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Era buio pesto e c'era solo campagna.
Campagna per chissà quanto. Beh, non c'era altro modo. Così, sospirando appena, continuai a camminare, mentre mi accendevo una sigaretta e in lontananza scorgevo ancora la villa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Io non sono una brava ragazza..però sai non conquisto, mi piace farmi conquistare" sottovoce sempre dietro di lui visto nessuno poteva vedermi.
L' ispettore se ne andò, ci avrebbe tenuti informati. "Bene, io vado a riposare un po', vado a farmi un tea, questa storia mi ha turbata un po' " guardai il regista "Fatemi chiamare quando devo essere pronta per la prossima scena". Mi congedai dalla presidentessa e andai in camerino e presi del gin tonic bevendo un poco pensierosa su quel fatto. Aprii la doccia e presi tutto il necessario per rendere la mia pelle perfetta e bianca e vi entrai mentre le goccioline dell' acqua rilassavano il mio corpo, mille pensieri in testa..pensavo alla fine di quella poveretta, se il killer potesse entrare nel set, magari camuffarsi da attore, non comprendevo perché Guisgard lo prendesse alla leggera...poi guardai la doccia...Psycho. A quella idea e pensando al film e all' omicida mi avvolsi nell' asciugamano e mi stesi sul letto cercando di riposare...d' altronde io dovevo solo recitare nel film e questa non doveva essere storia mia. http://www.ioarte.org/img/artisti/Ma...a-doccia_g.jpg |
“Grazie della visita ispettore!” Con tono professionale.
“Che brutta storia!” Dissi poi, scuotendo la testa. “Bene, vogliamo tornare al lavoro?” dissi, agli altri lì con me. |
Gwen continuò a camminare, mentre la villa si allontanava sempre più alle spalle di lei.
Ad un tratto apparvero dei fari in lontananzi, arrivando così un'auto. Rallentò e si accostò. "Ehi... ciao..." disse l'uomo al volante abbassando il finestrino "... vuoi un passaggio? Sono diretto in città..." |
Vidi dei fari accecanti, visto il buio praticamente totale.
Un uomo accostò e abbassò il finestrino, chiedendomi se volessi un passaggio. "No grazie, faccio a piedi" dissi, continuando a camminare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Guarda che la strada è isolata" disse il conducente dell'auto a Gwen "e ci manca un bel pezzo prima di arrivare in città... sei sicura?"
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"Sì, lo vedo da me che lo è" commentai.
Alla fine sbuffai, salendo in macchina, avrebbe insistito chissà quanto e non sarei arrivata a piedi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Per ora sfrutteremo la pausa, signora.” Disse il regista a Destresya. “Riprenderemo le riprese fra una mezz'ora.”
Altea intanto era tornata nel suo camerino per rinfrescarsi e cambiarsi. In quel momento il cellulare di Destresya squillò. |
"Ottimo!" sorrisi al regista.
Ne avrei approfittato anche io per sistemare alcuni dettagli che mi erano venuti in mente in quella mattinata. Poi il mio cellulare squillò. "Vogliate scusarmi..." dissi, per cortesia, prima di portare il telefono all'orecchio "Pronto?". |
Gwen alla fine salì in auto.
"Sono tempi difficili..." disse l'uomo guidando "... si sentono cose assurde in giro..." guardandola "... posso chiederti di cosa ti occupi?" Accendendo lo stereo. |
"Già..." dissi, un po' distrattamente, ma sapevo anche io che lo erano.
Avevo ancora i brividi per quello che quelle ué ragazze mi avevano detto, su quella prostituta trovata morta, e in che modo poi. Alla sua domanda su cosa facessi lo guardai, poi guardai altrove. "Non penso sia un dettaglio rilevante. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Secondo me si..." disse lui a Gwen "... se ti interessa guadagnare un bel gruzzolo..." guidando.
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Lo guardai.
Mi era sembrato strano che potesse essere così casuale, e che volesse semplicemente accompagnarmi in città. Quando mai succedeva, dopotutto? Guardai ancora oltre il finestrino. "Bene." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non vuoi guadagnare soldi facili..." disse lui a Gwen guidando "... ne sei certa? Senza fare nulla? Molti più di quanti tu ne abbia mai visti..."
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Risi quasi istericamente.
"Soldi facili" ripetei "Sono una prostituta, cosa dovrei rispondere a questa tua domanda?" con aria un po' seria, un po' sarcastica e in parte anche beffarda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non è difficile capirlo..." disse lui a Gwen "... per questo ti sto offrendo la possibilità di guadagnare e magari chiudere con questa vita..."
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Accennai un sorriso beffardo, scuotendo la testa.
"Promesse, promesse... C'è tanta gente, che promette... Non vedo perché tu dovresti essere affidabile." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perchè metaà dei soldi li avrai subito, il resto a lavoro finito." Disse lui a Gwen.
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"Quale lavoro?" chiesi ovviamente, benché continuassi a non fidarmi.
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"Un'intervista..." disse lui a Gwen "... rilasciare una semplice intervista ed io gioco è fatto."
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Lo guardai aggrottando la fronte.
"Un'intervista? E su cosa?" stupita e curiosa al contempo. Cosa dovevo farci io con un giornalista? E di cosa avrei mai potuto parlargli? Di quanto la mia vita facesse schifo fin da quando ero nata, e non accennava a migliorare? Che fra dieci anni non mi vedevo di certo con una vita migliore di questa? "Non ho nulla di interessante da dire ad un giornalista...." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi stesi sul letto approfittando della pausa e presi il copione in mano per vedere la prossima scena e iniziai a leggere.
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"Invece io credo di si..." disse l'uomo guidando "... stasera lei ha avuto come cliente un uomo molto ricco e noto... beh, se lei mi rilascia un'intervista su questo incontro io le farò guadagnare un bel pò di denaro... è un'occasione unica e spero se ne renda conto."
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Altea si stese per leggere il copione e pochi minuti dopo squillò il suo cellulare.
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Destresya rispose al telefono, ma nessuno rispose.
Si sentivano rumori strani, ma nessuna voce. Poi la telefonata si interruppe. |
Leggevo il copione assaporando dell' uva fresca quando il cellulare suonò, pensai fosse qualche parente oppure il mio manager o altro e risposi subito "Pronto sono Altea, chi parla?" mangiando e guardando il copione, aspettando qualche voce conosciuta rispondesse
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"Ciao, cara..." disse il manger di Altea al cellulare "... ho letto che ci sono novità interessanti." Ridendo. "I giornali sembrano impazziti. Molte prime pagine sospettano che il super divo Guisgard sia un maniaco... alcuni lo accusano già di femminicidio." Divertito.
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Era proprio il mio manager e ascoltando le sue parole i miei sospetti erano fondati, avevo avvisato Guisgard e dopo dovevo dirglielo "Guarda, non mi piace questa storia, è venuto un ispettore dicendo vi sia un mitomane che vuole imitare la Zebra Mascherata ma dubito sia Guisgard...ora non facciamo passare per un criminale, non gioco su queste cose" leggermente furiosa ed alzandomi dal letto.
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"Ma cara, non sono certo io a dirlo, ma la stampa e pare che l'opinione pubblica ci creda..." disse divertito il manager ad Altea.
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Diventai fredda.."Questo è grave, dove lo hai letto, dovremmo avvisare Guisgard, tu ti diverti ma qui ci va in carcere un innocente, fammi sapere se vi sono novità d' accordo?" ero sempre più perplessa, era ovvio doveva finire così.
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"Lo dicono tutti i giornali più importanti e la gente comincia a crederci." Disse ridendo il manager ad Altea. "Quindi non sono certo io..." con tono sornione.
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Non mi piaceva affatto questa storia e nemmeno il sadismo del mio manager, ma si sapeva..voleva farlo fuori. Io volevo essere superiore a lui ma come artista non fregandolo, ma dovevo vedere la sua reazione "Proverò a parlare con lui, il fatto è che è difficile parlare sola con lui, vediamo come reagisce, ti farò sapere, ora mi vesto e vado a cercarlo prima di registrare, ma a mio avviso non è uomo da serial killer" perplessa.
Chiusi la chiamata, mi vestii in fretta, non avevo i vestiti della costumista ma volevo parlare col "divo" di questo fatto, effettivamente la sua indifferenza mi aveva messo dei dubbi. Fermai una attrice ovvio, le donne sapevano dove fosse "Scusa hai visto Guisgard?" osservandola con tono altezzoso ma sorridendole per carpire ciò che volevo sapere. |
"Non ho niente da dirle su quell'uomo, non so nemmeno come si chiami, quindi vede? Non possiamo avere un accordo" fissandolo.
Lo vedevo da sola che era ricco e potente, solo solo la villa che aveva, ma non sapevo nulla su di lui, quindi non avevo nulla da dire a riguardo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La ragazza fermata da Altea, una truccatrice, indicò il bar al pian terreno dove Guisgard era sceso per bere qualcosa.
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“Beh, si può rimediare...” disse l'uomo a Gwen “... spesso uno scrittore non si attiene solo ai fatti, ma ama anche inventare... lei potrebbe quindi, diciamo, arricchire la sua testimonianza con qualche chicca della sua fantasia... magari anche scabrosa... il pubblico apprezzerà.”
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La situazione non mi piaceva.
Avrebbero potuto allettarmi i soldi, ma i casini un po' meno. "Mi dispiace, non mi interessa" dissi alla fine, risoluta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Grazie cara, alla prossima scena fammi bellissima" facendole l' occhiolino.
Scesi nel bar e lo cercai con gli occhi, dovevo essere il più normale possibile. https://bollysholly.files.wordpress....ayek_sexy3.jpg |
"Beh, allora mi sa che vuol restare una prostituta ancora per un pò..." disse l'uomo a Gwen "... e comunque io non le chiedevo affatto di mentire... dopotutto quell'uomo ha davvero ingaggiato lei, quindi una prostituta, per una notte... occupa un ruolo importante e credo che la sua poca moralità sia giusta da condannare." Guidando.
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Altea scese al pianterreno, dove c'era il bar che però non era per nulla affollato, anzi.
C'erano pochissimi clienti, tra cui Guisgard, seduto in disparte a bere un succo di frutta ghiacciato ed a leggere Tutto Sport. Ovviamente Altea non passò per nulla inosservata, visto l'abito sensuale e scollato che indossava, attirando così gli sguardi compiaciuti dei due baristi al bancone. |
Passai davanti ai baristi osservandoli con fare sensuale "Per me un cocktail fruttato analcolico, grazie" sedendomi al tavolino di Guisgard e abbassandogli sfacciatamente il Tutto Sport "Mi sono permessa di sedermi, cosa leggi...se la tua squadra vince...io ho qualcosa di più interessante ma tu che mi dai in cambio per saperlo?" poggiandomi allo schienale della poltroncina ed accavallando la gamba sinistra sulla destra.
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