Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 15-05-2015 03.36.19

A quelle parole di Clio nessuno dei suoi compagni replicò.
L'atmosfera era triste e intrisa di rassegnazione.
I ragazzi si salutarono e ciascuno tornò a casa sua.
Mentre per le strade molti festeggiavano la libertà donata loro da Maruania.

Guisgard 15-05-2015 03.38.34

“Oh, ma dalle vostre parole” disse Ilamei a Gwen “e dal vostro sguardo mi accorgo che... siete innamorata.” Sorridendo. “O meglio... che pensate a qualcuno, sbaglio?” Rise piano. “Perdonate, ma la curiosità è donna.”

Clio 15-05-2015 03.41.01

L'aria che tirava in facoltà non era certo delle migliori, e la cosa non mi stupiva.
Gli Schiavi della Libertà, come chiamavo affettuosamente la marmaglia di Maruania festeggiavano non si sa bene cosa, come se non avessero niente di meglio da fare.
Raggiunsi la mia casa a passo svelto, sperando di chiudere dietro di me tutto il lerciume di Maruania, che quasi potevo sentire addosso.
Il mio fedele micio mi venne incontro, e lo accarezzai con un sorriso triste.
"Che mondo, Nero..." Mormorai agli occhioni gialli del mio gattone nero "Che mondo...".
Cosi, mi sistemai per bene alla scrivania, ed iniziai a scrivere, una volta pronto l'avrei portato alla Bottega della Fenice, e avrei raggiungo poi gli altri al Covo per informarli dei dettagli.

Lady Gwen 15-05-2015 03.45.35

Sorrisi un po' imbarazzata a quella domanda.
"Si`, lo sono stata, ma e` passato un po' di tempo da allora."

Guisgard 15-05-2015 03.57.39

Elisabeth scese, come gli altri passeggeri, dal battello e si ritrovò nel cuore di Nuova Camelot.
Era una città non troppo grande, ma di estrema bellezza.
Lo stile col quale era stata costruita veniva chiamato dagli storici e dagli artisti del tempo Neo Gotico, per la sua capacità di rievocare, ma con nuove varianti, forme che si rifacevano ad un passato lontano, essenziale, stilizzato, ma dotato di grande robustezza e maestosità.
Alte torri, slanciati campanili, regolari guglie svettavano nei cieli cittadini, quasi fossero un modo per guardare e tendere verso una Realtà Superiore, Sacra.
Gli artifici classici, la perfezione stilistica, ma anche la pomposità artistica, lo sfarzo e la ricchezza delle forme erano patrimoni svaniti nel caotico passato che separava questo mondo con quelli da noi conosciuti.
Gli artisti allora aveva valicato questi limiti ricercando un'arte scarna, quasi stilizzata e semplice, che, impossibilitata a riferirsi alla complessità della materialità antica, tendeva ora ad un'idea più pura ed etera, quasi Divina, che avvicinasse l'uomo al Cielo.
E la nobiltà di Nuova Camelot era ben espressa da questa arte spirituale, simbolo e volto di questi nuovi tempi.
Elisabeth attraversava quelle strade, mentre la gente era intenta nelle normali attività quotidiane, nelle piazze, nelle botteghe ed agli angoli di viuzze che correvano nel centro cittadino.
E proprio mentre passava davanti ad una bottega, sulla porta di legno lesse un annuncio.
Si proponeva un lavoro su uno dei battelli mercantili che rifornivano la città.
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Guisgard 15-05-2015 04.03.05

Clio tornò a casa e subito si mise alla sua scrivania per cominciare un suo nuovo libello.
Era sera e ci lavorò tutta la notte e solo all'alba lo scritto fu ultimato.
Cosa aveva scritto stavolta Lupo Nero?
Come avrebbe scosso ancora una volta le coscienze dei suoi compagni?

Guisgard 15-05-2015 04.05.15

“Beh, se è Amore Vero” disse Ilamei a Gwen “non sarà certo scalfito dal Tempo, no?”
“Contessa, sono cose personali...” fece sir Robert “... meglio lasciare tranquilla la nostra giovane amica.”
“Ero solo curiosa di saperne di più.” Sorridendo Ilamei. “Adoro le storie romantiche.”

Lady Gwen 15-05-2015 04.10.20

"Non sara` certo scalfito dal tempo, ma dubito fortemente che ritornera`. Le possibilita` sono davvero poche. Sono andata avanti ormai" dissi, rivolta alla contessa.

Altea 15-05-2015 08.04.36

Lord Milian mi rispose evasivamente e poi notai la ragazza del battello che si intrufolo' nei nostri discorsi e da allora fummo del tutto ignorati e guardai stupita gli altri mentre finimmo di mangiare. ."Forse non li stiamo simpatici..peccato volevo parlare del Falco ma inutile stressarli di più visto hanno conversato per ore solo con quella ragazza..andiamocene e in una locanda migliore".
Pagammo il conto, non salutammo nemmeno quella comitiva tanto non ci avevano considerati. e poi eravamo noi gitani poco educati.
Trovammo una locanda dove dormire pure..nella insegna vi erano due spade incrociate ed entrammo chiedendo di assegnarci due stanze.

Guisgard 15-05-2015 17.13.47

“Se è vero Amore, ragazza mia, allora tornerà.” Disse Ilamei a Gwen. “Altrimenti vuol dire che non era quello giusto.” Sorrise. “Sai, pensavo... a me occorre una dama di compagnia e se tu sei giunta qui da poco e cerchi lavoro, magari potrei offrirti di venire al mio servizio. Che ne dici?”

Guisgard 15-05-2015 17.16.23

Perplessi e un po' seccati, specie per aver sprecato del denaro, i gitani seguirono Altea in un'altra locanda.
Era questa più fuori mano, rispetto alla precedente e meno affollata.
I gitani entrarono e presero posto ad uno dei tavoli.
“Ricordati, Altea, che siamo un gruppo” disse Shamon “e che dunque le decisioni vanno prese di comune accordo. E' stato da sciocchi lasciare quella locanda. Quei nobili avevano risposto alla tua domanda e dopo hanno preso a conversare con quella ragazza ed io non ci ho visto nulla di male. Ora abbiamo sprecato monete, visto l'anticipo dato all'altro locandiere per esserci seduti ad uno dei suoi tavoli. Non siamo ricchi e il denaro va usato con giudizio. Abbi rispetto del gruppo dunque la prossima volta.”
“Direi” fece Andro “che ci convenga preparare qualcosa da mettere in piazza o davvero resteremo presto senza denaro. Siete d'accordo?”

Lady Gwen 15-05-2015 17.24.48

Rimasi sorpresa da quella richiesta.
"Oh........... Va bene, va bene, accetto!" dissi ridendo.
Ero contenta di poter essere la dama di compagnia di quella contessa.
Era una persona fantastica ed eravamo molto in sintonia.

Clio 15-05-2015 17.29.22

Una pallida luna illuminava la mia scrivania colma di fogli, foglietti, libri più o meno proibiti.
Chiusi gli occhi, ripensando agli ultimi fatti.
L'ennesima coppia giustiziata, l'impotenza dei ribelli, la speranza del Falco, poi l'imprevisto, la scomparsa di lei e la cattura di lui.
Quasi senza accorgermene lavorai tutta la notte, finché la musa non fu soddisfatta, e lo scritto completo.
Guardai quei fogli con un leggero sorriso, e lo sfogliai piano per rileggere qualche pezzo qua e là.

Gli Eroi d'Amore.

Volevano solo morire l'uno tra le braccia dell'altra.
Come Romeo e la sua Giulietta, dimostrare a questo mondo malato che non può esserci vita senza Amore, e che l'Amore Vero non accetta compromessi.
Lui era lì, e nel suo sguardo erano racchiusi i sogni e le speranza che chi è troppo marcio non riesce nemmeno a vedere.
Gli Stilnovisti dicevano che "Al cor gentil rempaira sempre amore" dunque perché ci stupiamo che questi Schiavi mettano fuori legge qualcosa che non possono e non potranno mai comprendere, poiché non ne sono degni?
Un po' come quella favola antica, in cui la volpe, non riuscendo ad arrivare all'uva pur di non ammettere la sua incapacità, dice che i frutti sono acerbi.
Ecco, questo siete voi.
Oh, ma non tutti.
Io so che la fiamma del Vero Amore non è qualcosa che possa essere nascosta e celata da leggi umane.
Perché le leggi umane non hanno potere sulle cose divine.
Ed è per questo che io vi dico di non abbandonare la speranza.
È vero, ora è notte, forse la peggiore che la storia abbia mai visto, ma poi verrà il giorno, e il nuovo sole vincerà questa oscurità.
Ogni giorno è sempre peggio, ogni giorno questa libertà ci vieta di parlare, ogni giorno la libertà allarga la sua tirannia.
Eppure io so che non riuscirà mai a raggiungere e macchiare i vostri cuori.
Perché chi è sporco non sopporta chi invece si mantiene pulito nonostante questo mondo.
Sapete dov'è quella ragazza, ora?
Non lo so, ma posso dirvi dove non è: non è morta, non sta aspettando il suo amato nell'Aldilà, dove già immaginavano di poter vivere insieme.
Forse è libera, forse è prigioniera.
Io non lo so.
Ma non lo sa nemmeno Maruania.
Chissà, magari non sono dicerie quelle che parlano di qualcuno che salva i coraggiosi innamorati di Maruania.
E di sicuro non sono dicerie messe in giro dal governo.
Io credo che nemmeno il ragazzo tenuto prigioniero al Palazzo della Memoria Storica sappia dov'è lei.
Ma Maurania questo non lo crederà mai, e non oso pensare cosa la libertà farà a quel povero ragazzo.
Dunque ora mi rivolgo a te, a te che per Amore hai sfidato questa folle e sanguinaria città, a te che hai scelto la strada più dura col sorriso e la meravigliosa incoscienza che solo l'Amore possono dare.
Forse i nostri cuori non sono fortunati come il tuo, ma saranno con te, in quelle buie mura.
Perché sono questi gesti, quel coraggio che abbiamo letto nel tuo sguardo che devono spingerci ad agire, che ci donano ogni giorno la forza di combattere, la consapevolezza di essere nel giusto e di servire la causa più grande e santa di tutte.
Perché l'Amore Vero non è mai morto, e non morirà mai.
Esso non è qualcosa che si possa ingabbiare, dominare, addomesticare.
È una pianta selvatica che sboccia dove meglio crede, senza che tu possa prevederlo.
È la margherita fiorita sui muri del carcere che dà forza a molti ragazzi intrappolati.
Puoi sradicarla, certo, ma non puoi impedirle di fiorire di nuovo.

Un'ultima cosa.
Rammentate le promesse di Maruania?
Siete liberi.
E dato che siete liberi queste parole potrebbero essere la vostra condanna a morte.
Dunque vi prego di bruciare questa carta e custodire le mie parole nel vostro cuore, perché quella è la roccaforte che Maruania non riuscirà mai ad espugnare.

Io sono e sarò sempre con voi

Lupo Nero


Chiusi in una busta quei fogli ed uscii.
Ormai era mattina, uscii nella città già sveglia e camminai a passo svelto verso la Bottega della Fenice.
Poteva sembrare una semplice libreria, una come tante.
Ma non era così, era un punto di ritrovo per tutti noi, era l'unico posto dove potevi trovare libri proibiti, scomodi.
Erano loro a stampare i libretti del Lupo Nero.
Come al solito, entrai per comprare un libro, e senza farmi notare posai la busta in mezzo alla posta, come facevo sempre.
Ormai si aspettavano gli scritti del Lupo Nero.
Mi fidavo di loro, ma meno sapevano e meno sarebbero stati in pericolo.
Quel giorno comprai un libro di poesie, e poi salutai il proprietario.
Mark era un uomo sulla cinquantina, posato e gentile, ma aveva un cuore d'oro e un coraggio da leone.
Se l'avessero scoperto sarebbe successo di tutto.
Ma i libri erano le sue armi, e aveva convinto tutti che i ribelli prima di tutto dovevano conoscere, leggere, imparare.
Senza quello le armi erano inutili.
Lui sapeva che ero una dei ribelli, ovviamente, avevo cominciato proprio andando in quella libreria una decina di anni fa.
Ma leggere per me non era mai stato un problema.
Ora che avevo il mio libro politicamente corretto in mano, potevo scoprire se c'era dell'altro.
"C'è qualche novità?" chiesi, con un sorriso.

Altea 15-05-2015 17.33.47

"Io non ho trovato giusto il loro comportamento..almeno potevano coinvolgerci nelle loro conversazioni, ho posto una domanda, quel Lord ha risposto evasivamente e poi...si sono girati parlando solo con quella ragazza, senza sentire la mia opinione..ma appunto..devono essere un pò troppo annoiati, parlando di cose inventate tipo questo Falco..non ho capito nemmeno cosa sia..un cavaliere, un ribelle, un uomo normale..una nave...magari era un espediente per addescarci e poi...sembra strano degli aristocratici se ne stiano in una locanda".
Alle ultime parole di Andro sorrisi e guardai Shaime.."Andiamo a cambiarci, scenderemo ora nella piazza qui vicino e tu, Shamon, porta la tua chitarra".
Andammo nella stanza dataci e indossammo i nostri vestiti, un corpetto aderente e colorato, la gonna che fasciava le curve e attorno cinsi uno scialle colorato e lasciai sciolti i lunghi capelli.
Uscimmo tutti quanti, Jaime aveva le sue carte per leggere il futuro e ci ponemmo in una piazzetta mentre Shamon iniziò a strimpellare le prime note della sua chitarra..io e Shaime vicine iniziammo a cantare una canzone sentita in Andalusia in un viaggio lontano e iniziammo a ballare suonando i nostri tamburelli...le nostre gonne si gonfiavano a ogni giravolta, sentivo della gente battere le mani al suono della musica e i nostri piedi che risuonavano tra le mattonelle..era questo ciò che ci ricompensava ovvero donare un momento di spensieratezza, oltre a guadagnare dei soldi.

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Guisgard 15-05-2015 17.50.22

Ilamei sorrise entusiasta.
“Benissimo.” Disse, sorseggiando poi del vino. “Allora prendi le tue cose e vieni con me. Ti trasferirai nel mio palazzo e vivrai a contatto con la nobiltà di Nuova Camelot. Anche perchè, detto tra noi, non credo si possa vivere senza sfarzo e lusso.” Ridendo.
“Ah, mia cara contessa...” compiaciuto sir Robert “... adoro di voi che celate sempre col vostro sarcasmo quando siete seria e quando invece no.”
“E' un dono, milord.” Facendo l'occhiolino Ilamei.

Guisgard 15-05-2015 17.53.09

Dopo essersi chiariti, il gruppo dei gitani si preparò per esibirsi in piazza.
Lo spettacolo fu subito molto apprezzato dalla gente, anche e soprattutto per la presenza di due bellissime ballerine quali erano Altea e Shaime.
In poco tempo i cappelli dei gitani, posti ai piedi degli spettatori, si gonfiarono di monete.
E all'improvviso un tintinnio, musica aurea per loro, echeggiò particolarmente.
Era un Taddeo d'oro lasciato cadere in uno dei cappelli.
“Meravigliose...” disse l'uomo che aveva donato quella moneta “... sublimi, eccelse... questa si che è arte!” Osservando le sensuali movenze di Altea e Shaime. “Voi meritate ben altro che esibirvi in piazza, mie muse dell'arte!” Era un uomo di aspetto comune, ma animato da vivo entusiasmo e vestito in maniera sontuosa.
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Lady Gwen 15-05-2015 17.54.16

Risi alle parole della contessa.
"E` stato un piacere conoscervi, Signori" dissi, salutando Sir Robert e Lord Milian.
Poi, presi le mi due borse e seguii la contessa. Ero molto eccitata all'idea di vivere a contatto con la nobilta` di Camelot e non vedevo l'ora di arrivare al palazzo.

Guisgard 15-05-2015 17.55.46

“Ehi, Clio.” Disse Mark. “Vedo che hai già scelto cosa leggere.” Indicando il libro di poesie che la ragazza aveva in mano. “Brava.” Annuì con sguardo complice.
Era infatti un libro di poesie erotiche, molto in voga a Maruania.
Averlo in mano era il modo migliore per passare inosservati.
“Novità?” Ripetè Mark. “Nulla di nuovo, se non un posto di blocco poco più avanti, appena fuori città. Si dice che la prigioniera sia fuggita e la stanno cercando come i cani fanno con la volpe...”

Altea 15-05-2015 18.00.57

Io e Shaime ci prendemmo per mano continuando con movenze del corpo trascinate della musica, felici per il successo e l' allegria della gente mentre i nostri cappelli si riempivano di monete e,, finita la musica, applaudimmo alla gente mostrando un inchino di ringraziamento.
Poi sentimmo il rumore di un tintinnio..un uomo ci aveva ricompensato bene e ascoltammo le sue parole e guardai Andro.."Grazie milord..siamo felici tutto questo vi sia piaciuto..siamo artiste di strada, e non abbiamo mai cercato la strada del successo a dire il vero..io sono Altea" e presentai gli altri mentre mi avvicinai ad Andro per precauzione "Con chi abbiamo l'onore di fare conoscenza?" era un uomo alquanto strano, e comunque ci avevano sempre raccomandato la prudenza.

Clio 15-05-2015 18.08.41

Sorrisi a Mark, ormai erano anni che usavo lo stratagemma dei libri politicamente corretti, e aveva sempre funzionato.
E poi non mi dispiaceva, era un po' come fare ricerca sociologica sulla marmaglia, senza contare che finanziavo Mark, il che, non guastava.
"Sì, ho sentito..." annuii a Mark "Speriamo sia davvero libera.." con un sorriso "Ma temo più per il suo innamorato.." sospirai.
"Bhe, io adesso devo andare.." sorrisi "Buona giornata, Mark, a presto..".
Così mi avviai verso l'uscita, diretta al Covo per incontrare gli altri.

Guisgard 15-05-2015 18.27.43

Gwen prese le sue borse e seguì la contessa.
All'esterno della locanda vi era la carrozza della dama e con quella raggiunsero la sua dimora.
Era un bel palazzo non lontano dal centro, ornato con fregi e stendardi e avvolto nella sua parte inferiore da piante rampicanti che donavano alla struttura un'aria quasi incantata.
La carrozza entrò nel cortile e subito i servitori andarono incontro alla contessa.
“Questa ragazza è Gwen...” disse Ilamei ai servi “... e da oggi sarà la mia dama di compagnia. Conducetela nella sua stanza.”
Uno di loro condusse così Gwen nella sua nuova camera.
Era non troppo grande, ma della ed accogliente.

Guisgard 15-05-2015 18.31.09

“Sono il marchese Ozion...” disse l'uomo ad Altea e agli altri gitani “... amante dell'arte e del talento... e naturalmente non ho potuto non notare la vostra bellezza e bravura. Ma come detto voi non siete fatti per esibirvi in una piazza, ma in luoghi più degni. Per questo vorrei l'onore di invitarvi in un luogo speciale e degno di voi.”

Guisgard 15-05-2015 18.34.31

Clio lasciò la libreria e poco dopo Mark trovò il libello di Lupo Nero.
La ragazza, intanto, aveva preso la strada che conduceva in un vecchio casolare, dove segretamente si riunivano i suoi compagni.
E durante il tragitto si ritrovò a passare proprio davanti al posto di blocco, dove i militari sorvegliavano il passaggio della gente.
E in quel momento arrivò un carretto malandato e fetido, subito fermato dai soldati.

Clio 15-05-2015 18.37.41

Nel raggiungere il Luogo dove sapevo che avrei trovato gli altri, mi imbattei nel posto di blocco, che proprio in quel momento aveva fermato un carretto malandato.
Rallentai e osservai distrattamente la scena, che in realtà mi incuriosiva molto, anche se non lo davo a vedere.

Altea 15-05-2015 18.40.36

Io, Shamon e Andro ci guardammo..Shaile era sognante e bisbigliai ad Andro.."Fatti avanti tu...capo..che posto speciale potrebbe essere? Certo se così fosse, visto dobbiamo rimanere qui..sembra per ora..forse eviteremmo di pagare queste locande".

Guisgard 15-05-2015 19.34.09

Clio osservava la scena da debita distanza.
Il posto di blocco era sotto il comando di un caporale che parlottava con i suoi uomini.
“Eh, io li riconosco a naso ormai...” disse ai suoi “... la settimana scorsa ne ho smascherati un paio che avevano tutta l'intenzione di fuggire e per loro sfortuna avevano scelto questo punto come porta.” Rise.
“Siete furbo voi, signore.” Un suo soldato.
“Puoi dirlo forte!” Esclamò il caporale. “Ma non è poi così difficile riconoscere un innamorato. Infondo uno che vuole una sola donna per tutta la vita, con la pretesa di esserle fedele e rinunciare ai richiami della carne, beh, per tutti i diavoli, è solo un idiota!”
Tutti i suoi risero annuendo.
“Basta guardarli in viso, con i loro occhi languidi, il respiro rotto dai sospiri e le mani tremanti...” continuò il caporale “... ma a me non la si fa!” Divertito.
Arrivò poi il carro e i soldati lo fermarono subito.
“Altolà!” Gridò il caporale alla vecchia che lo conduceva.
“Oh, che sollievo vedere tanti militari...” gracchiò la vecchia “... con tutti questi fuggiaschi innamorati... si, è un sollievo. Vengo ora dalla Piazza dell'Araldo, sapete? Che delusione, hanno rinviato l'esecuzione di lui e spostato altrove quella di lei. Ed io che volevo aumentare la mia collezione...” prese dei nastrini colorati “... vediamo... questo blu è appartenuto alla contessina di Chon, donatole dal suo moroso... questo rosso invece mi sembra fosse di una giovane zingara che lo teneva alla caviglia come pegno del suo amato... e questo dorato... oh, questo non lo ricordo...”
“I documenti, vecchia megera!” Le intimò il caporale.
“Oh, mi ha scambiata per un'amante in fuga.” Sarcastica la vecchia.
E tutti i soldati risero.
“Ma fate bene, signore...” la vecchia al caporale “... non si può mai sapere e la prudenza non è mai troppa...” e diede i documenti al militare.
“Cosa trasporti nel carro, strega?” Dopo aver controllato i documenti il caporale.
“Le poche cose che possiedo” rispose la vecchia “e mio nipote, che sta riposando... poveretto...”
“Perchè poveretto?” Chiese il caporale mentre si apprestava a controllare il carro.
“Eh...” fece la vecchia “... è molto malato... ha contratto la terribile peste bubbonica e lo sto portando verso i monti...”
“La peste?” Impaurito il caporale. “Dannata befana! E proprio qui porti questo tuo carro fetido ed infetto? Dannata arpia! Avanti, vattene!” Gridò allontanandosi. “E non farti più vedere o ti faccio sparare addosso!”
“Va bene...” mormorò la vecchia “... va bene... ma tornerò...” spronò il vecchio ronzino e andò via.

Guisgard 15-05-2015 19.36.26

Andro annuì ad Altea e si voltò verso il marchese.
“Posso chiedervi” disse “di che luogo parlate, signore?”
“Del mio castello.” Rispose Ozion. “In verità sono riuscito ad acquistarlo solo da poco e devo farci ancora diversi lavoretti di restauro. Ma è molto antico ed importante. Si narra sia stato posseduto da un'antica stirpe che aveva a Nuova Camelot molte terre. Una stirpe maledetta da un antico e terribile incanto che ne ha causato la rovina. Il suo ultimo proprietario pare infatti fosse ridotto alla fame. Credo che quel castello abbia pochi eguali.” Orgoglioso lui.

Clio 15-05-2015 19.39.02

Osservai la scena in disparte, stando attenta a non essere vista.
Ormai non mi stupivano più i commenti dei Marauniesi, a maggior ragione dei militari.
Sorrisi piano mentre la vecchia parlava.
La peste!
Quello sì che era un bello stratagemma, nessuno avrebbe mai perquisito un carro con una persona affetta da peste.
Geniale!
Forse la vecchia era sincera, ma poteva essermi utile quell'informazione, chissà, magari avremmo potuto usare il medesimo stratagemma un giorno.
Dopotutto, la peste è contagiosa.
Così, ripresi il mio cammino.

Altea 15-05-2015 19.47.55

"Un posto singolare davvero..magari infestato dai fantasmi di quella stirpe di sfortunati antenati sembra andati poi in rovina" e sorrisi "E chissà quale incanto portava tale sfortuna...voi lo sapete?" chiesi con curiosità ma rimanendo seria "Ma noi, in tutto questo cosa abbiamo a che vedere? Perchè volete averci nel vostro castello..anzi vi ringraziamo per la vostra ospitalità" annuii agli altri "Nel frattempo gli altri possono valutare..sapete noi decidiamo assieme, tranne un piccolo inconveniente avuto in una locanda prima sentendo parlare di un certo Falco" la cosa mi incuriosiva molto e guardai pensierosa Andro e dissi a bassa voce "Ho chiesto troppo? Dobbiamo accettare senza domande..spero non vorrà farci diventare cantori e giullari di corte" dissi ironica "Comunque l' idea mi alletta, almeno abbiamo un posto sicuro dove rimanere, sentiamo gli altri e cosa ci propone quell' uomo, ma mi affido pure alla tua esperienza". Mi rivolsi pure agli altri.."Io rischio..per me va bene".

elisabeth 15-05-2015 20.29.03

Rimasi tra la gente indaffarata.....ad osservare ....come gli uomini potessero aver scoperto l'arte dell'elevarsi vero Dio attraverso le costruzioni....imponenti ....semplicità a sesto acuto .....magia dell'arte muratoria.......mentre camminavo ed ammiravo tutto quello che intorno a me......eccitava la mia conoscenza mi rendevo conto che la spiritualità era la trasformazione esterna di quella che era la pietra angolare....bisognava lavorare il proprio spirito e quello sembrava il posto adatto anche se il luogo da dove provenivo era speciale.....potevo dire divino, camminai curiosa attraverso le viuzze, guardando le vetrine di botteghe e negozi, donne eleganti e bambini giocosi.....sino a quando sunna una porta in legno non trovai qualcosa che poteva fare al caso mio, certo lavorare a bordo di un battello non mi era mai passato per la mente.....ma mi piaceva prenderlo come un segno del mio cammino, e per scaramanzia decisi di raccogliere un sassolino da terra che avrei custodito nella mia borsa....avrei raccolto ogni cosa mi avrebbe portata ad un cambiamento.........Staccai il foglio dalla porta in legno ed entrai nella bottega........era un luogo silenzioso......vendeva libri usati...e vecchie cianfrusaglie.........non vi era nessuno........" Scusate...ho bisogno di un'informazione.....non c'e' nessuno in bottega ...? ".........sembrava che nulla si muovesse.......allora presi un libro a caso.......e vi lessi le poesie d' Amori di Rumi......presi il libro ed ebbi il tempo di aprirlo quando qualcuno inizio' a recitare...." Siamo una sola anima tu ed io.............."........rimasi in ascolto e senza pensare.....dissi soltanto......." Ho bisogno di lavoro ....ho letto sulla vostra porta che cercano persone sui Battelli Mercantili......."....Ci sono cose che accadono a cui non si puo' dare una spiegazione immediata......vuoi per Amore o per Dolore.........ma rimasi in attesa...e toccai la borsa...quello era il mio primo sassolino.......

Lady Gwen 15-05-2015 22.56.57

Giungemmo al palazzo. Rimasi incantata, sembrava uscito da una fiaba.
Quando entrammo, la contessa mi presento` alla servitu` e poi mi fece condurre nella mi stanza.
Non era molto grande, ma era bellissima. I mobili erano di buon gusto e tutto, dall'arredamento, alle tende e le lenzuola sontuose, si manteneva su toni molto chiari, come l'avorio e il dorato.
Mi sentivo al settimo cielo, soprattutto perche` per una come me, nata e cresciuta in un paesino, trovarsi in un posto simile equivaleva ad un sogno, che nel mio caso era diventato realta`.
Mi stesi sul letto, chiusi gli occhi e sorrisi, felice.


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Guisgard 16-05-2015 00.11.39

Clio passò oltre quel posto di blocco ed infine raggiunse il vecchio casolare.
Qui, attraverso un passaggio che pochissimi conoscevano penetrò nelle antiche cantine di quell'edificio ora fatiscente, fino a ritrovarsi in una dispensa ormai in disuso.
C'erano molti dei suoi compagni, i ribelli più organizzati e forse più scaltri.
E con essi vi era anche lui, Gurez detto l'Anarchico, il capo di quei rivoltosi.

Clio 16-05-2015 00.15.02

Raggiunsi gli altri, e salutai tutti con un sorriso, raccontando poi le novità di cui ero venuta a conoscenza anche grazie alla mia visita al Palazzo della Memoria Storica.
"Voi, ragazzi, avete novità?" Chiesi

Guisgard 16-05-2015 00.15.15

Gwen prese possesso della sua camera e di quella nuova esperienza.
Si stese sul letto ed assaporò quei momenti a lungo, fino a quando qualcuno bussò alla sua porta.
Era uno dei servitori e le riferì che la contessa la stava attendendo nel salone al pianterreno.

Guisgard 16-05-2015 00.18.29

“Si, questo...” disse Gurez a Clio, mostrandole l'ultimo libello diffuso da Lupo Nero “... sembra che la sua vena letteraria filosofica non si assopisca mai... mi chiedo cosa cerca di ottenere con questi trattatelli... per rovesciare il regime occorrono le armi, non le parole...”

Lady Gwen 16-05-2015 00.19.52

Qualcuno busso` alla porta: era un servitore. La contessa mi aspettava di sotto.
"Riferite alla contessa che la raggiungo subito" gli dissi, lui fece un breve cenno col capo e ando` via.
Prima di scendere, mi presi ancora qualche minuto, poi mi cambiai, indossando il mio amato vestito color lavanda e poi raggiunsi la contessa, che mi attendeva in uno sfarzoso salone.


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Clio 16-05-2015 00.28.21

L'hanno già stampato, incredibile... Mark è davvero impressionante...
"Ah, davvero?" Sorrisi "Fa vedere un po'.." Prendendo il libello e leggendolo velocemente "Oh, guarda.. Questo conferma quanto da me scoperto al Palazzo della Memoria Storica.." Alzai gli occhi su Gurez "Cosa non ti piace?".
No, così, per capire....
"Per le armi bastiamo noi, ma non tutti hanno il coraggio di abbracciare la lotta armata... Ma smuovere le coscienze di ribelli e simpatizzanti non mi sembra una cattiva idea.. Pensa che persino un mio professore era in possesso di uno di questi libelli.. E l'hanno mandato via, ovviamente..." Alzando gli occhi al cielo.
"Piuttosto, possiamo fare qualcosa per quel ragazzo, l'innamorato?".

Guisgard 16-05-2015 00.42.51

Gwen indossò il suo abito color lavanda e raggiunse la contessa.
Ed Ilamei fu visibilmente lieta di vederla arrivare ed ammirò il suo abito.
“Volevo mostrarti il palazzo, Gwen.” Disse. “Sei la mia dama di compagnia, non una servitrice, dunque potrai spostarti liberamente tra gli interni ed il giardino. Praticamente è mio desiderio che tu ritenga questa dimora come fosse casa tua. Piuttosto, hai qualche richiesta particolare?”

Guisgard 16-05-2015 00.48.09

Gurez sorrise a quelle parole di Clio.
“Io non ho nulla contro questi libelli...” disse il capo carismatico dei ribelli “... ma non voglio che qualcuno possa credere siano sufficienti per rovesciare il regime... credi che io combatta per difendere l'Amore?” Rise. “A me interessa solo vedere crepare quei bastardi. Solo questo.” Gurez era un uomo pratico, poco incline agli ideali e da sempre interessato a combattere i gerarchi di Maruania, quasi fosse una sua guerra personale.
Per questo era detto l'Anarchico, perchè odiava ogni forma di tirannia e controllo su di sé.
“E poi vedi?” Avvicinandosi a Clio ed accarezzandole i capelli chiari. “Anche la tua testolina si è lasciata affascinare da quelle parole. Ti ho detto oggi quanto sei carina?” Sorrise. “Guarda che la mia proposta è sempre valida... magari non ti sposerò mai, ma ti vedrei bene come mia compagna...” facendole l'occhiolino.

Lady Gwen 16-05-2015 00.54.13

La contessa mi accolse calorosamente e iniziò a mostrarmi il palazzo.
Le stanze erano una più bella dell'altra.
''Richieste particolari, dite? Oh no, non credo di averne'' risposi.
Cosa potevo desiderare di più?
''Non penso di poter desiderare qualcosa che voi non mi stiate già offrendo. Vi ringrazio.''


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