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Dopo aver lasciato le mie compagne di avventura verso i loro compiti, mi avviai su per le stradine che si issavano strette verso il punto più alto di Camelot. Da li la vista era meravigliosa: toglieva il fiato e si poteva ammirare il panorama fino a miglia di distanza. Venivo spesso fin quassù per stare sola con me stessa. Mi piaceva sentire il vento tiepido colpire il viso senza ledere la pelle. E sembrava volesse strapparmi i brutti pensieri e portarli con sè lontano, dove non potessero più cercare e trovare la strada del ritorno.
Oggi avevo voglia non di spazzare via le amarezze ma avevo voglia che il vento mi dicesse cosa era giusto fare e come agire. Socchiusi gli occhi per qualche istante; aspettavo che il vento mi parlasse. Qualcuno mi toccò la spalla. Sobbalzai dallo spavento. Mi voltai e.... |
"Scusate Sir, ma ho paura della mia stessa ombra" disse Perry con un debole sorriso "perdonate il mio giudizio nei vostri confronti, comunque raccontate, chi siete e perchè volete proteggermi?" chiese infine la fanciulla.
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Lo scandinavo si aggiustò i lunghi capelli tirandoli indietro... lo squarcio che gli rugava e induriva quel bel viso pallido era ben visibile ora, rossa fuoco, sulla guancia sinistra.
"Una vecchia venne da me con un carico d'oro degni dei Sultani saraceni e una tosse degna di un malato di peste bubbonica. Mi disse di venire qua a proteggervi... farvugliava qualcosa sulla sua ora vicina e su un coltello d'oro... mercurio... bronzo... qualche metallo... chi si ricorda... ma fatto sta che ora sono la vostra guardia del corpo." Poi china il busto in avanti ridacchiando con ilarità e fissando Lady Perry. "Sir Eldred del Clan degli Jorgänsen al suo servizio!" |
Perry guardò Sir Eldred e poi quasi sussurrò "D'argento Sir.." poi aggiunse "dovrò presentarvi agli altri Sir, perchè vedete, non siete l'unico intenzionato a farmi da guardia del corpo" si dipinse un lieve sorriso sul suo volto.
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Eldred sorrise di rimando in maniera abbastanza sorniona, mettendo le mani ai fianchi e avvicinandosi di qualche passo a Milady.
Non troppo vicino, solo affinchè sentissero solo loro due le loro voci... non si sa mai chi può origliare una conversazione. "Io non sono intenzionato. Mi pagano per fare ciò, Milady. Ma sono un uomo d'onore e dubito lascierò la missione prima che essa sia compiuta." |
Perry arrossì all'avvicinarsi del cavaliere "Grazie Sir, ve ne sarò riconoscente".
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Dacchè perplesso per l'improvvisa rossura del colorito di Lady Perry le parole della dama fecero ben presto tramutare il volto di Eldred in una smorfia disappunto, mal nascosta in un largo sorriso comprensivo...
"Senza offesa Milady, ma non mi compro da bere con la gratitudine... mi è stato detto che sarò altrettanto retributo da voi..." |
"Beh, questo è certo Sir, avrete anche la vostra ricompensa ;)" disse quindi Perry, prese otto monete d'oro da un sacchettino di velluto rosso e gliele porse "questa è una piccola parte ^^".
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Con gli avidi occhi che gli luccicavano, lo Jorgänsen prese le 8 monete d'oro e le infilo dentro il suo lungo mantello di pelle marrone. Appena tirò fuori la mano, in essa non era più presente una sola moneta d'oro. Un buon anticipo, per quello che sperava fosse un buon ingaggio.
"La ringrazio Milady... ora si che sono ansioso di conoscere i miei compagni d'arme." |
"Lo immaginavo Sir ^^, ma credo dobbiate aspettare il mattino prima di incorciarli, spero invece non incrocerete le loro spade! ;)" rispose Perry con un tono d'ironia poi continuò dicendo " vado a riposarmi, ora che sono al sicuro dormirò notti tranquille ^^, vogliate perdonare il mio falso allarme Sir Hastatus, buona notte e grazie ^^".
Ma perry era preoccupata, non del suo essere, ma per Sir Dunmer...chissà dov'era e cosa stava facendo...sarebbe passata nella sua stanza per fargli un saluto. |
La furia del guerriero punto nell'orgoglio attraverso per un solo attimo gli occhi di Sir Eldred alla risposta ironica della Lady.
Ma oramai era abituato a persone che rispondevano a tono. Anzi erano anche più gradevoli... lui stesso era una di esse. Sorrise di rimando alla donna "Ignorate che io combatto con l'ascia." borbottò a voce abbastanza alta lo scandinavo... se l'ha sentito, l'ha sentito, se no ha poca importanza. "Guten Natten" disse in Germanico ad Hastatus... Fatto ciò, Eldred, stringendo il Mjolnir che teneva al collo disse tra se "Odino, dove diamine mi ha portato il tuo volere?" e si allontanò verso i suoi alloggi. |
Perry entrò nella locanda, salì le scale e si ritrovò difronte alla porta di Sir Dunmer. Bussò.
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Dunmer stava pensando ai fatti recenti quando ...*knock-knock* qualcuno bussava alla porta. Il cavaliere si alzò rapidamente e chiese, senza ancora aprire: Chi è?
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Perry arrossì di colpo, non sapeva se andarsene o dire il suo nome, ma poi parlò: "Sono Periclea, Sir. Ehm, volevo sapere come state...".
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Dunmer ebbe un sussulto, si girò verso la camera con la schiena alla porta e guardò inorridito tutto il disordine che c'era. In un battito di ciglia tentò di sistemare qualcosa alla meno peggio, poi, tentando di sembrare tranquillo, aprì la porta.
-Salute Lady Perry, qual buon vento? |
Perry abbassò lo sguardo, era molto più alto di lei e si sentiva piccola piccola.
"Sir, scusate il disturbo, ma era tutto il giorno che non vi vedevo in giro e mi stavo preoccupando, insomma, come state?" chiese Perry tenendo ancora lo sguardo basso, alzava gli occhi solo per qualche secondo per poi riabbassarli velocemente. |
-Io sì, sto bene... voi piuttosto? Vi fa ancora male la ferita?
Neanche Dunmer riusciva a guardare la ragazza negli occhi per più di qualche istante. -Ma..volete entrare? Non è educato da parte mia farvi stare qui sulla soglia..entrate, ve ne prego ^^ |
"Ehm, grazie Sir...comunque non mi fa più tanto male, pulsa a volte quando faccio qualche sforzo in più nel camminare, ma nulla di importante..." Perry fece qualche passo in avanti per entrare, lentamente e guardandosi attorno.
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-Non fate caso al disordine... non sono abituato a ricevere ospiti...
In poche mosse Dunmer liberò un posto. -Ecco sedetevi qui sul letto che è morbido ^^ Gradite qualcosa da bere? E prima che la ragazza potesse rispondere versò dell'idromele in due bicchieri e, porgendone uno alla dama, si sedette su di una sedia. |
"Vi ringrazio Sir ^^, non importa per il disordine ^^" Perry riuscì a parlare guardandolo negli occhi, ma arrossendo non poco.
Periclea si spostò piano più vicina al cavaliere. |
Il respiro di Dunmer iniziò a farsi più affannato.
-Allora... per... voglio dire... novità...? Gli veniva difficoltoso per qualche strana ragione riuscire a comporre una frase di senso compiuto. |
"Ehm, l'uomo con la cicatrice non è cattivo...cioè..l'ha mandato la maga a proteggermi, ricordate? quella che mi ha donato il pugnale..." Rispose Perry mentre agitava le dita in un motivetto.
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Dunmer fissava il movimento delle dita di lady Perry
-Ah...beh...meglio allora, quantomeno non ci sono solo nemici là fuori, è una cosa positiva.. Alzò il capo e abbozzò un sorriso. |
Perry prese la mano libera di Dunmer e disse: "Sir le vostre mani raccontano battaglie...cosa racconta la vostra vita passata?" teneva teneramente la mano del cavaliere fra le sue. Le dita sottili e bianche della fanciulla parevano piume al confronto di quelle del Sir.
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Il cuore del cavaliere iniziò a battere sempre più forte. Con il fiato corto, disse:
-Vi avevo già detto qualcosa riguardo al mio passato... vengo da un regno che non esiste più, vago senza una meta... anche se forse ho scoperto in Camelot una nuova casa e dei nuovi ideali per cui combattere... anche grazie a voi credo... Poi si avvicinò un pò di più alla fanciulla. |
Il viso del cavaliere era sempre più vicino al suo, Perry aveva nel petto un tamburo ormai. Accarezzò il viso di Dunmer delicatamente.
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Il cavaliere non seppe dire più nulla. Lentamente avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza.... esitò per qualche istante e poi, mentre il mondo circostante si fermava quasi trattenendo il respiro, la baciò.
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Perry tremava, ma socchiuse gli occhi e si gustò quel momento a fondo...
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Mi voltai e vidi che era stato il falco di Morris a riportarmi alla realtà dal mio mondo di fantasia in cui mi ero appisolata per un momento.
"Che ci fa qui il falco di Morris?" |
mentre camminavo per le stradine di camelot......vidi l' uomo con la cicatrice sul volto, nella mente richiamai i ricordi di quel libro letto e non riuscivo a ricordare azioni molto buone da parte sua, si il coltello di lady Perry lui ne era a conoscenza ma la gente a quell' epoca era solita origliare. Avrei voluto tanto avere sir morris al mio fianco lui avrebbe avuto piu' intuito ripsetto a me, mi muovevo in quell' epoca molto goffamente, le gonne lunghe e fruscianti non si addicevano al mio abbigliamento quaotidiano............ero visibilissima, e gli passai accanto con un accenno di sorriso, la sua risposta fu un ghigno truce...........accellerai il passo, avevo perso di vista lady Perry, mentalmente pregai che fosse al sicuro, dovevo trovare Lady llamrei, dovevo assolutamente dirle cosa avevo letto......
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Il falco di sir Morris sembrava volesse dirmi qualcosa...iniziò a volteggiare sopra la mia testa. Voleva attirare la mia attenzione, mi stavo facendo capire che dovevo seguirlo.
Mi presi il bordo del lungo vestito stretto in pugno tra le mani ed iniziai a correre seguendo il falco. Giù per i sentieri stretti e lastricati di ciotoli. Più volte avevo rischiato di cadere. Il falco sembrava essersi fermato...infatti...si era appollaiato sull'insegna della taberna del fornaio. Guardai prima lui aspettando un cenno...poi guardai alla mia altezza a qualche metro davanti a me e vidi la signora delle pietre: lady Elisabeth! |
ormai il mio passo veloce si era trasformato in corsa, ed accidentaccio alle scarpette inciampavo continuamente, improvvisamente alla mia vista apparve lady llamrei, e tra me e lei flo' il falco di Sir Morris.........avevo i fiatone mentre cercavo di raccontare chi avevo visto prima, quando lady llamrei mi chiese di abbassare la voce e di raccontare le cose con calma il falco ci avrebbe avvisate se fossimo state seguite da qualcuno.......le raccontai quindi cio' che ricordavo del libbro che avevo letto in passato, Lady Perry era in grave pericolo, perche' un uomo dalla cicatrice sul volto, conosceva il suo segreto ed era stato pagato dal figlio del duca per riportarla indietro, nel frattempo il duca teneva nelle sue segrete il maestro di Lady Perry, se l'uomo avesse fallito quello sarebbe stato il suo ricatto. C'era pero' un cavaliere che amava Lady Perry con cuore puro ed era l' unico che poteva aiutarla. Ma chi poteva essere?........
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Avevo preso per mano Lady Elisabeth. Non capivo esattamente quello che mi stava dicendo: mi parlava dell'uomo con la cicatrice, che era un uomo meschino, che avrebbe tradito la giovane Perry...La guardai sorpresa e la costrinsi a fermarsi: "Elisabeth, non è così...NON è cosi, ve lo giuro. L'uomo con la cicatrice non è IL CATTIVO! Lo è qualcun altro, qualcuno che stiamo cercando di capire chi sia. Lui ci vuole aiutare, è dei nostri milady! Credetemi! Anzi ve lo dirà lui stesso: andiamo da lui e così potrere chiarvi"
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guardai in volto lady llamrei, l'uomo dalla cicatrice non era il cattivo?..........ma allora cosa avevo letto nel libbro..........ero piu' confusa che persuasa.........:neutral_think:..incomincia a riflettere sul fatto che lo scrittore avesse scritto cio' che una leggenda raccontava, ma io in quel momento vivevo la realta' della storia stessa...........quindi era probabbile che le cose stessero in maniera diversa..........con un certo imbarazzo dissi a llamrei che era un' ottima idea la sua e la seguii............
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E dopo la nottata passata abbastanza bene per Eldred, ma non per i suoi vicini di camera che lo sentirono gioire del suo sonno pesante, Eldred ora era andato da un fabbro e aveva pagato per farsi limare l'ascia... per poi cacciare malamente il fabbro e usare da se l'arrotino.
Era così intento ad affilare la sua scure, che non noto le due dame dirette verso di lui, ma si sentì comunque osservato... "Spero non siano piantagrane..." borbottò |
lisabeth ed io ci stavamo avvicinando verso la bottega del fabbro, luogo che ci era stato indicato dove avremmo potuto trovare l'uomo con la cicastrice, quando a pochi metri vidi sbucare un uomo alto, capelli lunghi, piuttosto possente...con una cicatrice in volto e dall'aria non molto cordiale....
Mi presentai e gli dissi che ero amica di Perry e che avrei avuto bisogno del suo aiuto. |
non sara' stato l' uomo cattivo, ma troneggiava su di noi come un dio vichingo...........non aprii bocca llamrei questa volta mi avrebbe trucidato.....ci guardo' per qualche secondo e annui' con un cenno del capo e ci fece segno di seguirlo nella taverna..........docile seguii i due e mi sedetti accanto ad llamrei, mentre con le mani stropicciavo un lembo del vestito...........se mai fossi tornata al futuro.......giuro avrei corretto le paggine di quel libbro.........
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Amiche di Lady Perry? Come se non bastasse già essersi dovuto recare in Britannia per proteggere una dama. Nell'ingaggio era anche previsto che avrebbe dovuto conoscere le amichette di lei?
La prima donna si presentò e Eldred ascoltò distrattamente quello che aveva da dire... degnandola giusto di uno sguardo appena si era presentata e borbottando un "Piacere..." mentre era impegnato con l'arrotino e l'ascia. "Posso sapere il motivo di una così lieta visita?" Disse continuando il lavoro di affilamento della sua arma bianca. |
Quel tipo mi stava creando una sorta di disagio...non aveva di certo le maniere gentili...che burbero, pensai. Alla sua domanda risposi farfugliando qualcosa di breve e conciso, evitando etichette e carinerie...non credo che le avesse accettate cordialmente...
Gli chiesi di dirci del "libro misterioso", da chi fosse pagato e quale era il suo scopo ultimo. Smisi di far domande quando la porta alle nostre spalle sbattè facendoci sobbalzare dallo spavento |
Mentre Shalimar si dissetava in un ruscello, il richiamo dell'acuto verso di
Flò..lo faceva nitrire ed impennare energicamente a candela. Montai immediatamente su di esso e.. velocemente.. galoppammo.. seguendo il percorso indicato. Mi ritrovai al cospetto di una Fucineria, ove riconobbi i destrieri di Lady Llamerei e Lady Elisabeth. Smontai da cavallo ..e mi avvicinai all'ingresso..ove udii le loro voci..e quella di un uomo: costui aveva un aspetto apparentemente truce..e non solo per una cicatrice in volto. Entrai disinvolto ed esordii.. esclamando: "Stavo in pena per Voi, amiche mie! Come state? Ho fatto delle ricerche, ma ..ragguagliatemi sulla vicenda, ve ne prego! E...Scusatemi Voi..messere..per l'invadenza...ma noto che anche voi.. non vi siete fidato del vecchio fabbro!" Sir Morris |
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