Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 18-09-2014 17.36.07

“Quest'isolotto è indipendente, milady.” Disse il pescatore ad Altea. “Anzi, la sua ubicazione non è segnata da nessuna mappa. Per questo viviamo tutti in pace. Potete chiamarla l'Isola del Duca.” Rise. “Quanto a lord Guisgard, l'ho visto partire poco fa con una carrozza. Ma ignoro dove fosse diretto. Ma credo che a breve lo ritroveremo alla festa. Io sto andando là, se volete ci andremo insieme.”

Altea 18-09-2014 17.45.32

"L'Isola del Duca" dissi sbalordita "un nome singolare direi.."
Veramente era singolare come nome..ma si riferiva alla storia di Guisgard? Come sempre..misterioso..se ne era andato via con una carrozza..l' uomo mi invitò ad andare alla festa..tornare là..e se avessi trovato i suoi uomini?
Non vi era rimedio..una volta un caro frate mi disse a Corte a Capomazda..."Ciò che è scritto in Cielo, in Terra accadrà" e se dovevo rivederli..pazienza..non sapevo più cosa fare della mia vita, ma ovviamente non mi sarei fermata e avrei espresso la mia opinione al presunto taddeide.
"Volentieri...verrò con voi alla festa, siete davvero gentile, solitamente non mi fermo con persone che non conosco..ma in voi leggo gentilezza".

Guisgard 18-09-2014 18.21.29

“Grazie, capitano.” Disse Cid a Clio, per poi, con una tale naturalezza, prenderle la mano, come per andarci insieme.
“Splendido!” Esclamò Yolanda, quasi senza badare alle parole di Clio.
I tre allora si avvicinarono su un pontile che conduceva verso una delle aperture sulla fiancata del vascello.
Salirono pochi gradini e si ritrovarono così all'interno della nave volante.
Erano in un lungo corridoio illuminato da poche lampade.
Sulla pareti vi erano quadri di scene marinare e Immagini Sante.
E ad un tratto udirono qualcosa.
“Cosa ci fate qui voi?” Una voce all'improvviso. “Chi vi ha fatto entrare?”
Proveniva da una delle tante porte chiuse lungo il corridoio.

Guisgard 18-09-2014 18.30.56

Altea ed il pescatore si diressero verso la piazzetta, dove ancora tutti erano presi da quegli allegri festeggiamenti.
E nel giungere in quella baraonda, la dama ed il pescatore videro una sorta di gara.
Una grossa cesta, colma di vino, formaggi, salumi, pane, vino, frutta secca e fresca, dolciumi e liquori era stata posta su un palo.
E chiunque fosse riuscito a farla cadere, mandando in cima al palo un disco di ferro colpendolo con un grosso martello, avrebbe fatto suo l'ambito e delizioso premio.
Molti tentarono, ma senza successo.
“Prova tu, Ammone.” Disse Palos. “Così vincerai la cesta e magari la dividerai con noi.”
“Basta giusto giusto per me.” Sbottò l'omone, per poi prendere il martello.
“Aspetta.” Fece Champenuan. “Se provi tu allora dopo nessuno avrà più occasione, visto la tua forza. Voglio tentare prima io.”
“Un cuoco forzuto!” Ridendo Afiel.
“Va al diavolo!” Esclamò Champenuan.
Caricò allora il colpo e poi mollò una decisa martellata sul disco di ferro.
Ma il colpo fu così forte ed il gesto tanto goffo che il cuoco finì per far cascare il martello sul suo stesso piede.
Lanciò un urlo di dolore, per poi cadere a terra e tenersi forte il piede.
I suoi compagni prima risero, poi, accorgendosi del colpo subito dal loro cuoco, si mossero ad aiutarlo, portandolo nell'osteria lì vicino.

Clio 18-09-2014 18.42.52

Lanciai un'occhiata sprezzante a Yolanda.
Avevo sempre detestato quelle come lei, che avevano avuto tutto dalla vita, che erano convinte che tutto gli fosse concesso, che non sapevano accettare un no come riposta ed erano convinte che il mondo girasse intorno a loro.
Mi limitai a scuotere la testa e seguire Cid che mi aveva preso per mano all'interno della Santa Caterina.
Era un luogo dove non ero stata, sontuoso ed elegante come la cabina che mi aveva ospitato.
A quella voce mi fermai all'improvviso ma sorrisi.
"Salve, sono Clio, il capitano dell'Hydra.. Ho con me un giovanotto che è stato invitato dal capitano Giusgard a visitare la nave.. Se disturbiamo torniamo più tardi.." Dissi, cordialmente.

Altea 18-09-2014 18.44.58

Osservai la scena della gara...vi erano gli uomini di Guisgard e mi misi in disparte ma osservai la scena e risi..risi come non mai...come prima
Ebbi un fremito..eppure la loro compagnia mi mancava, avrei voluto essere con loro...li vidi andare via col cuoco dolorante dentro a una osteria.
Chiamai il pescatore.."Venite con me messere..ho trovato..i miei compagni".
Entra col pescatore nella osteria e mi avvicinai a loro.."Bene..una nobildonna scompare e voi? Non ve ne curate? Dovrei sentirmi offesa?" mi finsi offesa per poi sorridere..."E il piede del nostro cuoco come sta?".

Guisgard 18-09-2014 18.51.34

“Ah, non può essere.” Disse quella voce a Clio. “Guisgard non inviterebbe mai nessun estraneo su questo vascello. Ormai vive come un eremita, nonostante i miei consigli.”
“Ma chi parla?” Chiese Cid a Clio.
“Sapete che non è educato e cortese parlare da dietro una porta?” Sbuffò Yolanda.
“E voi non sapete che non sta bene entrare nelle dimore altrui senza invito?”
“Ci ha invitati il capitano!” Esclamò Cid.
“Impossibile.” Sentenziò quella voce.
“Invece si!” Annuì Yolanda.
“Non può essere.” Replicò la voce.
“Ma insomma...” indispettita Yolanda “... uscite fuori e venite a dircelo in faccia che stiamo mentendo!”
“Se potessi lo farei!” Esclamò la voce.
"Allora verrò io da voi!" Gridò Yolanda, per poi cominciare a fissare ognuna di quelle porte chiuse.

Guisgard 18-09-2014 18.58.35

Champenuan continuava a dimenarsi per il dolore.
“Non bene, milady.” Disse Irko ad Altea. “Una brutta botta direi.”
“Mettiamoci sopra del ghiaccio.” Fece Palos.
“Voi sapete medicarlo, milady?” Chiese Miseria ad Altea. “In queste condizioni non può muoversi.”

Altea 18-09-2014 19.10.10

Mi riaccolsero..capii per loro era stato normale..loro mi davano spazio e libertà e ora chiedevano il mio aiuto, ne fui felice.
"Portatemi dell' alcol puro" dissi all' oste" e poi ghiaccio e una benda."
L'oste mi portò il tutto in fretta visto il cuoco era veramente dolente.
Passai prima con una pezza l'alcool puro, mia nonna diceva era un ottimo rimedio, fasciai il piede ma senza premere forte.."Non penso dovrei mettere un pezzo di legno" e sopra misi del ghiaccio in un tovagliolo.
Mi alzai.."Tenete la gamba sopra la sedia col ghiaccio per un pò..speriamo il piede non si sia rotto" e guardai Irko e poi il pescatore.."Secondo voi ho fatto bene, messere?Io sono una dama di corte solo..non conosco i metodi giusti".

Clio 18-09-2014 19.11.08

"Milady, non mi sembrate la persona più adatta per parlare di educazione e cortesia in questo momento..." Secca.
"Mi sembra evidente che Guisgard non abbia avuto il tempo di avvisare.." Conclusi "Beh.." Alzando le spalle, e guardando Cid con aria di scuse "Torneremo quando lui sarà presente, così ti farà lui stesso da guida.." Sorridendo "Andiamo.." a Cid.
"Quando il capitano tornerà ditegli che siamo passati.." Alla voce.

Guisgard 18-09-2014 19.46.38

Nettuno restò sorpreso da quelle parole di Elisabeth.
“Aspetta un momento...” disse “... cosa intendi dire? Vuoi forse prendermi in giro? Tu ci hai portato su quest'isola e hai mosso i fili di questa assurda storia a tuo piacimento... ed ora? Vuoi farmi credere di essere la marionetta di qualcuno? Andiamo... mi prendi proprio per un idiota, vero?” Scuotendo il capo. “Perchè vorresti fuggir via da qui? Sei una specie di regina!”
Ma in quel momento Elisabeth ebbe un capogiro...

Era in un boschetto.
Intorno a lei vi erano dei salici e tutto sembrava incantato.
Ad un tratto vide una statua.
Ai suoi piedi alcuni uomini celebravano dei rituali a lei sconosciuti.
Poi, all'improvviso, quegli uomini divennero statue di cera.
E ad animarsi poi fu proprio la statua che stavano venerando.
Elisabeth allora la riconobbe.
Era Symoin.
“Ah, amica mia...” ridendo la maga “... possibile che tu sia così ingenua? Vuoi forse raccontare tutto a quel naufrago? E perchè poi? Per non essere creduta? Se vuoi averlo per te ed andar con lui, allora dovrai escogitare qualcosa... un colpo di genio degno di... Symoin.” Rise di nuovo ed un attimo dopo ritornò statua.

Fu un momento, come una visione.
Elisabeth tornò nella realtà e vide Nettuno che la fissava in attesa di una risposta.

Guisgard 18-09-2014 19.48.46

“Siete acida e scortese.” Disse Yolanda a Clio. “Ed io comunque” rivolta poi alla voce “non me ne andrò senza aver salutato e ringraziato il capitano.”
“Non posso avvertirlo.” Fece la voce.
“Perchè mai?” Chiese Yolanda.
“Perchè non so chi voi siate.” Rispose la misteriosa voce. “Dalla voce mi sembrate due ragazze... ma dubito siate allegre donnine del porto, visto la presenza di una voce più giovane, di un bambino.”
“Due donnine?” Urlò Yolanda. “Questa poi!” Adirata. “Ditemi dove siete che voglio vedervi in faccia!”

Guisgard 18-09-2014 19.50.54

“Siete stata bravissima.” Disse Irko ad Altea.
Infatti Champenuan aveva smesso di gridare.
“Siete un'ottima infermiera, milady.” Fece Palos.
“Ora chi cucinerà?” Mormorò Afiel. “Lui non riesce neanche a stare i piedi.” Indicando il cuoco.
“Cucineremo a turno.” Disse Miseria.
“A Turno?” Ripetè Afiel. “Sei matto? Moriremo di fame! Nessuno di noi è un cuoco!”
“Al diavolo...” ancora indolenzito Champenuan “... io qui a soffrire e voi a pensare al cibo...”
“Bisognerà pur nutrirci, no?” Afiel al cuoco. “Se non saremo in forze la missione fallirà miseramente.”

Altea 18-09-2014 21.05.30

Sorrisi scuotendo il capo "Gia..le grandi imprese si affrontano a pancia piena, e poi Milord dovrebbe essere abituato a grandi cibi raffinati, vero Champenuan? Sembra una persona dal palato sopraffine..uno della sua famiglia ama la buona cucina" e feci l' occhiolino a tutti per farmi capire e perchè nessuno in osteria capisse il mio riferimento.
"E poi voi tutti sarete impegnati..faremo cosi..Sua Signoria era abituato ai migliori cibi, teneva molto alla cucina ed egli stesso in cucina impartiva ordini e pure cucinava..vi sorprendete? E io ero vicina a lui ovviamente..quindi penso il nostro cuoco si riprenderà presto" e guardai tutti "e magari potrebbe impartirmi le direttive su come preparare i pasti e io eseguirò e cercherò di essere una ottima cuoca, ma sotto la sorveglianza di Champenuan sicuramente..almeno sarò utile per qualcosa..non sono una viziata ricordatelo..e non intendo avvelenare il vostro capo" e risi a questa ultima affermazione.
Poi vidi il pescatore.."Messere, fatevi avanti..sapete è grazie a lui se sono qui..vi ringrazio molto..sappiate vi sono debitrice..prendete qualcosa, la pagherò io" e guardai Irko..senza dire nulla..forse lui aveva capito veramente come ero fatta, e pure gli altri visto avevano chiesto il mio aiuto..il problema era convincere Guisgard.

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Clio 19-09-2014 00.02.25

“Io scortese, eh?” alzando un sopracciglio “Chi è l’unica qui a non essere stata invitata?” risi appena “O pensate che a voi tutto sia concesso” a bassa voce.
Ma poi aggrottai la fronte a quelle parole della voce.
“Allora non mi avete ascoltato, sono Clio, il capitano dell’Hydra.. avete presente, la nave che avete trainato fin qui? Stavo annegando, mi avete portata a bordo e curata..” scuotendo la testa.
“Milady, è ovvio che il capitano non è qui, altrimenti sarebbe già arrivato, io ve l’avevo detto di corrergli dietro alla festa per ringraziarlo.. non datemi mai ascolto, mi raccomando.. Andiamo, su.. torneremo quando ci saranno il capitano, Irko e gli altri.. è inutile star qui a discutere.. ci servirà pur una guida che ci mostri la nave no?” sorridendo a Cid.

Galgan 19-09-2014 00.41.17

In una piccola chiesa immersa nei boschi.......

Salutai l'alba di un nuovo giorno, come sempre immerso nelle preghiere mattutine; quella, ormai da anni, era divenuta una piacevole e rassicurante consuetudine, la spinta che mi portava ad affrontare la giornata nella serenità e nella pace; ogni lettura ed ogni incombenza che portavo a termine, in quel mio piccolo Eden, era il frutto di quel mio fronteggiare me stesso, ogni mattina, prima che il sole sorgesse.
Pregavo per la mia anima, perché rimanesse integra, pregavo perché il mio spirito non risultasse mai fiaccato, né incerta la mia volontà......Pregavo perché il Male non potesse mai ghermire con i suoi artigli la mia fragile umana natura, pregavo perché mi venisse mandato un Segno.
Dopo le preghiere mattutine, andavo ad aprire il recinto di Pegaso, e lo lasciavo libero di pascolare nella radura, per poi dedicarmi a tutte quelle incombenze necessarie alla mia solitaria esistenza, anche se, vagando nei boschi in cerca di erbe, o a far legna, avevo imparato che il mio senso di solitudine, era in effetti solo vana illusione....
In realtà, non ero mai stato solo, perché il Respiro di Dio era ovunque; nelle numerose varietà di volatili che popolavano la Grande Quercia che volgeva sempre il suo antico sguardo sulla chiesa, nella colonia di volpi che talvolta si avvicinavano, incuriosite, a quell'uomo vestito di saio, nel fiume gorgogliante poco lontano, sempre prodigo di vecchie e insolite storie, nella musica del vento tra le fronde, nel canto del focolare della sera......
No, non ero affatto solo, ma ero come facente parte di un Regno, un Regno di perfezione e pace, un Regno che cercavo di tenere vivo con le mie preghiere e i miei studi.
Tuttavia, in quell'alba di un nuovo giorno, le mie preghiere avevano assunto un nuovo, insolito significato, erano animate da sgomento, lo sgomento che, talvolta, ci portano le ombre del passato; quella mattina pregai con cupa disperazione, giungendo quasi alle lacrime, perché i fantasmi che avevo creduto sepolti, tornavano a reclamare il loro dazio oscuro, un dazio fatto di gesti fasulli e di cose non dette.
Quindi, pregai.
Pregai per i miei genitori, perché potessero trovare finalmente la pace.
Pregai per mio fratello, perché si dimostrasse un governante saggio e accorto.
Pregai per Eloisa, augurandole di vivere felice con mio fratello.
Pregai perché ognuno di loro, dalla mia patria lontana, dimenticasse semplicemente della mia esistenza.....
La giornata, comunque, proseguì, tornando alla consueta normalità, restituendomi quella serenità faticosamente guadagnata; l'inverno stava per giungere, ma la legnaia era ben fornita, e avevo provviste sufficienti, le quali, se consumate con la consueta morigeratezza, sarebbero tranquillamente perdurate fino alla primavera.
Ma col sopraggiungere della sera, lo stato di cose mutò nuovamente, mentre giacevo nel letto, dopo tanto tempo, sognai.
Mi trovavo in un lago, con l'acqua fino alla vita, fissavo il cielo, e con le braccia alzate urlavo
-Parlami! Ti prego, dammi un Segno!-
Poi, un vento impetuoso si alzava su quelle acque tranquille, e una luce, violenta ed improvvisa, irradiava quei luoghi; era quasi accecante.....

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Mi svegliai, madido di sudore, mi alzai dal letto e mi recai alla finestra, che aprii.
Respirai a lungo l'aria frizzante della notte.

elisabeth 19-09-2014 08.21.26

Guardavo Nettuno ......mentre senza prendere respiro mi gettava in volto una sua verità......si perchè la gente si gonfia l'anima e la mente perchè scopre una verità che magari non riguarda nessuno che non loro stessi..........i battiti del cuore stavano accellerando paurosamente......quell'uomo stava facendo uscire dalla mia bocca parole e pensieri che mai e poi mai avrei pensato fossi in grado si fare.....ma...uno strano senso di nausea e di vertigine mi allontano' da lui.....fui trasportata...come lungo le linee del tempo.....prima buio e poi....i chiaro di una radura tra alti salici....il profumo era cambiato...non piu' salmastro ma l'odore delle foglie della terra umida.......solo il tempo di rendermi conto dove fossi.....che udii delle voci e seguendone la provenienza con ,o sguardo vidi una statua.........credevo di morire......ero io...no...non ero io ....quella era l'altra me stessa....intorno a lei alcuni uomini accendevano dell'incenso.......e con la terra si imbrattavano il loro petto nudo.........non era solo terra.....era terra e sangue....un giovane cervo era stato ucciso...e con il suo sangue puro......stavano compiendo un rituale...dedito a Lei.......ma la scena prese un'altra forma....gli uomini diventarono cera e la statua si svegliò dal sonno........Symoin...cosi' orgogliosa...così fiera di se..come la Circe...scese dal suo piedistallo e mi venne incontro........" sapete Symoin ?...quando vi vedo e' come guardarmi allo specchio ed avere la sensazione di non riconoscermi......avrei giurato che li avresti trasformati in porci.....ma hai scelto la cera.....e se ci penso...dei grandi ceri umani...........per quanto riguarda Nettuno....non mi crederà mai...di questo ne sono piu' che sicura.......e per quanto riguarda andar via da qui...penso di non avere altra scelta...Pileo non so dove sia....il suo piano per incontrare la vecchia Signora e' fallito....e non voglio neanche fermarmi a pensare cosa sia successo sulla mia di isola..........Nettuno deve tornare ad avere fiducia in me.......un colpo di genio alla Symoin......."...risi quasi mi alleggerisse l'anima...." Lo trasformo in una zattera di lusso....."....La sentii ridere e tornare statua......tutto era ritornato come prima.....e io sapevo cosa intendesse Lei.....lo sapevo benissimo...il punto era riuscirci...provai ancora il senso di vuoto......buio e poi la fioca luce dlella sera...difronte a me un Nettuno che aspettava la risposta......lo avrei preso a ceffoni....." Cominciamo col chiarire il fatto che qui ci siete arrivati voi e io non vi ho condotto da nessuna parte...siete stati voi a bussare alla mia porta.........
ribadisco che sulla mia testa c'e' sempre qualcuno...credo anche sulla vostra...Messer Libertà........e non si e' una Specie di Regina.....o si e' Regina o non la si e'........ora.....se ho deciso di andar via.....non e' un problema vostro......anche perchè come l'avete trovata quella zattera io ve la distruggo.......e distruggerò ogni cosa voi vogliate fare .....per andar via senza di me......quindi.....mi spiegherete dove avete messo il vostro amico Pileo....scomparso ?......ha deciso di rimanere sulla mia isola ?...infondo una vale l'altra...anche se da dove veniva....l'ambientino era piu' piacevole......".........Ero avvelenata...un uomo così stolto..nono lo avevo mai incontrato in verità nella mia vita avevo incontrato solo Pileo......ma questo era il massimo........
Lo guardavo mentre mi osservava con i suoi occhioni nocciola......cosa aspettava che mi trasformassi in zanzara per schiacciarmi da qualche parte ?.......ma...gli occhi si posarono sulle sue labbra...erano ben fatte.....e dovevo ammettere che quando sorrideva era affascinante.....come se qualcuno mi avesse spinta tra le sue braccia.....alzandomi sulle punte dei piedi.......gli posai un bacio.......avevo posto un sigillo...era Guerra o Pace ?........

Guisgard 19-09-2014 16.44.50

“Già...” disse Irko a quelle parole di Altea “... potrebbe essere un'idea...”
“Di che diavolo parli?” Fissandolo Miseria.
“Di ciò che ha detto lady Altea.” Rispose il Rosso. “Champenuan per un po' non potrà certo dedicarsi alla cucina e noi comunque avremo bisogno di mangiare... ed ecco allora che occorrerà qualcuno per aiutarlo... e noi abbiamo la candidata... proprio lady Altea.”
“Idea splendida!” Esclamò Afiel.
“Ma Guigard accetterà?” Mormorò Lainos.
“Non pretenderà certo di farci morire di fame!” Scuotendo la testa Afiel.
“Dopotutto” disse Palos “milady non recherà alcun danno e non correrà nessun rischio, visto che passerà gran parte del tempo in cucina.”
“Si, la penso anche io come te, Palos.” Annuì Irko. “E Champenuan le darà le giuste direttive.”

Guisgard 19-09-2014 16.53.29

“Io non intendo andarmene.” Disse Yolanda.
Si avvicinò allora alle varie porte, fino a quando non riconobbe quella da cui proveniva la misteriosa voce.
“Non potete entrare!” Esclamò Cid.
“E chi l'ha detto!” Decisa Yolanda.
Allora aprì la porta ed entrò.
Era una stanza che mostrava una sontuosità negli arredi degna di un alloggio nobiliare.
Le pareti facevano sfoggio di stoffa turca di un raffinato e prezioso porpora, intessuta di gigli verde oro.
Dal soffitto scendeva un'elegante lampada di maiolica di Amalfi, smaltata e dai colori vivissimi.
Sulle pareti erano inchiodati, come trofei di guerra, pregiati foderi alla moda Bizantina e laminati d'argento, con armi di vario tipo e cultura, dalle impugnature intarsiate con gemme preziose e rarissime.
E sul pavimento era steso una magnifico tappeto ottomano, morbido e profumato al punto che due amanti, se l'avessero voluto, avrebbero potuto giacere su di esso e fare l'amore.
Poi ovunque, su un basso tavolino, su un comò indiano e su alcune poltrone foderate al gusto greco, vi erano calici di cristallo, scodelle di ottone, monili d'agata e di giada, vassoi d'oro, piatti di porcellana giapponese e posate di notevole fattura ed eleganza.
“Sembra la stanza di un principe...” mormorò Cid.
“Si...” annuì meravigliata Yolanda.
“Che insolenti!” brontolò la misteriosa voce. “La vostra scortesia non ha limiti!”
I tre si guardarono allora intorno, ma non videro nessuno.

Altea 19-09-2014 16.53.52

"Perfetto" dissi agli uomini sorridendo "la cosa che più mi gratifica è la fiducia che riponete in me..e pure la amicizia..voi non immaginate quanto sia importante per me ora sentire tutto questo..e spero pure il vostro capitano sia d' accordo...".
Guardai Champenuan.."Dunque..voi sarete il mio maestro...ma non siate troppo cattivo, spero di essere al vostro livello..ma ovviamente io sarò solo una vostra aiutante..come si dice..l'unione fa la forza".
Guardai il suo piede.."Ora dovremmo fare in modo di tornare nel veliero..prima si gonfi troppo il piede e poi non riesca a camminare, che ne pensate? Non può certamente andare in giro per la festa conciato cosi".

Clio 19-09-2014 17.01.29

"Vorrei davvero conoscere chi le ha insegnato le buone maniere.." brontolai, sempre più esasperata dall'atteggiamento di Yolanda.
Adesso si metteva anche ad aprire le porte.
Osservai per un momento quella stanza, lussuosa e colma di meraviglie d'ogni genere, somigliava un po' alla cabina che mi aveva ospitato.
Ma la voce aveva ragione, non potevamo curiosare così.
"Beh, fate quello che volete, io me ne vado.." sbuffai, tornando sui miei passi.

Guisgard 19-09-2014 17.58.07

Quel fiume di parole di Elisabeth e poi quel bacio.
Nettuno ne restò sorpreso.
Era stato come un sigillo, per marchiare a fuoco uno schiavo.
Questa almeno era l'intenzione della falsa Symoin.
Ma forse Nettuno era uno schiavo ribelle.
“Donna...” disse, prendendola per le braccia e strattonandola con vigore “... ma chi sei? Chi sei davvero? Un'incantatrice? O una pazza? O forse entrambe le cose!” La fissava negli occhi. “O magari il pazzo sono io... o vuoi rendermi tale...” e dagli occhi cominciò a guardarle la bocca.
Allora la strinse a sé e la baciò con mascolina passione, con energica virilità.
Il corpo di lei era stretto a quello di lui.
Il mantello era caduto a terra per la foga di quel bacio ed Elisabeth si ritrovò di nuovo con indosso solo quel vestito leggero che ora il fresco vento del mare faceva alzare ed aprire, mostrando parte delle sue gambe.
“D'accordo...” lasciando Nettuno che le sue labbra si allontanassero da quelle di lei “... hai vinto... ti porterò con me... ma sappi che comando io adesso... che deciderò io soltanto dove andremo e cosa faremo... intesi?” Guardandola nuovamente negli occhi.

Guisgard 19-09-2014 18.06.25

“Io invece non uscirò da qui senza aver ringraziato il capitano.” Disse Yolanda, per poi guardarsi intorno in quella ricca e sfarzosa stanza.
Cid allora fissò Clio e scosse la testa, come a voler biasimare il comportamento della nobile damigella.
“Testardi!” Esclamò quella voce.
Cid, nell'udirla di nuovo, vagò con lo sguardo per quei monili e qualcosa attirò la sua attenzione.
Era un bellissimo libro con una copertina rilegata e curata.
E come titolo recava “Il Romanzo della Margherita”.
Il ragazzino allora si avvicinò a quel libro, ma qualcosa lo bloccò.
Un piccolo specchietto, posto accanto al libro, che cominciò ad illuminarsi.
E un attimo dopo, riflessa in esso apparve qualcosa.
L'immagine di un fiore.
Una margherita.
“Si può sapere cosa cercate qui?” Chiese loro il fiore, che un momento dopo si mutò in un'immagine dai tratti umani.
E i tre, dalla voce, capirono che era stata lei ad aver parlato loro sin dall'inizio.
http://bloggfiler.no/sandrami.blogg....58120-n400.jpg

Guisgard 19-09-2014 18.16.00

“Non temete...” disse Champenuan ad Altea “... ora voglio solo riposarmi un po' qui... dopo, quando tornerà Guisgard, andremo insieme a lui al vascello.”
“Si, lui ha detto di attenderlo qui alla festa.” Annuì Miseria. “E tra breve lo vedremo arrivare.”
“Allora direi di goderci ancora un po' la festa, no?” Sorridendo Afiel.

Altea 19-09-2014 18.25.16

Annuii.."Scusatemi, non sapevo le intenzioni di milord Guisgard..ma come faremo? Champenuan ha espresso la volontà di rimanere qui a riposarsi..e voi volete andare alla festa..riuscite a camminare?" guardai il cuoco e poi gli uomini.."Beh Ammone è forte abbastanza da poterlo portare fuori, altrimenti posso rimanere io qui con lui e voi potete andare a divertirvi alla festa fino all' arrivo di Milord...decidete voi".
Mi sedetti a un tavolino, ero abbastanza stanca pure io...potevo udire le urla e voci festanti fuori.
Guisgard, pensai, per loro era proprio come il loro Duca...e io come lo vedevo? Non sapevo affatto..per me era uno sconosciuto..mi avevano tanto narrato di lui da pensare da conoscerlo bene..invece non era così. Ma notavo era lui che non voleva farsi scoprire..o solo a chi volesse lui...beh d' altronde pure io ero così, non dovevo meravigliarmene.
Guardai gli uomini aspettando la loro decisione.

Clio 19-09-2014 18.43.37

Restai meravigliata da quel piccolo specchietto.
Dunque era lei a parlare?
Che cosa curiosa!
Non avevo mai visto nulla di tanto strano.
E ancor di più mi sentivo a disagio stando lì.
"Non cerchiamo niente.. Ve l'ho detto.. Questo giovanotto aveva il desiderio di visitare la Santa Caterina, e io ho chiesto al capitano se poteva salire a bordo, e lui mi ha detto di portarlo e accompagnarlo.. Tutto qui.. Ma dato che non c'è nessuno ce ne andremo, vero Cid?" Cominciavo veramente a perdere la pazienza.

Guisgard 19-09-2014 19.38.54

“Andate pure a divertirvi.” Disse Champenuan ad Altea e agli altri. “Io me ne starò qui buono buono, a riposare. Poi, quando la festa sarà finita, torneremo al vascello. Naturalmente Ammone mi aiuterà. Vero, vecchio mio?”
Ammone annuì.
“Allora torniamo alla festa!” Ridendo Afiel. “Ho voglia di divertirmi! Magari beccheremo di nuovo il cantore e ci racconterà altre storie!”
Ma Irko apparve inquieto all'improvviso.

Altea 19-09-2014 19.44.19

"Bene..allora rimarrà Ammone con voi e sono certa sarete in buone mani..da come ha concluso la faccenda gettando a mare quello sconosciuto".
Andai vicino Afiel che fremeva per uscire ma guardando Irko mi accorsi del suo volto turbato e tolsi la mano dal pomello della porta.."Messer Irko...che vi succede? Siete diventato serio improvvisamente..cosa vi preoccupa?"

Guisgard 19-09-2014 19.47.00

Quello specchietto, con quell'incredibile immagine di margherita divenuta poi fanciulla, meravigliò non poco sia Cid che Yolanda.
I due infatti fissavano con occhi spiritati lo specchietto, mentre Clio cominciava a mostrarsi indifferente.
“Ma...” disse Cid “... dov'è il trucco?”
“Che trucco?” Chiese la fanciulla riflessa.
“Beh...” fece Cid … tu parli...”
“Certo!” Esclamò quella. “Parlo e dico la verità!”
“Gli specchi mentono sempre invece.” Mormorò Cid.
“Io non sono uno specchio.” Replicò la fanciulla. “Sono una margherita.”
“Una margherita si sfoglia...” fissandola Cid.
“Appunto.” Sorridendo la fanciulla. “Per avere un responso.”
“Ah si?” Incuriosita Yolanda. “Allora voglio sapere di questa stanza... quella spada...” indicando una delle armi sulle pareti “... da dove arriva? Io non l'ho mai vista.”
“Dall'Isola di Prosidia.” All'improvviso una voce alle loro spalle.
“Come fai a dirlo?” Chiese Yolanda alla fanciulla, senza essersi accorta che qualcun altro aveva parlato.
“Perchè la nave su cui l'ho predata batteva bandiera di Prosida.” Rispose la voce.
“Capitano!” Voltandosi Cid.
In quel momento anche Yolanda comprese e si girò verso chi aveva parlato.
E videro Guisgard.
“Benvenuti sulla Santa Caterina.” Sorridendo lui.

Clio 19-09-2014 19.57.51

Era davvero strana quella margherita.
Yolanda aveva ragione, c’erano armi meravigliose in quella stanza, se mi ci fossi soffermata sarei rimasta imbambolata per ore, come davanti alla bancarella di messer Brauron.
Mi voltai di scatto a quella voce, e sorrisi, nel vedere che il capitano non sembrava infastidito dalla nostra presenza.
“Capitano..” sorrisi, con un leggero cenno del capo “Vi ho portato il vostro ospite..” indicando Cid senza smettere di sorridere.

Guisgard 19-09-2014 19.58.04

“In verità...” disse Irko ad Altea “... ripensavo proprio a quel cantore... a ciò che ha detto sul Fiore Azzurro ed a quei misteriosi nemici... noi credevamo si trattasse di un viaggio, ma se ciò fosse vero invece ci attendono anche ignoti pericoli...”
“Magari quel cantore ci ha raccontato solo una vecchia leggenda.” Fece Miseria.
“Si, vedrai che non c'è nulla di vero.” Annuì Afiel.
“Speriamo...” mormorò Irko.

Guisgard 19-09-2014 20.10.16

Guisgard sorrise e salutò con un cenno del capo.
“Allora” disse poi “stasera è speciale per la Santa Caterina. Visti gli ospiti che mi hanno raggiunto.”
“Capitano...” fece Cid “... abbiamo visto lo specchio... cioè la margherita...”
“Davvero?” Ridendo appena Guisgard. “Bene, allora immagino sarete diventati amici.”
“In verità” scuotendo il capo Yolanda “è un po' saccente.” Poi sorrise. “Ma a me premeva salutarvi e ringraziarvi, capitano.”
“Davvero?”
“Si, per avermi liberata.”
“Iddio ci Ha creati liberi.” Rispose lui. “Dunque io non ho fatto poi granchè.”
“Vi sono debitrice.” Entusiasta lei. “Come posso sdebitarmi?”
“Vorrei un favore...”
“Qualsiasi cosa!”
“Vivete.” Fissandola. “Vivete e amate. Perchè l'uno non è possibile senza l'altro. E non permettete mai a nessuno di vivere al posto vostro.” Guardò poi Clio. “Oggi vi vedo molto solare, milady. Sarà forse l'atmosfera della mia nave? O la perspicacia della mia margherita ad essere riuscita a fare ciò?” Le fece l'occhiolino. “Beh, allora direi di approfittare del buonumore del nostro capitano e cominciare la visita guidata della Santa Caterina.”
“Hurrà!” Gridò Cid.

Guisgard 19-09-2014 20.15.04

I sogni.
Esseri e figure misteriose fatte di sensazioni e stati d'animo, paure e desideri.
L'aria fresca della notte sembrava intrisa di vaga magia.
L'umidità annunciava già il tepore del nuovo giorno e a stento si potevano intravedere nel cielo solo le stelle più luminose.
Un saggio d'Alessandria un giorno parlò dei sogni, distinguendoli in due tipi.
Quelli che nascono dal profondo del nostro animo e quelli che invece giungono da lontano.
E cosa può condurre più lontano un uomo se non il cammino verso il suo stesso Destino?
E Galgan conosceva tutto ciò.
Conosceva che il cammino di un uomo, di un cavaliere, deve essere annunciato da segni e sogni.
E sta poi a lui riconoscerli.
La notte, così, trascorse rapida e l'alba non tardò a mostrarsi, rischiarando quell'angolo di foresta e allontanando le ombre e l'oscurità.
Ma non i fantasmi che si annidano nelle tenebre.
E spesso nella luce la vita tesse la sua arte più grande: gli incontri.
Fu così, verso Mezzogiorno, che Galgan udì prima dei rumori, poi scorse qualcosa lungo il sentiero che dava verso il cuore della foresta.
Due figure a cavallo.
E venivano verso la sua dimora.
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Altea 19-09-2014 20.51.14

Feci agli uomini segno di uscire tranne Ammone e Champenuan, quella osteria non era nemmeno il luogo adatto per parlare.
Mi sedetti al bordo di una piccola fontana e mi rivolsi agli uomini che mi seguirono.."Io sono andata via..non ho sentito cosa ha detto quel cantore..non avete notato non ho più quella veste dal valore prezioso, veniva dalla Francia..l' ho data a quella bottega laggiù per essere più sobria ma elegante, non ho preteso soldi..la donna della bottega può venderlo e prendersi il ricavato..era un dono..si..del Duca Dominus".
Rimasi un attimo in silenzio cercando di scacciare quei fantasmi del passato.."Cosa vi ha detto dei nemici quel cantore? Come avete visto so molto dei Taddei e quella..maledizione..ovvio..ma per quanto il Fiore Azzurro..infatti..un viaggio verso dove? Tentai di spiegarlo a milord Guisgard, lo invitai a corte a non accettare..il Duca ha voluto dargli questa missione sapendo le conseguenze, ma pensate lo voglia al Trono? Io temo per la sua incolumità...si..milord si preoccupa per me? Ma è più in pericolo lui..e siccome Dominus è mutevole, forse, ora pure si starà struggendo della mia scomparsa..sa sono così ma a me tiene molto".
Era strano, attorno a noi vi era folla e fervore eppure fu come fossimo ovattatai da quei rumori.."Dove potrebbe essere sbocciato? Dovremmo girare tutto il mondo..magari potrebbe sbocciare pure qua quel Fiore Azzurro..ma deve essere speciale e forse come tutte le cose speciali e rare pure avere qualcosa di miracoloso.".
Poi guardai Irko..."Ditemi dunque di questi nemici..e soprattutto del fatto non sia un viaggio e di questi ignoti pericoli".

Clio 19-09-2014 22.01.50

Sorrisi, non vista, mentre Guisgard parlava con Yolalnda.
Un altro romantico, pensai, mentre immaginavo una piccola e scontrosa Clio scuotere la testa e alzare gli occhi al cielo.
Smettila di assomigliargli, diamine, mi distrai!
Ma stavo ancora sorridendo quando lui si voltò verso di me.
“Beh..” lanciando un’occhiata divertita a Cid “Un capitano è felice quando lo è la sua ciurma, no? E l’entusiasmo di questo ragazzo è terribilmente contagioso..” risi appena, restando per un secondo con gli occhi in quelli di Guisgard.
“VI seguiamo, allora, capitano..”.

Galgan 21-09-2014 15.36.47

Due cavalieri.
In verità, li sentii arrivare prima di vederli, percepii la loro presenza prima che giungessero, che apparissero, come gli angeli di Abramo, a guisa di immagini evocate dalla stessa Natura onnipresente, laggiù nel sentierino che sbucava dal cuore stesso dei boschi.
Lasciai le mie letture, chiudendo il tomo con un sospiro.
A volte, le percezioni di ciò che sta per avvenire sono possibili anche a noi, creature dalle umane fragilità; si dice che ciò avvenga quando siamo in punto di morte, oppure se siamo stati toccati dalla Divinità, che ci ha elargito questo fardello in veste di dono, per farci capire quanto siano appese ad un esile filo le nostre esistenze; tuttavia, esiste un'altra possibilità, un'altra combinazione di fatti e avvenimenti che ci consente di percepire quanto sta per accadere, ed è quando il Destino bussa alla nostra porta.
Forse, fu proprio per quello che abbandonai le mie letture e andai a sedermi, in silenziosa attesa, nel giardino della chiesa, ed invero il mio istinto non fu nel torto, perché il Destino giunse, mandando i suoi araldi, due cavalieri.
Li vidi, e silenziosamente annuii, ringraziando Dio per la sua misericordia.
Con la mente tornai ad anni prima, prima che il saio sostituisse le candide vesti e prima che la spada si facesse croce, e ricordai.......Il Cavaliere del Cervo e quello dell'Aquila, avevano forse lasciato il Reame dei Sogni per apparirmi, come corporee apparizioni del Segno tanto atteso?
Oppure, più semplicemente, due viandanti dalle semplici, umane vesti, giungevano in quel ricovero tra i boschi in cerca di ospitalità, portando con loro il fardello di una particolare coincidenza?
Talvolta, il Destino ama giocare, ma Dio no.
Dio ha sempre un disegno, per ognuno di noi, non importa quanto a noi imperscrutabile; e fu con quello spirito che mi alzai dallo sgabello di pietra ed andai incontro ai due viaggiatori, deciso a dare loro degna accoglienza; purtroppo, quando parlai, la voce mi uscì oltremodo arrochita, in quegli anni le occasioni di parlare erano state alquanto sporadiche, pochi pellegrini di passaggio, e nel resto del tempo mi ero votato al più assoluto silenzio, eccezion fatta per le mie sussurrate preghiere.
Sperai che il mio messaggio giungesse ai viandanti, a dispetto del suono cupo della mia voce:

-Salute a voi, cavalieri, e su di voi la benedizione del Dio dei pellegrini-

Guisgard 22-09-2014 16.04.55

“Sarà un vero onore farvi da Cicerone.” Disse Guisgard ai tre, per poi pregarli di seguirlo.
Il presunto impostore li condusse così attraverso la stiva, facendo visitare loro la dispensa, i depositi per tutto ciò che occorreva durante un viaggio ed infine la sala delle caldaie.
Qui mostrò loro il funzionamento del cuore pulsante dell'incredibile vascello volante, dove veniva bruciato il combustibile, perlopiù legna, per far muovere la Santa Caterina.
Visitarono poi gli alloggi dell'equipaggio e la mensa dove tutti mangiavano.
Seguì poi l'armeria, la biblioteca e la sala dei biliardi.
Arrivarono infine davanti ad una sontuosa porta di legno, decorata ed intarsiata ad arte.
“E questo” mormorò Guisgard “è il vero centro del vascello.”
Aprì allora quella porta e agli occhi di Clio, di Cid e di Yolanda si mostrò una sala unica nel suo genere.

Clio 22-09-2014 16.10.28

Seguii volentieri il capitano nei vari ambienti della nave, era davvero maestosa e imponente, oltre che elegante e curata nei minimi dettagli.
Ero colpita.
D'un tratto, Guisgard aprì la porta di una stanza assai particolare.
"Il cuore del vascello.." ripetei piano "Interessante..." con un leggero sorriso.
Restai così as osservarla, rapita, per un lungo istante.

Guisgard 22-09-2014 16.22.40

“Quel cantore” disse Irko ad Altea “è stato molto vago ed enigmatico... ha parlato di un misterioso nemico, senza però accennare ad altro...”
“Con ogni probabilità” fece Miseria “ci ha narrato di qualche antica leggenda. Parliamoci chiaro, amici, nessuno sa nulla riguardo al Fiore Azzurro e dunque tutto ciò che ruota attorno al suo mito deve per forza di cose essere frutto di tradizioni e roba simile.”
“Eppure” mormorò Palos “spesso dietro ad ogni leggenda vi è sempre qualcosa di vero...”
E a quelle sue parole qualcosa di inquieto sembrò scendere su tutti loro.
Intanto, tutt'intorno, la festa procedeva, mentre ormai quel giorno giungeva pian piano alla fine.

Guisgard 22-09-2014 16.27.42

La porta si aprì e Clio, Cid e Yolanda si ritrovarono in un'incredibile sala dai tratti fantastici.
Era completamente rivestita in legno di noce, sia sulle pareti che sul pavimento.
Una larga e raffinata lampada ad olio, di gusto orientale e rivestita di vetri colorati, illuminava quell'ambiente e grazie ad alcune fessure di varie forme e dimensioni generava insoliti effetti e giochi di luce in continuo movimento.
Al centro della sala vi era un vasto e robusto tavolo, con una larga mappa divisa in tanti tasselli quadrangolari mobili.
Su di essa erano raffigurati i mari e tutte le terre conosciute.
Sulla parte di fronte, poi, si trovava un'altra mappa, stavolta di forma semicircolare e girevole, con impresse su di essa le costellazioni visibili nei cieli.
“E...” disse incredulo Cid “... e questa? Cos'è questa stanza, capitano?”
“E' la cosiddetta Sala dei Bottini.” Rispose Guisgard.
http://www.giuseppeborsoi.it/wp-cont...di-Galilei.jpg


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