Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 29-01-2015 02.20.02

No, caro mio, in un abisso di apatia e nostalgia vivo io tutti i giorni.
"Certo.. e vedo che la ritenete una cosa di poco conto.. Avete indagato cinque minuti della mia vita.." Scuotendo la testa "Io non amo mischiare il lavoro con la mia vita privata... Eppure credete che io sia la persona adatta...".
Non posso tornare là.. Non posso...
Che devo fare?
Mi si strinse il cuore.
Il ducato nel caos, nell'apatia.
Lui non avrebbe voluto tutto quello, avrebbe cercato di aiutare.
Chissà che da quell'incarico non uscisse qualcosa di buono.
Ma tornare là mi avrebbe distrutta, e lo sapevo.
Dopotutto, quegli uomini si sbagliavano: non ero un soldato, ero un pirata!
"Ma se al vostro signore sta bene... E ditemi, godrò della sua protezione?".
Sai com'è ho giusto un paio di condanne a morte che potebbero sempre saltare fuori.
"Il mio salario però è molto alto... Ma immagino che i signori di Capomazda possano permetterselo..." Con un vago sorriso.
Il signore di Capomazda è morto, dannazione!

Guisgard 29-01-2015 02.33.47

“Godrete non solo di protezione” disse il cavaliere a Clio “ma anche di un ruolo importante a corte.”
“Naturale.” Fece l'altro. “So bene a cosa vi riferite. Come detto conosciamo molte cose di voi. Le più importanti. Non temete, fino a quando sarete sul suolo non solo di Capomazda, ma dell'intero reame Afragolignonese, ogni vostra condanna cadrà senza conseguenze.”
“Quanto al vostro compenso” mormorò il primo cavaliere “sarà molto generoso. I nuovi padroni di Capomazda sanno quantificare il valore dei loro fedeli.”

Guisgard 29-01-2015 02.42.25

De Gur andò incontro ad Elisabeth e le diede un bacio per salutarla.
“In realtà” disse poi, prendendola sottobraccio “quei tempi erano alquanto noiosi, non trovi? Pensaci, mia cara, eravamo in balia degli impetuosi venti che muovevano le navi ducali e quella dei mercenari.” Sorrise. “Ora invece siamo noi che decidiamo della nostra vita e fortunatamente anche di quella degli altri. Comunque, tranquilla, non ti annoierai. Pare che lord Cimmiero abbia cacciato molto stamani e di sicuro imporrà la sua cacciagione come cena stasera.” Rise. “Sono curioso così di vedere come i nostri maestri cuochi sapranno cucinarla.” Scosse il capo divertito. “Ora però non resterò a farti compagnia, Elisabeth. Lord Gvineth mi ha fatto chiamare e credo che tornerò non prima di un'ora insieme a lui. Ma sono certo che troverai modo di fare conversazione a corte. Se c'è una cosa che qui a palazzo non manca è l'arte del pettegolezzo. Ah, dimenticavo... sembra che stasera sia atteso anche il tenente Ralfien, Te ne ho parlato? Non credo, visto che raramente mi occupo di simili individui. Comunque pare che il suo passatempo preferito sia quello di corteggiare le mogli altrui. Con scarsi risultati, si dice.” Sorrise ancora. “Non ti invidio dunque, visto che con ogni probabilità tenterà un approccio anche con te.”
Arrivarono in una saletta laterale e qui De Gur lasciò la sua bella moglie con alcune dame di corte.
La salutò ed andò via.
Poco dopo arrivò anche Tilde, la sua dama di compagnia.
“Milady...” avvicinandosi ad Elisabeth “... tutta la corte sta attendendo l'imminente arrivo di lord Cimmiero.” Sorridendo. “E ho sentito dire che un aitante tenente della guardia farà la sua comparsa stasera. Ah, quanto non vorrei essere una semplice dama di compagnia stasera.” Sbuffando.

Altea 29-01-2015 16.16.00

Sorrisi alle parole di Madama Sybille.."Non sapevo foste diventata pittrice".
Ella uscì baldanzosa, per un momento dimenticai il torpore che mi rabbuiava.
Riflettevo su quanto detto con Madama Sybille, dovevo mostrare che non ero una qualunque, dovevo dimostrare già iniziavo ad avere un certo spessore a Corte...tutti questi uomini a governo di Capomazda..e poi per quale onore.
Mi sedetti e scrissi una missiva a mio nonno, spudoratamente chiesi di intervenire a mio favore dicendo a Lord Cimmiero della mia presenza così pure al fratello..e chiesi di avere la camera di Guisgard, ovviamente con tutte le sue cose intatte, non doveva essere spostato nulla..qualcosa di lui doveva rimanere a Corte e nemmeno io avrei toccato nulla e avrei dimostrato di sapere ciò che volevo e le mie pretese, non avrei permesso avessero toccato nulla delle sue cose e aggiunsi quella notte avrei già voluto i miei oggetti fossero portati in camera sua, sapevo nessuno osava entrare nella camera..gente troppo superstiziosa.

"Io ho una idea" dissi ridendo "ti ricordi quando nelle nostre imprese ci mascheravamo? Tu sei come me Guisgard, la vita di corte ti annoia, vestiamoci da servi e usciamo al mercato".
Egli mi guardò coi suoi occhi azzurri e pensò la idea non era malvagia, almeno si sarebbe distratto dai suoi molti impegni.
Vi era giorno di mercato e ci perdemmo tra la folla, ma ci divertimmo molto..era cosi..a lui piacevano le cose semplici e vere come me e ci fermammo tra la folla ad assaggiare dolci e nessuno si accorse l' Arciduca era tra loro ma sarebbe stato ben accolto.
"Mmhh una osteria..un bel boccale di birra" dissi trascinandolo dentro.
"Altea sei pazza...o solo una dama sciocca..vuoi ubriacarti, e poi? Dovrai essere una dama da salvare e sarebbe pericoloso lo sai" e mi fece l' occhiolino.
"Quanto sei sciocco...tu e le tue dame da salvare, guarda so reggere un boccale di birra..la camieriera ti sta già facendo gli occhi dolci..non te ne fai scappare una..ehh ho sempre detto sei un dongiovanni" e lo guardai provocariamente e poi scostai il viso di lato e i miei occhi verdi si fissarono sui suoi occhi azzurri.."Sei un mistero..a volte mi chiedo se non ti sia mai innamorato, non parlo di un colpo di testa..ma mi sembra improbabile tu non prova sentimenti forti per nessuna..non ti capisco..e me ne parleresti? Io ti racconto tutto di quello che provo bello o brutto, pure tu a volte, ma di amore non parli mai..un giorno ti farò confessare tutto".

Mi destai da quel ricordo, erano quei momenti che mi mancavano, quando ci vedevamo quelle rare volte ma ci divertivavamo molto e forse io stessa cercavo di distogliere i suoi pensieri.
Sospirai e chiamai Petronilla.."Petronilla, vai a portare questa lettera a mio nonno, è urgente..dimmi dove trovo il diacono, devo parlare con lui" e le sorrisi cercando di togliere ogni pensiero negativo, dovevo essere lucida o avrei fallito.

elisabeth 29-01-2015 17.14.18

Fui accolta dal bacio di mio marito......che accompagnandomi in una sala che fungeva da anticamera al Salone......mi diede ampie spiegazioni..sulla magnifica serata che mi attendeva....." Bene allora......dovro' sopportare il prelibato piatto di cacciagione che non amo.......la spudorata corte di un don giovanni in divisa......e i pettegolezzi di questo Salotto.......Ti detesto De Gur......sapete che sono qui solo per te....e tu...mi stai lasciando......per Lord Gvineth...spero non lo torvi piu' affascinante di me....."......lo vidi andar via....e dovetti ammettere a me stessa, che era cambiato, alle volte i suoi pensieri non sembravano correre insieme ai miei.....Ora era De Gur.....e non lo spensierato Nettuno......stavo cercando con gli occhi una poltrona ....quando fui investita da Tilde.......riusciva a coprire col suo ciarlare il rumore del parlottare che le altre dame quindi..Tilde cara ...vorresti prendere il mio posto stasera...?......Mi spiace solo che mi conoscono...pero' possiamo fare in modo che tu sia una mia parente...che ne dici ?.....così potrai dedicare la tua serata a lui......"....le vidi brillare gli occhi....e magari se fossi stata fortunata mi sarei tolta il problema dell'ufficiale gentil'uomo.......Di poltrone neanche l'ombra ....ma in un angolo.....della stanza....vi era un tavolino e su di esso..tre piccole uova in onice...su ognuno il disegno di un drago.....il pensiero ando' a Gedeone.......nella nuova dimora sarebbe stato bene...e sorrisi di quel pensiero scanzonato....toccai istintivamente il primo.......e sentii una violenta vibrazione.....tolsi la mano come se qualcuno l'avesse colpita, mi allontanai dal tavolino e restai come una stupida a guardarle da lontano......Il legame tra me e Gedeone era forte.....era tramite lui che il rituale con l'oracolo dava i suoi frutti...solo io potevo udire la sua voce...solo io potevo sedermi tra le sue zampe....quando ero indecisa....o stanca......Ma quelle erano uova in onice e non certo uova di drago........pensai....forse sto poco bene.....e mi appoggiai alla parete della stanza......speravo che quella serata avesse una fine veloce.........

Guisgard 29-01-2015 18.06.00

Petronilla tornò da Altea poco dopo.
“Ho consegnato la lettera ad un servitore di vostro nonno, milady.” Disse. “Appena tornerà al palazzo gli verrà consegnata. Il diacono invece è nella Cappellina di Palazzo, ma si tratterrà ancora per poco. Dovete far presto, dunque, se volete incontrarlo. Comunque a corte molti degli invitati per stasera sono già qui. Lord Cimmiero ha organizzato una ricca cena.”

Guisgard 29-01-2015 18.10.07

Elisabeth si allontanò di un passo da quelle uova di onice, quando avvertì una presenza alle sue spalle.
“Sono un simbolo quelle uova.” Disse qualcuno dietro di lei. “Ricordano le imprese degli antichi eroi Taddeidi, quando liberarono Capomazda dal drago.”
“Oh, milady, che onore.” Tilde alla donna che aveva appena parlato. “E' da tempo ormai che non vi vedevamo a corte.”
“Si, faccio una vita molto ritirata” annuì la donna “e solo di rado giungo qui, nell'antica dimora del duca Austero.”
“Lasciate che vi presenti la mia padrona...” Tilde indicando Elisabeth “... lady Elisabeth, moglie del comandante De Gur. Questa è” con un cenno poi di presentazione verso la donna “lady Sissi, cugina del defunto duca Taddeo l'Austero.”

Altea 29-01-2015 18.17.56

Petronilla tornò e le sorrisi ringraziandola.."Una cena...allora vi saranno degli invitati..ecco perchè mio nonno era con Lord Cimmiero..non è bene far aspettare degli ospiti quindi vi darò un altro compito" e le consegnai lo scrigno con dentro la collana.."Dite al diacono lo manda la duchessa Altea de Bastian e vorrebbe un suo parere su questa collana e il suo significato, penso il diacono debba vedere bene il contenuto e di non farne parola con nessuno, appena ha scoperto qualcosa su ciò che contiene lo scrigno mi mandi a chiamare e potremmo parlare tranquillamente".
Le consegnai lo scrigno e mi preparai per quella cena, indossai qualcosa di ricco ma non eccessivo, non era un ballo e poi avevo appena tolto il lutto e misi una collana di perle, mi abbassai come sempre la scollatura e uscii dalla stanza e chiesi a una servitrice dove fossero già gli invitati, muovendo nervosamente il mio anello di smeraldo dono dell' Austero che sarebbe dovuto essere il mio anello di fidanzamento..vi erano tante cose in sospeso..avanti Altea ce la puoi fare.

Guisgard 29-01-2015 18.25.41

Altea, con quel suo bell'abito, che non celava abbastanza la sua sensualità, sebbene solo appena accennata, fece il suo ingresso nella sala dove si trovavano gli invitati.
Intravide così molti funzionari, baroni e ricchi borghesi, tutti accompagnati dalle loro consorti o innamorate, più o meno ufficiali.
E tra gli ospiti Altea notò anche Elisabeth, moglie di De Gur, la sua dama di compagnia e accanto alle due anche una parente del duca Taddeo l'Austero, che lei aveva visto di sfuggita tempo fa a corte.
Si trattava di lady Sissi, baronessa di Tavernè.

Altea 29-01-2015 18.36.11

Entrai nella sala, vi erano molti invitati e sembravano tutti accompagnati dalle proprie consorti o fidanzate ma non mi sentivo affatto a disagio e guardandomi attorno mi scostavo lentamente tra la folla finchè il mio sguardo si fermò davanti a una donna dai modi semplici ma decisi, l' avevo vista a volte a Corte e se non sbagliavo era la moglie del capitano de Gur, che fortunatamente aveva ripreso la memoria.
Vicino a lei vi stava lady Sissi e sorrisi, sapevo era parente dell' Austero e mi avvicinai a loro e per prima salutai la donna con un leggero inchino "Lady Sissi, è un piacere vedervi a Corte, so non siete solita frequentarla, io sono ritornata due giorni fa..e penso di fermarmi per un pò, penso vi ricorderete di me, sono Altea de Bastian".
E feci un cenno di saluto pure alle donne vicino loro.


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