Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 21-03-2015 02.21.06

Elisabeth lasciò la locanda e tornò al Palazzo Ducale.
Qui raggiunse poi la sua camera e si preparò per la notte.
Il camino era acceso e la penombra produceva inquietanti giochi di chiaro scuro sulle pareti, come se le lucenti proiezioni del fuoco fossero sul punto di animarsi.
Nel palazzo regnava un silenzio quasi mistico, rotto solo dai passi delle sentinelle lungo il camminamento di ronda e dai loro richiami per scandire lo scorrere dei turni di guardia.
Vi era qualcosa di strano nell'aria.
Di surreale.
Un'atmosfera che sembrava assimilare il silenzio ancor più vasto ed assoluto che regnava sulla brughiera circostante.
Con la sola differenza che in quel silenzio vi era invece qualcosa di sinistro.
Ma alla fine la moglie di De Gur cadde addormentata.
E sognò.
Sognò la sua isola, il mare sterminato ed azzurrissimo, la spiaggia bianca e le onde spumose.
Poi rivide De Gur in quei sogni.
Lo rivide prima come Nettuno il naufrago, e poi come il superbo ufficiale.
Ma il sognò mutò.
E con esso anche il vento che soffiava sul mare.
Vide allora navi che comparivano all'orizzonte, una ragazza che le fissava da una scogliera per poi buttarsi di sotto ed ud'ìi colpi di mortaio contro la spiaggia.
E si accorse che ragazza morta sotto la scogliera era Lia.
Morta mentre era gravida.
E poi vide le navi alzarsi in volo e cominciare a bombardare l'isola con i loro terribili mortai.
Una pioggia di fuoco e morte si abbatté intorno a lei.
E si svegliò di colpo.
Albeggiava.
Un nuovo giorno era sorto a Capomazda.

Galgan 21-03-2015 03.30.46

Lasciai che le tenebre mi avvolgessero, perché ormai non le temevo, sentivo che Dio era con me, e il dono che mi aveva appena fatto, Arimanna, era la conferma di questo stato di cose.
La mia Fede ne uscì profondamente rafforzata.
Lentamente, mi riscossi dai miei pensieri, e con gioia tornai sui miei passi.

Lady Gwen 21-03-2015 09.54.50

"Cio` non vi autorizza ad interessarvi alla mia vita. Comunque, non avete risposto alla mia domanda. Che volete da me?"
La campagna fuori dalle muraa di Capomazda ci sfrecciava accanto, mentre ci dirigevamo al palazzo di quella donna cosi` misteriosa e irritante.

Clio 21-03-2015 20.17.21

Scossi la testa, divertita, a quelle parole di Azelle.
"Mia cara, se temessi la morte farei tutt'altro mestiere..." ridendo "Rischio la testa comunque... anzi, per l'esattezza la rischio da almeno una decina d'anni... sai che novità..."divertita, per poi tornare immediatamente seria "No, a me preoccupa l'idea di tradire il mio uomo con qualcuno di identico a lui..." sospirai.
Poi quelle parole sulle differenze tra Icarius e Guisgard.
"Ma no... sono.. sono davvero identici, in ogni cosa... il modo di parlare, il modo di fare.." pensierosa "Tranne che nello sguardo, prima di venire qui aveva uno sguardo così pulito e innocente..." sospirai appena, con un sorriso rammentando lo sguardo del pastore "Mi sembra che l'abbia già perso... ma a parte questo.. tutto mi fa credere che sia lui..".
Raccontai così alla mia amica di quegli aspetti che mi avevano sempre più insospettito, che potevano sembrare banali ma messi insieme definivano un quadro ben preciso.
Le marmellate, i racconti sul Fiore Azzurro, l'ocarina, la filastrocca del bambino, il nome stesso che portava.
Dopodichè restai in silenzio per un lungo istante, trovando il coraggio di ammettere anche solo con me stessa quello a cui pensavo.
"A volte mi sembra di avere davanti Guisgard..." mormorai piano "Come ho sempre sognato che fosse..." con un sorriso triste "Ha detto di amarmi... che fa tutto questo per me, anche se..." alzai le spalle "io non gliel'ho chiesto, anzi.. l'avrei nascosto... ha detto che non mi avrebbe mai tenuta lontana, che non mi avrebbe mai fatto sentire solo un'amante..." scossi la testa, come ad allontanare quei pensieri "Lo so che un pastore non conosce le responsabilità di un duca... e tu sai che non gli ho mai fatto una colpa, mi bastava stargli accanto... ma..." abbassai lo sguardo, senza finire la frase.
"Il problema è che lui nega di essere Guisgard... e io dico: se uno ha avuto un'amnesia lo saprà, no? Avrà almeno un sospetto... niente.. e come se non bastasse è geloso di Guisgard... il che è assurdo, ma neanche più di tanto.." mi presi la testa tra le mani, conscia di quanto mi stesse sfiancando quella situazione "Non hai idea di quanto sia difficile stargli accanto.... non so mai come comportarmi... oggi.." sospirai "Oggi sono stata a tanto così dal baciarlo.." mimando con la mano "Lui non mi rende le cose facili... eppure non vorrei mai allontanarmi a da lui..." chinai il capo "Non so davvero che fare... posso solo aspettare di riuscire a confermare o confutare la mia ipotesi...".
Dopo un istante alzai la testa e risi, osservando Azelle.
"Ah, che lagna che sono..." scuotendo la testa "Non volevo tediarti con i miei vaneggiamenti, ma sei l'unica persona di cui mi fido, e ti giuro che stavo per impazzire..." con un sorriso "Comunque non voglio certo rubarti tutta la notte, visto che hai un pittore che ti aspetta.." strizzando l'occhio alla bella dama "E dalle tue parole sul mio coinvolgimento in questa storia direi che non vuoi aver niente a che fare con Rodolfo.." annuii "Non preoccuparti, gli dirò che ho cambiato idea e non ti ho detto niente.." sorrisi "Ti chiedo solo il silenzio, ma so di poter contare su di te..".

Altea 21-03-2015 21.47.57

Sorrisi leggermente.."No, non ho freddo..ho appena fatto una cavalcata a cavallo per la brughiera, mi da un senso di libertà, nonostante un mio amico dicesse, appunto, era freddo..forse lo è solo per i cuori placidi?". Egli inizio a parlare, lo ascoltai con attenzione e in silenzio e mi misi a scrutare con lui le stelle e l' orizzonte,potevo notare le luci lontane.."Oh, le navi volanti esistono davvero milord, e forse pure i cavalli fatati..venite seguitemi" e lo presi gentilmente sotto braccio..in quel momento non mi interessava fosse Guisgard con una forte amnesia o il sosia, sapevo solo dopo molto mi sentivo tremendamente libera, a mio agio e fu così che imboccai il mio sentiero segreto, attorno vi erano gli alberi in fiore e quelli che facevano brillare i loro germogli sotto la Luna che ormai andava calando.."Non abbiate paura milord, vedete questo è il mio passaggio segreto da quando sono bambina e vi porterò nel mio luogo segreto..è vero la Primavera sta arrivando..magari come la immagino io e forse a bordo di quel cavallo fatato, se dovessi immaginarmela la vedrei come una creatura fantastica con un mantello floreale magico e al suo passaggio risveglia la Natura..vedete sto farneticando pure io..tutti dicono farnetico e non mi hanno mai preso sul serio."
Ad un tratto ci trovammo davanti una scalinata antica, sotto scorreva il ruscello e salimmo le scale, vi era un tempietto antico colonnato con una statua classica ed era celato da salici e altri alberi ora pieni di foglie e pronti a germogliare. Mi sedetti sullo scalino più alto e feci cenno al presunto duca di sedersi, non avevo coraggio di chiamarlo per nome..se fosse stato il sosia non era giusto scambiarlo per una persona che non era.."Questo, Duca, è il luogo dove mi ritiro di nascosto quando la vita a corte è pesante, o voglio leggere un libro o scrivere senza nessuno mi disturbi..e ve lo presto, ma sia un segreto tra me e voi..è un dono prezioso e ne sono gelosa." Fu così che mi persi a parlargli della mia avventura sulla Santa Caterina, la nave volante, e mi accorsi narrai solo ciò che io avevo fatto senza nominare Guisgard..per la prima volta parlavo di me stessa e di ciò che ero riuscita a compiere e conclusi con la scoperta appena fatta.."Sapete, giorni fa ho scoperto un Cimitero Longobardo e vi era un artista, egli ha creato un sarcofago pieno di pannelli raffiguranti tutti gli Amori Immortali della Storia, mi disse a commisonarglielo fu una donna dal velo verde e aveva un ciondolo con una civetta che teneva una rosa e aveva delle ancelle col velo verde, una dama anziana dei Taddei mi ha detto era la Dama del Lagno" e lo guardai leggermente perplessa "Poi tornai e come disse l' artista vi era una scritta..quel sarcofago spetterà a chi troverà il Fiore Azzurro..ma come può quel Fiore essere associato alla morte..beh non pensiamoci, ho dovuto pure lottare contro la strega Cassaluia che voleva informazioni..magari chi mi sente mi prenderebbe proprio per matta ma non vi nego partirei subito per questa avventura, forse sfidando pure il mio destino".
Il Cielo stava diventando azzurrognolo..l' Alba stava arrivando e mi fermai a guardarla silenziosamente, come un rito da non rovinare, quando il Sole e la Luna posso finalmente rivedersi...il Cielo iniziava a prendere sfumature di rosso, violetto, giallo e altre screziature. Mi alzai e presi una rosa bianca e gliela porsi.."Io amo le rose Milord..l' ho scelta bianca per voi, è un dono per avermi ascoltata stanotte, finalmente ho potuto sentirmi libera dopo mesi..bianca come la purezza leggo e vedo nel vostro animo, ricordatevi non dovete farvi plasmare da nessuno, nessuno deve rubare ciò che siete veramente, abbiate il coraggio di rimanere ed essere sempre voi stesso e se volete cambiare fatelo per voi stesso e non per gli altri, per qualsiasi cosa potete contare su di me".
Gliela misi nella mano e sorrisi.."Forse è meglio entrare, sarete stanco..o forse volete rimanere ancora qui? Ditemi..altrimenti torneremo a Corte assieme, magari per indossare di nuovo quella maschera non ci appartiene" dissi leggermente malinconica.

Tessa 22-03-2015 15.22.36

"Ci risiamo!" pensai, alzando gli occhi al cielo.
Il prigioniero aveva diviso la stanza, con fare guascone e divertito.
"Ecco che anche lui mi crede pudica e spaventata dagli uomini..."

Oltrepassai la parte di stanza in cui lui si era andato a coricare.
"Messere" dissi "Se vogliamo continuare ad andare d'accordo, voi dovete sapere una cosa di me" lo fissai negli occhi, pacata ma decisa. "Ci sonno donne interessate agli uomini. Donne romantiche e sognatrici che non temono di manifestare i propri sentimenti. Poi ci sono donne che mettono una corazza, che si fingono forti e disinteressate all'amore, ma che in realtà si sciolgono per la persona amata. Poi ci sono io. Io, che per qualche strano scherzo della natura, sono del tutta avulsa da certe pulsioni e da certi sentimenti"
Feci una breve pausa, per scegliere bene le parole.
"Io non temo approcci da parte vostra e, il mio senso del pudore, si è perso quando ho iniziato ad accudire gli ammalati all'ospitale del convento e a studiare l'anatomia" lo squadrai, questa volta quasi con sufficienza "Mi duole dirvi, Messere, che voi non avete assolutamente niente di ciò che abbia già visto".

Senza attendere risposta, mi tornai nella mia parte di stanza, concludendo con:

"Odio dividere la stanza con chicchessia perché amo stare sola"

Mi gettai sul letto e mi addormentai pacificamente.

Guisgard 23-03-2015 01.01.09

Azelle sorrise a quelle parole di Clio.
“Mi sembra naturale, dai...” disse, per poi guardarsi allo specchio ed accomodandosi i capelli “... una corte è il luogo ideale per smarrire quanto di più genuino una persona possegga. Compreso lo sguardo illibato del tuo pastore. Ma, piuttosto, mi chiedo... non eri tu fra noi due la paladina del Vero Amore? Non eri tu che facevi la fatalista su come il Destino disponesse tutto per attuarlo?” Rise. “Ah, Clio... se quel pastore è davvero Guisgard oppure no, allora nessuno al mondo più di te può capirlo...” la fissò e le fece l'occhiolino “... e comunque non mi pare di averti detto no... anzi, mi piace l'idea di raggirare quel porco di Guanto... domani stesso farò in modo che mi inviti nella sua dimora... che naturalmente sarà la stessa in cui vive suo fratello, visto che Guanto è un parassita, oltre che un maiale.” Divertita.

Guisgard 23-03-2015 01.10.39

Il calesse con a bordo Gwen e la misteriosa donna attraversava la brughiera divenuta ad un tratto muta e sinistra.
“Che caratterino, ragazza mia...” disse la donna con un tono forzatamente cortese “... eppure mi sembra di aver dimostrato a te ed ai tuoi amici che sono altruista e generosa...” ridendo leggermente “... guarda che il mio è un gran dono, sai? Non l'ho detto al tuo ridicolo capocomico, ma le maschere ed i costumi del mio baule hanno una particolarità... si, sono magici... chiunque decida infatti di indossarli può trasformarsi nel personaggio a cui si riferiscono... non è straordinario?” Sorridendo. “Non ti piacerebbe dunque poter diventare la regina Penelope? Dopotutto è l'eroina in cui ti immedesimi di più.”
Ma come faceva quella misteriosa donna a conoscere questa cosa di Penelope?
Infatti Gwen l'aveva rivelata agli amici del carrozzone e a nessun altro a Capomazda.

Clio 23-03-2015 01.13.38

Il Re di Cuori ed il Fiore meraviglioso
 
Sorrisi ad Azelle, annuendo appena.
"Appunto..." Mormorai "Ho solo paura di vedere quello che vorrei vedere e non quello che ho realmente davanti..." Ammisi "Ma temo tu abbia ragione..." Sorridendo.
Poi mi illuminai alle sue parole su Guanto.
"Davvero? Oh, Azrlle, grazie... Sei la migliore..." Sorridendo alla mia amica "Si in effetti quel Guanto piace poco anche a me, anche se l'ho visto una sola volta..." Alzando gli occhi al cielo divertita "E se c'è una che può riuscire a raggirarlo, quella sei tu...".
Mi alzai.
"Grazie, mia cara..." Le sorrisi "Mi mancava chiacchierare con te... Ma ora sono qui, dunque spero che ci vedremo spesso.." Annuii "Ora sarà meglio che vada..." Con un sorrisetto divertito "In bocca al lupo per Guanto.... Attenderò fiduciosa tue notizie... Buonanotte...".

Guisgard 23-03-2015 01.17.41

Presa con sé la spada Arimanna, Galgan lasciò quella mistica fucina e facendo il cammino a ritroso ritornò in superficie, nell'antro dove ritrovò la figura incanutita ed il fedele Lucas.
“Bentornato, signore.” Lo scudiero al cavaliere. “Cosa avete trovato laggiù?”
“Ha trovato il suo Destino.” Mormorò la figura incanutita.
E fissando Galgan, Lucas si accorse della superba spada che egli aveva con sé.

Guisgard 23-03-2015 01.22.00

“Buonanotte a te, inguaribile sognatrice.” Disse Azelle a Clio. “E buona fortuna col tuo pastore. Chiunque egli sia.” Facendole l'occhiolino.
Così la spadaccina lasciò la sua amica, ritrovandosi ad attraversare i lunghi corridoi dell'antico Palazzo Ducale.
Un'ombra allora uscì dal chiaroscuro.
“Ebbene?” Chiese Rodolfo a Clio. “Attendevo di vedervi per sapere se tutto fosse andato bene. Che notizie avete per me, dunque?”

Clio 23-03-2015 01.30.58

Sorrisi ad Azelle, e lasciai le sue stanze rincuorata come sempre.
Quanto mi era mancata.
Camminai così per il Palazzo, cercando di ricordare la strada che conduceva alle mie stanze.
D'un tratto, incontrai Rodolfo e gli sorrisi, soddisfatta.
"Domani madama Azelle farà in modo di farsi invitare nella dimora di Guanto, che secondo lei sarà la stessa del fratello, essendo questi..." Sorrisi appena "Un parassita.. E credo sia un'eventualità molto più che plausibile... Per nostra fortuna madama Azelle, che non ha l'abitudine di interessarsi alla politica, non vede di buon occhio Guanto, dunque era alquanto divertita dall'idea di raggirarlo.." Sorrisi, rammentando le parole della mia amica.
"Dunque, dovremo attendere domani per scoprire se abboccherà..." Con un leggero sorriso "Credo che la cosa migliore ora sia cercare di riposare per il tempo che resta, sono sicura che domani sarà un'altra giornata intensa..." Cordialmente "Vi auguro una buonanotte, dunque...".
Non che avessi particolarmente sonno, in realtà, ma non avevo tutta questa voglia di fare conversazione con Rodolfo in piena notte.

Guisgard 23-03-2015 01.38.04

Rodolfo ascoltò Clio e poi annuì.
“Speriamo bene, dunque...” disse l'uomo “... comunque avete ragione... è notte fonda e tra non molto albeggerà... andate pure a riposarvi. Vi auguro una serena notte.” Mostrò un lieve inchino e si allontanò.
Ma dalla penombra che dominava nel corridoio, due occhi si accesero, per poi svanire senza essere visti né dalla spadaccina, né dall'uomo.

Clio 23-03-2015 01.43.55

Annuii a Rodolfo, salutandolo cordialmente.
Rimasta sola, mi fermai ad osservare il cielo fuori dalla finestra, e le stelle che cominciavano a ritirarsi e avrebbero ben presto lasciato il posto al mattino.
Sospirai appena, per poi distogliere lo sguardo.
Così, mi allontanai sperando di trovare la strada che mi riconducesse alle mie stanze.
Forse riposare non era una cattiva idea, nonostante mi sentissi inquieta e fin troppi pensieri tormentassero la mia mente.

Guisgard 23-03-2015 01.48.09

Clio si avvicinò ad una finestra e restò qualche attimo ad osservare il cielo che di lì a poco avrebbe salutato la notte ed accolto l'alba.
E proprio in quel momento udì delle voci, provenienti dal cortile sottostante.
La ragazza riconobbe così la voce di Icarius che parlava ad una donna.
E quella donna aveva una voce che la spadaccina conosceva bene.
Era infatti quella di Altea.
Poi la piratessa si allontanò e di lì a poco raggiunse la sua stanza.

Clio 23-03-2015 02.04.38

La notte era limpida e stellata, come si addice alla prima notte di Primavera, e il vento fresco che soffiava era leggero ed etereo come una soffice brezza.
D'un tratto, però, mentre me ne stavo affacciata a quella finestra udii delle voci.
La sua voce.
Ma non era solo, tuttavia, riconobbi anche la voce di donna che era con lui.
Abbassai lo sguardo, con un sospiro.
Almeno sai che non ha bisogno di te, ora...
Lanciai una breve occhiata al giardino sotto di me e poi mi allontanai, quasi temessi che sarei rimasta lì a cercare di ascoltare.
Ma sapevo che non erano affari miei, e me ne andai, pensando piuttosto a trovare la mia stanza.
Rodolfo non scherzava quando diceva che era degna del ruolo che mi trovavo a svolgere.
Gli armadi erano pieni degli abiti più diversi, come se l'incaricato a trovarli non sapesse dire se preferivo vestire da uomo o da donna.
Ma le camice da notte e le vesti da camera non mancavano, per fortuna, così mi cambiai, indossandone una in seta blu con ricami in pizzo.
La dolce brezza mi parve fin troppo fredda quando aprii la finestra e mi affacciai per chiudere le imposte.
Mettere una vestaglia sarebbe stata una buona idea...
Come se quelli fossero i miei problemi.
Mi misi a letto, sperando di essere abbastanza stanca da addormentarmi, senza pensare.

Guisgard 23-03-2015 02.14.20

La falce della Luna dominava il cielo, splendendo di una luce affascinante e misteriosa allo stesso tempo.
Come se fosse un truciolo d'argento lasciato lì ad illuminare il firmamento e a segnare la rotta da seguire.
Ed infatti la Santa Caterina procedeva ad altezza costante sulla superficie del mare, diretta verso la sua nuova tappa.
“Capitano...” disse Miseria avvicinandosi con il resto dell'equipaggio a Clio, che se ne stava da sola sul ponte di comando “... avete ordini? Tra breve saremo ad Auroria, ma forse voi preferite andare oltre.”
“Si...” annuì Irko “... magari preferite evitare di giungere là proprio oggi...”
“Oggi infatti si celebreranno le nozze tra Guisgard e la regina di Auroria.” Annuì Champenuan.
“Preferite dunque proseguire?” Domandò Irko.

Clio si destò di colpo da quel sogno, accorgendosi che era ormai giorno.

Guisgard 23-03-2015 02.21.59

Il presunto duca seguì Altea nel suo nascondiglio segreto e restò lì ad ascoltarla.
Alla fine la dama de Bastian prese una rosa bianca e la donò al presunto Taddeide.
“Avete vissuto molte avventure vedo...” disse “... e un po' vi invidio...” sorrise per un attimo “... si, perchè mi sembrate quasi una di quelle eroine giramondo, protagoniste di novelle e di fiabe, in cerca di tesori e dell'Amore... questa rosa è molto bella...” fissando il fiore “... mi avete parlato del Fiore Azzurro... l'unica cosa certa è che nessuno conosce che tipo di Fiore sia... nessuno tranne coloro che l'hanno trovato... vi rivelerò un segreto, visto voi mi avete svelato l'esistenza di questo vostro rifugio... io ho provato ad immaginare il Fiore Azzurro... ho tentato di fantasticare circa il suo aspetto... potrebbe essere una rosa? E se si, di quale colore? O Magari un giglio? E se invece fosse una margherita? Oppure un'orchidea?” Guardò il cielo e sospirò. “Esistono infiniti fiori... dirlo senza averlo trovato è impossibile... è un po' come immaginare l'orizzonte oltre il mare... io l'unica cosa certa che so è che oltre l'orizzonte vi sono le mitiche Isole Felici... e chissà, forse si chiamano così perchè per raggiungerle occorre proprio trovare il Fiore Azzurro...” guardò Altea e le sorrise “... sarà meglio rientrare... tra poco albeggerà...” le porse la mano ed insieme tornarono nel cortile.
Da qui rientrarono nel palazzo e si salutarono.
"Grazie per avermi mostrato il vostro mondo segreto, milady." Icarius ad Altea. "Buonanotte." Per poi raggiungere le sue stanze.
Poco dopo cominciò ad albeggiare.

Clio 23-03-2015 02.24.44

Mi svegliai, ma richiusi gli occhi immediatamente.
Perché diavolo sono costretta a dormire, se non faccio altro che incubi?
Incrociai le braccia sul viso, quasi volessi fuggire dalla realtà.
Non conoscevo incubo peggiore: avevo vissuto quei due anni a Capomazda col terrore del giorno in cui lui sarebbe arrivato ad annunciarmi il suo fidanzamento.
E sapevo che sarebbe arrivato, un duca ha delle responsabilità.
"Buongiorno, Clio..." Mormorai, sarcastica "Eccoti un buon modo per iniziare la giornata....".
Mi alzai, cercando di dimenticare quell'incubo, mi preparai di tutto punto per la giornata, Icarius non si era praticamente allenato il giorno prima, oggi l'avrebbe fatto di certo.
Così, una volta vestita come si conviene al maestro d'Armi del duca, scesi di sotto.

Guisgard 23-03-2015 02.32.34

Clio si vestì e scese di sotto.
Il palazzo si era già svegliato da un bel po', con servi e cortigiani impegnati nelle loro mansioni giornaliere.
“Clio...” disse ad un tratto qualcuno “... sei sveglia... ti aspettavo...” sorridendo Guisgard “... hai riposato bene? Io non ho dormito molto, ma sono di ottimo umore, devo dire.” E sulla giubba aveva accomodata una rosa bianca. “Manca ancora un po' per la colazione... ti va di fare un girò per il palazzo? Dopo magari non ne avremo il tempo, visto immagino dovremo allenarci. Giusto?”

Clio 23-03-2015 02.44.32

Mi voltai nel sentire la sua voce, e sorrisi appena.
"Sono felice di saperti di ottimo umore..." Mormorai "Chissà, magari migliorerai il mio..." Sforzandomi di sorridere.
"Ma certo, che splendida idea..." annuii, sorridendo all'idea che saremmo stati soli "Mi fa piacere fare un giro per il Palazzo, stanotte pensavo di perdermi..." Risi piano.
Volevo evitare di parlare di quella notte, del fatto che l'avevo sentito parlare con Altea a notte fonda, del mio sogno, del fatto che aveva dormito nella camera di Guisgard.
Ma poi lo sguardo mi cadde sulla rosa, e la sfiorai appena, delicatamente.
"È molto bella..." Dissi soltanto, pianissimo, senza guardarlo in faccia temendo che potesse leggermi nell'anima.
"Chissà..." Mormorai pianissimo, per poi alzare gli occhi su di lui "Chissà se riesci a indovinare qual'è il mio fiore preferito...".

Guisgard 23-03-2015 02.57.20

Icarius sorrise a Clio e poi, quasi senza accorgersene, come se fosse la cosa più naturale del mondo, prese la sua mano e iniziarono quel giro nel palazzo.
Arrivarono poco dopo d'avanti ad una porta che attirò subito l'attenzione del pastore.
“Cosa...” disse ad una servitrice che passava nel corridoio “... cosa c'è in questa stanza?”
“E' la stanza dei giochi, milord.” Rispose con un inchino quella. “Vostro zio la fece preparare per voi, prima del vostro rapimento.”
Il pastore allora aprì la porta e con Clio entrò in quella stanza.
Era piena di giocattoli di ogni tipo.
Caricò la molla di un cavaliere di legno su un cavallino d'avorio ed il giocattolo cominciò a muoversi, accompagnato dalle note di un carillon incorporato.
“Quanto doveva amare suo nipote il duca...” mormorò Icarius fissando quel giocattolo “... perchè hai detto di non avere un buonumore stamani, Clio?” Voltandosi verso la spadaccina. “Cos'hai?” I suoi occhi erano in quelli di lei. “Il tuo fiore preferito... non lo so... ma mi piace immaginare a quale fiore invece somigli... ad un giglio... si, un giglio... perchè sei bellissima, delicata e pura... elegante eppure nel fondo dei tuoi meravigliosi occhi si possono intravedere le fragilità che tanto cerchi di nascondere...” mentre il cavaliere di legno continuava a muoversi in quelle notte che lo accompagnavano.

Guisgard 23-03-2015 03.24.07

“Oh...” disse la maschera di ferro a quelle parole di Tessa “... davvero? Ed io che credevo, nonostante questa maschera, di avere un certo fascino...” scoppiò a ridere “... sapete che facciamo progressi? Si, perchè questa è la classica atmosfera che domina attorno ad una coppia sposata, stando almeno ai racconti dei carcerieri quando parlavano di come preferissero stare a sorvegliare quella prigione invece che tornare a casa dalle loro mogli.” Divertito. “Comunque mi piace la vostra tripartizione dell'universo femminile. Da un lato quelle romantiche e languide, dall'altro quelle che fingono ma che non attendono altro che essere conquistate e nel mezzo voi, indifferente e persino schiva ai possibili incanti dell'Amore.” Sorridendo. “Ma chissà, magari solo perchè non avete mai trovato l'uomo giusto.” Accomodò il cuscino ed una coperta sul pavimento, per poi prendere qualcosa da una delle tasche della sua giacca. “Spero non vi secchi se suono qualche nota con la mia ocarina... sapete, mi aiuta a dormire e a distrarmi... voi sarete anche immune alle tentazioni di messer Amore, ma io invece...” rise di nuovo e poi cominciò a suonare piano, accompagnando alle note le parole di una vecchia canzone udita forse durante la sua prigionia:

“Nascendo tu,
hai fatto certamente nascere
un piccolo pasticcio in Paradiso
perchè volevano tenerti Lassù...
… gli Angeli del Ciel.

Venendo qui,
hai fatto certamente nascere
un piccolo pasticcio nel mio cuore
perchè sei tanto bella e tanto piaci a me...
… ma non soltanto a me.”

E tra quelle basse note e le dolci parole che le accompagnavano, Tessa si addormentò serenamente.
Fu per lei una notte tranquilla, senza sogni inquieti.
E quando si svegliò, il lieve e dorato tepore dei raggi mattutini danzava sul suo volto, accompagnato dai rumori vivaci del borgo ormai destato e da un invitante profumo di focacce calde che saliva attraverso la finestra aperta della stanza.
Tutto ciò mentre dall'altra parte della stanza, divisa com'era dalle lenzuola appese al filo tra le pareti, il giaciglio dell'ex galeotto era vuoto.
L'uomo infatti si era già alzato e sceso di sotto.
http://filmpjekijken.com/Content/upl...rejudice-4.jpg

Lady Gwen 23-03-2015 09.32.05

Quella donna mi irritava in un modo indicibile.
Ad un certo punto, disse che i costumi erano magici. Chi li indossava si immedesimava nel personaggio che sentiva piu` affine.
"Come sapete di Penelope?" chiesi, rimanendo calma, ma con una vena di durezza nella voce.

Clio 23-03-2015 15.19.33

Adoravo il modo in cui mi prendeva per mano, come se fosse la cosa più naturale del mondo, il che poteva non essere tanto assurdo.
Lo seguii nella stanza dei giochi, e mi guardai intorno, spalancando gli occhi.
"Accidenti..." Esclamai "Non ho mai visto tanti giocattoli in vita mia... Io avevo una spada di legno e una bambola..." Risi appena "Tu con cosa giocavi da piccolo?".
Poi si voltò verso di me e mi chiese perché non fossi di buonumore, incatenando il mio sguardo al suo.
"Niente..." Mormorai, sorridendo appena "Diciamo che ho riposato poco e male, e che certi incubi non la smettono di tormentarmi..." Sbuffai piano, scuotendo la testa, come a voler allontanare da me i pensieri inquieti di quella notte.
"Ma ora sono qui con te..." Avvicinandomi a lui per poi cercare i suoi occhi "Non ha più importanza..." Sorrisi, senza lasciare il suo sguardo.
Ed era vero, stargli vicino allontanava tutti i pensieri inquieti che mi tormentavano.
Poi parlò del mio fiore, e io lo ascoltai con un sorriso mentre il cuore batteva sempre più forte.
Ma quando indovinò mi illuminai.
Anche quella era pura fortuna? L'ennesima coincidenza?
Istintivamente portai la mano all'elsa della spada dove era custodito un vecchissimo Giglio Bianco, quello che Icarus aveva lasciato sulla mia finestra dopo che io l'avevo buttato via.
Erano passati almeno dieci anni, e allora non sapevo che quel ragazzino, Icarus, altri non era che Guisgard de Taddei, e sarebbe diventato arciduca di Capomazda anni dopo.
"È proprio il Giglio..." Mormorai dolcemente, annuendo piano "Il Giglio Bianco..." Con gli occhi colmi di emozioni e sentimenti che scrutavano i suoi.
"Complimenti..." Sorrisi "Hai indovinato...".
Restai in silenzio per un lungo istante, ascoltando solo i battiti del mio cuore e la dolce musica del carillon.
"Ci vuole un premio..." Sussurrai pianissimo, per poi baciarlo quasi senza accorgermene, un po' come lui mi prendeva la mano: come fosse la cosa più naturale del mondo.

Altea 23-03-2015 15.28.00

Ascoltai le sue parole sul Fiore Azzurro e le Isole Felici e lo guardai perplessa.
Eppure mostrava di non sapere nulla di quel viaggio sulla Santa Caterina ma conosceva il Fiore Azzurro e le Isole Felici..Guisgard ne parlava sempre.
"Chissà" e lo guardai nei profondi occhi azzurri "forse il Fiore Azzurro non è proprio un Fiore?Prende le sembianze dei nostri sogni o della persona amata? A mio parere è un Fiore semplice e delicato come un Amore che nasce spontaneamente proprio come quel Fiore".
Mi strinse la mano e mi condusse lui verso la Corte stavolta, non dissi altro e mi congedai.."Buonanotte, quando vorrà Sua Signoria sarò sempre a sua disposizione per parlare, magari nel luogo segreto..senza interferenze" gli sorrisi e raggiunsi la mia stanza da letto e il cuore batteva forte:

"Il mio sogno, oltre trovare il Fiore Azzurro, è raggiungere le Isole Felici".
Guardai Guisgard perplessa e poi curiosa "Le Isole Felici? Dai, parliamone" .
"Forse.."disse con la solita aria provocatoria "tu che mi dai in cambio?"
"Nulla" risentita io "Se non vuoi dirmelo, lo scoprirò da sola".
"Impossibile" ridendo lui.
"A volte sai renderti antipatico, lo sai?" e lui mi sfiorò il viso con la mano e quello sguardo enigmatico ma non ribattei.

Mi spogliai e cercai di dormire, mi svegliai di buonumore nonostante quelle perplessità. Appena sveglia, dopo il mio bagno rilassante alla lavanda, mi vestii di fretta e raggiunsi la mia saletta dove consumavo la colazione e chiamai Petronilla "Dite a milord Bensuon di ricordarsi di andare a prendere lady Sissi, ma ditelo solo a lui..e poi non voglio essere disturbata tranne da Sua Signoria..o per motivi urgentissimi".
Iniziai a mangiare ma ero turbata.."Altea, no..se fosse Guisgard sai benissimo lui non ti ama!!E se fosse il sosia..non sai neppure chi potrebbe essere o come si chiama, magari ha pure moglie o una fidanzata..oppure è proprio fidanzato con Clio visto è arrivata con lui, ma non avevo visto gesti amorosi tra loro. Vuoi soffrire ancora per Amore? Ha detto..sembro una eroina in cerca di Tesori e del Vero Amore, ha saputo leggermi dentro".Scossi il capo, ma sentivo come la sensazione di aver conosciuto un uomo per la prima volta e di esserne attratta come non accadeva da anni..ovvero dal primo giorno avevo visto Guisgard, solo lui aveva un carattere diverso sebbene il suo volto era uguale.
E continuai la colazione, dovevo essere pacata, o mi sarei lasciata prendere dagli eventi..forse dovevo parlare con Frate Severo di nuovo, che il Duca era tornato ovvero Guisgard, o il sosia..e tutto il resto.

Galgan 23-03-2015 15.53.55

Li fissai entrambi, senza proferire risposta alcuna, poi posai lo sguardo su Arimanna, e fu allora che mormorai;

-In verità, mi auguro di essere per l'Onnipotente, quello che questa lama sarà per me, e a Lui giuro che questa spada non lascerà mai il mio essere di mia volontà, e che mai questo strumento verrà usato contro il Suo Nome-

Osservai poi l'Uomo Vetusto;

-Dove mi condurranno ora, i miei passi?-

Tessa 23-03-2015 16.41.01

Mi svegliai, ritemprata da un lungo e salutare sonno.
Mi svegliai e, sorprendentemente, scoprii di avere molta fame.

"Be', la buona Vecia sicuramente non mi negherà qualcosa da mangiare! E' così ospitale... " pensai.
Mi tirai su dal letto, non senza sofferenza per la caviglia ancora molto malandata e, nell'alzarmi, notai che il prigioniero non c'era.

"E' mattiniero!" mi dissi "probabilmente è ancora abituato agli orari della prigione.."

Ogni volta che pensavo a lui, mi chiedevo come avesse potuto sopportare la lunga prigionia e quella dannatissima maschera sulla faccia.
Fino a quel momento, le varie vicissitudini, mi avevano portato a credere che potesse essere un Taddei. Un Taddei nascosto ed esiliato da qualcuno, per qualche motivo politico. Adesso però non avevo più certezze e, in cuor mio, un po' mi dispiaceva. Sarebbe stato bello, per me, trovare qualcuno con il mio stesso cognome. Un parente qualsiasi...un cugino, un fratello... qualcuno con il mio stesso sangue, che mi facesse sentire, almeno per una volta, parte di una famiglia.
Esisteva una chiave di quella maschera, ma solo un miracolo avrebbe potuto indicarci la strada da seguire. Non c'erano nomi, non c'era storia e non c'era neppure memoria. Niente a cui appigliarsi per trovare una via, un'indizio....

Con quei pensieri in testa, iniziai faticosamente a scendere le scale che conducevano al piano di sotto e, tanto fu lo sforzo, che proprio davanti alla porta della cucina, il piede cedette e io mi trovai rovinosamente a terra.

Guisgard 23-03-2015 17.46.33

Quel bacio.
Naturale, lieve, dolce.
Icarius sentì le calde e morbide labbra di Clio sfiorare le sue, quasi come una carezza.
Come se due petali profumati si fossero posati sulla sua bocca.
Ed il pastore, sorpreso, ebbe solo il tempo di schiudere appena le sue labbra, seguendo il movimento leggero di quelle della spadaccina.
Poi la musica del carillon terminò di colpo e lui, sentendo la bocca di lei allontanarsi, aprì gli occhi.
E trovò l'azzurro sguardo della ragazza su di lui.
“Clio...” disse in un sussurro il presunto Arciduca “... io... io non ho mai baciato una donna prima d'ora... ed immagino... si, immagino te ne sarai accorta... credo che questo sia il bacio più scialbo che tu abbia mai avuto...” visibilmente imbarazzato.

Guisgard 23-03-2015 17.56.34

Mentre Tessa scendeva a fatica le scale, a causa della caviglia malandata, sentì, attraverso una finestra aperta, delle voci che provenivano da fuori, dal cortile d'avanti alla casa.
“Dimmi di quella maschera...” disse Oldano all'ex galeotto “... non la togli mai? E' abbastanza ridicolo andare in giro con quel pezzo di ferro sulla testa, non trovi?”
“Per questo ho lo scialle legato intorno al capo.” Rispose il misterioso prigioniero.
“Ma perchè non la togli?”
“Non posso...” scuotendo il capo l'ex galeotto “... me l'hanno messa e temo abbiano gettato la chiave.”
“Che assurdità!”
“Già...” annuì maschera di ferro, mentre issava un secchio d'acqua dal pozzo.
“Cosa hai combinato per meritare una simile punizione?”
“Io?” Fissandolo il prigioniero. “Nulla che io sappia.”
“Sciocchezze!” Esclamò Oldano. “Hai di certo fatto arrabbiare qualcuno. Il motivo? Donne o soldi, non ci piove. Ti conosco bene, benedetto ragazzo. Ma ora dovrai mettere giudizio, o la tua giovane e bella moglie ti manderà al diavolo.”
La maschera di ferro rise.
“E sarebbe un peccato...” mormorò il vecchio “... si vede che è tanto innamorata.”
“Innamorata?” Ripetè stupito l'ex galeotto. “Di me?”
“Certo.” Annuì Oldano. “Di chi altri sennò?”
“Questa poi...” sorridendo sarcastico il prigioniero, mentre cominciò ad innaffiare le piante nel cortile.
“Grazie.” Avvicinandosi Vecia. “E' davvero gradito quest'aiuto.”
“Così lavora un po', questo sfaccendato.” Brontolò Oldano.
Ad un tratto si udì un tonfo.
I tre corsero in casa, ma naturalmente il primo ad arrivare fu l'ex galeotto.
Vide Tessa a terra e subito la sollevò, portandola in braccio su una poltrona.
“Con questa caviglia bisogna stare attenti...” fissando la ragazza “... come va? Fa male?” Chiese a Tessa.
“No, non è nulla di che, grazie al Cielo.” Vecia controllando il piede della ragazza. “Ma dovete stare attenta.”
“Si, giusto.” Fece l'ex galeotto.
“Andate in cortile...” disse Vecia “... abbiamo una vecchia altalena. E' comoda ed è all'ombra di un pino. Io vi porterò fuori la colazione.” Sorridendo.
“Buona idea.” Alla donna il prigioniero.
Portò così Tessa in braccio sull'altalena e con lei restò là a fare colazione.

Clio 23-03-2015 18.02.49

Aprii gli occhi, trovando subito l'azzurro dei suoi.
Quel bacio era stato dolce e lieve, eppure sentivo il mio cuore battere sempre più forte.
Restai impietrita a quelle sue parole, incapace di proferire parola, ma senza lasciare mai il suo sguardo.
D'un tratto un sorriso mi illuminò il viso, risi piano scuotendo appena la testa.
"Ce l'avrai pure un difetto, nascosto da qualche parte..." dolcemente, sfiorandogli il viso in una lieve carezza.
Restammo a guardarci per un lungo istante, e cercai di reprimere il desiderio di baciarlo ancora.
"Beh, però devo dire che mi piace questo gioco..." sorrisi gaiamente "Direi che tocca a te.." alzando le spalle "Chiedimi di indovinare qualcosa di te.. vediamo come me la cavo.." Facendogli l'occhiolino.

Guisgard 23-03-2015 18.05.37

“Amica mia...” disse sorridendo la misteriosa donna a Gwen “... ma è davvero così importante sapere il come, il dove ed il quando? Io trovo così avvilente questo meschino e puerile modo che hanno gli uomini di tentare di racchiudere in un vuoto senso ciò che invece ignorano.” Rise. “Ami Penelope, no? E di certo di piace quel bel e brillante ufficiale, giusto? E allora goditi i piaceri della vita, ragazza mia. E soprattutto approfitta quando qualcuno, come me in questo momento, ti offre la possibilità di essere e di avere ciò che vuoi.”
Intanto stava albeggiando.
E quando il Sole si era ormai alzato dall'orizzonte, il calesse giunse presso un bel palazzo con le murature ricoperte d'edera.

Guisgard 23-03-2015 18.10.27

Icarius sorrise.
“Vediamo...” disse a Clio, fissando alcuni di quei giocattoli “... cominciamo con qualcosa di facile... dimmi, secondo te, qual'è il mio cavaliere preferito?” Prendendo il cavaliere di legno e rimettendolo dove l'aveva preso per farlo suonare.

Lady Gwen 23-03-2015 18.15.58

Tutto cio` era assurdo.
"Siete superficiale, madama. Cio` che si desidera essere sulla scena e fuori da essa sono cose molto diverse. Il fatto che io desideri essere Penelope sulla scna non vuol dire che io desideri esserlo anche nella vita. Si devono sempre discernere realta` e finzione."

Guisgard 23-03-2015 18.20.28

La donna rise a quelle parole di Gwen.
“Ragazza mia, tutto è scena a questo mondo.” Disse, per poi annuire al cocchiere che era sceso per aprire lo sportellino del calesse. “Non credi che il recitare, il falso, l'apparire, l'estetica sono ciò che davvero conta a questo mondo?” Scendendo dal calesse. “Credi forse che se tu non fossi così bella, il tuo affascinante ufficiale ti avrebbe degnata di uno sguardo? Ah, ingenua ragazzina... su, vieni...” con un cenno per farla entrare con lei nel palazzo.

Clio 23-03-2015 18.26.03

Lo osservai sorridendo.
"Interessante..." seguendo con lo sguardo i suoi gesti mentre metteva via il cavaliere di legno "Io direi.. sì, direi Lancillotto..." cercando e trovando il suo sguardo "Il Primo Cavaliere, l'Amante Perfetto..." sorrisi "Colui che riuscì a compiere imprese straordinarie, senza dimenticare che visse un amore che mai nel mondo verrà eguagliato..." sorrisi, diverita "Chi altri?" ridendo piano.

Lady Gwen 23-03-2015 18.31.01

Sapevo che diceva tutto cio` apposta, anche riguardo Velven, quindi cercai di ignorare quello che aveva appena detto.
"C'e` un motivo particolare per cui mi avevate proposta come protagonista?" chiesi, senza durezza nella voce stavolta.
"E` semplice curiosita`, non vi preoccupate" dissi alzando le mani.

Guisgard 23-03-2015 18.33.15

Icarius prima sorrise poi un po' imbarazzato chinò lo sguardo per un momento.
“Già...” disse a Clio “... l'Amante Perfetto... come no... un perfetto idiota direi invece...” facendosi immediatamente serio “... andiamo, ti prego... non mi va di essere preso in giro... un attimo fa hai visto che non so neanche baciare... devo farti proprio compassione, vero? L'ingenuo ragazzo venuto dalla brughiera che gioca a fare il duca...” si voltò verso i giocattoli “... anche questo è un gioco, no? Dopotutto stiamo giocando... non imparerò mai ad essere uno spadaccino, né tanto meno un duca... ognuno vuole che sia qualcuno che mai potrò essere... il popolo vuole un duca e tu speri che io sia il tuo Guisgard... forse solo Rodolfo avrà ciò che vuole... lui vuole un fantoccio, no? Ed io questo sono... un fantoccio, alle cui spalle tutti ridono beatamente...” scosse il capo “... si, un idiota sono... e sembra voglia essere pure compiaciuto... andiamo a fare colazione, ti prego...” aprendo la porta “... comunque hai indovinato... il mio cavaliere preferito è Lancillotto...”

Guisgard 23-03-2015 18.41.57

Entrarono nel palazzo.
Era molto grande e sfarzoso.
Alle pareti vi erano ovunque quadri caratteristici, enigmatici ed inquietanti.
Uno in particolare sembrava messo apposta per attirare l'attenzione.
Raffigurava Lucifero che in una sabba si mostrava sotto le sembianze di un bellissimo uomo dai capelli neri e lunghi, nell'atto di accoppiarsi con alcune seducenti streghe.
“Mi piaci, ragazza...” disse la donna a Gwen, togliendosi il cappuccio e mostrando finalmente il suo volto “... provieni da Avalon, una terra pagana, dove la gente cresce senza superstizione e paura...” accarezzando il dipinto di Lucifero.
Era una donna bellissima, dai capelli biondi, la pelle chiara e gli occhi di un azzurro limpidissimo.
“Dimmi, che maschera vuoi indossare?” Fissando Gwen. “Dimmelo ed io la darò a te...”
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Guisgard 23-03-2015 18.48.34

Altea ancora in balia di inquietudini, stava mangiando da sola, quando poco dopo qualcuno bussò.
Entrarono allora Bensuon e Sissi.
“Eccomi di ritorno.” Disse il falso conte.
“Buongiorno, lady Altea.” Sorridendo Sissi. “Non vedevo l'ora di giungere a corte.”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 02.47.46.

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