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"Elv cosa..."
Bussò senza che io potessi dire nulla. "Ma sei impazzito?!" dissi, a bassa voce, con gli occhi sgranati. Poi, la porta si aprì. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fessen restò a guardare Destresya prendere la banana, sbucciarla e poi infilarsela fra le labbra per mangiarla.
Lo faceva in modo sensuale, anzi lascivo, ma in maniera assolutamente eccitante, irresistibile. Come solo una sgualdrina d'alto borgo sapeva fare. Allora in quel momento la luce nei suoi cambiò. La nobiltà e la cortesia svanirono, lasciando il posto ad uno sguardo vizioso, lussurioso, umido, sozzo, cattivo. Ed attese che lei finissime di mangiare quella banana acerba. |
“No...” disse il barone ad Altea “... io, folle di gelosi e con ormai solo il mio onore e null'altro... affrontai quel Minsk... e lo uccisi... per il dolore, poi, Layla si gettò dal crostone...” chinando il capo “... ora lo sapete e potete giudicarmi... sono un assassino... ora se desiderate andare via da questo castello io vi capirò..." baciandole la mano quasi in un gesto di scuse e commiserazione.
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A quelle parole mi alzai di scatto, la testa iniziò a girarmi fortemente "No, non vi giudico, scusate entriamo dentro il salone" e chiusi la finestra guardandolo "Voi, avete sfidato a duello quell' uomo come i miei due defunti mariti, non comprendo...perché..voi uomini pensate di difendere il vostro onore uccidendo chi vi ha cercato di prendere la moglie, invece che tentare di riprendere vostra moglie con amore. Sono turbata, la storia vostra e di Lady Layla è come la mia vita, solo che io non mi sono gettata o uccisa per amore poiché non amavo nemmeno i miei amanti, anche se ancora non posso scordare l' azzurro cielo del colore degli occhi del mio ultimo amante....io...ho visto una donna prima..era uguale al ritratto, è apparsa quando la campana di San Menna ha suonato e mi parlava, diceva doveva venire qui al castello, eravamo vicino al crostone, e poi è svanita di nuovo al rintocco della campana e ho visto il corvo...che spiegazione potreste darmi a tutto questo" stringendo il fazzoletto pregno di profumo di rosa scarlatta.
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Assaporai quel frutto proibito nel modo più sensuale e peccaminoso possibile.
Sentii la polpa succosa e saporita inondarmi la bocca col suo sapore inconfondibile. Mossi appena la mascella è tutta la bocca per renderla più morbida e mandarla giù, fino in fondo alla gola, per poi inghiottire quel nettare sotto gli occhi sempre più folli e lussuriosi del mio amante. Oh non mi era sfuggito nemmeno un cambiamento di quello sguardo... nemmeno una piccola sfumatura, nemmeno un breve mutamento. Me li ero gustati tutti, dal primo all’ultimo! Finii così di mangiare il frutto e appoggiai la buccia sul vassoio che mi aveva portato poco prima. Era rimasto lì, immobile a guardarmi, solo i suoi occhi erano mutati, sempre più accesi di lussuria spietata. Oh ma io speravo che non fossero solo gli occhi ad essere mutati... “Ebbene, mio signore?” Con voce lasciva e calda “Sono stata brava?” Con tono impertinente e sensuale. |
“Qui non vive nessuna donna.” Disse ad un tratto la servitrice uscendo sulla terrazza. “Viviamo solo il barone, io e lo stalliere.” Fissando Altea. “Avete dunque capito male, madama.”
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La porta si aprì ed apparve una figura grottesca, assurda, quasi terrificante.
Una donna anziana, dal viso rugoso e pallido da far paura, la bocca tinta da eccessivo rossetto e gli occhi grandi, spiratati, psichedelici. Aveva i capelli raccolti in un'acconciatura infantile, fatta di boccoli stretti e tenuti su da nastrini colorati. Le scarpe erano da bambina e bianche come confetti, mentre l'abito sembrava essere quello di una bambola. Ecco cosa sembrava, una grossa bambola. “Oh, cari...” disse Azzy mostrando un ampio sorriso “... benvenuti! Che sorpresa! Entrate su!” Prendendo Gwen per mano e tirandola dentro, seguite poi da Elv. "Cosa gradite bere, ragazzi?" Chiese euforica la vecchia. https://lewislitjournal.files.wordpr..._baby_jane.jpg |
Ci aprì la cara signora Stainov, che era conciata come la più grottesca delle bambole e questo mi aveva lasciata letteralmente a bocca aperta.
Era sempre più assurda. Non ebbi il tempo di parlare, che lei mi tirò letteralmente dentro. "Ti ucciderò, sappilo..." sibilai a denti stretti ad Elv. "Oh, beh, in realtà noi non vorremmo disturbare, era amo saliti sentendo quella bellissima musica al pianoforte..." con un leggero sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fessen guardò Destresya negli occhi e sorrise, per poi spostare lo sguardo azzurro sulla bocca di lei che aveva appena ingoiato la banana.
“Oh, si...” disse “... molto bene, mia nobile dama...” col tono che in realtà sembrava rivolto ad una sgualdrina “... ora cominceremo il rituale vero e proprio... da brava...” slacciandosi la cintura dei pantaloni ormai tesi e gonfi di eccitazione “... su, mettetevi a terra a a quattro zampe... come si conviene ad una cavalla...” Ad un tratto qualcuno bussò alla porta della stanza. |
“Oh si...” disse Azzy a Gwen “... era la piccola Jesse... lei ama così tanto suonare il piano!” Il pianoforte era davanti a loro nel salotto.
“Come mai ha smesso?” Chiese Elv. “Oh, è tanto timida...” riempiendo due bicchieri Azzy “... ha sentito arrivarvi ed è corsa in camera sua!” Ridendo stridula. “Su, prendete!” Offrendo loro i bicchieri colmi fino all'orlo. “Buonasera.” Arrivando nella camera un uomo anziano e distinto. “Finalmente incontro i nostri giovani vicini.” Sorridendo affabile. “Prego, accomodatevi.” Sedendosi ed accarezzando il gatto di casa. http://www.tr10023.com/wp-content/up...ception-02.png |
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