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Nyoko si strinse a Ren, mentre la musica continuava a diffondersi intorno a loro.
Quel misterioso ragazzo, però, non smetteva di fissarla. E ad un tratto le sorrise. C'era qualcosa di enigmatico nel suo sguardo. |
" Certo giusto... prima il dovere..." con un leggero sospiro.
" Spero lo troviate presto anche se è chiaramente un pazzo pericoloso..." preoccupata per Tardes. " No, i vetri erano oscurati e non aveva la targa... Me lo sono chiesta anche io ma era come se una barriera invisibile bloccasse la macchina, É stato parecchio strano devo ammettere. Non so che altro dire purtroppo non ho visto altro di utile e vorrei tanto tornare a casa ora." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Ancora quella macchina.
Non potei non pensare alla mattinata alla Ateon. Facevo bene ad ascoltare quelle sensazioni. "È assurdo, sono giorni e giorni che questa macchina miete vittime" dissi sbuffando, poi mi voltai verso Richard "Comunque, sarà meglio andare a dormire, a meno che tu non voglia perdere il bus, domattina" con un sorrisetto, alzandomi. "Vieni, ti faccio vedere la tua stanza" attraversando il corridoio e conducendolo in una camera che conteneva un letto ad una piazza e mezza, un armadio ed un altro mobile. "Se ti serve qualcosa, dimmelo." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Mi sentivo a disagio.
Ero fra le braccia di Ren ma con gli occhi cercavo di capire se quel ragazzo avesse spostato lo sguardo. Appena lo rinquadrai, notai che mi stava ancora fissando e sta volta mi sorrise. Strinsi il volto nel petto di Ren e poi gli urlai all'orecchio per farmi sentire. "C'è un ragazzo che mi guarda con insistenza... Mi sta mettendo leggermente a disagio" dissi sperando che potesse fare qualcosa. Era una situazione un po' inquietante. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Si, Clio.” Disse Iasevol. “Accompagnalo nella sua camera qui al centro.”
Guisgard annuì ed andò con la ragazza. Nel frattempo gli arrivò un altro sms. Intanto, a casa sua, Altea seguiva la tv. Ormai era chiaro. Un'auto nera e misteriosa aveva terrorizzato molte persone davanti al Cimitero, uccidendone anche qualcuna. Ad un tratto il suo cell squillò. |
Certo questo fatto era inquietante..qualcuno ammazzava la gente per divertimento.
Poi udii suonare il cellulare e sobbalzai...guardai sul display chi fosse...potevo rispondere solo a Guisgard, il cuore batteva forte..erano loro? Mi avevano detto mi avrebbero dato indicazioni e poteva essere plausibile. |
“Si, è comprensibile.” Disse Palos a Dacey.
In quel momento la sua radio suonò. “Si, sono Palos...” rispose lui. “Sono Tardes, ma che succede lì?” “Credo sia stato ancora quel bastardo con la sua auto nera...” spiegò Palos via radio “... purtroppo ha ucciso ancora... durante le prove per la parata... qui c'è anche tua moglie...” “Dacey?” Preoccupato Tardes. “Come sta?” “Sta bene...” Palos “... è qui con me...” “Arrivo subito.” Fece Tardes, per poi chiudere. |
Annuii a Iasevol, e mi alzai seguita da Guisgard.
Lo portai così in giro per il centro, passando dalla segreteria perchè gli assegnassero una stanza. All'inizio non parlai, per evitare che il mio tono tradisse le mie emozioni. Mentre la raggiungevamo mi resi conto che non era lontana dalla mia, ma era sullo stesso corridoio. Restai in silenzio, anche se la cosa non mi piaceva. Perché non potevo semplicemente non pensarci, e lasciar perdere? Era lì, dopotutto. E poi chi ero io per poter questionare su cosa facesse della sua vita. Nessuno, non ero nessuno. Non ero nemmeno una donna, rammentai con rabbia, stringendo le mani a pugno mentre lui non vedeva. Eppure i miei pensieri continuavano a torturarmi con le sue parole. "Non mi avevi detto di questa tua amica.." con la voce che risultò più scocciata di quanto avessi voluto. Mi pentii immediatamente di averlo detto. Sono un androide, per la miseria, possibile che non riesca a controllare la mia voce? Ma ormai avevo parlato, e quindi cercai di sfoderare un sorriso che alleggerisse il mio tono. Poi arrivammo alla stanza. "Oh, guarda..." cambiai discorso "È questa.." sorrisi, cercando di nascondere l'imbarazzo dovuto al mio tono di prima. |
Annuii a Palos, era stato gentile e comprensivo e speravo che mi trovasse un passaggio verso casa.
Stavo per appunto chiederglielo quando sentii una voce famigliare alla radio. Era Tardes e sembrava davvero preoccupata quando seppe dell'accaduto. Fui felice nel sapere che sarebbe presto arrivato. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Gwen mostrò a Richard la sua camera.
Ma il ragazzo appariva pensieroso. “Sai...” disse “... alla tv descrivevano un'auto nera dai vetri scuri... la stessa coinvolta nel mio incidente... capisci? Forse era davvero la stessa... ed io ho rischiato di morire a causa di quel pazzo...” |
“Beh, molte cose non ti ho detto...” disse Guisgard a Clio “... comunque è la sorella di un mio amico... morto in un incidente mai del tutto chiarito... mi sento in debito con lui e quindi glielo devo...”fissandola “... è una bella stanza.” Cambiano discorso. “Mi piace molto. Anzi, è forse sin troppo bella.” Sorridendo. "Scusami ancora per prima... non insinuerò mai più che tu non sia una donna vera."
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Mi voltai verso Richard, accarezzandogli il viso.
"Lo so..." dissi piano "Ne sono fermamente convinta... L'importante è che tu sia ancora qui..." dissi dolcemente, sorridendo e stringendolo forte "Perché tu non ce la farai mai in nessun modo a svicolare dalle mie grinfie" sussurrai al suo orecchio, per poi scoppiare a ridere e scompigliargli i capelli, cercando di sdrammatizzare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Poco dopo arrivò un'altra pattuglia.
Da essa stavolta scese Tardes, visibilmente preoccupato. Vide Dacey accanto a Palos e si avvicinò a passo svelto. “Dacey...” disse fissandola “... stai bene davvero?” |
Quelle parole di Guisgard mi tranquillizzarono.
Era davvero solo un favore che si sentiva di fare ad un vecchio amico. Il suo sguardo era sincero. Chissà perchè mai la cosa mi aveva dato fastidio, dopotutto che sapevo io della sua vita? La stanza era davvero molto carina, e fui lieta che cambiasse discorso. "Sì, lo è.." guardandomi attorno "È persino più grande della mia..." ridendo piano. Poi si scusò di nuovo, e io ne rimasi sorpresa. "No.." farfugliai, alzando gli occhi su di lui "È colpa mia... non avrei dovuto perdere il controllo in quel modo... non so che mi stia succedendo.." ammisi "Forse la verità è che ho invidiato la donna che credevi che fossi.." con due occhi spalancati, sognanti e timorosi insieme "Forse volevo quello sguardo per me... per la vera, me.." sussurrai, senza staccare gli occhi dai suoi "E quando ti ho detto la verità e hai iniziato a trattarmi come se fossi solo una macchina io.." scossi la testa "Sono impazzita.." arrossendo. "Lo so che non ha il minimo senso..." scuotendo la testa "A volte vorrei essere la bella ragazza che credevi che fossi..." sospirai "Ma sono quello che sono..." con gli occhi tristi. |
Fui felice di vederlo dopo la nostra brutta discussione a casa.
" Io... si sto bene, credo... solo che é stato... é stato così terribile e..." avvicinandomi a lui, " non ho mai avuto tanto paura, c'è stato un momento in cui ho davvero creduto che non ce l'avrei fatta a uscirne viva." Lo abbracciai in cerca di conforto. " Ti prego portami a casa, non voglio stare più qui. E ho bisogno di te, ho sempre bisogno di te " sfiorandogli la guancia. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Ren a quelle parole di Nyoko si voltò di scatto.
“Indicami chi è...” disse lui. Però, stranamente, la ragazza non lo vide più. Il ragazzo che fino a poco prima la fissava con insistenza ora sembrava essere sparito. |
Richard rise e a sua volta cominciò a spettinare Gwen.
“Ora ti conviene dartela a gambe” disse lui divertito “visto che mi hai spettinato tutto. Sai che voglio essere sempre in tiro... magari becco qualche bel bocconcino ora che sono in città.” Ridendo. |
“Beh, io continuo a credere che tu lo sia...” disse Guisgard a Clio “... bella intendo... tu ne dubiti?” Allora le prese la mano e la condusse nel bagno, dove c'era un grosso specchio.
“Guardati...” lui stando dietro di lei che si specchiava “... ti sembra forse di essere brutta? Di ragazze come te in giro non ce ne sono tante, sai? Potresti fare l'attrice o la modella col fisico che hai.” Sorridendo. |
"Ehi!" esclamai, quando mi spettinò "Lo sai che sono già ricci e complicati di loro, ci mancavi pure tu..." dissi col broncio, mentre cercavo di sistemarli davanti al piccolo specchio sul mobile della sua camera.
Mi voltai verso di lui con un sorriso di sfida, fissandolo dritto negli occhi. "Ah sì? Sennò che fai?" provocandolo, divertita e con le braccia incrociate al petto. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...77451fc5f6.jpg Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tardes strinse Dacey per tranquillizzarla.
“Si, ora ti riporterò a casa...” disse lui abbracciandola “... sali in auto, partiamo subito...” guardò poi Palos “... chiama le varie stazioni... voglio posti di blocco ovunque, verso la costa e verso i monti... non deve sfuggirci... sono le sole direzioni che può prendere.” “Si.” Annuì Palos. Allora Tardes a Dacey tornarono verso casa. |
"Beh, potrei chiuderti in casa e separarti dal tuo amato Elv..." disse ridendo Richard "... non so, come Rapunzel!" Divertito. "La scalerebbe la torre per te lui?"
Ad un tratto squillò il cellulare di Gwen. |
" Grazie " stringendolo ancora per qualche istante prima di raggiungere l'auto.
Lo sentii dare istruzioni a Palos quindi si mise alla guida. Avevo tanti pensieri per la testa, ero ancora shockata dall'accaduto e durante il tragitto rimasi in silenzio. Una volta a causa misi a bollire l'acqua per il thé e solo allora parlai. " Grazie per essere qui con me ora " guardando Tardes a lungo. Mi chiedevo se in fondo in fondo fosse ancora arrabbiato. Se pensasse davvero ciò che mi aveva detto prima di uscire sbattendo la porta. " Di cuore. Tu riesci sempre a farmi stare meglio , anche in una situazione come questa" sospirai. " Ho paura che certe immagini mi tormenteranno per sempre. Quella macchina... quella macchina ci si é scagliata contro e..." mi coprii il volto con le mani," quelle persone a terra... avrei potuto esserci io al posto di uno di loro " dissi con un brivido. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Ma quanto sei spiritoso... Spera che non sia io a rinchiudere te, dopo lo scherzetto della 'sorpresa'..." dissi sarcasticamente, per poi prendere il cellulare.
Un po' mi preoccupai, vista l'ora, speravo che Elv stesse bene. "Pronto?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole mi illuminai.
"Davvero?" Sorridendo. Poi restai stupita quando mi condusse nel grosso bagno, e mi fece specchiare. Dovevo guardare me, ma mi ritrovai a guardare lui invece. "No io.." scossi la testa "Mi hai frainteso..." sorrisi "Io so benissimo di esserlo, il mio aspetto non è stato studiato a caso, ma risponde a precisi requisiti...". Era vero, perché quindi ora era importante? Perché mi faceva infuriare pensare di non essere bella per lui. "Di solito non mi importa..." alzai le spalle "Ma... non lo so..." abbassando lo sguardo. Sentivo il cuore accelerare sempre di più. Allora mi voltai verso di lui, appoggiandomi al lavandino. Ero così vicina che potevo sentire il calore del suo corpo accanto al mio. Allora mi fermai ad osservarlo. Ad osservarlo tutto. Erano strane e nuove le sensazioni che mi dava guardarlo e sentirlo così vicino. Sensazioni che forse avevo letto solo nei libri. "Anche tu sei molto bello..." mi ritrovai a dire, mentre il mio sguardo percorreva ogni lineamento del suo bellissimo viso. Restai lì ad osservarlo per un lungo istante prima di accorgermi che la mia mano, guidata forse dai miei pensieri e dai miei desideri, aveva raggiunto il suo viso. Sentii il contatto con la sua pelle, una sensazione strana, nuova, bellissima. Quando però me ne accorsi, lo ritrassi immediatamente e arrossii, spalancando gli occhi. "Io.." farfugliai "Non.. non potevo farlo, vero?" Arrossendo ancora di più "Ecco, io.. non ho..." cercai la parola adatta "Filtri, ecco..." con gli occhi vagamente spaventati che cercarono i suoi per capire quanto fosse stato grave il mio gesto. Però avevo ancora dentro di me la sensazione unica che quel breve contatto mi aveva regalato. |
“Non dirlo neppure...” disse Tardes a Dacey, per poi accendere la stufa e scaldare la stanza “... non dirlo neppure...” mormorò ancora “... ma dimmi... non hai visto chi la guidava? Nemmeno di sfuggita? Ormai è chiaro che si tratti di un pazzo... uno psicopatico...” fissandola “... ma lo prenderemo...”
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“Ehi, sono io...” disse Elv al telefono “... dormivi? Spero di no...” a Gwen “... hai sentito alla tv? Un'auto nera ha terrorizzato le probe della parata... dalle prime descrizioni... sembra essere quella che abbiamo guidato noi oggi...”
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“Filtri...” disse sorridendo Guisgard “... che filtri? Cosa intendi? Forse vuoi dire che non riesci a dire bugie? Questo intendi?” Guardandola.
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"Ehi, no figurati" risposi, sorridendo, sentendo che era Elv e dalle sue parole, visto che aveva sentito la notizia, capii che era a casa, quindi andava tutto bene.
Mi sentivo terribilmente paranoica, ma con quella banda in giro non stavo tranquilla. "Sì, lo abbiamo visto in tv. Io e Richard siamo convinti che sia quella che ha causato il suo incidente" dissi, un po' inquieta. Alla sua ultima frase alzai gli occhi al cielo. "Dimmi, tesoro, allora secondo te perché oggi ero ansiosa e cercavo di tirarti via da lì?" chiesi con tono ovvio e sarcastico, allargando le braccia e scuotendo la testa. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" No!" Esclamai scuotendo la testa, " come ho detto a Palos tutti i finestrini eran oscurato rendendo impossibile la vista all'interno e mancava la targa... mi spiace di non essere molto d'aiuto " con le braccia a stringermi il petto e lo sguardo un po' perso.
" Sono sicura che lo catturate, mi fido di te e so quanto sei capace nel tuo lavoro, lo sei sempre stato... " Mi alzai per andare a prendere la tazza di thé caldo. " Puoi restare o devi tornare al lavoro ?" chiesi temendo la risposta. " Vorrei davvero che tu restassi..." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Cioè...” disse Elv al telefono “... che vuoi dire? Avevi la sensazione che quell'auto portasse guai? Che vuoi dire? Per questo eri strana oggi?” Chiese a Gwen.
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Abbassai un attimo lo sguardo.
No. Non era solo quello. Era anche per lui. Per il modo in cui i suoi occhi mi erano apparsi, non appena era salito su quell'auto, per quella strana visione. "Sì, è per quello" iniziando a camminare distrattamente, percorrendo il corridoio "Comunque ora l'importante è che non cadiamo nello stesso tranello." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Si, ho un paio d'ore di spacco...” disse Tardes fissando Dacey “... e se non accade nulla posso rientrare in centrale anche domattina... forse tu però dovresti riposare, sai? Stenditi un po'... resterò io sveglio a vegliare... così ti sentirai più tranquilla...” sedendosi sul divano.
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“Tranquilla, io rivoglio solo la mia moto...” disse Elv al telefono “... le auto, che siano nere, rosse o ciclamino a me non interessano.” Divertito. “Tu che facevi? Come mai ancora sveglia?” A Gwen.
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Risi divertita alla sua frase.
"Potrei farti la stessa domanda" sorridendo "Nulla di che, spasso tra fratelli... Tu? Ancora alle prese con la doccia fredda?" chiesi, con divertita malizia, abbassando appena il tono di voce, mentre con un dito giocavo con una ciocca riccia e ribelle. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
" Oh bene ..." con un sorriso , la cosa mi rassicurava .
" Hai ragione , dovrei cercare di dormire un po' " finendo di bere il mio thé . Vidi che si era sistemato sul divano , sorrisi appena e scossi la testa. " Andiamo a letto " prendendogli la mano. " Puoi anche accendere la TV se ti annoi nel guardarmi dormire . Mi sfilai i vestiti restando in intimo quindi mi infilai sotto le lenzuola. " Posso avere un abbraccio ?" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Si, ma non ha sortito alcun effetto quella doccia...” disse Elv al cellulare “... e se assumi questo tono malizioso non migliori di certo la mia situazione...” sorridendo a Gwen.
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Trattenni una risata divertita.
"Non capisco perché tu possa divertirti a provocarmi ed io no, sei ingiusto..." con un broncio fatto ad arte. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Tardes guardò Dacey, per poi annuire con l'espressione di chi teme di poter cadere in tentazione.
Infatti sa moglie era rimasta solo con l'intimo addosso, per poi infilarsi sotto le coperte. Lui allora si avvicinò al letto e la strinse in un abbraccio. Ed il contatto delle palle nuda di lei sul corpo di lui non lasciò indifferente il poliziotto. |
" Mi sei mancato..." dissi a voce bassa respirando il suo profumo.
" Ho avuto paura, paura di non rivederti più... mi chiedo che cosa abbia spinto quel pazzo a colpire così tanta gente innocente..." Mentre parlavo presi a giocherellare con le ciocche dei suoi capelli, scendendo con le dita lungo la nuca. " Ho bisogno di sapere una cosa. Sei ancora arrabbiato con me?" Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Eh, per il semplice fatto che io detesto resistere alle tentazioni, piccola...” disse Elv al cellulare “... sono un cattivo ragazzo, ricordi? Quindi...” sorridendo a Gwen.
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