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"Visconte, scusate l' impudenza ma state spaventando non solo gli animali nel bosco ma pure gli alberi e poi...è molto divertente. Prima pensavate quel biglietto non fosse proprio nulla ora paventate pure dei nemici del duca" risi "Se permettete io mi faccio una cavalcata mentre voi cercate il colpevole e poi andrò a Palazzo...buona cerca" spronai Cruz e salii su una collinetta circondata di alberi.
Certo ammettevo ero perplessa ma non avevo paura, solo uno sciocco poteva essere in giro per la brughiera. |
Spiai quella figura aggirarsi fra le lapidi, fino a sparire.
Guardai Lucidor, poi il cimitero. Alla fine, decisi di desistere. Cosa speravo di trovare in un cimitero abbandonato? Specie perchè le parole di quel maledetto zingaro mi erano tornate in mente, scuotendomi ed inquietandomi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il visconte divenne verde per una rabbia che crescev sempre più, dopo quelle parole provocatorie di Altea.
La dama De Bastian cavalcò via e il nobile con i suoi, dopo una vaga ricerca, si diressero a Capomazda, per parlare dell'accaduto al duca in persona. Altea cavalcò tranquilla nella brughiera, senza incontrare nessuno. Gwen si voltò in direzione di Lucidor, ma il dottore era andato via, svanendo nel sottobosco, dopo aver creduto che la ragazza lo seguisse. |
Mi fermai per un attimo e vidi il visconte e i suoi uomini prendere la via per Capomazda. Detestavo il maschilismo, quando avevo asserito la stessa cosa per lui era ridicolo e ora finalmente ci aveva creduto.
Presi la via del Palazzo godendomi l' ultima brezza leggera dell' estate, erano stati giorni estenuanti e non vedevo l' ora di stendermi nel mio sontuoso letto e dormire. Ma pensai al volto incupito di nonno Mandus. |
Lucidor era già andato, nella convinzione che io lo stessi seguendo.
E nonostante volessi seguirlo, ero ancora lì, ferma. Indecisa e combattuta. Avrei potuto sempre inventare una scusa lì per lì. Decisi che dovevo seguire quell'ombra e così feci. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea tornò al suo palazzo, lasciando il cavallo agli stallieri e ritirandosi nei suoi alloggi.
L'aria al palazzo era tranquilla, quasi dormiente, con Costanza impegnata a lggere in giardino come amava fare spesso, mentre il vecchio Mandus era in biblioteca per scrivere alcune lettere. Gwen decise di non seguire Lucidor e di inseguire invece la misteriosa ombra, restando però ferma davanti al cancello chiuso del cimitero sconsacrato. |
Rimanendo a cavallo, mi incamminai per provare a seguire la figura.
Non mi allettava l'idea di addentrarmi di nuovo, visto ciò che era successo, dunque provai a seguire l'ombra da fuori. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Arrivai a Palazzo e andai verso la mia stanza ma mi accorsi di mio nonno assorto a scrivere.
Bussai alla porta ed entrai "Nonno, vi disturbo? Non potete immaginare, il visconte stava cacciando e un dardo ha ucciso la sua preda e nella freccia vi era un biglietto con una felce nera stilizzata" sedendomi "Penso sua signoria sia andato a Capomazda per avvisare il Duca". |
Gwen restò al di là del cancello chiuso, cercando di seguire l'ombra con lo sguardo.
Quella però era già sparita fra le antiche lapidi di quel ruolo. Da fuori non era più possibile vederla. Altea raggiunse suo nonno in biblioteca, raccontandogli l'accaduto nella brughiera. "Sapevo che quel simbolo non fosse un semplice scherzo..." disse pensieroso "...ha fatto bene il visconte ad andare a Capomazda... sua signoria deve conoscere i suoi nuovi nemici..." con tono cupo. |
"Che storia strana" perplessa ma volevo parlare d'altro. "Ho notato il vostro volto cupo quando ho mostrato il cameo e parlato dello zingaro..salvato appunto da un fantomatico nemico del Duca. Cosa vi ha preoccupato?"
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