiccia, so trattare e ora si deve trattare" guardandolo seria in volto ma con un leggero sorriso per non svelare il mio stato d' animo. |
Elv rise di gusto.
"Eh, già..." disse guardando Gwen "... e fammi capire... i guanti giusti sono questa splendida camicia da notte che indossi?" Bevendo. Fagan rise nel guardare Altea. "Meraviglioso." Disse. "Eppure devo dire che avevo intuito il vostro ripensamento. Dopotutto una dama tanto bella non poteva essere così sciocca da rifiutare la mia proposta. Per questo ho già fatto chiamare messer notaio, davanti al quale firmerete la rinuncia al trono di Serenica." |
Accennai un sorriso ed un'occhiata alla camicia, alzando appena un sopracciglio.
"Chissà..." risposi tranquilla, bevendo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Eccoli lì, i miei due condottieri, il cavaliere e il pirata, così affascinanti, belli, appassionati.
Camminavo con un passo leggero ma non ostentato, una dea non ha bisogno di ancheggiare per sprigionare la sua carica di sensualità, essa è insita nella sua natura divina, nella luce costante che la circonda, che sottolinea ogni suo passo e più di ogni altra cosa nello sguardo così intenso da essere capace di leggere dentro chiunque le stesse di fronte. Letteralmente, intendo. E anche in quell'occasione, mentre mi avvicinavo a loro ogni passo di più, gustandomi ogni istante di quell'attesa, di quegli sguardi su di me, di quell'emozione che pervadeva ogni parte del mio animo, non mi trattenni dall'ascoltare ogni loro pensiero. Ma più entravo nelle loro menti, più ne bramavo di più, volevo pensieri ancora più proibiti, ancora più intensi, ancora più forti. Ogni loro pensiero era una scarica di adrenalina ed eccitazione che accarezzava tutta la mia pelle come l'oro fatto tessuto di quell'abito impalpabile. Forse sarei dovuta arrossire davanti a tanto ardore, tanta passione, ma in realtà non ne avevo alcuna intenzione. Oh sì, mi piaceva metterli in difficoltà, era così divertente ed eccitante vederli annaspare, credere di avere di fronte qualcosa di irraggiungibile, lontano, freddo. Rendeva tutto più eccitante e stimolante, ma in realtà bramavo ogni cosa di loro. Era una sensazione strana, come se quei due uomini mi appartenessero da sempre, come se tutto l'universo improvvisamente perdesse importanza per me. Oh, avrei rubato quello sguardo più azzurro delle mie gemme più preziose, lo avrei rubato solo per me, rendendolo cieco a qualunque altra cosa vi fosse nell'universo. Ma non era lo sguardo l'unica cosa che bramavo, volevo ogni cosa, i loro pensieri, ogni loro parola, ogni battito del loro cuore e ogni sospiro soffocato che si lasciavano sfuggire le loro labbra. Con questa consapevolezza mi avvicinai a loro, fino ad essere così vicina da poter piacevolmente cogliere il profumo dei loro corpi, la luce di loro occhi e la bellezza dei loro sorrisi, che erano fissi su di me. Sorrisi alle parole di Capitan Falco, annuendo con un cenno compiaciuto del capo, per poi voltarmi verso Taddeon e sorridere lievemente a quelle parole mentre il mio sguardo vagò per un momento su tutto il suo corpo. Nel guardare il giovane aristocratico, infatti, non potevo fare a meno di ricordare quanto lo specchio mi aveva mostrato, e mi sentivo ancora avvampare all'idea di com'era continuata quella scena nella mia mente. Come avevo immaginato di entrare in quell'acqua e... non era il caso di pensarci in quel momento, o mi sarei distratta definitivamente. "Miei cari.." con voce calda e sensuale, allungando entrambe le mani, una verso Capitan Falco e l'altra verso Don Taddeon, perchè la baciassero. Lasciai volutamente cadere nel vuoto le loro parole così meravigliosamente galanti, non perchè non avessero sortito effetto ma perchè mi divertiva alimentare nella loro mente l'idea di irraggiungibilità che avevo di me. Alimentarla, per poi farla crollare e godermi tutta la loro devozione. "Vogliate accomodarvi, questa cena è tutta per voi.." indicando la tavola imbandita con le maggiori leccornie che Brazzen potesse offrire. Mi sedetti in mezzo a loro e mi versai dell'ambrosia. "Vogliamo iniziare con un brindisi?" guardando entrambi, curiosa di scoprire quale brindisi avrebbero proposto. Mi sarei nutrita unicamente delle loro parole, ne bramavo sempre di più... no, non solo quelle, anche i loro pensieri, sguardi, battiti. Ogni cosa era meravigliosa e andava assaporata interamente con tutta l'intensità possibile. https://i.pinimg.com/564x/71/85/fb/7...8de2fd75d6.jpg |
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