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Nyoko, entusiasta, trascinò letteralmente Bettina fuori dall'albergo, in cerca di quella libreria.
La videro dall'altra parte della strada, appena dopo l'inizio di una stretto vicoletto. L'insegna era alla buona, piccola, incisa con un curioso corsivo e la porta era di legno. “Non mi sembra un granchè...” disse Bettina, ma un attimo dopo le due ragazze erano già all'interno. Qui, dietro un ampio e consumato bancone, stava un ometto con occhiali cilindrici, baffetti e capelli corti brizzolati. “Buongiorno a voi, fanciulle.” Salutandole. |
Entrammo nella libreria e subito mi persi nella sua bellezza. Non era raffinata come quelle dei ricconi, e questo mi piaceva ancora di più. Notai poi quello che sembrava essere il proprietario e senza staccare la mano dal polso di mia sorella gli rivolsi la parola. "Buongiorno signore. Sto cercando un libro di misteri. Oh, ovviamente si tratta di misteri inerenti a questa città... In particolare cerco notizie sulla maledizione dei Taddei..." dissi con gli occhi ed il sorriso accesi.
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“Se qualcuno è davvero riuscito ad ucciderla” disse il robottino a Clio “allora significa che potrebbe fare lo stesso anche con te, altezza. Tuttavia sono alquanto scettico su questa cosa... le probabilità infatti che sia viva sono abbastanza alte.” Guardò la città da una delle finestre. “Uscire e cercare di renderci il più simile possibile agli umani è il primo passo.”
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“Non stia lì a fare domande...” disse agitato e spazientito Mondo a Dacey “... si limiti a dirgli così... lui è tornato... il direttore capirà... ma faccia presto o sarà troppo tardi...”
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Sospirai, seria a quelle parole di Vale.
"Lo so benissimo.." con tono grave e preoccupato "Ma venderò cara la pelle.." cercando di rassicurarla con un sorriso. La verità era che non sapevo nulla di quella missione, di cosa nascondesse, di come portarla a termine o quali pericoli nascondesse. Sapevo solo che non sarebbe stato facile. "Sì, andiamo la fuori e cerchiamo di capire al meglio come sembrare un'umana..." annuii, cercando di concentrarmi sull'entusiasmo che quella prospettiva mi provocava. "Dopotutto devo fare anche spese" divertita "Andiamo..". Così, lasciammo l'albergo per immergerci nella vita della città. |
Quell'irriverente canzone continuò, mentre lo sguardo di quel motociclista era vivo su Gwen.
Ad accompagnare il tutto c'era poi quel sorriso da insolente, da scapestrato e da chi non temeva affatto di apparire inopportuno. “Accidenti, Gwen...” disse sottovoce Lucy “... smettila di fissarlo o quel tipo crederà chissà cosa...” “Mi chiedo cosa faremo se deciderà di avvicinarsi...” divertita Lizzie. |
Lui sorrise appena.
“Anche io, come quel ragazzo di cui mi dici, sarei geloso...” disse “... geloso da morire... geloso e possessivo... quanto alle altre donne, beh, sinceramente in questo momento ne ho una soltanto in mente... ed è la stessa bellissima che si trova davanti a me ora...” e di nuovo Altea avvertì lo sguardo di quel misterioso uomo su di lei. |
Continuò a cantare, a guardarmi, a sorridere.
Sembrava così irriverente, sfrontato, insolente, inopportuno, ma tutto questo mi colpiva e non riuscivo a smettere di guardarlo. "Oh insomma, vuoi smetterla?" dissi un po' stizzita a Lucy, poi guardai Lizzie "Intanto mi chiedo cosa farà lui se deciderà di avvicinarsi" ridendo "Il resto va da sè" aggiunsi, ignorando le parole di Lucy mentre davo una rinfrescata al trucco. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...aaee5ce7ef.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole avvampai..era la prima volta, forse, un uomo mostrava un tale interesse verso me ma cercai di ricompormi..."Monsieur..voi rischierete molto sapete..". Non potevo credere che lui si fosse innamorato di me a prima vista..e come riusciva a vedermi, la penombra mi celava i suoi lineamenti ma forse lui mi aveva vista prima..."Amate il rischio..io ne sono lusingata" e sorrisi osservando il suo capo inclinarsi per osservarmi.."Se potessi vedervi magari..potremmo bere dello champagne.." presi una scusa per vederlo. Il gioco si faceva bello e pericoloso, io dovevo farlo perdere al gioco..in pratica il suo avversario ero io..e se avesse vinto avrebbe saputo il mio nome ed io..io avrei rischiato per lui.."Da dove venite monsieur?" sedendomi vicino a lui.
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L'ometto della libreria rise piano.
“Eh, la leggenda dei Taddei...” disse guardando Nyoko e Bettina “... sono secoli che affascina tantissimi lettori... verità o menzogna? Però credo di avere qualcosa che fa per voi...” e andò nel retro. Tornò poco dopo con un vecchio libro dalla copertina consumata e la pagine ingiallite. “Non è nelle migliori condizioni” posando il libro sul bancone e spolverandolo “ma è l'unico del suo genere...” Sulla copertina recava questo titolo: “La furia dei Taddei” |
L'omino rise alle mie parole e poco dopo andò sul retro a prendermi ciò che cercavo. Alla fine torno con un libro dalle pagine ingiallite, sembrava davvero unico. "La furia dei Taddei. Caspita" dissi leggendo il titolo della copertina. Non vedevo l'ora di svogiare quelle pagine. "Quanto le devo?" dissi afferrando il portafoglio di Bettina e infilandoci le dita dentro.
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Clio e Vale lasciarono la loro suite e poi l'albergo, con quasi tutti i camerieri che fissavano la regina galattica.
Lei ed il suo fidato robottino imboccarono una delle strade più alla moda della città, con boutique, gioiellerie e negozietti vari. Vale indicò quella che sembrava essere la boutique più bella e fornita ed entrarono. “Benvenuta.” Disse una donna alla regina. “In cosa possiamo esserle d'aiuto?” Sorridendo. |
Quella canzone maliziosa ed irriverente terminò ed anche lui smise di lucidare la sua moto.
Ad un tratto, si staccò da essa e cominciò ad avvicinarsi al tavolo delle tre ragazze. “Eccolo che viene...” disse Lucy imbarazzata a Gwen ed a Lizzie. |
" Si, riferirò non si preoccupi " tentando di calmare l'uomo dall'altra parte del telefono.
" Va bene, glielo dirò subito professore. Grazie per la chiamata..." Un po' perplessa da ciò che avevo udito bussai comunque alla porta del direttore per riferire il messaggio. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
La città era in fermento.
Mi guardavo intorno, estasiata, mentre Vale mi guidava rapida lasciandomi il tempo di fantasticare. Entrammo alla fine nella migliore boutique della città, e mi guardai intorno prima di rivolgermi alla commessa. "Buongiorno..." annuii gentilmente "Sono in visita in città e vorrei degli abiti che possano adattarsi alla moda Afragopolese.." osservando alcuni abiti che c'erano esposti. |
Altea si alzò e si sedette accanto a lui.
Erano vicini, ma sempre con quella penombra a dividerli in un certo senso, visto che il chiaroscuro continuava a celarlo, mentre lui aveva visto molto di lei. “Sono Afragolignonese...” disse in un sussurro, col volto verso di lei “... per motivi di lavoro sono costretto a viaggiare molto, ma di tanto in tanto torno qui per brevi soggiorni...” la sua mano, all'improvviso, cercò quella di lei, sfiorandola con una dolce carezza, ma allo stesso tempo seducente. |
Quella canzone maliziosa finì, così come finì lui di lustrare la sua moto.
Improvvisamente, si mosse nella nostra direzione. Sentii il cuore a mille e pizzicai appena il braccio di Lucy per farla tacere, poi guardai Lizzie con aria di intesa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Dacey bussò all'ufficio del direttore e Symminel la fece subito entrare.
“Prego, si accomodi...” disse lui “... mi dica pure, Dacey...” Lei allora gli raccontò della strana telefonata di Mondo. “Capisco...” mormorò il direttore “... la ringrazio, è stata molto efficiente... ma il professor Mondo, come tutte le menti brillanti, ha il limite di non avere il senso pratico... comunque lo telefonerò io e cercherò di farlo calmare... naturalmente le chiedo massima discrezione... nessuno deve sapere di quella telefonata, intesi?” |
Eravamo vicini...troppo vicini..e quella penombra speravo non fosse traditrice.
Ascoltavo la sua voce calda, sicura, suadente e a bassa voce con naturalezza, pure la mia, continuava a scaldare l' atmosfera..per uno strano gioco del destino.."Siete di queste parti..pensavo foste di un posto lontano..vorrei chiedervi del vostro lavoro ma vi annoiereste" sorrisi quando sentii la sua mano calda, forte e sicura e allo stesso tempo delicata cercare la mia ... "Di villania né di viltà discorso alcuno o accordo fanno. L’uno vicino all’altra vanno, e le loro mani congiungono." Mi tornarono alla mente i versi del libro...cedetti...la mia mano strinse la sua..palmo contro palmo e si unirono.. |
“Beh, per due giovani e belle fanciulle” disse l'ometto a Nyoko “non potrei mai chiedere troppo, no? E poi meritate un premio visto avete riportato un po' in vita questa vecchia leggenda...” sorridendo “... il libro in realtà non sarebbe neanche in vendita... ma farò un'eccezione per voi... ve lo presterò... quando non vi servirà più me lo renderete... mi fido di voi e so che lo riporterete.” Annuì.
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“Oh, ma sarà un piacere, signorina.” Disse la donna a Clio. “Troveremo di certo abiti adatti a mettere in risaltare la sua solare bellezza.”
Allora mostrò vari abiti alla regina, tutti costosi, raffinati ed eleganti. |
Sorrisi entusiasta a ciò che mi disse il venditore. "Oh vi ringrazio. Vi ringrazio di cuore. Allora arrivederci" dissi stringendogli la mano e uscendo dal negozio restituendo il borsellino a Bettina. "Forza, mettiamoci a lavoro. Non siamo venute in questa città per poltrire e gioire delle sue beltà. Siamo qui per scoprire misteri, per arricchire la nostra storia, la nostra conoscenza. Siamo qui per togliere la maschera a questa leggenda, scoprire se è vera o solo pura fantasia. Questo fanno gli archeologi... Anche se forse, il nostro, sembra più un intento da detective..." dissi portando una mano sul mento e ragionandoci sopra. "No, no, noi siamo future archeologhe, ecco!" dissi tirando un pugno sul palmo facendomi leggermente male.
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Sorrisi a quelle parole della donna, e osservai quei bellissimi abiti, raffinati ed eleganti che mi proponeva.
Ne acquistai diversi, perchè una regina non poteva mica essere vestita sempre uguale, dopotutto. Mi piaceva la moda di quella città, così raffinata, così preziosa. Dopo un bel po' uscii soddisfatta, mentre i miei abiti li feci portare alla suite, per non dovermeli portare in giro. "E ora che si fa?" chiesi alla mia Vale, una volta fuori mentre la leggera aria invernale mi accarezzava il viso. |
Lizzie sorrise a Gwen ed un attimo dopo il bel motociclista raggiunse il loro tavolo.
“Buongiorno a voi, ragazze...” disse lui con un vago sorriso “... io ed i miei amici siamo appena giunti in città, ma non abbiamo trovato nessuna anima pia disposta a descriverci le bellezze del posto...” guardando le tre ragazze “... anche se una vaga idea comincio ad averla...” fissando Gwen. |
Ricambiai il sorriso di Lizzie e dopo qualche secondo lui ci raggiunse.
"Buongiorno" risposi, sorridendo, per poi ascoltarlo. Sorrisi abbassando lo sguardo a quelle parole dirette a me. "Ah dunque" facendo scorrere il dito sul bordo della tazza "Non siete di qui" guardandolo e cercando nel suo bellissimo viso e nei suoi lineamenti un particolare che potesse suggerirmi la sua provenienza. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...d0b42a49d4.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Sono un miliardario...” disse lui ad Altea “... precisamente un aristocratico...” stringendo con sicurezza e virilità la mano di lei “... puoi chiedermi tutto ciò che vuoi stasera...” fissandola dalla penombra.
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"Solo stasera?" dissi amaramente sottovoce "Lo avete detto, è vero...voi girate per lavoro..e domani magari mi avrete già dimenticata..un aristocratico..di quale rango?Qualsiasi cosa...il vostro nome..monsieur" con voce più calda e stringendo la sua mano forte e dolce portandola al petto, forse avrebbe sentito il mio cuore battere forte.
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Bettina rise.
Poi lei e Nyoko tornarono in albergo per sfogliare il vecchio libro. In camera presero a leggere quel libro. La prefazione parlava dei nobili Taddei, ricchi e potenti, flagellati però da un'oscura maledizione. Un malvagio incanto che li perseguitava, colpendo tutti i membri di quella dinastia destinandoli ad una terribile morte. Infatti i malcapitati venivano trovati senza apparenti ferite, ma col viso contratto e deformato. Come se fossero morti di paura. Cosa dunque avevano visto prima di morire? |
Portammo il libro in camera e iniziammo a leggerlo. Ogni sua singola riga mi suscitava diverse emozioni e mi stavo innamorando di quella storia. "Oooh, chissà cosa hanno visto di tento spaventoso questi duchi da rimanerne ammazzati" dissi con un sorriso curioso sulle labbra. "Forse un drago sputa fuoco" dissi imitandolo e ruggendo. "Seriamente... Cosa può averli uccisi in questo modo? Per essere morti di paura, se ciò è vero, devono aver visto qualcosa di terribile... Ma cosa?" dissi tornando a leggere le righe di quelle pagine per trarne qualche indizio.
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“Direi di fare un bel giretto...” disse Vale a Clio “... cominciamo a guardarci intorno, a conoscere questa città ed il tipo di individui che vi vivono.”
Ma il robottino non aveva fatto in tempo a parlare che qualcuno si avvicinò. Era un uomo dall'aspetto gradevole e dai modi gentili. “Salute a lei...” disse sorridendo a Clio “... posso presentarmi? Sono un gran simpaticone e conosco un certo segreto, sa?” Facendole l'occhiolino. |
"Sì, mi sembra una buona idea.." annuii a Vale, mentre mi guardavo intorno.
In un attimo un individuo mi si parò davanti e mi parlò. Lo guardai con un'aria distaccata e lontana. Ero pur sempre una regina anche se ero incuriosita da quegli esseri. "Presentatevi..." dissi, gentile ma distaccata. Chissà che cosa voleva quello strano tizio. |
Il motociclista guardò Gwen e poi il suo dito che accarezzava il bordo della tazza.
“Forse” disse fissando negli occhi la ragazza “che tu sia una sorta di strega? Ho letto da qualche parte che le streghe sono tutt'altro che brutte e racchie.” Divertito. “Siamo già al tu?” Ridendo Lizzie. “Suvvia, dare del voi o del lei a tre giovani e belle ragazze?” Il teppista dagli occhi neri. |
Altea portò la mano di quel misterioso uomo sul suo petto ed avvertì le dita di lui accarezzare piano il suo abito all'altezza del seno.
Una carezza leggera, dolce, per nulla volgare, ma calda, avvolgente. “Il mio nome...” disse “... nessuno lo conosce... è per la mia sicurezza, avendo io diversi nemici, qualcuno forse anche qui... sceglilo tu allora... scegli con quale nome chiamarmi stasera... ed io non lo dimenticherò mai... né il nome, né te...” |
Risi divertita alle sue parole, che sottintendevano un complimento nei miei confronti, ma mi divertiva.
"Giusto, ha ragione" assentii, alle parole di lui "Infatti direi di passare alle presentazioni, no?" Sorridendo "Io sono Gwen e loro sono Lizzie e Lucy" indicando rispettivamente la bionda e la mora accanto a me. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...1994a5e79b.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Nyoko e Bettina continuarono a leggere le pagine di quel libro.
E lessero così della maledizione e come colpisse ogni membro innamorato di quella stirpe. Chi dunque fra i Taddei si innamorava veniva inesorabilmente colpito dall'oscuro incanto. |
La sua mano sul mio seno, quella carezza...un fremito percorse il mio corpo.
"Nemici...come mai avete dei nemici..e venite qui dove potrebbero farvi qualcosa? Un nome...vorrei sapere il vostro..avete ragione io non vi ho detto il mio..Lancelot..come il Cavaliere..ma voi...per favore, dovete portarmi via da qui.." mi fermai e risi.."Che sciocca sono vero? Magari..fingete...sono sospettosa e non mi fido di nessuno...siete uno spirito della notte e non vi vedrò mai più...e non verrete nemmeno in sala..mi chiedo della vostra presenza qui ordunque..." lo guardai nella penombra cercando un particolare del suo volto.."Baciatemi se mi volete con voi..e io sarò solo vostra" e lo guardai con sfida in quella penombra. http://images.buddytv.com/btv_2_1394...ohansson-u.jpg |
Leggemmo quelle pagine e ne trassi altri indizi. "Mmh, interessante. Tutti i Taddei che si innamoravano, finivano uccisi dalla maledizione. Oh, che maledizione terribile..." dissi veramente dispiaciuta. "Ti immagini essere vittima di una simile maledizione e non poterti innamorare di nessuno. Che cosa stranamente romantica... E allo stesso tempo macabra..." dissi ripensando a tutte quelle vittime di questa maledizione.
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L'uomo sorrise a Clio.
“Eh, che freddezza ed indifferenza...” disse “... ma ci sta... dopotutto lei è una regina, no? Oh, ho svelato il mio segreto... beh, tanto vale presentarmi... mi chiamo Torres e sono un giornalista... so che in città era attesa una regina giunta da un piccolo principato... e guardandola non ho potuto fare a meno di pensare che la regina... beh, sia lei.” Facendole l'occhiolino. |
Il motociclista sorrise compiaciuto.
“Beh, se fossi un gentiluomo” disse alle tre ragazze “direi di essere onorato... ma essendo invece un cattivo ragazzo allora mi limiterò a dire di essere abbagliato, folgorato, colpito.” Con un vistoso e teatrale inchino. “Un cattivo ragazzo?” Ridendo Lizzie. “Certo...” annuì lui, guardando Gwen e le altre due “... sarebbe uno spreco non esserlo...” con tono irriverente e malizioso. |
Lo guardai con aria distaccata.
Non potevo certo pensare che sarebbe stato un segreto, ma era meglio che non si indagasse a lungo sul mio conto. Visto che il mio esotico principato, non esisteva. "E allora" lo guardai "So chi sono, giovanotto e sono in vacanza, che vuole da me?". |
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