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"Davvero verrai con me? Non sai quanto io ne sia felice...." rannicchiandomi addosso a lui.
"Grazie..ecco a voi il libro firmato" sfoggiando quel sorriso che era forzato, non scrivevo per essere adulata, la fama ma per informare, per approffondire e per la mia passione per la scrittura e la storia, l'archeologia datami da mio padre. Ad un tratto una mano maschile si protende e non parla, firmo il libro e lo chiudo e alzo il volto sorridendo. E lo vidi lì, silenzioso, che mi guardava in modo misterioso ed enigmatico.."Vi è qualche problema?" sorridendo. "Affatto, ho letto il vostro libro e devo farvi i complimenti, finalmente qualcuno che narra con passione e con prove reali". Il mio ego si riempì di soddisfazione ma a colpirmi erano quegli occhi chiari, cosi belli e cristallini, e risaltavano nei capelli bruni e il suo volto bello e sicuro di sè. Ma non potevo prolungarmi di più ma qualcosa era scattato in me anche se non credevo all' Amore a prima vista.. Accavallai la gamba e risposi.."Grazie, non sapete quanto il vostro complimento mi abbia dato soddisfazione...signor..?" Lui prese il libro e mi salutò sorridendo e guardandomi.."Grazie signora Altea, dovere..." e se ne andò. Lo seguii con lo sguardo e rimasi ferma sulla sua sagoma da dietro che sicura usciva dal Palazzo dove avveniva la manifestazione. Tornata in camerino presi le mie cose e vidi un mazzo di fiori, erano delle bellissime rose rosse e lessi.."Doveroso, signora Altea.." e capii erano sue ma non si era firmato..quel nome sarebbe diventato un meraviglioso enigma da scoprire." Quella sua domanda e sorrisi accarezzando il suo bel viso.."Ovvio...ti presenterò come il mio uomo, il mio fidanzato..buffo a mio padre verrà un colpo..saperlo dalla stampa. Per me tu sei questo" guardandolo seria in quegli occhi come uno specchio "E spero sia altrettanto per te, è strano io abbia paura tu...possa non amarmi davvero" a bassa voce abbassando la testa in un sospiro. |
Sorrisi a quelle parole di Goz.
“Beh, possiamo parlare anche con questo Ylo, allora?” Chiesi. Ero sempre più curiosa riguardo quel robot, volevo sapere che cosa stesse succedendo, e mi chiedevo se quei due sapessero qualcosa. |
Gli occhi neri di Elv restarono per lughi istanti in quelli verdi di Gwen, senza che le sue dita lasciassero il reggiseno della ragazza.
Poi staccò il gancetto e lei sentì il suo reggiseno scivolare via, sotto la maglietta. "Me..." disse lui "... sicura? Non mi detesti?" |
Goz annuì e tramite uno dei sorvelianti mandò a chiamare Ylo.
Il ragazzo arrivò poco dopo, ancora scosso per l'accaduto. Allora Goz gli raccontò tutto. "Quindi" disse infine "queste tre belle scienziate vorrebero capire cosa sta succedendo... tu che ne pensi?" "Non ne ho la più pallida idea, dottoresse." Candidamente Ylo a Clio ed alle altre due. "Forse un cortocircuito... non so... ma ditemi... ora il robot è pericoloso?" |
Non sapevo se si aspettasse o meno la mia risposta.
Forse sì, vista la sua domanda,ma non avrei saputo dirlo. Sentii il reggiseno scivolare, ma non staccai i miei occhi dai suoi. "No..." mormorai aggrottando appena la fronte "Non l'ho mai fatto... Non ci sono mai riuscita, che tu voglia crederci o no..." mentre gli accarezzavo i capelli corvini. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lui sorrise ad Altea.
Un sorriso enigmatico. "A breve albeggerà..." disse "... cerca di riposare un pò... io farò due passi... la ferita al braccio brucia e quindi non riuscirei comunque a dormire... riposati, domani ti attende la conferenza con i tuoi fans... io che ruolo avrò? Magari quello di Ambrogio... il tuo autista personale." Ridendo. |
"Forse dovresti..." disse Elv a Gwen "... si, forse si..." mentre il reggiseno di lei era ormai prossimo a venir via da sotto la maglietta.
Allora lui fece scivolare dentro la mano, fino a raggiungere il seno nudo di lei. |
“Ancora non lo sappiamo...” guardando il nuovo venuto.
“Ma ci occorrono da lei tutte le informazioni possibili delle impostazioni di Gutalax.. perché quello che le nostre apparecchiature rivelano, è sconcertante!”. Poi mi voltai verso il robot. “È lui..” indicando Ylo “Il creatore di cui parlavi, Gutalax?”. |
Mi si mozzò il respiro quando il calore della sua mano si spostò raggiungendo il mio seno, per poi fuoriuscire in piccoli sorsi d'aria intermittenti, mentre socchiudevo gli occhi per un piccolo istante.
"No, non credo... Ho poche certezze in vita mia, ma questa è una di quelle..." mormorai piano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Certo, dottoressa...” disse Ylo a Clio “... ho qui il mio pc portabile dove ho memorizzati tutti i piani delle funzionalità del Gutalax... mi dia qualche minuto e li scarico tutti.” Accendendo il suo computer.
Il robot allora guardò Clio. “N-o, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a.” A lei. “I-l s-i-g-n-o-r Y-l-o è p-o-c-o p-i-ù d-i u-n t-e-c-n-i-c-o.” “Al diavolo!” Sbottò Goz. “Si può sapere chi è questo che definisci il tuo creatore, ammasso di latta? Io sono il tuo capo, il tuo boss ed il tuo padrone! Io ti ho ideato e posso rottamarti come e quando voglio!” Ma il Gutalax non rispose nulla. |
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