Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 26-05-2018 01.23.04

"È terribile..." commentai spaventata, aggrottando le sopracciglia.
Sì, era possibile che si trattasse di lupi, ma faceva comunque paura il pensiero di qualcosa che terrorizzava queste terre.

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Guisgard 26-05-2018 01.29.36

“Si...” disse annuendo il precettore a Gwen “... per questo la pregherei di non lasciare mai da sola la magione... se le dovesse servire qualcosa allora lo chiederà a me ed io farò in modo di procurarlo. Anche per andare in chiesa lo faremo tutti insieme. Sant'Agata di Gotya dista un miglio, dunque è sconsigliabile recarsi a piedi visti i tempi.”

Altea 26-05-2018 01.29.37

"Il fatto io sia temeraria e sprezzante del pericolo non implica che sollazzi con qualsiasi uomo.. Non ne ho avuti dopo la morte del mio compagno perché io aspetto un solo uomo capace di conquistarmi. Un uomo che ne valga cento o mille o racchiuda tutto ciò che di meglio un uomo abbia da offrire" osservandolo mentre mi carezzava I capelli, un gesto che mi scosse di più.. "Hai ragione dobbiamo cenare.. Che desiderate Milord?" sorridendo e beandomi di quella carezza tra i capelli.

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Lady Gwen 26-05-2018 01.33.47

"Lo terrò a mente" risposi.
Continuai a mangiare, ripensando ancora a questa cosa, a quanto fosse terribile non poter nemmeno uscire di casa in sicurezza e ciò mi invogliò ancor meno ad uscire per qualche passeggiata altrove, seppur accompagnata.

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Guisgard 26-05-2018 01.36.32

Le dita di Hiss fra i biondi capelli di Altea, intrecciandoli con movimenti dolci, lenti.
“Allora sono io” disse lui con un sussurro tra i capelli di lei “che ti metto in imbarazzo, Altea?” Continuando quelle carezze fra i capelli della brigantessa.



La cena continuò, terminando poi con uno squisito dessert.
“La ringrazio per la compagnia.” Disse il tutore a Gwen. “Ora temo di dover andare, ho ancora alcune faccende da sbrigare. Se vuole può scegliersi un libro nella biblioteca, in modo da poter leggere prima di addormentarsi. Le auguro una serena notte.”

Clio 26-05-2018 01.39.11

Restai a fissare compiaciuta i tre che si sedavano al mio tavolo, scrutandoli attentamente, dovendo cogliere quanto più possibile le informazioni dalla mia mente.
“Mi sembravate soli laggiù...” con un sorrisetto malizioso., guardandoli tutti, uno sguardo lascivo, caldo.
Che non mi dovevo nemmeno sforzare a fare, perché i tre personaggi non erano affatto male!
“Sono Lys...” guardandoli tutti con insistenza “voi chi siete?”. Incuriosita.

Altea 26-05-2018 01.41.30

"Potrebbe essere.. Chissà perché ma non per essere timida.. Forse perché queste carezze nei miei capelli scuotono il mio animo" poggiando la mano bianca sul suo bel volto, ero così vicina quasi a bramare un contatto più intimo.

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Lady Gwen 26-05-2018 01.43.23

Arrivammo al dessert e l'uomo si congedò.
"Lo farò. Buonanotte a lei, signore."
Allora anche io mi alzai, scelsi un libro in biblioteca e mi avviai verso camera mia, un po' stanca per la lunga giornata appena trascorsa.

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Guisgard 26-05-2018 01.53.56

I tre giovani si sedettero subito al tavolo di Elyse, incoraggiati dagli sguardi e dal tono di voce della marchesa.
“Io sono Gobbes...” disse uno dei due bruni.
“Io Aegos, bella signora...” l'altro con i capelli scuri.
“Io invece sono Marf...” sorridendo il biondo.
“Cosa fate tutta sola in questo posto?” Aegos guardandola con insistenza.



Hiss guardò negli occhi Altea, smettendo di sfiorarle i capelli.
La sua mano scese allora sul volto di lei, in una dolce ma inebriante carezza.
“Allora baciami, ti prego...” disse piano, quasi come fosse un disperato bisogno di quel contatto, avvicinando le sue labbra a quelle della brigantessa.



Gwen scelse uno dei libri dalla biblioteca e si avviò nella sua camera.
Ma mentre attraversava il corridoio, passando davanti alla porta chiusa dello studio del tutore udì delle voci.
“Quel maledetto non deve più mettere piede qui...” disse adirato il tutore “... intesi?”
“Si, signore.” Rispose il cameriere anziano.
“Therese è piccola, lo dimenticherà presto.” Fece il tutore.

Lady Gwen 26-05-2018 01.58.33

Mentre tornavo in camera, passai davanti allo studio e sentii la voce del tutore.
Rimasi perplessa e non capivo di chi stessero parlando.
Sicuramente era la persona riguardo cui lui borbottava mentre parlavamo, ore prima.
Ad un certo aveva pure nominato Therese, perché mai?
Per cercare di rispondere a queste domande, mi nascosi in una nicchia lontana da occhi indiscreti e cercai di ascoltare.

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Guisgard 26-05-2018 02.08.47

Gwen si nascose e restò ad ascoltare ciò che dicevano nella stanza chiusa.
“L'ho buttato fuori di casa” disse il tutore al cameriere anziano “e non voglio metta più piede qui. Anzi, sono pronto ad ucciderlo se si rifà vivo.”
“La bambina chiede di lui, signore...”
“Lo dimenticherà.” Il tutore. “La nuova istruttrice è in gamba e la bambina dimenticherà presto quel bastardo.”

Clio 26-05-2018 02.18.39

Oh ma guarda che bravi, così docili e cari nel mettersi a loro agio al tavolo.
Mi scappò un sorriso divertito, malizioso, caldo.
Ascoltai i loro nomi e sorrisi, come se dei nomi me ne facessi qualcosa!
Era altro che mi interessava sapere, altro che bramavo e per cui avevo addirittura lasciato le rassicuranti mura del mio palazzo, per scendere fin sotto i, costone.
“Interessante, e siete di passaggio in queste terre?” Fissandoli intensamente, uno ad uno, con un sorriso enigmatico.
“Quanto a me...” risposi, allungandomi sul tavolo con fare provocante, in modo che, considerando l’abito che avevo indosso, si intravedessero i miei seni.
Dopotutto... l’avevo scelto apposta.
“Beh, aspettavo qualcuno come voi, non credete?” Allungando la mano a sfiorare la mano di Aegos “distrattamente”, alzando poi gli occhi a cercare i suoi.
“Perciò vi rifarò la domanda: chi siete?” Con un sorriso enigmaticoe misterioso mentre due occhi indagatori li scrutavano.

Lady Gwen 26-05-2018 02.22.51

Quelle parole mi fecero pensare.
E se si fosse trattato di quel messer Elv di cui tanto parlava Therese?
Cosa aveva fatto di tanto terribile per meritarsi questo trattamento?
Addirittura parlava di ucciderlo.
Rimasi in ascolto per cercare di avere altre informazioni.

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Guisgard 26-05-2018 02.28.41

Gwen restò ad ascoltare ancora.
“Vorrei tanto...” disse il tutore.
“Cosa, signore?” Il cameriere.
“Che quel bastardo finisse ucciso come le tante povere vittime della bestia!” Esclamò con rabbia.
“Signore...” mormorò il cameriere.
“Ora va, non mi occorre più nulla.” Congedandolo il tutore. “Lasciami lavorare adesso.”
“Buonanotte, signore.” Ed il vecchio cameriere uscì.

Lady Gwen 26-05-2018 02.48.15

Addirittura voleva ucciderlo!
Era semplicemente incredibile.
Cosa aveva fatto di imperdonabile? l'atteggiamento di De Goth era surreale, come si poteva augurare che finisse in quel modo?
Tornai in camera mia, mi misi a letto e rimasi a pensare a tutto quello che avevo sentito.

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Guisgard 26-05-2018 02.55.17

Gwen corse in camera sua, mentre il vecchio cameriere lasciava solo De Goth nel suo studio.
La ragazza si coricò, ma ciò che aveva sentito l'aveva turbata e forse spaventata.
La notte si prospettava cupa, lunga, inquieta.
Vi era un sinistro silenzio che giungeva da fuori, dal cuore del bosco.
L'ululato lontano di alcuni lupi squarciò quel vuoto silenzioso, come un lamento per la morte dei loro fratelli.
Alla fine, stanca, Gwen cadde addormentata.
Un lungo sonno senza sogni, fino al mattino seguente.

Lady Gwen 26-05-2018 03.05.28

Fu un sonno strano.
Inquieto, disturbato.
Tutta quello che avevo sentito incise negativamente sul mio umore,facendomi tuttavia svegliare il mattino seguente.
Mi alzai e mi preparai, in attesa di scendere a fare colazione.

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Altea 26-05-2018 09.32.30

La sua mano scivolo' lentamente dai capelli al viso e poggiai la guancia su quella mano calda, forte e sicura.
La sua richiesta poi mi stupì, il cuore accelerava il battito. Oh no, non era una follia del momento o una abitudine a concedersi. Per molto tempo il mio cuore era rimasto solitario nella sua tristezza e ora pulsava a nuova vita.
"Si" risposi in modo leggere e tono suadente. La mia mano sul suo volto scivolo' sul suo collo e avvicinandomi ad Hiss serrai le mie labbra alle sue, prima assaporandole per poi farsi più audaci.


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Dacey Starklan 26-05-2018 15.45.53

Il contadino faticava a farsi capire ed era comprensibile visto che ciò che aveva udito era indescrivibile per lui.
Un suono mai sentito prima, un suono diverso da ogni cosa conosciuta.
Se davvero quell’uomo diceva la verità ci trovavamo dinanzi a qualcosa di inaspettato... e terribile.
Guardai mio zio, sentendo che anche lui sentiva la mia stessa inquietudine.
Inquietudine che invece in Ruspon era rabbia e frustrazione, tutta rivolta al contadino.

“ Vi ringrazio per ciò che ci avete raccontato...”

Riuscii appena a dire prima che il povero uomo scappasse di corsa dalla stanza.

“ Ora sedetevi, entrambi , vi vado a prendere qualcosa da bere signori.”

Dissi quasi come fosse un ordine a Ruspon e allo zio, per cercare di attenuare la tensione crescente.
Andai verso un mobiletto dove c’erano diverse bottiglie di liquori, scegliendo un brandy corposo che servii loro subito dopo.


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Guisgard 27-05-2018 23.01.58

Gwen si svegliò dopo quella strana notte, preparandosi e scendendo al pianterreno per cominciare una nuova giornata.
Nella cucina si stava preparando la colazione, ma De Goth era già nel salotto in attesa che gli fosse servita.
Non era però solo.
Con lui c'era l'immancabile cameriere anziano, un tuttofare in quella magione.
I due stavano parlando.
“Dunque ne sei certo...” disse il tutore.
“Si, signore...” annuì il cameriere “... si tratta di una ragazza, una pastorella...”
“Sono certi si tratti della stessa morte toccata alle altre vittime?”
“Si, signore...” il cameriere “... anche lei sgozzata nel medesimo modo...”
“Ci siamo solo illusi che quest'orrore fosse terminato...” preoccupato De Goth.



Il presbitero annuì a Dacey e con Ruspon attesero che la ragazza portasse loro da bere.
“Eminenza...” disse l'uomo d'armi “... io non darei molto credito a quel pezzente... era solo un contadino superstizioso... magari era anche ubriaco quando è avvenuta l'uccisione dell'ultima ragazza...”
“Eppure mi sembra certo di ciò che affermava...” il chierico.
“Certo, eminenza?” Fissandolo Ruspon. “Farfugliava cose assurde. Non per niente crede sia opera del demonio.” Ridendo.
“Dite?” alzando gli occhi su di lui il presbitero.
“Io non credo né in Dio, né tanto meno nel diavolo, eminenza.” Con un impeto di superbia Ruspon.
“Badate all'abito che indosso, messere...” con voce calma il presbitero “... e come debba dare conto del mio operato al vescovo. Il mio ruolo mi impone di credere in ciò che voi negate e nessuno deve mai pensare il contrario. Voglio che questa storia finisca. Qualunque cosa sia a compiere questi massacri, sia essa un lupo, un branco di lupi o qualsiasi altro animale, deve finire. Io sono responsabile dell'ordine qui a Sant'Agata di Gotya nella stessa misura in cui lo è il barone, chiaro?”
“Si, eminenza.” Annuì Ruspon.

Lady Gwen 27-05-2018 23.06.37

La colazione doveva ancora essere servita, ma De Goth era già in salotto.
Sentii che parlava col domestico riguardo una pastorella, ma non riuscii a capire bene.
"Buongiorno" salutai, non appena arrivai, sedendomi anch'io. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...317a6f9810.jpg

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Guisgard 27-05-2018 23.11.34

Hiss prese fra le mani il volto di Altea, spingendo indietro sulle orecchie i lunghi capelli della brigantessa, rispondendo poi al suo bacio.
Catturò le labbra di lei in un caldo e dolce mordere, premendo su di esse e poi succhiandone l'ardore, il sapore, facendole sue con una passione crescente, al punto da togliere il fiato alla Duchessa.
Un bacio che li fece ritrovare stretti, l'una all'altro, in quel sensuale ed intimo contatto fra loro.



Appena entrò Gwen nella stanza, subito De Goth ed il cameriere smisero di parlare.
“Buongiorno.” Disse sorridendo il tutore. “Prego, attendevo lei per la colazione.” Invitandola a seguire. “Riposato bene? La camera era di suo gradimento?” Indicando al cameriere di servire la colazione. “Mi fa un po' strano rivolgermi con il lei ad una giovanissima donna come lei... devo farci ancora l'abitudine.” Annuendo divertito.

Lady Gwen 27-05-2018 23.14.14

Smisero di parlare appena entrai e non ne capii il motivo.
Sorrisi, mentre veniva servita la colazione.
"Vi capisco..." risposi "Sì, la camera è davvero molto gradevole, grazie."

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Guisgard 27-05-2018 23.19.20

"Ne sono lieto." Disse De Goth a Gwen, mentre il vecchio cameriere portò in tavola la colazione. "Non è facile abituarsi subito a queste zone. La Sundra è così diversa dalla città. Forse è diversa da tutto ciò esiste al mondo. Almeno io, nei miei numerosi viaggi, non ho veduto un altro luogo simile a questo. Naturalmente ci sono i lati positivi e quelli negativi nel vivere in terre come queste." Guardò il cameriere. "Therese?"
"Dorme ancora, signore." Rispose il cameriere. "Stanotte temo abbia avuto un incubo e ha trascorso diverse ore insonni."

Lady Gwen 27-05-2018 23.21.45

"Oh, non temete, credo di non aver mai visto nemmeno quella, avete un vantaggio" con un leggero sorriso.
Poi, aggrottai la fronte riguardo Therese.
"Povera piccola..." commentai "Magari passerò dalla sua camera non appena avrò finito" annuii.

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Dacey Starklan 27-05-2018 23.28.59

Comprendevo e concordavo con lo zio, non soltanto perché era mio parente ma perché ritenevo attendibile il racconto del contadino.
Era stato qualcosa nel suo sguardo a convincermi della veridicità delle sue parole, se aveva udito un rumore a lui sconosciuto, così doveva essere.
Però non volevo spingermi tanto oltre da pensare a qualcosa di sovrumano. Era più semplice pensare che il pover uomo non fosse stato in grado di riconoscere un suono che per altri era famigliare.

Speravo che portare loro da bere stemperasse la tensione ma Ruspon non si fece scrupolo a sputare le sue idee sovversive e areligiose verso lo zio.
Che faccia tosta, pensai del messere, affermare di non credere al Signore davanti a un suo servo.
Proprio questo atteggiamento dell’uomo irritò lo zio, prevedibilmente, che subito si adoperò di riportare al proprio posto Ruspon, ricordandogli nelle mani di chi era distribuito il potere a Sant’Agata.
Apprezzai particolarmente come riuscì a far zittire l’uomo per una buona volta.
Tuttavia il vero problema restava. Ancora in città qualcosa terrorizzava e uccideva.


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Guisgard 27-05-2018 23.29.03

"Si, grazie." Disse De Goth a Gwen. "Sarebbe opportuno." Bevendo il suo thè. "E' questo dannato posto. Non può crescere qui una bambina. Nessun bambino dovrebbe crescere in un luogo simile. Non è fatto per l'infanzia." Scuotendo il capo.

Lady Gwen 27-05-2018 23.31.03

Annuii e bevvi anche io il mio tè.
Era vero, non era adatto un luogo in cui strane morti si verificavano e non si poteva uscire di casa.
"Com'è arrivata qui?" chiesi, riferita a Therese.

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Guisgard 27-05-2018 23.35.54

“Grazie, cara.” Disse il presbitero a Dacey quando lei tornò con il liquore.
Subito lui e Ruspon ne sorseggiarono un bel po'.
“Bene, non vi trattengo oltre, messere.” Il presbitero. “Avete un compito da portare a termine.”
“Si, eminenza.” Annuì Ruspon.
Ma proprio in quel momento un servo venne ad annunciare qualcuno.
“Di chi si tratta?” Chiese il presbitero.
“Eminenza, è un uomo che afferma essere stato inviato da sua signoria l'Arciduca di Capomazda.” Il servo.
Allora il presbitero e Ruspon si scambiarono una profonda occhiata.
“Fallo entrare subito.” Ordinò il chierico.



“La sua eredità l'ha portata qui.” Disse il tutore a Gwen. “Ha ereditato questa magione e buona parte della terra che si può scorgere intorno ad essa. Sua nonna, donna eccentrica, ha imposto come ultima volontà che sua nipote crescesse in questo luogo fino al raggiungimento dell'età adulta.”

Lady Gwen 27-05-2018 23.39.37

"Comprendo..." annuii "Beh, francamente non è ciò che le augurerei, visto il luogo in cui ci troviamo..." sospirando.
Finii il tè.
"Sarà meglio che vada da lei, per vedere come sta" alzandomi "Con permesso" con un lieve inchino.
Uscii e raggiunsi la stanza della bimba.
"Therese? Sono Gwen..." da fuori, bussando un paio di colpi.
Poi aprii appena la porta.

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Guisgard 27-05-2018 23.45.56

Gwen bussò e poi entrò nella camera, trovando la bambina ancora addormentata.
Therese dormiva apparentemente tranquilla nel suo lettino, stringendo a sé la bambola di pezza.

Dacey Starklan 27-05-2018 23.46.37

Era tempo di agire, questa fu la definitiva indicazione dello zio e questo implicava che Ruspon levasse il disturbo.
Neanche poi tanto sottilmente andai alla porta, la aprii e gli fece un cenno di saluto.

“ Neanche bussare adesso?”

Trovandomi accanto alla parete quando dalla porta entrò un servitore con una notizia quanto meno singolare.
Un uomo direttamente su ordine dell’Arciduca stesso.
Questa so che si sarebbe rivelata una giornata interessante.


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Lady Gwen 27-05-2018 23.50.37

Sorrisi intenerita vedendola dormire.
Non la svegliai, poiché aveva passato una notte molto stancante e diedi disposizione di farmi raggiungere in giardino, dopo che si fosse svegliata e avesse fatto colazione.
Data la bella giornata, uscii e mi misi a disegnare all'ombra di un grande albero.
Avevo sempre amato disegnare; ritenevo che fosse l'unico talento che possedevo ed oltre alla lettura, era il mio modo di evadere ed immaginare quei posti meravigliosi e fantastici che probabilmente non avrei mai visto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...c2d6ca50f7.jpg

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Guisgard 28-05-2018 00.06.39

Gwen si mise a disegnare nel giardino e dopo circa un'oretta il vecchio cameriere venne ad informarla che Therese si era svegliata e stava facendo colazione.
Inoltre aveva chiesto di lei.



Il servitore guardò Dacey.
L'arrivo dell'inviato dell'Arciduca lo aveva messo in agitazione.
Annuì allora al presbitero e fece entrare il nuovo arrivato.
Si trattava di un giovane uomo, vestito come si conveniva ad un borghese del tempo, con un giustacuore amaranto e pantaloni stretti in alti stivali scuri, il tutto coperto da una lunga giacca ricamata.
Era bruno, dai lineamenti regolari ed aggraziati, lo sguardo pulito racchiuso in due occhi neri.
“I miei omaggi, signori.” Disse ai presenti, con tono cortese. “Sono Cales dei Grilli, inviato da sua signoria qui a Sant'Agata di Gotya.”
“Benvenuto, messere.” Il presbitero, che poi presento Ruspon e sua nipote Dacey al nuovo arrivato. “Mi è permesso domandare in quali vesti sua signoria vi ha inviato qui?”
“Sono uno studioso di storia naturale e sto compilando per sua signoria un bestiario.” Spiegò Cales. “Naturalmente per questo studierò i fatti accaduti di recente in questi boschi.”
https://wormwoodscrubs.files.wordpre...ng?w=656&h=369

Lady Gwen 28-05-2018 00.12.53

Passò un'ora e arrivò il maggiordomo ad informarmi che Therese stava facendo colazione, inoltte aveva chiesto di me.
Così rientrati subito e la raggiunsi.

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Guisgard 28-05-2018 00.30.03

Gwen rientrò nell'abitazione, trovando Therese che faceva colazione.
La piccola la salutò raggiante, con un luminoso sorriso, invitandola a sedersi con lei.
“Stanotte ho fatto un brutto sogno...” disse con occhi mogi “... proprio brutto... non riuscivo poi più a dormire...”

Lady Gwen 28-05-2018 00.32.46

Mi salutò raggiante, come suo solito e mi sedetti accanto a lei.
"Povera piccola, mi spiace..." stringendola dolcemente "Ti va di raccontarmelo?"
Aveva degli occhi mogi, doveva averla scossa davvero molto quel sogno, se ancora le faceva questo effetto.

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Guisgard 28-05-2018 00.42.44

Therese annuì a Gwen con occhioni ancora spaventati, stringendosi a lei.
“Era nel bosco...” disse “... c'era anche messer Elv... dovevamo cercare i ricci delle castagne... poi ad un tratto si sentì ululare... mi guardavo intorno... mi accorgevo che messer Elv era sparito... e poi... poi...” scoppiò a piangere fra le braccia di Gwen.



I tre giovani si illuminarono a quelle parole di Elyse, ai suoi modi provocanti, la sua voce calda e si eccitarono subito nel vederla muoversi con la generosa scollatura in bella mostra.
"Si, siamo di passaggio, signora..." disse Aegos stringendo la mano di lei che accarezzava la sua "... e naturalmente siamo pronti a farvi divertire..." con tono compiaciuto.

Lady Gwen 28-05-2018 00.54.42

Iniziò a raccontare il sogno e sobbalzai sentendo ancora quel nome.
Se era di lui che il tutore parlava, sarebbe stata dura farlo dimenticare a Therese...
Poi scoppiò in lacrime fra le mie braccia e la strinsi forte.
"No tesoro... Non c'è bisogno di piangere..." dissi dolcemente "Era solo un sogno. Non permetterò che ti succeda mai niente. Niente" sorridendo ed asciugandole le lacrime dal visino, per poi baciarle teneramente i capelli e stringerla ancora a me.
Era vero che questo non era posto per una bambina, era totalmente sbagliato, ma avevo il vago presentimento che non si potesse fare altrimenti.

https://i.pinimg.com/originals/44/57...539d289d29.jpg
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Guisgard 28-05-2018 01.06.30

“Perchè” disse in lacrime Therese a Gwen “messere Elv non è qui? Lui mi tiene sempre per mano quando faccio brutti sogni...” piangendo “... mi manca... mi manca tanto...”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.48.57.

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