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Rimasi sgomenta e guardai Gwen.."Bene, quando vorrai dirci chi è e dove si trova e altro chiedi di Altea" mi alzai e dissi a Gwen di rimanere vicino Elv nel caso parlasse ma non dire nulla a nessuno.
Uscii...stressarlo era inutile e vidi un uomo della ciurma.."L' uomo anzi il ragazzo mi ha parlato ma non del tutto..ma al nostro secondo capitano non interesserà sapere.." mi sarei serbata il segreto..ognuno aveva le sue armi. |
L'uomo della ciurma rise.
“Quel tipo è pazzo.” Disse ad Altea. “Completamente fuso. Parlargli è inutile, credetemi.” Ma proprio in quel momento Elv si svegliò. E vide Gwen poco distante. “Ehi, piccola...” a lei. |
Altea ando` via e io mi allontanai dal lettino.
Vidi che Elv si era svegliato. "Ehi" sorridendo e baciandolo "Come ti senti? Ero passata prima ma dormivi ancora, spero meglio di me" ridendo piano. |
"Non è pazzo...peggio per voi..volevate sapere cosa dicesse...ma allora lasciatelo libero..no? Mi dite dove è il poligono di tiro? Devo allenarmi" dissi con freddezza.
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Il mio sguardo incrociò infine il suo, e si illuminò nel vedere che non era mutato.
O forse sì, non sapevo dirlo con certezza, ma di sicuro non in peggio. Poi quel gesto, improvviso e delicato, che mi sorprese. Per un momento mi irrigidii quando spostò la gonna come avevo fatto io poco prima. Ma in quello sguardo c'era qualcosa.. qualcosa che non avrei saputo definire, ma che mi spinse a rilassare i muscoli, anche se il mio cuore sembrava come impazzito. Non sapevo se per il timore, per l'imbarazzo, o per la sua vicinanza. O forse era per la dolcezza delle sue labbra, per il suo sguardo nel mio. O forse tutto insieme. Forse anche molto altro, a cui non sapevo nemmeno dare nome. Fatto sta che non mi ero mai sentita così. Quei baci leggeri, delicati, che riuscivano a rendere emozionante anche il leggero dolore dei lividi ancora freschi. Non sapevo se stavo trattenendo il respiro, o se al contrario esso era divenuto corto e intermittente. Restai lì, quasi immobile, incapace quasi di parlare, con due occhi spalancati, increduli, appassionati che fissavano i suoi. Infine gli sfiorai dolcemente i capelli scuri e il viso, per poi alzarlo piano verso di me, che invece mi chinavo per incontrare le sue labbra con le mie. |
Quel gesto di Clio.
E poi quel bacio. E lei poté toccare così l'impeto di Icarius. La bocca di lui assaporava quella di lei, in un gioco fatto di passione. E proprio la passione saliva sempre più, fino a quando lui prese lei fra le braccia. Allora Clio sentì le mani di lui, forti, decise, ma delicate e sensuali, che stringevano il suo corpo, scivolando sulle sue forme, quasi sul punto di strappare via quella camicia così leggera. E si sentiva sua. |
Elv sorrise a Gwen.
“Sto bene e oggi mi dimetteranno finalmente.” Disse. “Tu invece? Non ti senti bene?” Intanto, poco più avanti, Altea era con uno dell'equipaggio. “E' pazzo, credetemi.” Fece questi. “Completamente. Deciderà il capitano cosa farne. Il poligono? Abbiamo il piattello se volete.” |
"Si mi va bene il piattello col fucile..potete portarmi?"
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"Bene, cosi` potro` averti tutto per me" sorridendo e appoggiandomi su di lui "No, e` solo che ho sentito rumori provenire da qui e non sono riuscita a riprendere sonno..."
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L'uomo condusse Altea sul ponte, le diede un fucile e poi caricò i pezzi.
“Vai.” Disse, spando un piattello che rapido attraversò il ponte. Intanto albeggiava e sul ponte arrivavano pian piano gli altri dell'equipaggio che non erano stai impegnati con turni di guardia. “Buondì!” Pepino ad Altea. “Sempre iperattiva, eh!” Sorridendo. “Si mantiene in forma!” Annuendo il pellegrino. E arrivò anche Palos. “Vado a vedere cosa mi dice il dottore di quel naufrago.” Agli altri questi. |
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