Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 18-06-2014 20.17.53

Infondo ,anche se gli accadimenti della vita sono diversi......la propria identità rimane salda all'anima......e così incoraggiata dalle parole del Maestro e di Rager...seguii la donna....incominciai a guardare i colori dei tessuti..toccavo le stoffe.......e sorridevo come una bimba a cui si era data la possibilità di donarsi un anima........vidi..un vestito color porpora...era stupendo......diventai triste....mia madre, portava un abito di simile colore......avevo calzoni di tela e una camicia di uguale tessuto ..correvo tra i banchi di curcuma e cardomomo.....mio Fratello triste gli era accanto...aveva gli abiti Templari....lo adoravo...rimanevo estasiata quando di nascosto lo sentivo pregare ......nella notte....e sapevo che lui era lì...e sentiva il mio respiro.......Era il funerale di mio padre......ecco perchè quell'abito vermiglio.....la mia spada che passava corpo dopo corpo...le urla il sangue .....le lingue indefinite che si intrecciavano in un unica preghiera...Vita......vogliamo la vita.....ma la tua vita o quella del confratello devono essere protette.....e la mia spada...non aveva tregua....i miei muscoli erano solidi forti...la mia mano ferma sulle gambe tornite....dove la muscolatura non temeva il cedimento.......i miei fianchi ben delineati dal roteare del busto perchè il nemico non potesse buttarmi a terra..........portai alle narici quell'abito color del sangue proteggendo una lacrima......e passai oltre....." Vi prego Signora...vorrei prendere un consiglio da voi......e' molto che non acquisto un abito.......ve ne sarei grata...".......

grazia 18-06-2014 21.15.26

Mentre si rifocilla ascolta i discorsi degli avventori e sorride tra se,
il demonio!!! che esagerazione descrivere così un fuorilegge, ma si sa l'ignoranza
fa vedere demoni dappertutto soprattutto di questi tempi.
Continua a guardarsi intorno e ormai ha capito che per un po' dovrà fermarsi in quella città.
Decide di fare un giro per ambientarsi.
Lascia il cavallo nella stalla, e avvisa l'oste delle sue intenzioni chiedendo a lui la direzione da prendere e i luoghi da evitare.
Si prepara ad uscire dalla locanda

Clio 19-06-2014 01.10.57

Presi un profondo respiro.
"Non voglio neanche sentir pronunciare la parola tradimento.. se dovesse accadere anche a Lortena, allora non varrebbe la pena combattere... tradire la propria terra è il peggior crimine di cui un uomo possa macchiarsi, ma è anche il modo migliore con cui il nostro nemico può arrivare a noi.." da dietro la maschera, squadrai ogni volto dei Lupi riuniti lì.
Molti di loro li conoscevo da sempre, frequentavano il castello, erano amici di mio padre. Altri avevo imparato a conoscerli, fianco a fianco da quando tutto quello era cominciato.
"Questo significa che dobbiamo agire in fretta.. ovvero prima che Froster parli con Oxiud.. abbiamo abbastanza uomini e armi per attaccare la guarnigione che resterà a Lortena.. la gente sarà con noi, questo lo sapete bene.. ma occorre massima prudenza, siate cauti, diffidati.. attaccheremo quando non se l'aspetteranno, quando saranno al sicuro, senza Froster, senza i suoi rozzi uomini, Lortena sarà libera..".
Dovevo mostrare a Lord Sartios il meccanismo per entrare nel castello.. I cuochi li avrebbero drogati, e i Lupi avrebbero finito chi rimaneva e ripreso il controllo del castello, pronti a difenderlo con le armi.. ci sono veleni sconosciuti tra questi monti.
Lo so, il veleno è l'arma delle donne ma.. meno sangue del mio popolo sarò costretta a versare, meglio è.
Il piano era stato studiato nei minimi dettagli, nessuno lo conosceva interamente a parte me, o forse nemmeno, ognuno doveva solo fare la sua parte.
L'incastro di tutte le parti avrebbe reso lo spettacolo memorabile.
Dovevamo essere spettri nella notte.
E quando la notizia che la guarnigione era caduta avrebbe raggiunto Froster ad Amoros, io sarei stata lì, pronta.
E non sarei stata sola.
Un branco di lupi in agguato.
Oh, come avrei voluto togliermi la maschera davanti a lui, dopo averlo colpito a morte, e vedere la sua espressione nell'agonia.
Sospirai appena, quasi sbuffai.
Ma guarda te che razza di pensieri mi ritrovo a fare.
Mi rivolsi poi a Roland.
"Per quanto riguarda gli uomini che seguiranno Froster e Lady Clio ad Amoros, ti fidi di loro, li hai scelti accuratamente? Muoversi non sarà facile, visto che temono un fuorilegge scappato da Imperion, se ci scambiano per lui siamo finiti, dovremo stare attentissimi anche lì.. Vedete, non perdere la lingua di questa valle potrà esserci utile.. loro non la conoscono ormai, non la parla più nessuno.. noi sì, però.. ma nonostante questo dovremo essere prudenti.. molto prudenti..".

Guisgard 19-06-2014 01.16.22

Scito fissò Altea e sorrise.
“Devo ammettere” disse “che siete una donna decisa e coraggiosa. Ahimè, però, resterete alquanto delusa. Sarò infatti io a vincere la sfida col vostro servitore.” Si voltò verso Ahmed. “La sfida comincerà subito. Se riuscirete a battermi avrete la spada, ma se sarò invece io a vincere allora mi spetterà la somma che sempre metto in palio per un duello, ossia dieci Taddei d'argento.” Tornò a guardare la bella principessa. “Ma se la nostra dama oltre ad essere tanto fredda ed altera è anche così fiduciosa nell'abilità del suo servitore, allora si potrebbe rendere più interessante la sfida... magari mettendo in palio... proprio lei.” Rise appena. “Una notte con voi, milady, come premio se dovessi essere io a vincere. Accettate?”

Guisgard 19-06-2014 01.52.32

La donna sorrise ed annuì a quella richiesta di Elisabeth.
Prese allora a scegliere vari abiti da uno degli scaffali.
“Allora se posso suggerirvi nella scelta” disse “direi che ci occorre qualcosa di sobrio, ma elegante. Qualcosa insomma che ben si abbini al vostro colorito e che metta in risalto il vostro corpo così ben fatto. Ecco...” tirando fuori un abito da altri di vario colore “... questo credo possa andare bene...” mostrandolo poi ad Elisabeth “... potete provarlo nel vestibolo laterale.”
Si trattava di un abito lungo, con una raffinata scollatura, di raso verde alla moda di Capomazda e che aderiva perfettamente sul formoso e ben fatto corpo della donna giunta dall'Oriente.
“Trovo che vi sta d'incanto!” Entusiasta la donna della bottega. “Naturalmente se volete provarne qualcun altro io sono pronta ad aiutarvi.” E la portò davanti ad uno specchio per farle ammirare l'abito che aveva indosso.
http://www.film-review.it/gallery/15...a_bellucci.jpg

Guisgard 19-06-2014 02.06.11

“Non temete, madama.” Disse il locandiere a Grazia. “Il vostro cavallo sarà al sicuro nella stalla ed al vostro ritorno troverete una stanza accogliente in cui poter riposare. Quanto alla nostra cittadina, in verità è un luogo assai tranquillo. Dunque potete girare liberamente per visitarla. Magari non attardatevi troppo in prossimità della sera, soprattutto nelle stradine secondarie che danno verso la campagna. Per il resto, come detto, potete serenamente girare per Amoros.” Sorridendole.
Così, lasciata la locanda, la giovane Grazia cominciò a girare per le strade della cittadina.
E attraverso una viuzza laterale si ritrovò poi nella piazza centrale di Amoros, dove era radunata una buona quantità di persone davanti alla Chiesa dell'Arcangelo Michele.
E tra di loro vi era una certa vivacità.
Infatti parlavano di qualcosa che pareva entusiasmarli non poco.
“Vi dico che l'ho veduto proprio con questi occhi.” Raccontò uno fra la piccola folla radunata. “Era un grosso carrozzone che camminava senza essere trainato da cavalli.”
“Ma cosa vai raccontando!” Esclamò un altro dei presenti. “Ti sei bevuto il cervello? Come fa a muoversi quel carrozzone senza essere tirato da cavalli o da altri animali!”
“Vi dico che è così!” Assicurò quello che aveva parlato per primo. “E' un grosso carrozzone che cammina senza avere animali davanti e dal tetto lascia uscire una gran quantità di fumo! Come se al suo interno avesse un forno o una caldaia!”
“Che sciocchezze!” Burlandolo un altro dei presenti.
“Allora presto lo vedrete anche voi!” Fece quello che aveva visto il fantomatico carrozzone. “Infatti era diretto qui! L'ho visto imboccare la via per Amoros!”
“E chi mai ci sarà al suo interno?” Domandò un altro di quelli che ascoltavano.
“Non saprei...” scuotendo il capo colui che aveva visto il carrozzone “... forse artisti girovaghi, o magari una compagnia di attori... oppure illusionisti, alchimista... chi può dirlo? Quando arriverà qui il carrozzone lo scopriremo...”

Guisgard 19-06-2014 02.39.04

Roland annuì a quelle parole di Lupo Nero.
“Si, ho scelto con cura gli uomini che scorteranno lady Clio ad Amoros. Sono abili e fidati. Inoltre conoscono bene quei luoghi, essendo stati cadetti nell'Accademia Ducale e poi di stanza per alcuni mesi in un borgo presso la piana del Calars, non lontano da Amoros.”
“Ci sarà da ridere quando ad Amoros giungerà la notizia che il castello di Lortena è in mano ai Lupi!” Ridendo uno di quegli uomini e subito imitato dagli altri. “Vorrei proprio vedere la faccia di quel porco di Froster quando lo saprà!”
“Io invece sarei più prudente...” mormorò Sartios “... dubito che Oxiud si sia mosso da solo... avrà di certo degli scagnozzi con sé e immagino molto ben nascosti per non destare sospetti... lui sa benissimo che a Capomazda guardano con poca fiducia chi mostra avversione verso la Chiesa di Roma e l'aristocrazia, dunque Oxiud, che non è uno sciocco, avrà pensato bene di portarsi dietro qualcuno di abile e fidato prima di mettere piede in territorio Capomazdese... e a me viene alla mente che i cavalieri macchiatisi di tradimento contro Nagos sono al suo servizio... dunque prudenza ad Amoros...”
“Si, sono d'accordo.” Fece Roland. “Comunque qui è tutto pronto, capo” tornando a fissare Lupo Nero “e appena Froster sarà partito prenderemo il castello.”
E tutti i Lupi annuirono, decisi a battersi fino alla morte, se necessario, per liberare Lortena.

Clio 19-06-2014 12.20.36

"Bene.." sentenziai "Lord Sartios, fate ciò che ritenete più saggio, come ho detto, mi fido della vostra esperienza e della vostra lealtà.. non preoccupatevi per noi, ad Amoros saremo comunque in territorio capomazdese, e i Marsin hanno amici e alleati laggiù, se dovesse accadere il peggio, potremo trovare rifugio da loro.. o prendere il mare, nel peggiore dei casi... piuttosto, badate a voi stessi, alle vostre famiglie, e ai cittadini di Lortena.. ma so che farete un ottimo lavoro, resteremo in contatto, in qualche modo, anche se non sarà facile.." mi alzai "E' ora che vada, non manca molto all'alba..".
Sapevo che poteva essere un addio, anche se avessimo preso il castello, non tutti sarebbero sopravvissuti.
"Signori, è stato un onore combattere al vostro fianco.. mi avete dimostrato la parte più nobile e pura di questo popolo fiero e indomabile, come le nostre montagne.. non eravate obbligati a lottare, potevate semplicemente adattarvi al nuovo regime.. ma avete detto: No! Anche se all'inizio sembrava un sogno impossibile.. Ma è difficile sradicare un albero che affonda le radici nelle più profonde viscere della terra.. e così è per noi, siamo talmente radicati in questa valle, che estirparci sarà quasi impossibile.." sorrisi "Senza contare che gli alberi non hanno zanne e artigli, mentre i lupi si..".
Così, abbracciai uno per uno i Lupi lì presenti, con le lacrime agli occhi.
Che meraviglioso popolo era quello.
La tentazione di mostrarmi era tanta, dimostrare loro che l'ultima dei Marsin non se ne stava rintanata al castello, ma era troppo rischioso.
Nessuno sospettava di me, né Froster né i Lupi.
E nessuno di loro si stupiva che non partecipassi alla lotta, ero solo una fanciulla ostaggio di un prepotente, che potevo fare?
"Addio amici miei.. se gli dei vorranno, quando ci incontreremo ancora, avremo liberato questa valle dalle idiozie liberali... e allora un nuovo sole farà capolino dalle montagne.." sorrisi, e mi inchinai appena "Siate vittoriosi..".
Dovevo andare, non potevo più restare in quell'isola di pace.
"Roland, Lord Sartios, venite con me.." sentenziai.
Era giunta l'ora di mostrare ai due Lupi il passaggio segreto.
L'ingresso del castello era sorvegliato, e Roland doveva farsi già trovare nel tempio, come se ci fosse sempre stato, quando lo avrei mandato a chiamare per la partenza, mentre Lord Sartios doveva conoscere quei camminamenti per l'imminente attacco.
I Lupi nascosti in quei camminamenti nascosti, dietro le pareti delle stanze, nessuno avrebbe avvertito la loro presenza, ma loro sarebbero stati lì, pronti ad uscire allo scoperto senza che gli uomini di Froster avessero opportunità di reagire.

Altea 19-06-2014 14.52.02

A quelle ultime parole di Scito ebbi un sussulto, mi voltai istintivamente verso Ahmed ed, infatti, stava impugnando la spada e lo bloccai rivolgendomi a lui in arabo.."Fermatevi! Lo so da noi una simile frase è un insulto e affronto nei miei confronti e verrebbe giustiziato ma dobbiamo adattarci a questi posti e certe persone...e voglio sperare di positive qui ve ne siano...ci penso io".
Mi voltai verso l'uomo e risi di gusto.."Purtroppo non siete il mio ideale di uomo e ambirei a qualcosa di meglio...e non sono una donna da contrattare al mercato di schiavi, voi nemmeno avete idea a chi vi state rivolgendo, ma se stanotte avete tutta questa bramosia in voi e vi sentite solo possiamo donarvi dei soldi per pagare una donna di strada".
Chiesi a Korshid di procedere alla benedizione del guerriero su Ahmed secondo il rituale dei nostri dei, presi un carboncino dalla mia sacca di seta adornata di perle e dipinsi sulla mano di Ahmed un simbolo di "vittoria"..essendo principessa di una città sacra la tradizione voleva la famiglia dei reali fosse vicina agli dei o discendessero da essi.
Mentre Korshid procedeva al rituale per il duello, vidi dei bambini giocare con una spada di legno..sorrisi..tutti i bimbi, in tutto il mondo, hanno gli stessi sogni e desideri e lo stesso animo pure..mio padre, il re, lo diceva sempre e a volte chiedeva consiglio proprio a un bambino.
Mi avvicinai a loro "Cosa vedo..dei cavalieri coraggiosi, degni delle più grandi imprese e della mano di una principessa". Loro mi osservavano e presupponevo per il mio essere diversa da loro.."Io provengo da un Paese lontano e Terra di antichi e valorosi guerrieri che combattono sotto il Sole cocente del deserto e la sera si riposano e sognano sotto la grande luna rossa e si narrà il più valoroso guerriero della mia Terra, Setareh, era un orfano di strada, un bimbo preso dal re ed egli crebbe come suo figlio e lo addestrò nelle migliori arti guerriere e insegnandoli i veri ideali del guerriero..non aveva rivali, poteva combattere pure con due spade contemporamente...egli era mio fratello" e sorrisi loro che ascoltavano "E ditemi, voi che emulate i vostri eroi...chi sono i più valorosi cavalieri di questa zona?" e presi, gentilmente, la spada di legno di un bimbo e lo nominai cavaliere, mi persi a giocare con loro e il mio animo si liberò di fanciullesca gioia.
Ma subito udii una voce..era Ahmed...mi voltai..tutto era pronto per il duello e mi allontanai da loro.

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elisabeth 19-06-2014 17.09.28

Era una donna piccola ma vivace...colei che mi portò in un mondo pieno di stoffe e di colori.......mi mostrò un abito verde smeraldo.....molto semplice ....fui lasciata sola per provarlo e con l'impaccio di chi vestiti pochi ne aveva indossati.......armeggiai e sbuffai e diventai rossa per il caldo sino a quando perfetto scese sul mio corpo.......lessi negli occhi della donna ammirazione e mi posa dinanzi allo specchio.........vidi una donna....bruna....la pelle scura non per razza ma olivastra e dorata dal sole delle terre d'oriente........la scollatura quadrata.....metteva in mostra il seno giovane.....ma solo quel tanto che bastava a non rendere la figura volgare.........guardai il mio volto.....era quello di mia madre.......i tratti decisi...i miei e induriti dalla guerra...morbidi i suoi e addolciti dalla maternità........mi voltai..." Non ho bisogno di provare più nulla..mi avete resa bellissima...e per ora va bene così.....adesso e' giusto che il vostro lavoro venga pagato..." Raggiunsi Rager..che attendeva dinanzi alla porta...." Sono pronta......spero di non avervi fatto aspettare un'eternità.......".......


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