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Goz ed i suoi presero a discutere dell'accaduto.
“Pare che l'attacco al convoglio” disse il capitano agli altri “sia stata opera di Gufo Nero. Quel grandissimo figlio di cagna deve aver guidato lui stesso l'assalto.” “Come fato a dirlo, capitano?” Chiese Sbrizz. “Perchè questo bambino è l'unico testimone dell'attacco” spiegò Goz “e la sola parola che riesce a dire dopo il trauma è il nome di quel diavolo volante.” Tutto ciò davanti a Gwen e al bambino. |
Più quell'uomo parlava, più la gente che lo ascoltava aumentava.
“Fin quando quei legionari saranno qui” disse alla folla “rischieremo di essere bombardati ancora.” E molti annuirono. “Per questo” ancora l'uomo “prepareremo una petizione per scacciare quei mercenari da Evangelia.” tra l'assenso di molti. “Sarà meglio rientrare nella taverna...” Leones a Dacey e altri suoi due compagni “... sperando che il capitano stia bene e si faccia vivo presto...” |
“E sta bene.” Disse Ork a Clio. “La prossima volta lo terrò a mente, sperando naturalmente che voi ed i vostri uomini riusciate ad arrivare in tempo, prima che Evangelia sia rasa al suolo.” Sorridendo.
“Come siete diventato zoppo?” Chiese Kostor. “Cancrena mal curata.” Rispose Ork. |
Goz e gli altri discutevano su ció che era successo, sul convoglio e su Gufo Nero., mentre io continuavo a tener calmo il bambino.
"Cosa pensate ne sará ora di lui? Del bambino?" chiesi a Goz. Speravo davvero che si potesse fare qualcosa, sebbene io mi stessi giá affezionando a lui e lui a me. |
<<Questi sono discorsi pericolosi, fomentano le paure e i vecchi rancori...>> mormorai piano notando che l'oratore improvvisato aveva raccolto intorno a se una folla sempre crescente.
<<Si, è meglio rientrare...Ormai non possiamo più fare molto per questa gente>> dissi sconsolata seguendo i borghesi di nuovo all'interno. |
“Sono un pilota” disse seccato Rodian ad Altea “e non un infermiere. State bene, no? Ecco, allora scaldatevi e smettete di protestare.” Con tono irriverente.
Poi la sua espressione mutò. “Siamo stati colpiti in volo” mormorò “e l'aereo ha perso quota... ho dovuto fare un atterraggio di fortuna su un fiume qui vicino... purtroppo l'impatto è stato forte ed il biplano si è spezzato sulle acque... sono riuscito a recuperare solo voi... non so che fine abbiano fatto gli altri...” guardò Altea mentre il fuoco illuminava i loro occhi “... mi spiace...” |
Stavo per replicare alle sue parole ma mi bloccai al racconto dell' accaduto.
Un urlo soffocato...lacrime che trattenni..io dovevo portarle al sicuro. Mi guardai attorno, come a cercare gli spiriti di mie sorelle..mio nonno mi aveva detto di prenderle a cura. Iniziai a balbettare.."Non è ..colpa vostra" deglutii ma quel nodo alla gola mi impediva di parlare "Voi avete fatto il possibile..ho perso tutto e tutti..non ho più nessuno, sono sola..ma dove siamo ora Rodian?Che ne sarà di noi?" http://i66.tinypic.com/670511.png |
Trattenermi fu davvero difficile, tuttavia la mia divisa mi impediva di reagire d'istinto.
Tuttavia anche io trovavo sospetto che fosse arrivato prima di noi. Sospetto e illogico. Forse sapeva dell'attacco. Noi non eravamo stati con le mani in mano, eravamo partiti subito. Dunque come poteva essere possibile? Ci nascondeva qualcosa. Poi parlò del suo essere zoppo. "E nonostante quella.." Indicando la sua gamba con lo sguardo "Siete riuscito a compiere quelle manovre?" Perplessa. "Andiamo.. È ovvio che non ci state dicendo tutto!" Fissandolo negli occhi "Che altro nascondere qua? Armi? O magari peggio?". Dopo un lungo istante feci un cenno ai miei uomini. "Ragazzi che ne dite dite di dare un'occhiata in giro?" Lanciando loro una rapida occhiata "dato che non avete niente da nascondere immagino non vi dispiacerà.". Ma in ogni caso non avrei chiesto la sua opinione. |
Trascorse così il tempo, con Marwel impegnata ad intrattenere i bambini con diverse lezioni e giochi, pur di non farli uscire troppo di casa con il rischio di vederli ammalati nuovamente.
Si era ripresa bene e anche Benjamin, ma delle voci erano cominciate a girare riguardo ad un bambino che era stato ritrovato dai piloti e, a quanto dicevano, non riusciva nemmeno a parlare e di sicuro i suoi genitori non si trovavano nei paraggi. Aveva pensato molto a lui ed era decisa a dargli una mano in qualche modo. Faceva sempre più freddo a Evangelia ed ella non potè fare altro che imbacuccarsi ben bene e raggiungere l'ospedale militare. Portò con se Oliver che scalpitava per poter mettere il naso fuori dalla porta, poi, dopo una lunga camminata, arrivarono finalmente nel luogo in cui le avevano detto che tenevano quel bambino e bussò. |
“Ovviamente non può restare qui.” Disse Goz a Gwen. “Questa è una base militare, non un asilo nido. Ad Evangelia c'è un orfanotrofio, lo porterete là. Si prenderanno cura di lui.”
A quelle parole, il bambino si strinse ancor più a Gwen. |
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