Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Il Giglio Verde (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1787)

Guisgard 06-12-2011 01.44.15

I marinai corsi, nel vedere Gaynor vestita a quel modo, si scambiarono diversi sguardi.
“Oh, ma che pena, mademoiselle…” ridendo il capitano “… che crudeltà abbandonare una bellissima ragazza come voi… ma, non temete, ci occuperemo noi di voi… Gaston!” Chiamò all’improvviso.
Poco dopo un uomo dall’aspetto rude e dai modi anche peggiori si presentò davanti al capitano.
“Gaston, accompagna la nostra bellissima ospite nella migliore cabina della nave…”
Gaynor fu così condotta in una cabina che di bello e confortevole aveva ben poco.
Fu lasciata sola per diversi istanti, fino a quando entrò qualcuno.
“I miei omaggi, mia bella damigella.” Con un vistoso inchino il capitano. “Sono onorato di avervi sulla mia nave.” E subito riempì due bicchieri di liquore, servendone uno alla ragazza.

Guisgard 06-12-2011 01.54.07

De Jeon fissò Talia.
Qualcosa attraversò il suo sguardo fino ad allora di ghiaccio.
Uno sguardo che non si era mai ammansito, che non aveva mai mostrato debolezza o titubanza.
Nemmeno quando mandava a morte i nemici della repubblica.
Fissò quella ragazza con i suoi occhi neri ed impenetrabili.
Poi, quegli stessi occhi passarono sul misterioso accompagnatore della ragazza.
E anche lui stava fissando gli occhi neri di Philip De Jeon.
“Sir Guisgard, a cosa dobbiamo questa sorpresa?” Le parole di Missan destarono tutti loro da quell’attimo in cui tutto sembrava essersi fermato.
“Beh, mio buon amico…” assumendo, da quell’istante, la sua solita espressione irriverente Guisgard “… mi trovavo in Francia per curare gli affari di mio zio, quando mi è giunta voce che era stato catturato nientemeno che l’inafferrabile Giglio Verde.”
“Non conosco costui.” Disse De Jeon.
“Sir Guisgard appartiene ad uno dei più nobili casati inglesi.” Spiegò Missan. “Ma, non credo di conoscere la vostra deliziosa accompagnatrice, monsieur.” Fissando Talia.
“Oh, lei è mia moglie.” Sorridendo Guisgard.
“Voi… ammogliato?” Stupito Missan.
Un turbato De Jeon ascoltava quella conversazione senza dire nulla.
“Eh, mio buon amico…” sospirò Guisgard “… cosa volete che vi dica… mio zio mi rinfaccia sempre di essere un irresponsabile… così, visto che dovevo mettere la testa apposto, almeno ho scelto una bellissima ragazza!” E rise.
“In effetti è davvero incantevole.” Fece Missan.
“Vi interessa dunque il Giglio Verde, monsieur?” Domandò De Jeon a Guisgard.
“In verità, volevo stupire la mia bella moglie.” Rispose Guisgard.
“Davvero?” Restando impassibile De Jeon. “Non sapevo che a lei interessassero i criminali. Salute a te, Talia.” Rivolgendosi alla ragazza.
“Colombina è famosa per la sua grande curiosità.” Disse all’improvviso una voce giunta fra loro. “E vedo che riesce sempre a far colpo, la nostra affascinante attrice.” Continuò Renart.
Con lui vi era anche Cabuan.
Guisgard, con un rapido e quasi impercettibile sguardo, guardò i volti di tutti loro.

Lady Gaynor 06-12-2011 02.13.52

A Gaynor il comportamento dei marinai provocò una sensazione di disagio. Ma oramai era a bordo e fra poco avrebbe rimesso piede sulla sua terra. Poco dopo, il capitano entrò nella cabina.
“I miei omaggi, mia bella damigella. Sono onorato di avervi sulla mia nave.” E subito riempì due bicchieri di liquore, servendone uno alla ragazza.
"Vi ringrazio, capitano, ma mi scuserete se non vuoterò il bicchiere. Non sono abituata alle bevande forti..." E così dicendo, Gaynor bevve un sorso e poi posò il bicchiere su un tavolino.

Guisgard 06-12-2011 02.21.29

Il capitano sorrise.
“Infatti, trovo che sia uno spreco…” avvicinandosi a Gaynor “… sono certo che vi sia già abbastanza fuoco nelle vostre vene, mademoiselle…”
Aprì allora uno sfarzoso baule e prese dal suo interno alcuni vestiti.
“Questo è appartenuto alla figlia del podestà di Amalfi…” mostrando a Gaynor uno di quei vestiti “… è di vostro gradimento?”
“O forse vi piace più questo, mademoiselle?” Gettando sul letto un altro di quegli abiti. “Non vorrei sbagliarmi, ma deve essere stato indossato dalla favorita del duca di Barcellona.”
Si sedette, come se fosse in attesa di chissà quale spettacolo.
“Avanti sceglietene uno ed indossatelo per me…”

Lady Gaynor 06-12-2011 02.26.37

A Gaynor sembrò che il sangue le si gelasse nelle vene. Cominciò ad aver paura, sola in quell'angusta cabina con un uomo alto e forte il doppio di lei.
"Monsieur, non sono avvezza a spogliarmi davanti agli uomini, non l'ho mai fatto e non credo comincerò adesso. Davvero vorreste approfittare di una ragazza sola ed indifesa? Che razza di uomo sareste?"

Guisgard 06-12-2011 03.08.18

Il capitano rise di gusto a quelle parole di Gaynor.
“Non abbiate paura, mia bellissima damigella…” fissandola “… non vi accadrà nulla di spiacevole, anzi…” sorrise lievemente “… avanti, scegliete uno fra quegli abiti… nel frattempo lasciate scivolare via questa veste ormai rovinata…”
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elisabeth 06-12-2011 09.44.14

Emile fece si' che Padre Adam ripose Maria tra le mie braccia, era cosi' calda un fagottino di sole......" Ciao tesoro...sei stata buonissima, adesso vediamo di torvare un posto dove possoo lavarti e sfamarti.....cosi' potrai riposare srenamente..." Incominciai a cullarla e cantarle una dolce melodia.....il mormorio sommesso di Padre Adam...si univa al mio canto e ognuno a modo suo invoco' pace e serenita'.......quando il Prete si fermo' e decise di parlarmi......ogni parola fu' assorbita dalla mia mente...mi parlava di famiglia Madre, Padre e di quello che era il Bene di Maria......lui era un Prete e doveva pensare al bene dell'Anima...al bene di Maria ci pensavo io......." Padre Adam, vi rispetto perche' rappresentate la Chiesa, vi rispetto perche' Emile, mette a repentaglio la sua vita per portarvi in salvo.......e nessuno farebbe una cosa simile per qualcuno che non vale niente.......Preghiamo entrambi perche' la pace possa ristabilirsi e ogni famiglia ritrovi il prorpio focolare.......Sappiate pero' che Maria e' mia figlia.....e vi assicuro che nessuno meglio di me puo' proteggerla ed amarla cosi' come farei io, nessuna Madre degna di portare questo nome abbandonerebbe il proprio figlio....non ho un uomo accanto, anch'io sono cresciuta senza un padre, ne sento la mancanza........avrei voluto da lui quell'amore che non e' Materno.........ma sono qui, sono sana......non ho Mai fatto del male a nessuno e conosco la buona creanza....so leggere e scrivere conosco le Sacre Scritture..........come Voi Padre...che sapete leggere e scrivere.......se e' questo il destino di Maria le faro' da Madre e da Padre.............un consiglio...non intromettetevi nelle nostre vite......voi fate la vostra strada, io faro' la mia......"...ero arrabbiata, ero delusa.......ero, ero solo una donna sola con una bimba da crescere......Calis...non conoscevo quella terra, ma conoscevo il mare e questo mi spaventava, il mare era fatto per i pesci e non per gli uomini, ma ora non ero sola e la paura non doveva albergare nel mio cuore, vidi arrivare Emile....potevamo andare alla fattoria, non lo guardai in volto non volevo che lui leggesse nei miei occhi......presi Maria e le diedi un bacio.......proseguendo per la fattoria....

Talia 06-12-2011 10.46.03

La tensione in quel cortile era alta... sguardi di fuoco, voci basse e taglienti, parole misurate ma caustiche... un’animosità tanto palpabile che potevo avvertirla sulla pelle, quasi potesse bruciarmi.
Mi sforzai di sorridere, tuttavia, e di apparire tranquilla al pari del mio accompagnatore.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 41660)
“Vi interessa dunque il Giglio Verde, monsieur?” Domandò De Jeon a Guisgard.
“In verità, volevo stupire la mia bella moglie.” Rispose Guisgard.
“Davvero?” Restando impassibile De Jeon. “Non sapevo che a lei interessassero i criminali. Salute a te, Talia.” Rivolgendosi alla ragazza.
“Colombina è famosa per la sua grande curiosità.” Disse all’improvviso una voce giunta fra loro. “E vedo che riesce sempre a far colpo, la nostra affascinante attrice.” Continuò Renart.
Con lui vi era anche Cabuan.
Guisgard, con un rapido e quasi impercettibile sguardo, guardò i volti di tutti loro.

L’arrivo di Renart mi sorprese, se possibile, ancor di più...
Renart... che cosa ci faceva in quella caserma?
Renart era l’ultima, davvero l’ultima, persona che avrei desiderato vedere in quel momento...
Ebbi un involontario moto di nervosismo al suo arrivo e la mia mano si strinse convulsamente intorno al braccio dell’inglese, cui ero ancora appoggiata.
Solo un attimo... poi recuperai il controllo e tornai a sorridere...
“Renart...” mormorai “Questa si che è una sorpresa!”
I miei occhi rimasero fermi su di lui per appena un istante, poi scivolarono sull’uomo che lo accompagnava, un uomo che non conoscevo ma il cui sguardo mi causò un vago senso di disagio, per poi tornare subito su Philip De Jeon.
L'inglese aveva nominato il Giglio Verde... il celeberrimo Giglio Verde era stato catturato, dunque? Possibile?
E poi perché mai all'inglese questo interessava?
Ero incerta, indecisa, confusa... ma decisi di stare al gioco. I miei occhi, dunque, in quelli neri di De Jeon non ebbero la pur minima esitazione.
Philip... mentire con lui era più difficile... mi conosceva bene, troppo bene per potergli dare a bere qualsiasi cosa...
“Ovviamente hai ragione!” dissi dunque, con un piccolo e disinvolto movimento della mano e un sorriso leggero “Poco mi interessa di criminali... non me ne sono mai curata! Ma questo... com’è che si fa chiamare? Oh, si... il Giglio Verde! Beh, sono davvero curiosa di scoprire che aspetto possa avere un uomo simile!”
Sospirai appena...
“Oh, e solo una sciocca curiosità... un capriccio...” sorrisi e ruotai lentamente lo sguardo sull’inglese al mio fianco “Ma sir Guisgard ha insistito per appagarlo. Ha voluto accontentarmi... non è così, mon chéri?”
Osservai un momento di plateale silenzio, poi riportai gli occhi sul Ginestrino che mi stava di fronte e di nuovo sorrisi...
“Tuttavia è davvero una sorpresa trovarti qui...” ripresi, in tono basso e morbido “Una sorpresa insperata, Philip! Una fortuita circostanza, direi! E dimmi... non ci fai accomodare? Ti ricordavo molto più ospitale, monsieur De Jeon!”
E il mio sorriso per lui, carezzevole, si allargò appena.

Altea 06-12-2011 12.21.59

Stavo per ribattere a quel servitore impudente quando Orlando si lasciò arrendere. "Si conoscono? è stato scoperto? liberarmi?" pensai "ma che succede?". Ad un tratto mi ritrovai fuori da quella casa, tutto avvenne cosi in fretta, quegli uomini anche se gentilmente mi portarono fuori, nemmeno il tempo di dire nulla ad Orlando.
Bussai forte alla porta ma nessuno apriva, cercavo di guardare dentro alle finestre ma pesanti tende celavano la casa. Subito corsi nella locanda dove arrivammo subito dopo le nozze, i cavalli si trovavano ancora là. Abbeverai Darkmoon e gli diedi del fieno, accarezzandolo "Mio fido amico, mi hai aiutato molto, ora dobbiamo salvare Orlando...Lord Carrinton".
Detto questo salii in groppa, la nostra dimora non doveva essere lontana, ricordavo benissimo la strada per la cappella e furono loro a indicarci quel posto, vi passai davanti ma evitai di guardarla. Perchè tutto doveva essere cosi complicato in questo posto? Entrammo nella fitta vegetazione di quel bosco, dove quella notte trovai Orlando e mi disse voleva sposarmi subito e improvvisamente mi trovai davanti al palazzo. Ivi, davanti alla porta, vi stavano le guardie. Smontai da cavallo e mi avvicinai a loro "I miei saluti sono Lady Altea O' Kenninghton...anzi Lady Altea Carringhton. Mi sono sposata con il milord..è una storia lunga. Lord Carrinton sta rischiando la vita, pure di essere ucciso". Fissai le guardie, forse non mi avrebbero creduta, non avevo nulla che poteva dimostrare che avevo sposato il loro padrone, avessi avuto almeno l'anello nuziale.

Parsifal25 06-12-2011 14.59.33

Quelle parole mi rimasero esterefatto.... parla d'Inferno.....perchè? Cosa mai può essergli successo? Inoltre, man mano che andava a divenire tutto più chiaro, i miei occhi non potevano credere a quello che andava formandosi. Un monaco incatenato in un monastero? Che orrenda visione e pensiero.... pensaì; eppure dovrebbe vivere la misericordia, il perdono, la fratellanza in un luogo dedito al culto di Dio. Cercando di non ferirlo ed attaccarlo con fare molto gentile, dissi:
"Servo di Dio perchè siete incatenato? Quale è il vostro nome? Perchè avete subito tale condanna?"

Guisgard 07-12-2011 00.13.07

Parsifal fissava la misteriosa figura davanti a lui.
“Perché i doni di Dio in questo mondo sono visti come veleno…” disse la figura, con una voce che sembrava ammorbidirsi ed ammansirsi sempre di più “… ed io ed il frutto di quel dono siamo imprigionati in questa cella…” ora la sua voce appariva finalmente chiara e riconoscibile.
Era quella di una donna.
Ad un tratto l’altra figura, quella che stringeva un martello, si avvicinò ancor più a Parsifal come per colpirlo.
“Fermo!” Gridò all’improvviso una voce. “Fa una mossa e giuro che ti trafiggo con la mia balestra!” Minacciò Fountaine.

Guisgard 07-12-2011 00.39.12

Padre Adam non rispose nulla a quelle parole di Elisabeth.
Giunto poi Emile, i tre raggiunsero la fattoria.
Qui trovarono un uomo ed una donna, marito e moglie, che li accolsero con garbo, senza fare loro alcuna domanda.
La casa era accogliente ed un bel fuoco riscaldava quell’ambiente.
“Sedetevi pure accanto al camino.” Disse il padrone di casa. “Io sono Alain e questa è mia moglie Muriel.”
“Tra un po’ il pranzo sarà pronto.” Sorridendo la moglie.
Poco dopo ai tre ospiti fu servita una minestra calda, insaporita con verdure ed un po’ di lardo, per dare a quel pasto il sapore della carne.
“Perdonateci, amici.” Fece Alain. “Non abbiamo di meglio da offrirvi. Purtroppo la miseria ormai domina quasi ovunque qui ad Animos…”
“Alain!” Lo riprese Muriel.
“Si, perdonami…” sorridendo lui “… volevo dire Magnus…”
“Non temete…” disse Emile “… nessuno più di me in Francia odia i Ginestrini e la loro dannata Repubblica.”
“E’ inutile condannare, amico mio.” Intervenne padre Adam. “Nessun uomo è tanto malvagio da essere odiato dai propri simili. Non giudichiamo, così da non essere poi giudicati noi.”
“Perdonatemi, padre…” replicò Emile “… conosco i Vangeli… ma vedendo cosa sono i miei simili, beh, talvolta quasi dubito di essere un Cristiano… scusatemi…” e finito poi di mangiare uscì fuori sulla staccionata.

Lady Gaynor 07-12-2011 00.40.34

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 41665)
Il capitano rise di gusto a quelle parole di Gaynor.
“Non abbiate paura, mia bellissima damigella…” fissandola “… non vi accadrà nulla di spiacevole, anzi…” sorrise lievemente “… avanti, scegliete uno fra quegli abiti… nel frattempo lasciate scivolare via questa veste ormai rovinata…”

La risata del capitano non piacque a Gaynor, che tuttavia cercò di farsi coraggio. "Monsieur, forse non sono stata abbastanza esplicita. Non intendo spogliarmi davanti a voi, nè adesso nè mai. Piuttosto mi butto in mare..."

Guisgard 07-12-2011 01.07.31

Quella visione svanì in un attimo.
Un istante dopo, Daniel fu raggiunto da Hagus, Cavaliere25, Giselle e il resto del gruppo.
Partirono così seguendo le indicazioni di Marie.
Attraversarono uno stretto sentiero e si ritrovarono presso la chiesetta del Presbitero Tommaso.
Hagus entrò e trovò una monaca intenta a pregare.
“Sorella, lady Giselle è salva.” Disse Hagus alla religiosa.
La monaca allora abbracciò Giselle e la portò negli alloggi accanto alla chiesa.
“Ora pensate solo a riposare.” Rivolgendosi alla donna. “Domani, a Dio piacendo, sarete condotta dalla vostra padrona.”
Giselle, prima di seguire la monaca, ringraziò tutti loro per averla liberata.
“Daniel, Cavaliere25…” fece Hagus ai due “… siete stati un ottimo aiuto per questa missione… il vostro aiuto è stato determinante. Vi siamo tutti debitori.”

Guisgard 07-12-2011 01.16.26

Altea si ritrovò così davanti a quelle due guardie.
“Attendete qui, milady.” Disse una di quelle.
Poco dopo la guardia ritornò.
Ma non era sola.
“Ancora voi…” disse Angry “… a questo siete arrivata dunque? A spacciarvi per la moglie del mio padrone? Lui amava e ama tutt’ora sua moglie… quella vera. Voi invece non siete niente… andatevene via o vi farò mettere ai ferri.”
E diede ordine alle guardie di chiudere il cancello, lasciando così Altea da sola fuori al palazzo.
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Parsifal25 07-12-2011 01.37.49

Le parole che provenivano da questa donna erano veramente dolci, ma perchè ha dovuto subire una così atroce condanna.... Mentre la ascoltavo, lo strano individuo con il martello tentò di attaccarmi ma fortunatamente il mio Maestro intervenne.
"Maestro, che cosa orribile hanno fatto questi monaci a codesta fanciulla..... è orribile"
"Perchè dovresti essere veleno..." chiesi a quella donna

Guisgard 07-12-2011 02.13.58

Tutto stava accadendo velocemente.
In quella stanza vi erano Parsifal, Fountaine, la misteriosa donna incatenata a quella sedia e lo strano individuo col martello.
“Fermi!” Disse una voce all’improvviso. “Fermi e riponete ogni arma…” continuò il priore del monastero.
“Cosa sta succedendo qui?” Domandò Fountaine.
Un monaco accese due candele e finalmente la luce spazzò via la penombra da quel luogo.
Apparvero così i volti di quella donna e dell’individuo con il martello.
Lei era una giovane donna bellissima.
Mentre l’individuo col martello era deforme.
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Guisgard 07-12-2011 02.17.06

A quelle parole di Gaynor, il capitano le afferrò un polso e la spinse sul letto.
Si avvicinò poi alla giovane.
Ma quando fu sul punto di strapparle via quella veste, notò qualcosa che lo turbò.
Era un giglio ricamato sull’orlo della clamide.
“Come avete avuto questa veste?” Chiese a Gaynor. “Rispondete… chi vi ha dato questa veste che indossate?”

Guisgard 07-12-2011 02.38.37

“L’aristocrazia non è ben accetta in queste terre.” Disse De Jeon fissando Talia. “Ed ora, a quanto vedo, anche tu ne fai parte.”
“Eh, egli non ci ama, moglie mia.” Sospirando Guisgard ed accennando il suo solito sorriso irriverente. “Vi dirò, amico mio, che essere aristocratici oggi è davvero una gran seccatura.” Rivolgendosi poi a De Jeon.
“Non parlavo con voi, monsieur.” Fissandolo De Jeon.
“Oh, ma parlo io a voi.” Ridendo Guisgard.
“Lasciate che vi presenti monsieur Renart e monsieur Cabuan.” Intervenne Missan, come a voler interrompere quella discussione tra Guisgard e De Jeon. “Sono venuti per fare una denuncia.”
“Davvero?”
“Si, sir Guisgard.” Annuendo l’ambasciatore. “Monsieur Cabuan è stato testimone nientemeno che di un crimine operato dal Giglio Verde e dai suoi complici.”
“Incredibile!” Esclamò Guisgard.
“Già.” Annuì Missan. “Quanto a monsieur Renart, invece, pare voglia denunciare un traditore… un nemico del popolo, un Pomerino che nasconde il viso dietro una maschera. Un traditore che ha nome Tafferuille.”
“Si, l’ho veduto io stesso andare, tempo fa, in una locanda piena di Pomerini.” Disse Renart. “E con me c’era anche lei.” Indicando Talia.
De Jeon si voltò verso la ragazza.
“Solitamente conosco bene i miei simili…” mormorò “… i loro sentimenti, le loro virtù o le loro miserie… ma forse con te mi sono sbagliato…” un lampo attraversò il suo sguardo.
“Talia era con me!” Ripeté Renart. “E abbiamo passato la notte in quella locanda. Insieme!”
De Jeon lanciò un altro sguardo a Talia, per poi avvicinarsi a Renart.
“Ci basta la vostra testimonianza, repubblicano.” Disse il Ginestrino. “Gli aristocratici non possono testimoniare davanti al Tribunale Popolare.”
Guisgard fissò Renart.
“Cosa avete da guardare?” Rivolgendosi all’inglese questi. “Pensavate di essere stato il primo?” E rise.
“Dove si trova questo Tafferuille?” Domandò De Jeon.
“Al Teatro Reale, signore.” Rispose Renart.
“Missan, mandalo a prendere.” Ordinò De Jeon. “Lo interrogheremo subito. Forse il boia oggi avrà un bel po’ di lavoro da portare a termine.”
Missan annuì e si allontanò.
“Posso chiedervi, amico mio, di non parlare di queste cose davanti a mia moglie?” Avvicinandosi Guisgard a De Jeon. “Vedete, è facilmente impressionabile.”
“Fatela finita, pappagallo, o vi taglierò la gola io stesso.” Rivolgendosi a lui con astio De Jeon.
“Che singolare coincidenza…” sorridendo Guisgard “… stavo pensando la stessa cosa anche io… eh, peccato non avere con me un’arma… ma forse questo genere di cose è stato bandito nella vostra repubblica…”
“Abbiamo bandito solo il marcio da Magnus…” fissandolo De Jeon “… quanto alla vostra spada, possiamo tranquillamente rimediare…” raggiunse allora la parete dell’androne e sfilò dal muro due spade che erano fissate accanto ad uno scudo.
“Non è romantico, anima mia?” Voltandosi Guisgard verso Talia. “Due uomini che lottano per te… chissà chi sarà il fortunato per cui sospirerai…” le baciò la mano, per poi raggiungere il Ginestrino.
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elisabeth 07-12-2011 08.38.45

La fattoria era calda e accogliente.....e i due proprietari ci avevano accolto con l'umilta' e la generosita' delle persone semplici.....il calore del camino era balsamo per il nostro corpo immerso nell'acqua per tanto tempo...e il profumo di minestra faceva gorgogliare lo stomaco in maniera imbarzzante.....Mi rivolsi alla donna Muriel cosi' aveva detto di chiamarsi...." Perdonatemi avrei bisogno dell'acqua per pulire la bimba e del latte caldo......e' da un po' che non mangaia e se continua cosi' i suoi strilli li sentiranno per molte miglia......".....Trovai cosi' tutto l'occorrente per sistemare la bimba.....ora era profumata e sfamata e dopo qualche gorgoglio si era addormentata come un'angioletto.....la deposi sul letto dei due cognugi...sotto di lei misi il mio mantello.....era come se io l'avessi ancora tra le braccia....
Il pasto era buono.....e comunque era caldo.....non dissi neanche una parola ...quella guerra aveva portato alla fame......la gente stava raschiando nelle pentole per riuscire a procurarsi un pasto decente, che strana cosa era la liberta'......a quanto pare si otteneva solo col sangue......e molte volte....la Liberta' non era di tutti ma solo di quei pochi che avevano il potere..per gli altri in genere cambiava veramente poco...........Sentii Emile rivolgersi a Padre Adam in maniera insolita....era veramente amareggiato..conosceva i Vangeli.......parole straordinarie solo per pochi...comprenderli non era per tutti...ma solo per chi riusciva ad aprire il proprio cuore, l'uomo era un'altra cosa....l'uomo continuava a sporcarsi l'anima.........Lo vidi uscire, dopo aver finito l'ultima cucchiaiata di minestra, lasciare qualcosa nel piatto era un orrore.........Uscii fuori senza curarmi di chi avrebbe potuto pensare che era ineducato lasciare il desco........non parlavo con Emile da tempo..."........Corsi quasi per raggiungerlo ogni suo passo erano due dei miei.......arrivai alla staccionata che ansimavo quasi....e quando lentamente rispresi respiro......" Emile.....devo ringraziarvi, se ho riavuto Maria tra le braccia e' solo per Voi...so' perfettamente cosa pensa di me Padre adam...e forse cosa pensate anche Voi di me............Vi prego di credere che non ho nulla a che vedere con la stregoneria.........chi prende alcuni studi....conosce le forze della natura...ama Dio in maniera incondizionata...........Conosco le sacre Scritture .......e i Vangeli Emile ..parlano a gli uomini in maniera semplice, forse troppo semplice per penetrare in cuori corrotti........."...presi le sue mani tra le mie.....non era convenzionale che una donna facesse una cosa del genere...ma ero sempre stata spontanea......." Emile....Padre Adam vuole che io dia Maria ad una famiglia.....perche' lui non pensa io la possa crescere in realta', vuole togliere la bimba tra le braccia di chi pratica stregoneria........vorrei che tu sapessi.....che io non lo permettero' mai, per nulla al mondo...e tutto quello che io ho fatto sino ad ora lo fatto solo per Amore............desidero solo voi lo sappiate......Grazie perche' se oggi sono qui lo devo a Voi...".......Gli bacia la guancia.....e mi staccai da lui.....mi sentivo smarrita...ma solo perche' non sapevo cosa mi stava....riservando il futuro......

Altea 07-12-2011 08.52.25

La guardia mi disse di aspettare fuori dal cancello, rimasi in dignitoso silenzio ma meravigliata da quell'atteggiamento quando all'improvviso apparve Angry, quella governante acida si accanì contro di me e addirittura minacciandomi di morte, prese la via del palazzo e urlai "Cosa ci fate a palazzo Angry. Io sono la moglie di Lord Carrinton, che vi piaccia o no e vedrete appena sistemata la situazione, andrete in giro per i palazzi a chiedere la carità cristiana. E questa volta non scherzo."
Mi voltai verso la guardia "Quanto a voi, avete disubbidito a un ordine di Lord Carrinton, andrò da Lord Tudor, e se per caso il milord dovesse morire perchè voi non avete creduto alle mie parole vi aspetterà la prigione o peggio". Vidi la guardia impallidire improvvisamente, montai a cavallo di Darkmoon ma avrei agito in modo diverso, mi diressi verso la dimora di Lady Kate, lei sapeva delle nozze, le avrei spiegato che mi ero sposata in segreto e del rischio che correva Orlando, dopodichè mi avrebbe accompagnata da Lord Tudor per cercare di risolvere la situazione. Mi fermai davanti al palazzo della duchessa, mi presentai alla guardia ma non ce ne fu bisogno. Da lontano vidi Lady Kate che accorreva verso di me con le mani protese come per abbracciarmi, ricambiai l'abbraccio. Probabilmente era preoccupata poichè quella sera prima di sposarmi mi trovavo proprio nel suo palazzo. La fissai e dissi "Lady Kate, mi sono sposata in segreto con Lord Carrinton..Orlando...laggiù sulle scogliere. Poi ci dissero di andare in un villaggio di pescatori per la luna di miele, io non ero molto convinta. Infatti sono occorsi accadimenti spiacevoli, mi hanno rubato la fede nuziale e per cercare la ladruncola siamo finiti in una grotta e qui un eunuco ci imprigionò. Orlando parlava di un certo....Giglio Verde" vidi la lady sbiancare e spalancare gli occhi. "In poche parole egli si trova là, prigioniero in una casa, ferito da un lupo e lo hanno pure minacciato. Sono andata a palazzo del milord, c'era la governante Angry e mi ha cacciata non credendomi che fossi ora Lady Carrinton, e pure le guardie non mi hanno creduta. Dobbiamo cercare aiuto presso Lord Tudor, sareste cosi gentile da accompagnarmi? Lord Carrinton potrebbe anche essere stato già ucciso".

Talia 07-12-2011 10.43.49

Renart... le sue parole, le sue bugie... avevo ascoltato senza poter dire niente, con gli occhi spalancati per la sorpresa...
Renart... avrei avuto voglia di schiaffeggiarlo, di colpirlo e colpirlo ancora... avrei avuto voglia di gridargli in faccia quanto era bugiardo e falso... quanto era stupido a voler tirare in ballo Tafferuille... Tafferuille che non aveva nessuna colpa...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 41712)
“Non è romantico, anima mia?” Voltandosi Guisgard verso Talia. “Due uomini che lottano per te… chissà chi sarà il fortunato per cui sospirerai…” le baciò la mano,

La voce di sir Guisgard, così vicino a me, mi riscosse.
Trattenni la sua mano nella mia...
“E’ una follia!” gli sussurrai con voce agitata “Non fatelo, vi prego... Ti prego, non farlo! E’ pericoloso. E non è necessario!”
Ma lui aveva sorriso, per poi voltarsi e raggiungere De Jeon dall’altro lato del cortile.
E fu in quell’istante che i miei occhi caddero di nuovo su Renart...
Se ne stava fermo, in piedi a pochi passi da me, sfoggiando uno sgradevole sorriso di trionfo sul volto.
Avevo capito il suo gioco.
E lo odiai!
Renart si era permesso di fare l’unica cosa che non avrebbe dovuto: si era permesso di tirare in ballo la compagnia per soddisfare il suo stupido orgoglio e le sue vuote vendette... si era permesso di tirare in ballo Tafferuille, e con lui tutti gli altri, probabilmente solo perché ce l’aveva con me...
Ma perché ce l’aveva con sir Guisgard, ora? Per lo stesso motivo, forse?
I miei occhi, su di lui, si indurirono...
Un attimo... poi li riportai all’altro capo del cortile dove Guisgard e Philip erano uno di fronte all’altro.
Mi mossi, quindi, e li raggiunsi in fretta...
“Vi prego!” mormorai, frapponendomi tra loro “Vi prego... non occorre giungere a questo! E’ tutto un enorme malinteso... Renart ha mentito, ha mentito spudoratamente.”
Lanciai un’occhiata confusa e preoccupata all’inglese...
Non capivo...
Aveva detto di avere un piano... qual era, dunque? Farsi infilzare in un duello? Cosa sperava di ottenere così? Lo guardai... tentando di trovare sicurezza in quel suo sguardo tranquillo... ma ero preoccupata, troppo preoccupata.
Poi spostai gli occhi su De Jeon...
“Philip, ti prego...” mormorai “Ti prego... ragiona! Tu mi conosci: guardami, dunque... non puoi credere davvero a Renart!”

Daniel 07-12-2011 13.50.31

Mi inchinai alla dama..
<<Di nulla Milady..>> dissi con un sorriso..
Entrai nella chiesa.. Era buia e silenziosa.. Erano anni che non ci entravo.. Vidi Sir Hagus lì vicino e gli dissi a bassa voce
<<Da piccolo mi obbligavano a sopprimere la mia magia.. Mi dicevano che era una cosa maligna.. del diavolo... Ma io credo che se la si usa per il bene non vedo perchè debba essere malvagia.. Ma in quest'epoca le menti delle persone sono troppo chiuse per un discorso del genere..>> Tacqui per qualche minuto e poi aggiunsi..
<<E adesso la nostra missione è finita?>> dissi con un pò di malinconia negli occhi..

Lady Gaynor 07-12-2011 13.58.34

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 41711)
A quelle parole di Gaynor, il capitano le afferrò un polso e la spinse sul letto.

"Fermatevi! Per l'amor del cielo, cosa volete fare?!" Gaynor a quel punto era in preda al terrore, il suo desiderio di tornare a casa l'aveva fatta agire con troppa ingenuità ed ora ne stava per pagare le conseguenze ad un prezzo troppo alto.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 41711)
Si avvicinò poi alla giovane.Ma quando fu sul punto di strapparle via quella veste, notò qualcosa che lo turbò.
Era un giglio ricamato sull’orlo della clamide.
“Come avete avuto questa veste?” Chiese a Gaynor. “Rispondete… chi vi ha dato questa veste che indossate?”

Nel sentire quelle parole, un barlume di speranza si affacciò nel cuore di Gaynor. Dopotutto, il capitano aveva riconosciuto il simbolo del giglio verde e dalla sua reazione si sarebbe detto che lo temeva. Decise di giocare l'ultima carta che aveva a disposizione, sperando fosse la mossa giusta. "Me l'ha regalata il Giglio Verde in persona... se mi usate violenza, sappiate che non ci sarà un posto al mondo in cui voi sarete al sicuro, perchè lui vi raggiungerà ovunque e ve la farà pagare..."

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Parsifal25 07-12-2011 14.09.00

La luce illuminò quel luogo.....non era possibile. Quella creatura era un essere umano deforme e la donna sembrava una dea. Il priore intervenne a fplacare il tutto. E volgendomi a lui, chiesi:
"Cosa significa ciò Padre, perchè questa donna e quest'uomo sono stati rinchiusi". La rabbia iniziò ad impossessarsi delle mie azioni ed urlando dissi:
"Come è possibile condannare queste vite, siete o non siete servi di Dio..... Rispondete!!" E con forza colpì il tavolino lì presente.

Guisgard 07-12-2011 14.21.11

Udito il racconto di Altea, lady Kate non perse neanche un minuto.
Annuì e fece preparare la sua carrozza.
Poco dopo le due donne erano già in cammino verso il Palazzo del Belvedere, la nobile dimora dei Tudor.
Giunte, le due dame furono subito ricevute da lord Tudor.
“A cosa devo questa piacevole sorpresa, lady Kate?” Andando in contro alle due il nobile di Camelot.
“Milord…” spiegò lady Kate “… abbiamo bisogno di voi. Questa è lady Altea, moglie di lord Carrinton.”
“Moglie di lord Carrinton?” Ripeté meravigliato il duca. “Le mie felicitazioni, milady! Come sta vostro marito?”

Guisgard 07-12-2011 14.25.00

Hagus sorrise a Daniel e diede al giovane scudiero una pacca sulla spalla.
“Si, forse il nostro compito è terminato, ragazzo mio.” Disse. “Ma presto, a Dio piacendo, ci saranno altre avventure. E sono certo che saprai farti onore nuovamente.”
Accese un cero davanti all’altare e si segnò.
“Vieni, ora torneremo al Belvedere.” Aggiunse Hagus. “Lì presto farà ritorno anche sir Guisgard. E così potrai raccontargli dell’ottimo lavoro che hai fatto.”
Presero due cavalli e si diressero al palazzo dei Tudor.

Guisgard 07-12-2011 14.34.54

“Calmati, ragazzo mio.” Disse Fountaine a Parsifal. “Sono certo che il priore ora ci racconterà ogni cosa…”
E il chierico annuì.
“Tempo fa” cominciò a raccontare “il vescovo ci affidò una giovane novizia… era lady Petra…” indicando la bellissima donna incatenata “… si era invaghita di un uomo sposato e suo padre, per impedire il loro amore, decise di chiuderla in convento. Ma ella, quando giunse qui, era già gravida. Il bambino nacque qui… ma non fu benedetto dalla sorte… e potete vedere voi stessi…” indicando il ragazzo deforme “… decidemmo così di tenere segreta la cosa, per salvare la vita alla madre ed al piccolo… da allora sono rimasti qui, segregati… l’abbiamo fatto per proteggerli… lei sarebbe stata arsa viva… mentre il piccolo soffocato… ma per impedire loro di fuggire siamo stati costretti a rinchiuderli nelle condizioni che voi stessi avete visto…”
“Era dunque questo ragazzo che rubava nella dispensa!” Esclamò Fountaine. “E per sviarci sporcava le scarpe della statua della Vergine!”
“Si.” Annuì il priore.

Altea 07-12-2011 14.40.42

Per fortuna Lady Kate, come sempre, dimostrò tutta la sua amicizia ed alleanza con me, teneva molto a me ma notavo pure a Orlando.
Arrivammo al Belvedere, ero nervosa di incontrare Lord Tudor, mi si era sempre parlato di lui come una persona autoritaria.
Poco dopo egli ci venne incontro, dopo i saluti di convenienza fui presentata al milord, il quale mi accolse con benevolenza.
"I miei omaggi Lord Tudor" un lieve inchino "io sono Lady Altea Carringhton, mi sono sposata con il milord alcuni giorni fa ma ci conosciamo da molto tempo. Abbiamo fatto una...pazzia..ci siamo sposati in segreto. Sono andata, appunto, nel palazzo di mio marito ma le guardie non mi hanno creduta. E sono venuta a chiedere il vostro aiuto, Lord Carringhton potrebbe rischiare la vita". Notai la perplessità di Lord Tudor che mi ascoltava in silenzio e proseguii "Per una sorta di vicessitudini che sono lunghe da spiegare...siamo stati fatti prigionieri da una banda che..Orlando...chiama il Giglio Verde, un eunuco ci proibiva di uscire finchè riuscii a trovare il modo per scappare ma Orlando fu ferito a una mano da un lupo, che si trovava nel covo. Riuscimmo a tornare in quel villaggio di pescatori, laggiù sulle scogliere, e andammo presso un dottore e poi ivi ci fu una sorpresa, quel dottore dopo aver curato il milord sparì e riapparve quel servitore del Giglio Verde con altri uomini. Mi fecero uscire dalla casa, ma Lord Carringhton fu trattenuto e sembra che quel servitore lo conoscesse e anche il milord sapeva chi fossero. Per favore aiutatemi a salvarlo, sperando che sia ancora vivo e non sia stato portato altrove".

Guisgard 07-12-2011 14.46.49

De Jeon fendeva l’aria con la sua spada per prepararsi al duello.
“Credi che stia facendo questo per te?” Fissando Talia. “Davvero pensi questo? E perché mai? Odio l’aristocrazia e tutti i suoi privilegi… e odio quelli come te che ne sono attratti…” fissò poi Guisgard “… quest’uomo morirà… e tu dovrai rispondere davanti al popolo dei tuoi rapporti con lui.” Voltandosi di nuovo verso Talia.
“Io non sono uno di quei mariti gelosi” sorridendo Guisgard “ma potrebbe infastidirmi il tono confidenziale che usate con mia moglie, amico mio.”
De Jeon lo guardò con disprezzo.
“Mi fai pena…” disse il Ginestrino “… lei sta con te solo per il tuo lignaggio… per chi credi terrà in questo duello?”
“Oh, non mi faccio più domande sulle donne, ormai!” Osservando la sua spada Guisgard. “Sono troppo complicate per me.”
“Cominciamo e facciamola finita.” Sentenziò De Jeon. “Monsieur…” rivolgendosi poi a Renart “… abbiate la bontà di tenere a bada mademoiselle… potrebbe intromettersi nel duello e restare colpita a morte… non voglio che muoia insieme a questo inglese.”
Guisgard sorrise.
“State tranquillo, signore.” Rispose Renart. “Se proverà solo anche a muoversi ci penserò io a darle una giusta lezione.”
Un attimo dopo il duello cominciò.

Guisgard 07-12-2011 15.16.04

Il capitano lasciò Gaynor e si alzò dal letto.
“Io…” farfugliò “… io non potevo immaginare… perdonatemi, madame…” mostrando un lieve inchino “… disponete pure di questa cabina liberamente… scegliete quale abito vi si addice di più… io darò ordine di farvi portare da mangiare e da bere…” ed uscì dalla stanza.

Talia 07-12-2011 15.17.18

“Nessuno morirà, invece!” ribattei alle parole di De Jeon, facendo due passi avanti.
Ma invano... i due si erano già lanciati l’uno contro l’altro e i colpi erano tutt’altro che leggeri. Il clangore, i movimenti secchi e precisi dei due... tentai di farmi avanti, di frappormi tra loro... ma non ci riuscii.
Ad un tratto avvertii una mano afferrarmi e tirarmi indietro...
“Tu toccami di nuovo...” dissi seccamente a Renart, tirando malamente via il mio braccio dalla sua presa “E giuro che te ne faccio pentire!”
Lo guardai appena, lanciandogli lo sguardo più sprezzante che possedevo, poi tornai trepidante a seguire il duello.

Parsifal25 07-12-2011 15.25.37

Fino ad un certo punto potevo comprendere la storia ma no il resto, capì che intendevano proteggerla ma non c'era bisogno di incatenarla ad una sedia....lasciandola al buio.... ed il figlio non poteva essere lasciato senza controllo o l'abbraccio di una madre. Era una cosa inconcepibile per me.... non riuscivo a trattenere la rabbia. Non potevo.....
"Spero che li liberiate da questa condizione donandogli una vita vera, non da reclusi ma da esseri umani.... Possono vivere con voi anche da esseri liberi." Il movimento del mio corpo lasciò uscir fuori la croce dei Longiniu

Guisgard 07-12-2011 15.34.08

Emile ascoltò Elisabeth senza interromperla.
“Si, lo so…” sorridendo lui quando lei ebbe terminato “… non sei una strega…” si avvicinò alla donna e le accarezzò il viso “… nessuno ti toglierà Maria… ti faccio questa promessa…”
Dopo qualche istante giunse Alain.
“La carrozza è pronta, monsieur.” Disse. “Appena vorrete vi condurrò a Calais.”
“Partiremo subito, grazie.”
L’uomo annuì e raggiunse il fienile, dove si trovava la carrozza.
Poco dopo anche padre Adam uscì dalla casa.
“Padre, stiamo per partire.” Fece Emile.
Il chierico annuì.
E dopo alcuni istanti, la carrozza lasciò la fattoria sotto gli occhi di Muriel che segnandosi invocò la protezione del Cielo sui tre fuggiaschi.

Guisgard 07-12-2011 15.49.15

E mentre Altea raccontava l’accaduto a lord Tudor, nel palazzo furono annunciati il fedele Hagus e lo scudiero Daniel.
“Finalmente!” Esclamò lord Tudor. “Dove eravate finito?”
“Perdonatemi, milord, ma sono stato trattenuto da affari urgenti.” Spiegò Hagus.
“E come se non bastasse” tuonò il vecchio duca “quel tiratardi di mio nipote è fuori Camelot non so neanche più da quanto tempo!”
“Sir Guisgard non è ancora tornato a Camelot?” Preoccupato Hagus.
“Già!” Rispose il duca. “Chissà dove sarà a sperperare il mio denaro! Comunque… ora voglio che vi occupiate di lady Altea e di lord Carrinton… prendete degli uomini ed ella vi condurrà presso il villaggio in cui è stato imprigionato suo marito.”
“Si, milord.” Annuì Hagus.
Poco dopo tutto era pronto.
Così, Hagus, Altea ed alcuni soldati partirono verso il villaggio dei pescatori.

elisabeth 07-12-2011 15.55.16

Raccolsi quella carezza come si raccoglie il piu' delicato dei fiori.........la voce di Alain ....mi fece sobbalzare..la carrozza era pronta, Calais.......andai a casa e presi Maria tra le braccia...solo qualche saluto e mi ritrovai seduta difronte a Padre Adam .........avevo voglia di distrare la mia mente a pensieri belli...a momenti di vita passata, ma lo sguardo ricadeva sempre sul Prete........Emile era li' che non parlava.......chiusi gli occhi e feci finta di dormire, almeno se avessero voluto parlare tra di loro avrebbero potuto farlo....e io forse avrei potuto comprendere, quale sarebbe stato il nostro percorso.......

Altea 07-12-2011 16.11.25

Improvvisamente entrarono nel salone alcuni uomini e tra loro riconobbi il giovane scudiero che mi aiutò nella vicenda del duello tra Lyo e Orlando, e gli sorrisi.
"Vi ringrazio Lord Tudor per il vostro aiuto, ero certa che voi avreste saputo cosa fare. Mi auguro di incontrarvi in situazioni più gradevoli". Con un leggero inchino mi accomiatai e seguii il giovane scudiero e Sir Hagus, come lo aveva chiamato il milord. Egli notavo era serio e non parlava, mi diedero un cavallo e presto partimmo verso la scogliera, attraversammo la foresta finchè giungemmo alla chiesetta. "Ecco vedete? Qui io e Lord Carrinton ci siamo sposati, poi ci dissero di passare la luna di miele presso quel borgo di pescatori. E lì si trova quella dimora dove dissero vi era un dottore perchè il milord fu ferito da un lupo nel covo del...Giglio Verde. E proprio in questa casa quel dottore, se lo era, mandò a chiamare l'eunuco e degli uomini che sono i servitori di questo Giglio Verde. Dobbiamo subito andare in quella casa prima che sia tardi".

Guisgard 07-12-2011 16.26.30

“Cosa accadrà adesso?” Domandò padre Adam ad Emile.
Elisabeth sembrava dormire tranquilla.
“A Calais troveremo una nave che ci condurrà in Inghilterra.” Rispose Emile.
“Ricordate la vostra promessa.”
“Riguardo a cosa, padre?”
“Alla bambina.” Rispose il chierico. “Deve stare con una famiglia vera.”
Emile non rispose nulla e tornò a fissare il paesaggio dalla finestrella della carrozza.
Dopo qualche altro miglio, finalmente giunsero al porto di Calais.

Guisgard 07-12-2011 16.30.32

“State tranquilla, milady.” Disse Hagus ad Altea.
Imboccarono così uno stretto sentiero, fino a raggiungere un vecchio faro abbandonato che dominava il promontorio.
Scesero ed entrarono all’interno.
Appena dentro, Hagus accese una torcia.
Un attimo dopo, di fronte a loro, comparvero l’Eunuco e i suoi fedeli uomini.
In mezzo, legato su una sedia, c’era Orlando.
“Altea!” Gridò questi. “Cosa ci fai qui? Perché sei tornata! Ti avevo detto di andartene via!”
“Perché non raccontate tutto a vostra moglie?” Fissandolo Hagus. “Ditele chi siete veramente… avanti…”

Daniel 07-12-2011 16.34.14

Entrai nella sala dove c'èra Lord Tudor, Lord Carrinto e Lady Altea.. Feci un inchino e un sorriso a Lady Altea e sentendo nominare Lord Carrinton la rabbia iniziò a ribbollirmi nelle vene.. Non mi scorderò mai quello che mi ha fatto.. Sentii che Lord Tudor affidava un'altra missione a Sir Hagus.. Mi avvicinai..
<<Naturalmente vengo con voi..>> gli dissi sorridendo..
Presi un cavallo e iniziai a camminare seguendo il gruppo stando vicino a Lady Altea.. Passamo vicino una chiesa e sentii che si era sposata.. La guardai e le dissi:
<<Cosa? Ti sei sposata con Lord Carrinton?>>
Non poteva sposarsi con quell'uomo spregevole.. Tutti ma non lui..


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