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Ascoltai le parole di Abelardo.
Parole sagge, senza dubbio. "Io.." mormorai, alzandomi dalla vasca per poi coprirmi con un telo. "Ecco chi ci rimetterà..." sospirai. Poi quel parole sull'aereo e sul fatto che non si vedevano da nessuna parte. "Beh, è andato a cercare una spada..." voltandomi verso il Gufo "E le spade non crescono sugli alberi.." scuotendo piano la testa. "Come vorrei sapere dov'è in questo momento..." sussurrai, aprendo l'armadio. "Dici che lo specchio potrebbe mostrarmelo?" pensierosa, mentre mi vestivo. "O forse è meglio di no.." pianissimo "Mi farei solo del male...". |
Altea si vestì ed uscì nel cortile, dove quegli uomini si allenavano con particolari mosse di arti marziali.
A fissarli, seduto su una panca di pietra, stava anche Palos, con un filo d'erba in bocca, quasi annoiandosi.http://s2.picofile.com/file/72418907...d_MK_HD44k.jpg |
“Per scoprirlo” disse Gillen a Gwen “non abbiamo altra scelta che chiederglielo... ehi, voi...” chiamando il locandiere.
“Si, signore?” L'uomo. “Abbiamo udito...” Gillen dopo averlo fatto avvicinare in modo che altri clienti non sentissero “... si, insomma, di una donna che vive da solo qui intorno... sapreste indicarci dove?” “Oh, la vecchia pazza...” fece il locandiere “... certo... vive sulla cima di un colle non lontano da qui... in una capanna...” |
Ero estasiata dalla loro maestria, bravura e destrezza...le mosse in sintonia e perfetto allineamento...erano in grado di compiere non solo le mosse ma le evoluzioni più difficili..li guardavo come fossero sotto il mio dominio..ancora quella sensazione..il mio esercito..no era di Hordifren.
Fu la visione di Palos che venne in mio soccorso e andai a sedermi vicino a lui.."Straordinari non trovate...chissà perchè si allenano così duramente" continuando a guardarli. |
Un cane abbaió ed il proprietario spuntò fuori con un forcone.
"Oh, per favore buon uomo. Non siamo qui per litigare. Siamo tre forestieri. Abbiamo avuto un terribile incidente, ed il nostro carro è stato distrutto." dissi con un velo di malinconia nel volto. "Io ed i miei amici avevamo bisogno di un carro per poter andare a Retania. Potrebbe noleggiarcelo?" chiesi con tutta la gentilezza che avevo in corpo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Gillen chiamò il locandiere e quello ci disse dove abitava quella donna.
"Non è un modo molto carino per definirla" osservai "Come mai tutti sembrano evitarla nel villaggio?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“No, angelo...” disse Hiss a Gaynor “... tu non verrai con noi... la stiva non è posto per te... preferisco saperti qui, in una comoda cabina...” sorrise sornione come suo solito “... dopotutto non ti ho salvata da quel mostro per vederti poi chiusa in una stiva maleodorante.”
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“Avanti...” disse Abelardo a Clio “... temi di non poterlo battere? Hai battuto valenti cavalieri... lui non è neanche di queste terre, dunque sarà probabilmente poco affine all'arte della spada...” annuì “... si, lo specchio potrà dirtelo... hai paura di conoscere la verità? Magari di vederlo esistere? Fuggire via? O chissà... vedere il suo futuro felice, lontano da qui? Dopotutto è un uomo... magari ha un'altra nel cuore... e se lei tornasse...”
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Palos sorrise nel rivedere Altea.
“Spero stiate meglio, dottoressa...” disse “... si, sono abili, dei veri guerrieri...” tornando a guardare i karateka “... credo siano una sorta di milizia privata del professor Hordafren... lui ha fatto di quest'isola il suo regno...” |
"Non ci penso proprio a lasciarti..." risposi ad Hiss "non dopo che ho temuto di non rivederti più... e poi se la comoda cabina prevede la compagnia di gente che non esita un attimo a pugnalarti alle spalle, beh, preferisco la stiva con te..." dissi guardando gli altri di traverso.
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Il contadino, nell'udire Nyoko, richiamò il suo cane e li fece entrare nella fattoria.
“Venite...” disse “... si, ho qualche carro... quanto siete intenzionati a spendere?” “Sette Gigas...” rispose Erien “... è tutto ciò che abbiamo...” “Ce ne vogliono almeno dieci per uscire da qui con un carro, amico mio.” Fece il contadino. |
A quelle parole reagii in modo adirato..."Non è il suo regno..questo" con occhi di ghiaccio.
Poi mi accorsi di provare veramente un affronto da quelle parole e abbassai il tono e mi aprii.."Palos, non so che mi succede..mi prenderete per pazza..ma prima..quando vi ho mostrato la pietra..ho visto la regina, mi era successo prima di fare la vostra conoscenza e pure ora...mi ha chiesto di liberarla e da allora è come..se a volte sia lei a parlare..o sia io lei..non so..sono turbata ma non posso togliere questa pietra..Hordafren potrebbe usarla per motivi oscuri temo...voi aiutatemi" con la fronte imperlata di sudore. |
“Gaynor, per favore...” disse Nasan “... quest'uomo non ci ha sparato solo perchè ha capito di avere in mano una pistola scarica... ti prego, rifletti...”
Ma un sordo boato e poi un forte scossone fecero sussultare la nave, gettando tutti loro a terra. Hiss finì contro la parete e Gaynor gli ruzzolò addosso. “Che...” cadendo Ken “... succede?” “Capitano...” uno dell'equipaggio “... qualcosa di grossa taglia ci ha speronati...” “Cosa?” Gridò il capitano. E sul radar di bordo apparve una grossa sagoma. “Deve essere il mostro...” a terra Goz “... ci ha trovati...” https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...d39edc3e38.jpg |
Guardai Erien ed il contadino. Dieci gigas? Sul serio?
"Non potete farci una gentilezza? Siamo rimasti a piedi e dobbiamo andare urgentemente a Retania..." dissi supplicando l'uomo. Non ero mai stata così in vita mia. Volevo solo arrivare a Retania. "Vi prego, accettate questi sette gigas. Non abbiamo altro e non sappiamo come procurarcene altri..." dissi guardando Erien. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Perchè molti credono porti male avvicinarla...” disse il locandiere a Gwen “... si dice pratichi strani riti volti a rendere fertile la terra o far ingravidare gli animali... meglio starle alla larga, credetemi...”
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Ascoltai il locandiere.
Odiavo la gente ignorante e superstiziosa, che tacciava le persone solo perché facevano delle cose diverse ed era subito pronta a giudicare. "Grazie mille" al locandiere, che andò via. "Lasciando stare per un attimo il fastidio che possano farmi certi discorsi" iniziai, con tono infastidito per ciò che lui è quei due avevano detto "Credo sia meglio metterci in marcia, che dite?" alzandomi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"Nasan, quest'uomo non vi ha sparato perché non è un assassino! Riflettete voi... Non è stato lui ad aggredirvi..."
Mentre stavo parlando, uno scossone fece sussultare la nave e mi ritrovai catapultata addosso ad Hiss. "Una sagoma ci ha speronati?? Ma allora il mostro è capace anche di andare sott'acqua! Presto, azionate i motori o sarà la fine!" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Palos guardò Altea, colpito da quei suoi strani cambiamenti, da quei suoi repentini cambi di umore e quasi di personalità.
“Forse...” disse prendendo il suo fazzoletto “... questo viaggio e tutte le sue vicissitudini vi hanno scosso...” asciugandole la fronte sudata “... siete stressata ed agitata probabilmente... non lasciatevi ossessionare da tutto ciò... finirete per crollare altrimenti...” |
Lo guardai mentre mi asciugava la fronte...sapevo..mi aveva preso per una che farneticava ma come non dargli torto..pure io ero scettica.
"Si forse avete ragione" e mi alzai "Se permettete vorrei fare una camminata sola". Mi congedai e capii era meglio non immischiarlo in questo fatto...volevo una prova sola. Mi avvicinai ad un laghetto e mi abbassai, i fiori di loto galleggiavano sgargianti, presi la collana in mano e la bagnai. Sentii il calore e divenne ambrata...guardai dentro quasi qualcosa di mistico mi attirasse dentro quella pietra e dissi spontaneamente.."Dimmi chi siete..il vostro nome..il mio compito..sto impazzendo". |
“Allora datemi la vostra spada...” disse il contadino a Nyoko “... datemela ed io vi affitterò il carro, rendendovela al vostro ritorno, quando mi riporterete il carro...”
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“Si, concordo...” disse Gillen a Gwen “... andiamocene da questo villaggio.”
“Sicuri che non bisogna scoprire del perchè quella donna è chiamata la Custode?” Chiese Selia. |
Guardai Gillen e Selia in alternanza.
"Beh io intendevo questo..." riferita alle parole di Selia. "Amore, dai..." avvicinandomi a Gillen e accarezzandogli il viso "Devo fare di nuovo gli occhi... Come li hai chiamati? Ah, sì... Da cerbiatta..." trattenendo a stento una risata, mentre spalancavo gli occhi, stavolta però con ironia. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...49f5be5490.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi voltai verso Abelardo.
"Certo che no!" Esclamai "Certo che lo batterò, e dovrò convivere con la sua morte per tutta la vita..." Sospirai "Questo dicevo..". Poi quelle parole, ancora parole sagge eppure dolorose. "No, non ho paura..." Scossi la testa "Sarei felice se fuggisse... L'ho supplicato di farlo..." Con le lacrime che affioravano "Se ci fosse un futuro felice che lo aspetta io non chiederei di meglio..." Mentre le lacrime mi rigavano il viso "Anche saperlo lontano, se lo so felice io.." Alzai le spalle "Mi basterebbe.. Mi basterebbe gioire della sua felicità.." Mormorai. Ma sapevo che non sarebbe mai stato felice lontano da me. Non sapevo come, ma lo sapevo e basta. "Se anche avesse avuto un'altra nel cuore e lei tornasse..." Dissi poi, con voce lontana "Sarebbe troppo tardi.." Sorrisi "Ora lo so..". Era vero, sapevo che sarebbe rimasto con me, perché sapevo che quello che c'era tra noi non poteva essere paragonato a nulla. Forse non lo sapeva prima di conoscermi, ma ora, ora sapevo che non sarebbe più tornato indietro. Perché sapeva quanto fosse unico e speciale tra noi. "Dai, andiamo dallo specchio..." dissi ad Abelardo, dirigendomi verso la sala del cuore. |
In un attimo i motori della Seagull furono azionati.
Pochi istanti e la nave prese a muoversi, cercando di uscire dalla baia dell'isola. A bordo c'erano caos e paura. Il mare si era gonfiato all'improvviso e grosse onde si alzavano gettando poi acqua sulle fiancate dell'imbarcazione. “Mettiti al riparo...” disse Hiss a Gaynor “... ora si ballerà parecchio...” Infatti ancora un forte urto scosse la nave, facendo scricchiolare ogni sua struttura. Allora si aprirono crepe ovunque e la Seagull cominciò ad imbarcare acqua, ritrovandosi in balia della forza primordiale della tempesta.http://cdn2.wallpapersok.com/uploads....jpg?width=665 |
Impallidì alla sua proposta. Strinsi la spada nel mio pugno. Non avrei mai e poi mai lasciato la mia preziosa spada ad un contadino. Che se ne faceva? E come avrei potuto difendere i miei amici senza?
"Non posso accontentarvi" dissi cambiando espressione. "La mia spada è parte integra di me e non me ne separeró per un misero carro". Infuriata afferrai la spada, impugnandola con forza e decisione. "E cosa può mai farsene un contadino della mia spada? Pensate veramente che ve la ceda?" guardai i miei amici sperando che mi appoggiassero. "Piuttosto preferisco andare alla capitale a piedi. Saremo più a sicuro con la mia spada che con un carro mal concio." guardai l'uomo con rabbia, poi mi rivolsi ai due elfi. "Erien, Oltram. Andiamo via. Non caveremo un ragno dal buco stanno fermi qui." dissi dirigendomi verso l'uscita. Era inammissibile. La mia spada era una dono prezioso e troppo potente da lasciare ad una persona comune. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Abelardo non replicò a Clio e poi con lei raggiunsero la sala del Cuore, dove si trovava lo specchio incantato che fungeva da tramite tra la Guardiana ed i segreti della torre.
Lo specchio però aveva anche poteri divinatori, essendo manifestazione del Cuore, dunque poteva conoscere ciò che accadeva intorno alla stessa torre e non solo al suo interno. “Ora non resta che interrogarlo...” disse il gufo. |
“Massì, massì...” disse Gillen a Gwen “... andiamo... sperando che questa deviazione possa davvero riguardare la nostra missione...”
Uscirono dalla taverna e nello spiazzo antistante trovarono la moglie del locandiere che raccoglieva ortaggi. A lei, per essere sicuro della direzione da prendere, Daniel chiese ancora della misteriosa donna detta la Custode. “Si, tutti la conoscono...” annuì la locandiere “... vive in una grotta presso la sponda del fiume...” |
I motori presero a funzionare all'istante, ma il mare si era improvvisamente agitato al punto che sembrava essere in piena tempesta. "Hiss, ho paura... tienimi stretta... questa baia è maledetta... maledetta..."
Non finii neanche di parlare che un altro urto squassò la Seagull, che prese ad imbarcare acqua. "Oh mio Dio... entra acqua... significa che la nave sta per affondare!" La paura si stava facendo sempre più largo dentro di me, quella tempesta mi sembrava un'apocalisse e sapevo che poco c'era da fare in un caso del genere, se non pregare. E infatti questo feci, cominciai a pregare affinché riuscissimo tutti a salvarci. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Arrivammo nella sala del Cuore, e mi avvicinai allo specchio.
Quell'oggetto magico era fondamentale, perché mi permetteva di seguire lo sfidante durante le prove della torre. Così sapevo se era morto nel tragitto e non sarebbe mai arrivato, se si era arenato su una prova, o se invece stava arrivando e dovevo prepararmi. Ma in casi eccezionali, se stava bene al Cuore, poteva anche mostrare altro. "Cuore di Giada che sei il mio cuore.. Ascolta le parole della tua devota custode.." Mormorai, sentendo il potere fruire in me. "Mostrami lui..." Continuai pensando intensamente al mio pilota "Mostrami Icarius..." Sussurrai infine. Aprii gli occhi e guardai nello specchio mentre il cuore batteva sempre più forte. |
Le mie insistenze lo convinsero ancora e uscimmo dalla locanda.
Lì però non capii più nulla. Mi voltai verso Gillen. "Ma lui aveva detto che viveva su un monte, o qualcosa di simile..." mormorai sconsolata "Dove andiamo adesso..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Erien annuì a Nyoko ed i tre andarono via, lasciando il vecchio contadino a brontolare.
“Che cafone...” disse Oltram “... un carro sporco di letame per una magnifica spada elfica... roba da matti...” “Non pensiamoci più...” fece Erien “... piuttosto, cerchiamo un altro modo per raggiungere Retania...” “E come?” Chiese Oltram. “Non lo so...” Erien. Ad un tratto sentirono qualcuno lamentarsi e frignare. |
Ero ancora infuriata e non dissi una parola. Avrei voluto squarciarlo in due con la mia spada, altro che dargliela. In testa gliela davo. Poi, quei pensieri furono interrotti da dei lamenti lungo la strada. "Che succede?" dissi attenta guardandomi intorno.
http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...b1ff706998.jpg Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Il mare si gonfiava sempre più ed il cielo si oscurava.
Lampi fiammeggiavano tra nuvole scure come pece e sordi boati tuonavano spaventosamente intorno alla Seagull in balia delle acque. Alcuni marinai caddero in mare e scomparvero, mentre la nave imbarcava sempre più acqua. Hiss trovò il modo di aggrapparsi a delle bombole di ossigeno bloccate alla parete, tenendo Gaynor stretta a lui. Ma tutto sussultava, gettando mobili a terra e lanciando ogni tipo di oggetto qui e là. Lion raggiunse un oblò e restò bloccato dallo spavento. “Non è una tempesta...” disse fuori di sé “... è il mostro che genera onde giganti... che sputa fiamme simili a tuoni e col fumo poi oscura il cielo...” Un altro urto ancora, stavolta decisivo. La Seagull si spezzò in due e un'onda gigante travolse lo scafo lacerato. La furia dell'acqua avvolse Gaynor, ma Hiss la prese per un braccio. Ma la potenza dell'onda era troppo per un uomo ed alla fine strappò la ragazza dalla sua mano. E l'ultima cosa che la diva vide furono gli occhi azzurri di Hiss arrossati dall'impeto dell'acqua salata. Poi tutto si fece buio e silenzioso. |
Clio guardò lo specchio dopo aver invocato il potere del Cuore.
Ed allora sulla superficie di vetro tutto mutò. Immagini e forme presero a muoversi. Allora lo vide. Era insieme al piccolo droide Pipita, in una città o villaggio forse vicino. “Un nuovo sfidante sta per giungere...” disse lo specchio “... ne avverto due sentimenti contrastanti ed assoluti... Amore ed odio...”http://pm1.narvii.com/6176/f82210f57...a437bf4_hq.jpg |
“Aspetta...” disse Gillen a Gwen, visibilmente seccato da ciò che la locandiera aveva detto “... signora...” alla donna “... vostro marito, solo poco fa, ci ha indicato tutt'altra strada per raggiungere la dimora di quella donna...”
“Si sarà confuso.” Candidamente quella. |
Non sapevo se essere felice o meno di quello che vidi.
Felice perché stava venendo lì, e perché anche il Cuore aveva percepito il suo Amore. Ma quello significava anche che sarebbe stata la fine per noi. A meno che... "Smettila!" comandai alla mia mente, senza parlare. Non era il momento di pensarci. "Gli servirà una spada per affrontare le prove e il Lupo Bianco.." dissi, rivolta allo specchio. |
“Proviene da lì...” disse Erien indicando un angolo di foresta a Nyoko e ad Oltram.
Seguirono la voce che frignava e trovarono tra i cespugli un nano afflitto. “Che succede?” Chiese Oltram. “Sono nei guai...” il nano “... e nessuno mi aiuterà mai!” |
La Seagull era oramai in totale balìa della tempesta. Diversi marinai caddero in acqua, inghiottiti dalle onde, mentre a bordo regnava il caos più totale. Hiss aveva trovato un appiglio e mi teneva stretta per evitare che finissi in mare o schiacciata da qualche pesante mobile.
D'un tratto, sentii Lion urlare che la tempesta non era una vera tempesta e che era il mostro a provocare quelle onde giganti, che il cielo si era oscurato per il fumo che lui generava... in quel momento, ci fu un ultimo urto e la nave si spezzò in due, lasciando che la potenza dell'acqua invadesse ogni cosa. Fino a quel momento Hiss mi aveva tenuta saldamente, ma contro la furia delle onde non poteva lottare e fu così che la sua mano lasciò la presa. L'ultima cosa che vidi fu il suo sguardo azzurro che mi guardava disperato ed impotente. "Hiss!" Fu ciò che riuscii a gridare prima di perdere i sensi. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Presi il braccio di Gillen.
"Quando ho sentito parlare i due uomini, uno ha detto che la donna non viveva più sul colle, ma vicino al fiume, magari la signora ha ragione" dissi piano. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Corremmo verso il lamento e scovammo uno gnomo afflitto.
"Che genere di guai?" dissi stando a lerta. Non c'era molto da fidarsi degli gnomi: piccoli e furbi bricconi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
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