Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-11-2015 03.11.08

Fermer si avvicinò a Gwen e le cinse i fianchi da dietro, stringendo le sue spalle al suo petto.
“Non mi mettere il broncio...” disse piano fra i suoi capelli scuri “... purtroppo siamo in una base militare... vorrei invece essere lontano, magari su un'isola deserta con te... lessi una volta di un'isoletta sperduta... tanto piccola da non comparire in nessuna mappa e da non essere avvista da alcuna rotta battuta... un'isoletta incontaminata... dove crescono fiori rari, se non addirittura unici... lì vorrei condurti... e vestirti solo di quei fuori... e poi sfogliarli petalo dopo petalo, fino a scoprire ogni volta il tuo corpo nudo per me... e fare l'Amore in riva al mare... farlo senza fine... e poi ricominciare...”

Guisgard 30-11-2015 03.16.12

Goz guardò Clio e scosse la testa.
“Al diavolo...” disse sbuffando “... siete troppo bionda per rifiutarvi qualcosa. Spero solo che una mattina non mi chiediate il comando. Potrei concedervelo.” E scoppiò a ridere. “Beh, fate rigare questi due idioti... massima severità nel corso di addestramento.” Annuì. “Vi aspetto nel mio ufficio per il vostro rapporto, tenente.” E andò via.
“Grazie, signore...” Palos a Clio.
“Nessuno vi ha chiesto di intervenire.” Con rabbia Icarius alla ragazza. “Volevate forse sdebitarvi? Beh, non mi dovete nulla. Non l'ho fatto per voi. Volevo solo soldi per andarmene prima. Salvare voi o un altro per me è uguale.” Fissandola con i suoi occhi azzurri carichi di astio.

Clio 30-11-2015 03.24.06

Sorrisi leggermente a quelle parole di Goz.
A volte era utile essere una donna, specie con certi uomini.
"Si, Capitano.." dissi a Goz, guardandolo andare via.
Sorrisi per un momento a Palos e quando Icarius parlò alzai gli occhi al cielo.
Non risposi, mi limitai a colpirlo violentemente.
"Ogni volta che parlerai con un superiore in maniera inappropriata verrai colpito.." fredda "Così magari imparerai qual'è il tuo posto, soldato..".
Ero stanca di spiegare a quel ragazzino che cosa gli conveniva fare per sopravvivere in legione e per guadagnare.
Con quella strategia non sarebbe andato da nessuna parte.
Ma non era un problema mio.
"Non devo sdebitarmi con te, mi hai insultato e te la sei cavata con un graffio, per me eravamo pari allora.. una vita per una vita.." dissi, osservandolo "Ma vi avevo dato la mia parola che avrei parlato al capitano in vostro favore, e la mia parola è legge... Alla prossima insubordinazione finirai in cella, sono stata chiara?".
Dove diavolo credeva di essere quel tipo?
Era solo un ragazzino.
Detto quello, mi voltai per dirigermi all'ufficio di Goz e fare rapporto.
Non vedevo l'ora di avere un po' di tempo libero per festeggiare.

Lady Gwen 30-11-2015 03.24.33

Sentii le sue braccia attorno ai miei fianchi e le mie spalle contro il suo petto.
Ed ecco che mi scioglievo. Io e tutte le preoccupazioni di quella lunga giornata.
Sorrisi quando lo sentii parlare fra i miei capelli, impazzivo quando lo faceva.
Chiusi poi gli occhi, lasciandomi trasportare dal suo racconto e immaginando di essere su quell'isoletta sperduta.
"Sarebbe splendido" sussurrai, aprendo gli occhi e guardandolo "E non ti metto il broncio, è solo che anch'io vorrei essere su quell'isola e non qui, in questa base militare... posso quindi chiederti di accontentarti, almeno per ora, solo della mia compagnia e di baciarmi in attesa di raggiungere quell'isola, dottore?" sussurrai, portando la testa indietro e guardandolo negli occhi

Guisgard 30-11-2015 03.34.26

Guisgard guardò Dacey negli occhi e la ascoltò in silenzio, mentre lei gli gettava in faccia il suo disprezzo.
“Finalmente...” disse infine “... finalmente uno scatto di passione. Anche l'odio ed il disprezzo sono passioni, sapete? Bene... sfogatevi pure. Almeno smetterete di essere la bambolina borghese che gioca a sentirsi principessa. Volete schiaffeggiarmi ancora? Ottimo, nessuno ve lo impedisce.” I suoi occhi azzurri erano in quelli ambrati di lei. “Almeno adesso sembrate una donna vera. Quanto a me” senza tradire emozioni “si, sono un militare senza gradi. Ed anche senza onori se volete saperlo. Infatti sono un rinnegato e un imbroglione, no? Uno che inganna per denaro. Che spaccia una cameriera, che mi detesta, per una principessa. Odio l'aristocrazia. Avete fatto centro. La detesto con tutto me stesso. Ho cercato di farne parte e ho impiegato ogni singola energia ed ogni mio slancio per riuscirci. E non per denaro, blasone o onore. No, a quel tempo ero un sognatore come voi. Lo feci per Amore. Per una donna, sposata con un ufficiale. E sapete cosa ho ricevuto in cambio? Nulla. E oggi dunque non ho altri ideali che me stesso. Io sono la sola causa che riconosco, l'unica per cui mi batterei. Ora sapete chi avete davanti. Non un principe e neppure un gentiluomo. Sono una canaglia. Ecco cosa. E ora decidete pure se fidarvi di me o meno. Ma ricordate che io ho bisogno di voi, come voi di me. Riguardo alle cameriere, beh, sappiate che non giudico le persone per il rango o il denaro. Ho un debole per le cause perse. Quelle disperate. E disperata è tutta questa storia. Evitate dunque di sprecare così tante forze per detestarmi e conservatele invece per convincere davvero il mondo che siete la vera Dacey.”
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Guisgard 30-11-2015 03.43.19

Clio voltò le spalle e si diresse da Goz, senza dare la possibilità ad Icarius di replicare.
Poco dopo il biondo tenente era nell'ufficio del comandante.
“Devo incontrare il dottor Fermer...” disse “... il pilota che hanno tirato fuori dalle lamiere volava su un aereo di Canabias. Appena sarà in grado di parlare lo metterò sotto torchio.”
Qualcuno bussò.
“Avanti, stramaledizione!” Sbottò Goz.
“Capitano...” entrando Reddas, che neanche degnò Clio di un saluto.
“Non vi complimentate col tenente Clio per essere sopravvissuta?” Goz.
“Una guerra non è posto per donne.” Mormorò Reddas. “Prima lo capirà, meglio sarà.”
“Cosa volevate dirmi?” Chiese Goz.
“Abbiamo cercato di analizzare i resti dell'aereo di Canabias” rivelò Reddas “ma era troppo rovinato. Ad occhio e Croce sembra un veicolo non da guerra, ma da trasporto.”

Clio 30-11-2015 03.50.52

Annuii a Goz.
"Sì, sono d'accordo... prima potrà parlare meglio sarà.. dite che dovremo mettere sotto controllo l'infermeria prima che quel soldato si rimetta e abbia strane idee?" sospirai "Dobbiamo capire cosa lo ha spinto qui, cosa si cela dietro questa storia..".
Poi entrò Reddas, e constatai con dispiacere che il Gufo Nero non aveva finito il lavoro.
Che peccato..
Non risposi perché sapevo che l'avrei insultato.
E io che l'avevo anche aiutato, brava scema.
Ma prima o poi avrei messo a tacere quel pallone gonfiato..

Guisgard 30-11-2015 03.53.38

Fermer non disse nulla.
Si limitò a Guardare Gwen negli occhi, con lo sguardo carico di desiderio.
E la baciò.
Fece sue le rosse labbra di lei, morbide ed umide, assaporandole infinite volte.
La baciò così, con impeto.
Un bacio accompagnato dal sensuale tocco delle sue mani sulla bianca uniforme di lei, che così bene disegnava ogni forma del suo corpo di donna.
Mani che stringevano in eccitanti carezze le parti più sensibili e vibranti della bella e giovane infermiera.
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Guisgard 30-11-2015 03.58.56

Goz restò pensieroso.
“Ne sapremo di più quando quel pilota si riprenderà...” disse infine “... ne parlerò quanto prima al dottor Fermer. E sia, è tutto, signori.” A Clio e a Reddas. “Ah, tenente...” rivolto alla ragazza, mentre Reddas usciva “... spero abbiate capito che è una stupidaggine affrontare in singolar tenzone il Gufo Nero... a meno che non abbiate fretta di raccontare le vostre passate imprese aeree a San Pietro.”

Lady Gwen 30-11-2015 03.59.58

Non disse nulla, mi guardò con passione e desiderio e mi baciò con impeto.
Eccole.
Eccole le sensazioni della notte meravigliosamente appassionata che avevamo passato insieme, che tornavano sempre più travolgenti mentre sentivo le sue labbra catturare le mie e le sue mani disegnare il mio corpo, come uno scultore con la sua opera, e strapparmi intensi gemiti, soffocati nei nostri baci.

Clio 30-11-2015 04.04.46

Mi voltai verso Goz, con uno strano sorriso.
"Già, a maggior ragione se lo fai per salvare la pelle qualcuno che non se lo merita.." lanciando una rapida occhiata a Reddas "Oh, state pur certo che non commetterò lo stesso errore la prossima volta..." con lo sguardo cupo.
Evidentemente Sbrizz non aveva raccontato come erano andate le cose, né tantomeno l'aveva fatto Reddas.
Così, lasciai l'ufficio del capitano per raggiungere l'hangar dove avrei trovato i miei, e dove speravo di trovare Estea e Anty.

Guisgard 30-11-2015 04.18.22

Quel bacio.
Stava per condurli verso la passione più travolgente.
Ma all'improvviso si udì qualcuno entrare.
Fermer e Gwen erano nella stanza accanto e subito lui si ricompose e andò a vedere chi fosse entrato.
“Dottore...” disse un legionario “... il capitano Goz chiede di voi. Subito.”
“Si, arrivò...” annuì il medico.
Tornò da Gwen e le spiegò il tutto, chiedendole poi di badare al pilota ferito.
Ed uscì dall'infermeria.

Guisgard 30-11-2015 04.23.12

Clio lasciò l'ufficio di Goz e poi la caserma centrale, diretta agli hangar.
Ma nel cortile vide qualcosa.
Una figura nella penombra.
Due occhi allora presero forma quando le luci di controllo arrivarono in quel punto del cortile.
Due occhi azzurri che il crepuscolo rendevano inquieti ed indecifrabili.
“Voglio sapere” disse Icarius avanzando verso di lei “perchè mi odiate tanto? Perchè forse detesto ciò che voi tanto amate? Questo posto, la guerra e la morte?”

Guisgard 30-11-2015 04.23.55

Orko guardò stupito Gaynor.
“Parlate a rovescio per essere una diva del cinema...” disse lui senza tradire nervosismo “... forse avete visto troppi film... io qui non nascondo certo aerei... non sono fazzoletti da tenere in tasca.” Divertito.

Guisgard 30-11-2015 04.25.07

“Oh, ma certo...” disse Leones ad Altea “... non capita tutti i giorni di poter passeggiare con una bella donna come voi.” Ed uscirono dalla taverna.
Un tardo crepuscolo avvolgeva il borgo di Evangelia, rendendo tutto velato ed enigmatico.
E mentre i due passeggiavano, dal fondo della strada videro ad un tratto apparire qualcuno.
L'uomo si avvicinò al borghese e alla dama di Cherval salutandoli cordialmente.
“Magnifica sera per passeggiare, signori.” Sorridendo lui.
“Si, vero.” Annuì Leones.
“Non mi riconoscete?” L'uomo. “Sono Agian e venni da voi nella taverna per quella petizione contro la base legionaria.”
“Si, rammento.” Rispose Leones.

Guisgard 30-11-2015 04.26.06

Fermer uscì e vide Marwel che arrivava davanti all'infermeria.
“Salute a voi...” disse alla ragazza “... si, mi rammento di voi. Ditemi, in cosa posso aiutarvi?” La fissò. “Ma forse, ora che ci penso, immagino siate qui per l'aereo, vero? E' precipitato poche ore fa. A bordo vi era un pilota che si è salvato per miracolo. Ora riposa nell'infermeria e ha il capo avvolto completamente da bende, a causa delle gravi ustioni riportate. Ah, dimenticavo... l'aereo recava il simbolo di Canabias, dunque il pilota è con ogni probabilità un nemico...”

Lady Gwen 30-11-2015 04.28.52

Quel bacio stava per portarci troppo oltre, ma così non fu, per fortuna aggiunsi io; non so dove saremmo arrivati, se non fossimo stati interrotti.
Infatti sentimmo qualcuno entrare e subito ci separammo, Fermer si ricompose e andò nell'altra stanza.
Quando tornò, mi spiegò che doveva andare da Goz e uscì.
Mi presi qualche secondo per riprendermi e mi appoggiai al muro freddo della stanza, tentando di sedare la tempesta che avevo dentro e di regolarizzare il respiro.
Una volta che mi fui, almeno in parte, ripresa, andai dal paziente.

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Dacey Starklan 30-11-2015 09.43.21

Dopo tutta l'energia, la forza e l'ardore con cui avevo parlato, la risposta di Guisgard fu come una doccia fredda. Tutto quello che avevo provato fino ad un secondo prima scomparve. Il fatto che lui avesse rivelato dettagli del suo passato mi colpì molto, tanto da lasciarmi in silenzio, a fissarlo, a lungo. Non aveva tentato di fermarmi o di zittirmi, mi aveva lasciata sfogare, mi aveva lasciata liberare di tutta quella rabbia repressa che portava con me da molto, troppo tempo, e lui era stato lo sfortunato bersaglio di tutto questo.
<< Io non vi detesto>> mormorai come a volermi scusare del mio comportamento, <<è che a volte avete dei modi di fare che non comprendo, che mi spiazzano, e questo non mi piace, perché mi sembra di non avere la situazione sotto controllo>> finalmente rialzai lo sguardo su di lui, << mi dispiace, per quello che vi è successo in passato>> da come ne aveva parlato, avevo avuto l'impressione che la ferita fosse ancora aperta nel profondo del suo animo, <<e grazie. Grazie per avermi detto qualcosa di voi ma soprattutto grazie per avermi lasciata parlare a ruota libera, anche se ho detto cose offensive sul vostro conto. Abituata come sono a stare in silenzio e al tenermi in disparte, poter per una volta dire tutto senza freni è stato liberatorio>> abbozzai un sorriso mentre la brezza della sera accarezzava il mio viso e faceva muovere qualche ciocca ribelle dei miei capelli.
<<Mi fido di voi>> dissi infine e allungai una mano verso di lui, come a suggellare la cosa con una stretta di mano.

Clio 30-11-2015 12.00.20

Non vedevo l'ora di lasciarmi alle spalle Goz, Reddas e tutta quella storia.
Rivedere i miei fratelli e uscire con le ragazze, dimenticando la Legione per una sera.
Lasciare da parte il tenente Loyd ed essere solo Clio per una sera.
Poi vidi una figura che si avvicinava: Icarius.
Restai sorpresa alle sue parole. Sorrisi piano, dolcemente.
Era proprio un ragazzino.
"Che assurdità! Io non ti odio affatto, soldato.." dissi, con voce calma che voleva essere rassicurante "Casomai è il contrario... ho pensato fin da subito che una volta liberatoti da quell'aria lamentosa avresti avuto un futuro in legione, ho cercato di essere gentile con te, in palestra, da Armand, persino sull'aereo... ma ogni volta mi hai trattato a pesci in faccia, e ti sei addirittura permesso di insultarmi mettendo in dubbio il mio onore... quindi a un dato momento..." alzai le spalle e allargai le braccia.
"Ragazzo io non sono tua madre, sono il tuo superiore... questa è una caserma e certi comportamenti non sono tollerati, dovresti saperlo dato che vieni dall'Accademia..." sempre dolcemente, con gli occhi nei suoi "A me dispiace che tu sia qui contro la tua volontà, ma ognuno di noi ha una storia alle spalle, questo non ti da il diritto di comportarti in maniera irrispettosa.. fossi io il capitano ti firmerei il congedo oggi stesso, perché un legionario che non è motivato e che continua a lamentarsi, a parer mio non serve a molto.." sospirai "Ma le regole non le faccio io, quando ti rassegnerai al fatto che ormai sei qui e devi restarci, meglio sarà per tutti noi.. sono sicura che sei un bravo pilota, e se impari a comportati puoi diventare un bravo legionario..." con un sorriso rassicurante "Dipende tutto da te..".
Se c'era una cosa che non sopportavo era dover fare da mamma alle reclute, prima si decidevano a crescere meglio era per tutti.

Altea 30-11-2015 14.42.49

Uscimmo dalla taverna e scossi il capo alla battuta di Leones, speravo non avesse travisato...certo non cercavo una passeggiata romantica, una forte rabbia mi pervadeva ma dovevo lottare e andare avanti a testa alta..lo avevo promesso a mio nonno Mandus..Non dovevo mai dimenticare chi fossi.
In un attimo un turbamento mi pervase, speravo almeno gli avessero dato una sepoltura e non gettato in una fossa comune...almeno se fossi tornata, avrei avuto un posto dove riporre un fiore e pregare per la sua Anima..cosa non possibile per le mie adorate quattro sorelle.
Ad un tratto, da una leggera foschia di tardi meriggio, apparve un uomo..Agian diceva di chiamarsi e iniziò a parlare con Leones e alle sue parole lo guardai sospetta.." Una petizione? E perché mai i legionari dovrebbero andarsene da Evangelia?" il mio sguardo era tutt'altro altro che accomodante.

Marwel 30-11-2015 21.02.45

"Nessun ferito da ricucire, insomma..." pensò Marwel.
"Bene Dottore, allora la mia presenza qui è inutile. Vi auguro una buona serata" disse voltandosi e andando via.
Tornò all'ospedale, ma non cercò Suor Ologna, si fece invece indicare la cappella ed entrò nel luogo sacro in punta di piedi, come se avesse timore di svegliare qualcuno.
S'inginocchiò davanti all'altare e rimase immobile a fissarsi le mani congiunte. Le capitava spesso di rivolgersi a Dio o di parlare con Danny, convinta che l'avrebbe ascoltata e che, in qualche modo, l'avrebbe protetta.
"Cosa devo fare? Qual'è la mia strada? Mi hai lasciata da sola in un mondo crudele e io non so davvero dove sbattere la testa" sussurrò. Si prese il volto tra le mani e si lasciò andare in un pianto liberatorio, lacrime che non riusciva proprio a trattenere.
"Non dovevo lasciarti andare via...ho bisogno di te e delle tue parole. Non riuscirò più a donare il mio cuore a nessuno, te lo sei portato via e non sei riuscito a tornare per ridarmelo.
Sai quante volte prego di vederti correre da me? Di vederti uscire dal forte sano e salvo? Sai quante volte? Io ho perso il conto..." continuò tra i singhiozzi.
Stringeva le dita tanto forte da vederle sbiancare e se dapprima era entrata nella cappella in maniera silenziosa, ora il luogo riecheggiava dei suoi lamenti.
"Mio buon Dio, riportalo qui da me..."

Lady Gaynor 30-11-2015 21.29.11

Diva del cinema... Sorrisi tra me e me, era arrivato il momento di mettere le cose in chiaro. In un lampo estrassi la colt e sparai un colpo in direzione di Orko. La pallottola gli sfiorò quasi l'orecchio. "Forse adesso avrò la tua piena attenzione... Te lo ripeto un'altra volta... dimmi dov'è nascosto quell'aereo... Sei sotto tiro, un gesto o una parola sbagliati e ti giochi l'altra gamba. Vorrei evitare inutili spargimenti di sangue, ma sappi che non esiterò un solo istante se mi metti in condizione di doverlo fare. Hodog! Vedi Orko, sono sicura che il mio amico Hodog non ha nemmeno la metà dei miei scrupoli..." Restai un attimo in silenzio, sempre tenendolo sotto tiro. "Avanti, dimmi ciò che sai sull'aereo..."

Guisgard 30-11-2015 23.11.27

Gwen, calmatasi per la forte emozione, tornò dal paziente.
L'uomo era nel suo letto, senza conoscenza e col capo completamente avvolto da bende.
Mormorava parole incomprensibili, forse causa del delirio post operatorio.
“Lasciatemi...” disse affaticato “... liberatemi...”

Lady Gwen 30-11-2015 23.15.33

Tornai dal paziente e la situazione non era diversa da prima.
Era sempre privo di conoscenza, col capo fasciato e in preda al delirio postoperatorio.
Del resto, non ci si poteva aspettare diversamente, dopo un tale incidente e un intervento durato tre ore.
Che fosse o meno un nemico, mi dispiaceva vederlo in quello stato; dopotutto, ero un'infermiera e il mio lavoro era quello di curare chi stava male, nemici inclusi.

Guisgard 30-11-2015 23.16.56

“Madama...” disse Agian ad Altea “... perchè siamo stanchi della guerra, delle battaglie e di aver paura di morire. I legionari sono mercenari, combattono dunque per tornaconto, mentre i nobili e i chierici, la causa per cui Canabias ci ha dichiarato guerra, se ne stanno nei loro castelli e nelle loro chiese ad ingrassare.”

Altea 30-11-2015 23.20.07

Guardai quell' uomo sbigottita..."Siete forse dalla parte di Canabias?" ma fu la ultima parte che mi fece arrabbiare.."Guardate che cascate male, bene..andatevene..qui non trovate terreno fertile".
Guardai Leones con rabbia.."Voi siete amico di questa persona infima che va parlando a vanvera?".

Guisgard 30-11-2015 23.22.45

Il misterioso malato continuava a parlare confusamente nel suo delirio.
“Non voglio...” disse agitandosi “... liberatemi...”
Stringeva le coperte nei pugni stretti, sudava e ansimava.
Qualcosa lo turbava nei suoi inquieti sogni.

Lady Gwen 30-11-2015 23.27.23

Il modo in cui si agitava mi fece sospettare una cosa.
Se quelle parole non fossero state solo frutto del post operatorio? Se ci fosse stato dell'altro?
Pensai comunque che era inutile porsi certe questioni in quel momento.
Presi così una flebo con un calmante che speravo rendesse il suo sonno meno inquieto.

Guisgard 30-11-2015 23.27.36

Agian guardò fisso Altea.
“Madama...” disse “... mi spiegate cosa ho detto di sbagliato? Cosa nelle mie parole trovate di ingiusto? Vi sembra forse che l'esercito regolare di Afralignone sia qui in prima linea a combattere? A difenderci? E dove sono i chierici? Qui la gente muore. I loro Vangeli non affermano che devono essere dove la gente soffre?”
“Parlare di politica non è il caso, su...” mormorò Leones.

Altea 30-11-2015 23.31.41

"Avete detto troppo...in certi posti i chierici e i nobili sono morti assieme al popolo..quel popolo che Canabias ha assoggettato senza avere il consenso e costringendoli".
Leones cercò di tranquilizzare la situazione, ma io avrei voluto prendere la pistola che portavo nella giarrettiera e puntargliela in testa e ammazzarlo..era per gente come lui che Chevral era caduta..spie e gente che avevano cercato di dividere la gente mettendola contro di noi.
Presi Leones per il braccio indispettita e dissi perentoriamente "Andiamo avanti, non ho intenzione di parlare con questa persona" e voltandomi gli dissi "Non osate presentarvi più davanti a me".

Guisgard 30-11-2015 23.35.53

Icarius restò ad ascoltare Clio sena replicare.
La fissava nei suoi occhi, fermo ed immobile.
Poi, quando lei terminò, lui assunse un'espressione indecifrabile.
Scosse il capo e prese a camminare, come a voler andare via.
Le passò accanto, ma poi si fermò di colpo.
Tornò a guardarla e con gesto improvviso ed imprevedibile le si avvicinò.
E la baciò.
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Guisgard 30-11-2015 23.43.51

Gwen somministrò un calmante al paziente ed il misterioso pilota poco dopo tornò a dormire serenamente.
Qualche istante dopo qualcuno entrò nell'infermeria.
Era Fermer.
“Gwen...” disse “... come sta il paziente?”

Lady Gwen 30-11-2015 23.46.05

Quasi subito il calmante fece effetto.
"Ehi..." quando Fermer tornò "Gli ho somministrato un calmante, era parecchio inquieto e pronunciava delle parole sconnesse e per la situazione in cui si trova ha bisogno di riposo."

Clio 30-11-2015 23.47.40

Il ragazzo non rispose.
Odio la gente che non rispose.
Posso andare adesso? Pensai, fremendo.
Scosse la testa e sembrò volersi e andare.
Oh, la.. Su che c'ho da fare..
Poi si fermò, e mi chiesi che diavolo volesse fare.
Mi baciò.
Trasalii.
Come osava?
Lo allontanai immediatamente, con un gesto deciso è inequivocabile, per poi tirargli un sonoro schiaffo.
Avrei potuto colpirlo con un gancio, un martello, un montante.
Ma per una cosa del genere no, ci voleva lo schiaffo.
Forse non avevo chiarito bene cosa ci volesse per entrare nella mia squadriglia.
Forse pensava davvero di dovermi sedurre.
Povero ragazzo.
Era solo una recluta, come poteva pensare di comportarsi così con me?
"Come osi?" Tuonai "Quale parte di - sono il tuo superiore - non ti è chiara?" Con voce distante e lontana.
Tu figurati se avrei permesso ad una recluta di baciarmi.
Così magari se ne sarebbe andato in giro a vantarsene con gli altri.
Per chi mi aveva preso?
Era solo un ragazzo, pensai, scuotendo la testa.
Smisi di calcolarlo e ripresi la mia strada.

Guisgard 30-11-2015 23.55.53

Altea prese Leones sottobraccio e cercò di andare via.
“I nobili che sono morti” disse Agian prima che andassero via “rammentate che sono stati catturati mentre fuggivano, non mentre combattevano per il popolo. Sono dunque morti da vigliacchi, quali erano.” Con disprezzo.

Guisgard 01-12-2015 00.00.24

Marwel era a pregare ai piedi dell'abside, mentre una leggera penombra velava la navatella.
Ma ad un tratto la ragazza udì dei passi nel presbiterio.
Era una monaca.
“Salve...” disse a Marwel “... posso pregare qui con voi? Oggi un aereo è precipitato sulla base e pare che il suo pilota stia lottando tra la vita e la morte. Pregate con me per quell'uomo?”
E quasi quelle parole della suora parvero una sorta di risposta alle inquietudini ed alla solitudine di Marwel.

Altea 01-12-2015 00.01.22

Questo era troppo..troppo..con uno scatto repentino presi la pistola dalla sottoveste e mi voltai puntandogliela contro.."Non avete capito bene..forse hanno ragione quando dicono l' ignoranza genera mostri..scegliete voi se continuare a parlare e dove volete vi ficchi questa pallottola..in testa, nel cuore..come fate voi senza un briciolo di pietà, stavolta avete la vita salva ma la prossima volta vi ammazzo veramente".
Rimisi la pistola a suo posto e iniziai a camminare forte, strattonando Leones.."Voi osate parlare con queste persone? Sapete queste persone se riusciranno ad averla vinta e faranno in modo Evangelia vada nelle loro mani, sarà la disfatta per Afralignone...e per noi tutti..e non gli permetto di parlare così dei nobili..e dei chierici".
Le mie guance erano infuocate dalla rabbia, altro che passeggiata ristoratrice.

Guisgard 01-12-2015 00.03.54

“Hai fatto bene.” Disse Fermer a Gwen. “Almeno dormirà un po' tranquillamente.” Si sedette. “Ho parlato col capitano Goz. Appena il pilota si riprenderà vuole interrogarlo e capire chi sia davvero.”

Lady Gwen 01-12-2015 00.06.46

"Ovvio, lo credo. È normale che voglia parlargli, è comunque un pilota sospetto. A questo punto aspettare è l'unica cosa che possiamo fare..." avvicinandomi a Fermer.

Guisgard 01-12-2015 00.07.56

Guisgard sorrise lievemente e poi strinse la mano a Dacey.
“Bene, ci siamo confidati e scusati abbastanza.” Disse ridendo piano. “Almeno così non correrò più il rischio di beccarmi un altro ceffone.” Facendole l'occhiolino. “Allora... cosa vogliamo fare adesso? Camminare in questa silenziosa e malinconica serata o tornare alla taverna?”


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