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Capitolo III: L'isola Incantata ed il Fiore Spirituale
“Alcina fu sorella di Morgana, / E dimorava al regno degli Atarberi, / Che stanno al mare verso tramontana, / Senza ragione immansueti e berberi.” (Matteo Maria Boiardo, Orlando Innamorato) Tutti erano sul ponte, con gli sguardi verso il punto del mare buio illuminato dalle luci. E proprio lungo l'argentata scia della Luna sulle acque, videro quella sagoma galleggiante fra le onde. “Sembra un'imbarcazione...” disse Palos, indicandola “... forse un panfilo... e pare venire verso di noi...” “No, è alla deriva.” Mormorò Icarius, guardando col betascopio. Così, quando la misteriosa imbarcazione fu prossima allo scafo della Divina Misericordia, furono lanciate delle cime arpionate che la bloccarono, per poi tirarla verso il vascello. “Sammone, Pinto...” chiamò Icarius “... armatevi e scendete a controllare.” I due obbedirono. Trascorsero così alcuni minuti, mentre tutti attendevano notizie sul ponte. E tra essi vi erano naturalmente anche Altea, Clio, Dacey e Dension, mentre Gwen era ancora in infermeria con Elv. E da lì i due assistevano alla scena da un oblò. “Nuova Camelot andrà benissimo...” distrattamente Elv a Gwen, tanto era preso dalla situazione. E finalmente, dal ponte del panfilo apparvero Sammone e Pinto. E con loro vi era qualcuno. Si trattava di un uomo scarno ed incanutito, vestito di stracci. E lo portarono a bordo della Divina Misericordia. Intanto il mare appariva sinistramente piatto e silenzioso, illuminato dall'etereo pallore lunare. http://www.avatarsetcomp.com/wallpap...ds_Night_m.jpg |
Dunque la sagoma che si avvicinava era un'imbarcazione alla deriva.
Attesi con curiosità il ritorno di Sammone e Pinto, e quando portarono quell'uomo, mi chiesi quale fosse la sua storia. |
Pure Icarius pensava fosse un relitto, appena arrivato vicino alla nave fu bloccato e aspettai tornassero Pinto e Sammone per avere notizie su cosa fosse.
Poi uscirono sul ponte del panfilo e con loro vi era un uomo..vestito di stracci e in pessime condizioni.."E' un naufrago?" esclamai sorpresa. Ma il mare si era fatto silenzioso..piatto ed avvertii una strana sensazione di inquietudine. |
Le operazioni si svolsero velocemente sotto la guida di Icarus. Alcuni uomini furono inviati per comprendere la vera natura di quella sagoma appena illuminata dalla luna.
Infine rivelarono un uomo magro, dal volto scavato e gli abiti cenciosi. Doveva essere un naufrago, come io e Denion per menzogna. Mi dispiaceva per quel pover'uomo e sperai si rimettesse presto tuttavia qualcosa mi tormentava rendendomi inquieta. |
"Vado a vedere cosa succede."
Salutai Elv e mi recai sul ponte. "Che succede?" chiesi a Clio, che era gia` arrivata. L'acqua era stranamente calma e piatta. |
Sammone e Pinto tornarono sulla Divina Misericordia, insieme all'uomo trovato sul panfilo.
“Ebbene...” disse Icarius ai due “... cos'avete trovato su quel panfilo?” “Era quasi vuoto...” rispose Pinto “... fatta eccezione per quest'uomo...” indicando il naufrago “... ma credo sia tocco... non parla e sembra non capire neanche ciò che gli viene detto...” Icarius guardò il naufrago, come a volerlo studiare. “Comprendi la mia lingua?” Lui al naufrago. Ma questi non rispose nulla, con lo sguardo perso nel buio. Ma all'improvviso scoppiò a ridere. Una risata grottesca, che poi sfociò in un pianto straziante, lasciando su tutti loro un senso di angoscia. |
All'improvviso, il naufrago che era stato portato a bordo scoppio` a ridere, in una risata grottesca e inquietante e poi in un pianto pieno di angoscia.
Chissa` chi era... |
L' uomo fu fatto portare sul veliero..l'uomo era strano, Icarius gli parlò ma stava zitto quando iniziò a ridere..una risata che metteva i brividi. Mi avvicinai al taddeide "Sarà impazzito per il naufragio ma non mi promette nulla di buono..mi ricorda l' antiquario della Gioia dei Taddei e mi vengono i brividi" e guardai l' uomo in volto.
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Ero incuriosita ma allo stesso tempo intimorita dal naufrago.
Poi questi scoppio a ridere. Una risata angosciosa e straziante. Sobbalzai stringendo il braccio di Dension, quelle risa portavano alla mia memoria il fantasma della Gioia. |
Il naufrago piangeva a dirotto, disperatamente ed incapace di smettere.
“Perchè” disse a lui Icarius “non ci racconti tutto? Davvero non comprendi la nostra lingua?” Ma quello niente. “Forse è matto davvero.” Mormorò Pinto. “Possibile non vi sia niente di particolare a bordo del panfilo?” Chiese Icarius. “Nulla.” Scuotendo il capo Sammone. “Deserto.” Ribadì Pinto. “Un panfilo come quello non può essere guidato da un uomo soltanto.” Fece Palos. “Che fine avranno fatto gli altri dell'equipaggio?” “Bel mistero.” Pensieroso Pinto. Poi Altea si avvicinò ad Icarius. “Si... forse hai ragione...” annuì questi “... avrà bevuto acqua salata...” Intanto dall'infermeria Gwen ed Elv osservavano il tutto. Anche Dacey e Dension guardavano la scena con inquietudine. “A me ricorda la Gioia...” lui a lei, stringendole la mano. |
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