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Guardai attentamente la pietra, Palos era vicino a me ma non poteva vedere almeno pensavo..e poi nuovamente quella sensazione..la vidi..una donna guerriera antica.
Per un attimo sentii freddo, i miei occhi diventare di ghiaccio..implacabile e con una durezza di spirito mai provata e ancora quelle parole.."Altea, liberami...liberami..solo tu puoi farlo..fai uscire il mio spirito" e per un attimo fu come essere quella immagine e quella donna...la regina. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...83f237c4ca.jpg |
Gwen, Gillen, Selia e Daniel scesero e fecero poi colazione.
“Quella donna” disse un tipo seduto ad un tavolo vicino “vive sempre lassù? Rintanata in quella capanna?” “Si, chi vuoi che la smuova...” uno insieme a lui “... ma non vive più sulla montagna, ma vicino al fiume... non viene più qui per paura di essere bruciata.” E risero. |
Eravamo seduti tranquillamente, quando inavvertitamente sentii due uomini parlare e rimasi perplessa.
Chissà a chi si riferivano... "Hai sentito i discorsi di quegli uomini?" dissi piano a Gillen. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...7293c6dc8b.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Feci un profondo respiro, sedendomi come Eisa chiedeva. Chiusi gli occhi, liberando la mente da tutto anche se sulle prime non fu facile. Smisi di pensare ai mostri, alla minacci di futuri attacchi, smisi di pensare al principe e al nostro bacio. E pensai solo a mio padre, a Oberon. Pensai ad ogni ricordo che condividevamo, ogni momento passato insieme fin da quando ero bambina, ripensai al suo volto cercando di focalizzarmi sui dettagli e poi sul suono della sua voce.
Quando mi sentii pronta e concentrata annuii appena alla donna e le mie labbra iniziarono a muoversi per formare la parola di richiamo. " Gatto...gatto, gatto...gatto, gatto...gatto" |
Il capitano guardò Gaynor e senza dire nulla estrasse la pistola.
“Sono spiacente...” disse alla diva e poi ai tre evasi “... ma per il bene di tutti sono costretto a rinchiudervi tutti e tre nella stiva. Spero per la quiete generale che capiate e collaboriate. Prego, signor Nasan... la tenga puntata verso di loro...” dandogli la pistola “... io nel frattempo li ammanetterò... al minimo cenno di reazione spari. Mi aiuti, signor Ken...” al regista. Nasan prese l'arma e titubante la puntò contro Hiss. “Tuo nonno!” Esclamò Goz, per poi aggredire rapido Nasan, colpirlo e disarmarlo. “Ecco, ora ci divertiamo!” Puntando l'arma verso il capitano e Ken. “Anzi, prendila tu...” lanciandola a Hiss, che la prese al volo “... intanto io e Lion li gonfieremo come zampogne...” Hiss guardò la pistola e poi, con gesto inatteso, la diede al capitano. Questi restò sorpreso. “Prendetela o ve la suonerò in testa.” Sbottò l'evaso dagli occhi azzurri. “Ma sei impazzito!” Gridò con rabbia Goz. “Sei pazzo!” “No, è furbo...” prendendo l'arma il capitano “... avendola in mano, dal peso, ha capito che era scarica...” aprendola e mostrando il caricatore vuoto. “Bella idea...” sorridendo Hiss “... una trappola per avere la scusa di farci fuori... chissà chi è l'artefice...” "Dannati maiali..." con rabbia Goz "... e magari lei era in combutta con loro..." avvicinandosi minaccioso a Gaynor. "Sta calmo, scimmione." Afferrandolo per la camicia Hiss.http://67.media.tumblr.com/tumblr_mc...nk9o1_1280.jpg |
“Questo è il villaggio del Nord...” disse il locandiere a Nyoko “... Retania? Eh, dista circa ad un centinaio di miglia...”
“Un bel tratto, eh...” fece Oltram. “Già...” ridendo il locandiere “... non certo una passeggiata!” “Sapreste dirci dove poter noleggiare un caro?” Erien. “Alla fattoria del vecchio Old.” Rispose il locandiere. |
Anní al lapcandiere.
"Vi siamo grati, buon uomo." dissi poi. "Bene. Allora sbrighiamoci, ragazzi. Dobbiamo andare a noleggiare il carro" dissi poi ad Erien. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio raggiunsero quella porticina laterale, fermandosi poi sulla soglia.
“Io vado...” disse guardandola negli occhi “... ma...” accarezzandole il viso “... non ti bacerò... non ora... ma al mio ritorno... avrò così un motivo in più per fare in fretta...” sorrise, le sfiorò le labbra con un dito e poi, come se fosse la cosa più dolorosa del mondo, si voltò e andò via con Pipita, lasciando la ragazza nella sua mistica prigione. |
“Si...” disse Prince a Ghirò.
Il veicolo cominciò così le manovre di atterraggio., planando leggero a pochi metri dalla sponda del lago. Il portello di aprì e tutti saltarono giù, con Prince che aveva Ghirò in braccio ancora affaticata. “Raggiungiamo l'Etimasia...” ordinò lui ai suoi. |
Quell'immagine.
Durò un attimo, ma ad Altea parve lungo un'ora, un giorno, un anno. In quel breve attimo di Eternità vide infinite immagine di una vita conosciuta, eppure ignota per lei. “Dottoressa...” disse ad un tratto Palos “... dottoressa, come state? Mi sentite?” La voce di Palos la destò, facendo svanire l'immagine e facendo tornare normale la pietra. “Dottoressa...” Palos “... vi siete sentita poco bene? Sembravate... si, come assorta... forse un capogiro?” |
"Tu sei me...da molto..il mio spirito ti ha pervaso per farmi rivivere,
è questo il tuo Destino.." vidi un mondo a me sconosciuto ma allo stesso tempo conosciuto.."Io sono te...e tu mi guiderai..ditemi il vostro nome, Altezza" risposi guardando lei e me riflessa in lei, nelle stesse fattezze e spirito. La voce di Palos mi destò e lo guardai, la pietra era tornata normale, iniziai a sudare..."No, sto bene...forse il cambio di clima..o la stanchezza del naufragio" sorrisi..tentai ma era amaro, ora ero la Altea di sempre, non avevo il coraggio di rivelargli ciò che avevo visto..mi avrebbe presa davvero per pazza..non ora ancora, in fondo lo conoscevo da poco. |
Tutto accadde in pochi istanti, con me che guardavo la scena come se fosse uno dei miei film. Quando Goz mi si avventò contro e Hiss lo trattenne, mi scossi dal torpore e reagii pesantemente.
"Brutto caprone idiota, prova ad avvicinarti a me un'altra volta e ti spacco la testa con la prima cosa che trovo sottomano..." ringhiai contro Goz. Mi rivolsi poi verso gli altri. "Signor Nasan, mi avete profondamente delusa e ferita... questo tiro mancino non me lo sarei mai aspettato da voi, anche se sono sicura che l'idea non è stata vostra, vero Ken?" girandomi verso il regista "Solo una mente contorta come la tua poteva pensare ad una cosa simile, ci scommetterei l'incasso di un film... Io ve lo avevo detto che quell'avanzo di galera avrebbe portato solo guai, avreste dovuto lasciare che si arrangiasse da solo. Potevate rinchiudere lui nella stiva e lasciare Hiss con me, così finalmente ci saremmo allontanati da quest'isola maledetta senza troppi problemi, invece avete voluto fare questa sceneggiata volta ad uccidere colui che mi ha salvata. Se me lo permettete, cari amici, mi date il voltastomaco... E per concludere, sappiate che se io scendo con Hiss nella stiva, insieme a quegli altri due che sono tutt'altro che raccomandabili, potete depennare il nome di Gaynor dalla lista degli attori sotto contratto alla Afra Golden Mayer, dovesse costarmi fino all'ultimo centesimo che ho..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“No...” disse mangiando Gillen “... cosa dicevano? Qualcosa di interessante?”
“Io li ho uditi...” Selia a Gwen “... e hanno incuriosito anche a me...” |
Gillen non aveva sentito, ma Selia, condividendo con me lo stesso udito sensibile di fata, li udì.
Così mi avvicinai a Gillen e gli spiegai sottovoce cosa avevano detto quei due. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Vedo... vedo le strade della città... e poi le sue porte... la campagna... un sentiero ed infine la foresta... degli uomini... mercanti... il tragitto insieme... un villaggio... casa... uno spiazzo... oche... maiali... cani... ed un gatto...” disse Eisa.
A quella parola Dacey si destò e tutto tornò normale. “Ho visto...” fece Eisa “... ora so... vostro padre è vivo... è tornato a casa vostra... spontaneamente...” fissando la ragazza.https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...dcce695b60.jpg |
“Sarà, me meglio che riposiate un po'...” disse Palos ad Altea “... venite, vi riaccompagno nel vostro alloggio... avete bisogno di stendervi...”
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Lasciarlo andare fu terribile.
Come se fosse la cosa più dolorosa del mondo. Restai lì, aggrappata alla porta, per lunghissimi istanti. "Quando tornerai, mi troverai con una spada in pugno..." Mormorai, pianissimo. Non sapevo cosa pensare, non sapevo cosa sarebbe successo. Sentivo come un profondo vuoto dentro di me. Un vuoto che non credevo di poter mai conoscere. Ma erano tante, infondo, le emozioni che non credevo nemmeno esistessero, e che eppure avevo scoperto in quei due giorni. Sorrisi, sospirando. Sarebbe tornato. Sapevo che sarebbe tornato. E io dovevo essere pronta. Così lasciai l'ala est e tornai nei miei alloggi. Mi cambiai ed andai nella sala delle armi. Era una sala particolare, a cui solo la guardiana aveva accesso, poiché era pervasa dal potere del cuore. Qui infatti, era il cuore stesso a creare nemici sempre diversi e abili per permettere alla guardiana di migliorarsi sempre di più. E io avevo una nuova spada e un nuovo scudo da provare, infondo. Senza contare che dovevo tenermi impegnata mentre lui era lontano a cercare la spada, o sarei impazzita. Così entrai, chiusi la porta, invocai il potere del Cuore e iniziai a combattere. http://i66.tinypic.com/149wdoh.jpg |
A dire il vero non avevo bisogno di stendermi ma forse era meglio riposare davvero..e se fosse stata veramente una visione dovuta alla stanchezza ma non era possibile.
Fu così che mi feci accompagnare alla camera, mi voltai e sorrisi.."Volete entrare e controllare non mi succeda nulla durante il sonno? O ci vedremo dopo..". Aprii la porta della camera e mi stesi nel letto e cercai di dormire. |
“Beh...” disse Gillen a Gwen “... non mi pare che ciò possa riguardare noi ed il nostro viaggio, no? Ovunque ci sono fanatici che giudicano male una donna solo perchè vive da sola e magari ha abitudini particolari...”
“Io credo...” fece Selia “... anzi, percepisco che possa esserci dell'altro...” |
Stavo per controbattere a Gillen, dicendo che magari non c'era niente di male a curiosare un po', ma Selia venne in mio soccorso.
Mi voltai sorridendo appena con espressione supplichevole e gli occhi grandi, tenendo la mano di Gillen e tentando di convincerlo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Sentii come un forte mal di testa quindi i miei occhi si aprirono.
Ero a palazzo, seduta e c'era Eisa a guardarmi un po' preoccupata. Rammentai di come e perché ero lì. " Siete certa di ciò che avete visto?" con un grande sorriso trepidante, " allora il principe deve esserne subito informato. Io devo tornare al villaggio!" |
Clio entrò in quella sala ed in breve entrò in sintonia col Cuore di Giada.
Una simbiosi forte, pulsante, che assorbiva ogni energia della ragazza, restituendola poi moltiplicata. Lei cominciò a combattere, ad allenarsi, affinando ogni senso, ogni riflesso, raggiungendo la perfezione. Damasgrada era un tutt'uno con le sue percezioni, mentre il nuovo scudo, pareva come estraniarla da tutto ciò che era contro la volontà del Cuore, difendendola forse anche da se stessa. Restò diverse ore ad allenarsi, fino a quando, spossata fisicamente, chinò la spada e lo scudo. |
Palos sorrise.
“In effetti sarei tentato dal rispondere si” disse divertito ad Altea “ma immagino sia il caso desistere. Su, riposate... al vostro risveglio mi troverete tra i cortili ed il giardino di questo posto... buon riposo.” Ed andò via, lasciandola riposare. E pian piano si calmò, riuscendo a riposare. |
Ci voleva, ci voleva proprio quell'allenamento.
Non pensare. Com'era bello non pensare quando i pensieri potevano dilaniarti. Non pensare che lui non era lì con me. Non pensare che presto sarebbe tornato per affrontarmi. Non pensare a quello che sarebbe potuto succedere. Non pensare a quanto sarebbe stato straziante ucciderlo. Non pensare che poteva essere il mio ultimo giorno di vita. Non pensare che in realtà era il mio primo giorno di vita. Alla fine, esausta, posai la spada e lo scudo. Erano davvero ben fatti, ed ero entrata subito in sintonia con loro. Buffo come fino al giorno prima del metallo fosse la mia unica consolazione. Così, stanca e spossata, mi rifugiai nella mia stanza da bagno, cercando di lavare via il sudore e la stanchezza di quel pomeriggio. Ma il pensiero, ora di nuovo libero, non poteva non pensare a molti piani più in basso, ad un'altra stanza da bagno e a quei primi momenti insieme così speciali. http://i67.tinypic.com/501r0n.jpg |
"Non mi concedo facilmente..sappiatelo" ribattei.
Se ne era andato, ero sola e avevo chiuso gli occhi. Mi addormentai ma il sonno era leggero...quasi turbata ancora. |
“E sia...” disse Gillen “... non c'è bisogno di fare quegli occhi da cerbiatta...” fissando Gwen “... ti darò retta... e darò retta a ciò che quei tipi stanno dicendo...”
Infatti i due uomini al tavolo vicino continuavano i loro discorsi. “L'importante è che non si faccia vedere qui nel villaggio...” uno dei due “... io dico che porta sfortuna... l'ultima volta che scese nel villaggio due maiali di un fattore morirono di uno strano morbo...” “Sai come la chiamano gli zingari?” L'altro. “La Custode... mah...” |
“Tornare al villaggio...” disse Eisa a Dacey “... ed abbandonare Retania? Il suo principe ed il suo popolo tutto? Dimenticando che forse solo le ricerche vostre e di vostro padre possono salvare tutti noi?”
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Sorrisi entusiasta, intenerita da come aveva definito i miei occhi, e gli donai un sonoro bacio sulla guancia.
Così ci mettemmo tutti in ascolto e quello che sentii mi sembrò ancor più strano. Chi mai poteva essere questa donna? Ma soprattutto, mi sembrava che quella povera donna fosse sono vittima dell'ignoranza e della superstizione della gente. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Immersa nella sua vasca, col mormorio dell'acqua, il profumo della schiuma ed il vapore soffuso che rendeva tutto umido e cago, Clio fu raggiunta ancora dai suoi pensieri, dai ricordi, dalle sensazioni e dalle sue paure.
Ma ad interrompere tutto ciò ci pensò Abelardo, che svolazzò dalla porta socchiusa, per poi appollaiarsi sul bordo della vasca. “Inquieta...” disse fissandola “... inquieta eh, ragazza mia... non ti nascondo che spero di non rivedere più quel tipo... sarebbe la soluzione migliore...” |
Finirono di mangiare ed Erien pagò il locandiere.
Lasciarono quel luogo e si diressero verso la fattoria indicata loro dal locandiere. Percorsero un bel tratto di strada, fino alla campagna. Qui, in uno spiazzo isolato, videro la fattoria. “Eccola...” disse Erien a Nyoko ed a Oltram. |
“Stai dando i numeri, tesoro...” disse Ken a Gaynor “... da quando siamo risaliti a bordo quasi non ti riconosco più... ora arrivi anche ad accusarmi... fa come credi, io me ne lavo le mani... questa storia mi ha rotto le scatole...”
“Gaynor, mi addolora sentirti parlare così...” fece Nasan “... ma so che tu non sei così... probabilmente è la vicinanza con questi uomini ad avere un cattivo influsso su di te...” “E sia, basta cavolate...” fece Hiss “... di questo passo resteremo qui in eterno... io ed i miei compagni faremo come volete... resteremo nella stiva... sottochiave...” “Io non ci torno in gattabuia!” Sbottò Goz. “Non per le tue manie da Lancillotto! Se vuoi fare colpa su questa bionda allora parla per te!” “Piantala...” seccato Hiss “... angelo...” rivolto a Gaynor “... ti ringrazio per la passione con cui mi difendi...” sorridendole “... ma credo sia la cosa migliore da fare... dopotutto la stiva di una nave non è certo come l'Isola del Diavolo...” accarezzandole il viso con fare dolce, ma sensuale. |
La mia mente vagava, ma infondo tornava sempre a casa, tornava sempre da lui.
Icarius che mi sorrideva. Icarius che mi lavava la schiena. Icarius che mi baciava piano, e poi intensamente. Icarus che mi guardava come fossi la cosa più preziosa al mondo. Icarius che diceva di amarmi. Icarius che mi rendeva donna. Non riuscivo a pensare ad altro, finché un battito d'ali non mi destò. Sorrisi ad Abelardo. Che avrei fatto senza il mio singolare e fedele amico? Sospirai a quelle parole. "Già.." fissando un punto indefinito oltre la finestra "Sarebbe la cosa migliore....". Era vero, era logico, e mi sarebbe anche andato bene. Saperlo felice e libero lontano dai misteri di quella torre. Avrei portato quel peso da sola per il resto della vita, conscia in punto di morte di aver avuto più di quanto mi spettasse. Ma una parte di me sapeva che lui non sarebbe mai stato felice lontano da me. "Ma tornerà..." mormorai piano "Allora sarà ciò che il Cuore vorrà..." sorridendo appena. |
Arrivammo alla campagna indicataci dal locandiere. La fattoria sembrava ben curata.
"C'è nessuno?" dissi guardandomi intorno. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Non temete, non mi faccio illusioni.” Disse divertito Palos. “E poi so benissimo che una bella archeologa mira in alto e non certo ad un pilota squattrinato come il sottoscritto.” E andò via, lasciando Altea a riposare.
Lei si addormentò poco dopo e fortunatamente il suo sonno fu tranquillo, senza incubi. Si svegliò qualche ora dopo, destata dalle voci di alcuni uomini di Hordafren che si allenavano nel cortile circostante. Erano una sorta di milizia per sorvegliare l'isola. |
“Ehi...” disse Selia a tutti loro “... avete sentito cosa hanno detto? L'hanno chiamata Custode... non è strano? Una coincidenza? Anche noi cerchiamo un Custode...” fissando Gwen.
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Alla fine presi sonno e dormii pure bene.
Quando mi svegliai, mi alzai e guardai dalla finestra in stile nipponico, la feci scorrere e vidi le milizie di Hordafren allenarsi..mi chiedevo per cosa si stessero allenando. Mi rivestii con gli stessi abiti di prima, mi pettinai e indossai nuovamente i tacchi alti. Stavolta misi pure una pistola sotto la gonna in una giarrettiera e scesi nel giardino dove si allenavano quegli uomini..volevo vedere le loro divise ed analizzare la situazione e poi pensai alle parole di Palos..un' archeologa mira a un buon partito? Beh..avevo pure avuto fidanzati con lavori normali. |
"Sì, infatti..." dissi pensierosa "Dobbiamo cercare di capire come trovarla... Hanno detto che vive vicino ad un fiume... Dobbiamo capire quale, magari chiederemo al locandiere. Sempre che ci risponda normalmente..." conclusi, sarcastica.
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"Signor Nasan, allora siamo in due ad essere addolorati..." risposi in tono amaro "ma ciò che ho detto resta. Lavatevene pure le mani, come il nostro caro amico qui presente, ma dopo non sia detto che io non vi avevo avvertito. Siamo tutti adulti ed ognuno di noi è responsabile di ciò che dice e fa..."
Mi rivolsi poi ad Hiss. "Caro, hai ragione... scendiamo nella stiva e mettiamo fine a questa pagliacciata" risposi mettendo la mia mano nella sua e godendo della sua carezza sul mio viso. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Ah, brutta storia...” disse Abelardo a Clio “... si, decisamente una brutta storia... complicata, ambigua, pericolosa... alla fine qualcuno ci rimetterà... si, per forza...” pensieroso “... comunque poco fa ho raggiunto la carcassa del suo aereo precipitato... ho cercato di trovare indizi utili... ma è tutto danneggiato o carbonizzato... poi ho fatto un giretto, ma di lui e del suo droide nessuna traccia...”
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Nyoko ed i suoi due compagni raggiunsero la fattoria ed appena si avvicinarono alla staccionata un cane arrivò ad abbaiare contro di loro.
“Ehi, voi...” disse ad un tratto un uomo anziano, uscendo dalla stalla con un forcone in mano “... chi siete?” |
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