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Icarius alla voce di Clio si voltò di scatto.
“Una moneta...” disse lui piano “... sicuro valgano tanto? Magari sono come i miei sguardi, quelli che hai evitato per tutta la cena... cos'era, una punizione? O davvero ciò che diceva Palos era così interessante?” Accennando un vago sorriso. “Non dovresti stare qui, sai? Il vento insiste a spostarti i capelli e a scoprirti la schiena... non ci sono le perle a coprirla...” con i suoi occhi fissi su di lei. Occhi che la Luna rendeva malinconici ed enigmatici. |
Sapeva essere di una tenerezza incredibile. Mi prese per mano e mi porto` vicino all'oblo` e mi racconto` di una stella visibile solo agli innamorati. Sorrisi e annuii quando ebbe finito e lo baciai.
"Sai di panna..." ridendo. |
Dension si sedette accanto a Dacey sul letto e lei cominciò a massaggiargli le spalle.
Gli baciò allora una spalla e poi il collo. “Interessante...” disse lui piano, scacciando così le sue inquietudini “... e dimmi... cosa hai in mente? Sono molto curioso...” guardandola con desiderio. |
Gli sorrisi notando la punta di desiderio nei suoi occhi.
- Beh, caro marito- risi appena portandomi sulle sue gambe,- credo che sia arrivata l'ora di consumarlo questo matrimonio - lo baciai dolcemente ma con un non so che di ardito, lo stesso spirito che mi aveva permesso di parlare a quel modo. |
Elv sorrise a Gwen.
“In effetti...” disse, rispondendo al suo bacio “... la torta ne aveva tanta di panna... colpa tua che mi vizi...” ridendo “... beh, almeno spero la panna ti piaccia...” facendole l'occhiolino. |
Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
Sorrisi piano, per poi mostrarmi sorpresa.
"Una punizione, dici? per che cosa?" Con gli occhi nei suoi "Credi di aver fatto qualcosa di sbagliato nei miei confronti?" Con in sorriso enigmatico e beffardo "Non credevo che gli Eroi da Romanzo commettessero errori..." Facendogli l'occhiolino. O che avessero il coraggio di ammetterlo, pensai soltanto. Sospirai "Comunque no..." Scuotendo piano la testa "Non ho la presunzione di credere che ti importi a tal punto dei miei sguardi da considerare una punizione il non averli per te.." Sempre con gli occhi su di lui "Mi sembra di essere stata abbastanza asfissiante oggi, volevo solo lasciarti in pace..." Alzai le spalle "Dopotutto mi sono detta che se volevi vedermi, parlare con me saresti venuto tu... Ho aspettato... E aspettato..." Ammisi, in un sussurro, avvicinandomi a lui "Ma l'unico ad aver bussato alla mia cabina è stato il marinaio che mi annunciava la cena.." Alzai le spalle, con un'espressione delusa ma sorridente. Poi quel commento sul mio vestito, e io sorrisi, felice che avesse compreso. "Un singolo filo di perle riusciva davvero a coprirla?" Sorrisi, senza staccare gli occhi dai suoi "Ad ogni modo, correrò il rischio...". |
Dension sorrise a Dacey.
Ma era un sorriso carico di desiderio e lei lo comprese subito. Si sedette sulle gambe di lui e si baciarono. Un bacio che pareva essere il preludio alla passione che li aveva del tutto soggiogati. “Si, credo anche io...” disse lui baciandola “... e dimmi...” giocando con la bocca di lei “... per rivedere la bellissima visione che mi hai mostrato prima di cena... devo attendere la generosità di mia moglie... oppure posso pensarci io a far sparire questo ingombrante vestito che indossi?” |
"Tu hai un sapore piu` buono della panna" mentre assaporavo le sue labbra. Era come se non ne avessi mai abbastanza, soprattutto ora che eravamo stati lontani.
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Lasciai scivolare le mie labbra tra le sue, con desiderio crescente, accarezzando prima il suo collo e poi scendendo lungo la schiena.
- Sei mio marito hai tutto il diritto di spogliarmi- gli sussurro, decisamente divertita dalla nostra farsa e gli presi le mani portandole sui lacci della corpetto. |
“Syenna” disse Icarius a Clio “era una ragazza ingenua... tu invece stasera vuoi prenderti gioco di me... indossare quest'abito e negarmi poi anche un solo sguardo è davvero spregevole...” avvicinandosi a lei e sfiorandole la schiena con le dita “... dunque quel bacio in infermeria oggi era solo l'accortezza formale per un povero malato?” Si avvicinò ancor di più. “Comunque hai ragione...” con le sue dita che scivolavano audaci sulla schiena di lei “... le perle non bastano a coprirla tutta...”
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