![]() |
"Sì, credo di aver visto quanto ci tieni..." con un risolino malizioso, ricambiando il suo bacio.
"Gli parlerò domani mattina, glielo chiederò e ti farò sapere" lo rassicurai "Ma sono certa che non avrà problemi." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene..." disse Elv a Gwen, per poi baciarla ancora "... ora sarà meglio vada a preparare il tutto per domani... sistemerò colori, tele e pennelli da portare al castello."
Così cominciò a preparare ogni cosa. |
Ancora un bacio e poi annuii, lasciandolo andare per preparare il necessario da portare presso il visconte.
"Allora io torno a casa. Domattina ho una levataccia per il lavoro..." gli dissi con una smorfia scocciata, prima di salutarlo con un bacio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen salutò Elv, con luiche si propose di passare a prenderla in galleria verso metà mattinata.
Sarebbero giunti a Caivan verso l'ora di pranzo. |
Accettai di andare a Caivan dopo che mi fosse venuto a prendere il galleria e subito tornai a casa.
Una volta lì, andai a dormire, felice e leggera come mai prima d'ora per la giornata inaspettatamente meravigliosa e perfetta che avevo trascorso insieme ad Elv solo noi due, in quella stanza inondata dal Sole, fatta di pennelli, colori, tele e il nostro desiderio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen andò a casa e si mise a letto.
Fu una notte lunga, dove dormì stranamente poco e non solo per l'eccitazione emotiva. Sognò varie cose, delle quali non ricordò quasi nulla, ma percependo chiaramente il notevole senso di disagio ed inquietudine che le avevano trasmesso. Ricordò solo di aver visto un vecchio castello decadente, con diversi dipinti, tutti raffiguranti ragazze conosciute da Elv. Erano stati sogni strani, cupi, angoscianti. |
Stranamente, nonostante il buon umore, i miei sogni furono strani e a tratti inquietanti.
Non ricordavo di preciso cosa rappresentassero, ma ricordavo di un castello in rovina, i dipinti di Elv e quel senso di angoscia. Non il massimo vista la gaiezza con cui ero andata a dormire ed ero certa che mi sarei svegliata stanca e turbata da quei sogni così strani e raffazzonati, come carte lasciate alla rinfusa su una scrivania. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Vidi Minsk a torso nudo, ma entrai lo stesso dopp aver bussato leggermente.
"Signor Minsk mi scusi se la disturbo.." azzardai "Ma è arrivata una mail dal visconte, l'erede della baronessa, chiede di vederla... a quanto pare mentre noi cercavamo lui, lui cercava noi.." sorridendo "Fisso un appuntamrnto? Lei quando sarebbe disponibile?" Gli chiesi. |
Gwen alla fine riuscì ad addormentarsi.
Quei sogni abbandonarono il suo sonno inquieto e la luce del primo mattino spazzò via quelle ombre. Una nuova giornata era comiciata. |
"Certo, mia cara..." disse Minsk alzandosi e asciugandosi il petto nudo e sudato con un telo "... contattalo e digli che in mattinata saremo al castello... poi puoi andare a casa. Domattina partiremo presto." Sorridendo a Destresya.
|
Al mattino, mi svegliai tutto sommato tranquilla.
Mi preparai e andai subito in galleria. Cercai di non pensare al sogno fatto la notte scorsa e sperai che Leonin non avessero bisogno di me nella pausa pranzo, permettendomi di accompagnare Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Benissimo!" annuii "Buona serata allora, capo!" sorridente.
Poi tornai nel mio ufficio, mandai la mail al visconte, siatemai le ultime cose e ne ne andai a casa. |
Il mattino giunse nuvoloso e malinconico, con una mesta pioggia a bagnare i grattacieli di Afragolopolis.
Gwen si alzò, si preparò ed andò alla galleria. Sistemò ogni cosa, pronta poi a seguire Elv a Caivan. Ora doveva solo parlarne con Leonin che era nel suo ufficio. Intanto anche Destresya si era svegliata e preprata. L'attendevano Minsk e Maday per andare anche loro nelle campagne della bassa Caivania. |
Finii gli ultimi preparativi relativi ai dettagli per la mostra e poi andai nell'ufficio di Leonin, sperando che non avesse bisogno di me in galleria.
Fuori, la giornata era grigia, uggiosa e una leggera pioggia rendeva tutto sbiaditi, come in un dipinto ad olio, ma nonostante tutto il mio umore era più che ottimo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Leonin si complimentò con Gwen per il lavoro svolto, apparendo molto soddisfatto per l'intera gestione della situazione.
"Il nostro artista Lebel..." disse alla ragazza "... notizie di lui?" Chiese. |
Per fortuna apparve soddisfatto del mio lavoro, come sempre succedeva del resto.
Mi piaceva il mio lavoro, mi piaceva farlo bene ed ero felice che il mio impegno venisse apprezzato. Poi, mi chiese di Elv ed io gli consegnai il foglio. "Il signor Lebel ha firmato il contratto, ieri" lo informai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ottimo." Disse Leonin guardando il contratto. "Ora le stia addosso e non lo molli mai. Deve cominciare a dipingere per noi, a darci l'esclusività su parecchie delle sue opere. Mi raccomando." Fissando Gwen.
|
Trattenni un sorriso malizioso.
No, non avevo davvero intenzione di lasciarlo, nemmeno per un secondo. "Certo signore, manterrò un controllo costante sulla situazione" annuii. "Volevo chiederle se servisse la mia presenza in galleria, oggi. Avrei un impegno personale." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Impegno personale..." disse Leonin a Gwen "... beh, a ridosso della nuova esposizione su Lebel non mi pare il caso che altri tipi di impegni prendano il sopravvento sul nostro lavoro, non crede? Io avrei voluto che lei marcasse da cicino il nostro artista, affinchè lo spronasse a mettersi subito al lavoroper noi..." fissandola.
|
La sera fu tranquilla e rilassante, dopo una giornata bella piena.
In quei mesi che avevo passato lavorando unicamente in proprio non ero più abituata ai ritmi di un vero lavoro. Ma dopo un buon sonno, mi ritrovai bella riposata. Anche se usai il mio trucchetto preferito per vestirmi, muovendo i vestiti con le mie nuove capacità. Sì, potevo usarli per salvare il mondo, ma era così divertenti usarli per vestirmi la mattina. Scelsi un abito semplice e nero, ma che metteva comunque in risalto il mio fisico. Avevo capito che era una cosa improtante nel mio nuovo lavoro. E a dirla tutta non mi dispiaceva certo poter sfoggiare abiti del genere, finalmente. Così, mi preparai e andai da Minsk, pronta a partire per Caivan. https://content.pornpics.com/2014-12-17/163973_02.jpg |
Beh, se la metteva su questo piano...
"In realtà, si tratta proprio di questo. Credo che il signor Lebel abbia un nuovo lavoro per le mani, gli è stato commissionato dal nipote della baronessa e mi ha chiesto di accompagnarlo, proprio in virtù del nuovo rapporto di lavoro che ora lo lega alla galleria" spiegai, con tono calmo e sicuro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya raggiunse la villa di Minsk, trovando il brillante scienziato ed il fedele Maday pronti per partire.
"Noto che ha sempre un certo buon gusto nel vestire e nel dare il giusto risalto al suo corpo." Disse sorridendo Minsk alla bella assistente. "I miei complimenti." Con un tono galante ma anche lievemente malizioso, di chi apprezzava ciò che vedeva. I tre salirono in auto e partirono. Lasciarono la megalopoli Afragolignonese per attraversare un tratto di brughiera sotto un cielo dai riverberi malinconici ed inumidito da quella pioggia di Maggio. Raggiunsero la regione detta bassa Caivania, immergendosi in un orizzonte bucolico e fantastico, costituito da ampie campagne di pini e querce, di cespugli ampolloso di bacche e fiori di campo, stradine strette ed ammantate di piante dall'alto e sottole fusto, ingentilite dai primi fiori di quell'inizio primaverile. In lontanza scorsero i primi castelli che rendevano quelle lande romandiche e sognanti, così ricche di storie ed avvenimenti dall'eco principesco e dalle tradizioni romanzate. Infine videro apparire il castello dei Mussuon, una delle più antiche dinastie dell'aristocrazia Afragolignonese. https://image.jimcdn.com/app/cms/ima...5725/image.jpg |
"Beh, allora è per un motivo di lavoro." Disse Leonin a Gwen. Poteva dirmelo subito. Dopotutto lei è pagata per questo." Fissandola. "A meno che..." sorridendo malizioso "... non vi sia altro..." con tono subdolo.
|
Beh, almeno aveva accettato ed era tutto okay.
Poi però, il suo tono malizioso non mi piacque. Rimasi tranquilla e impassibile. "Posso assicurare che quello di oggi sia un incontro di lavoro" risposi, con un sorriso accennato e composto. Poi, senza aggiungere altro, uscii dal suo ufficio. L'idea di fargli capire che faceva meglio a desistere con me mi stuzzicava non poco, ma tendenzialmente non ero una persona che amava sbandierare tutto ai quattro venti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh, ma lei ha tutta la mia fiducia..." disse malizioso e divertito Leonin a Gwen "... sono certo che sa cosa fare. Anzi, sono sicuro che il suo... lavoro renderà Lebel molto soddisfatto della nostra galleria." Mormorò mentre lei andava via.
La guardava con occhi cinici e freddi di chi per denaro era disposto a tutto e soprattutto fissava la ragazza come chi dentro di sè la giudica nel peggiore dei modi. |
Mi chiusi la porta alle spalle e raggiunsi subito la mia scrivania solo per evitare di spaccargli la faccia.
Come si permetteva di entrare nel merito di ciò che facevo? E come si permetteva di giudicarmi? Mi sbagliavo quando dicevo che nulla avrebbe rovinato il mio umore oggi, perché lui ci era appena riuscito. Non vedevo l'ora che Elv arrivasse così da lasciare questo posto per qualche ora. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, se non sbaglio lei aveva detto che cercava qualcuno di bellissima presenza.." con un sorriso malizioso, calcando quelle parole "...cerco solo di essere all'altezza delle aspettative!" lievemente divertita.
Non resitetti dal cercare di entrare nella sua mente per comprendere che cosa ci fosse in quei suoi pensieri. Cosa non diceva. Chissà. Lasciammo Afragolopolis e raggiungemmo la Bassa Caivania, con il suo panorama bucolico e i suoi castelli nobiliari. Finchè non raggiungemmo quello dei Mussuon. "Niente male.." sorrisi, guardandomi intorno "Sono davvero curiosa di scoprire che cosa vorrà da noi il visconte di preciso..". |
Poco dopo arrivò l'auto fiammante di Elv.
"Ehi, salve dottoressa." Disse lui dopo che Gwen era uscita dalla galleria per salire in macchina. "Sempre più appetitosa." Commentò nel vederla, per poi mostrarle l'immancabile occhiolino. Allora partitono. Quando furono fuori dalla città una pioggia inclemente si abbattè sulla brughiera e li accompagnò fino all'arrivo nella bassa Caivania. Proseguirono lungo una stradina resa fangosa dalla tempesta che nel frattempo si era intensificata, fino a raggiungere l'antico e maestoso castello dei Mussuon. |
"Mmmhhh... mica male la ragazza..." disse fra sè e sè Minsk "... e credo sia anche molto ambiziosa, il che non fa mai male..."
Queste parole Destresya lesse nella mente del brillante e cinico scienziato. Giunti al sontuoso castello videro subito il cancello aprirsi. Vi entrarono e parcheggiarono l'auto in un ampio cortile in muratura. Qui venne loro incontro il maggiordomo del visconte. "Benvenuti al castello, signori." Impettito lui. "Prego, abbiate la compiacenza di seguirmi." E li portò all'interno del maniero. |
Poco dopo finalmente Elv arrivò ed io mi precipitai fuori, letteralmente.
Risposi con un debole, ma distratto sorriso alle sue parole, il cui intento malizioso da parte sua era chiaro, ma in quel momento non ero proprio in vena. Poi, trascorsi l'intero viaggio a fissare in silenzio il piovoso paesaggio attraverso i grandi occhiali scuri, senza però vederlo davvero. Non feci caso alla città che, oltre i finestrini, pian piano degradava verso la campagna, troppo persa nei miei pensieri. Le parole ed il tono di Leonin mi risuonavano ancora in testa, non riuscivo a passare oltre e mi chiedevo se ci sarei riuscita, prima della fine della giornata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...fbe7a758fe.jpg |
L'auto di Elv attraversò la brughiera e raggiunse infine le nobili lande della bassa Caivania.
La pioggia scese copiosa per tutto il tragitto, fino a quando avvistarono il castello del visconte. "Oggi non sei di buonumore noto..." disse lui a Gwen guidando. |
Ero immersa nei miei pensieri, osservando lo scroscio continuo ed incalzante dell'acqua, quando sentii Elv dirmi qualcosa, ma senza afferrare le parole, nello specifico.
"Cosa?" chiesi, riscuotendomi e girandomi verso di lui. Poi sospirai appena, tornando a guardare fuori. "Oggi non è molto giornata..." mormorai poi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Capisco..." disse soltanto Elv a Gwen, continuando a guidare.
La pioggia era aumentata di intensità, abbattendosi con vigore sulla brughiera. L'aria era intrisa di un grigiore profondo ed un senso di malinconia. Ad un certo punto avvistarono il castello del visconte. Il cancello era aperto ed entrarono, fermandosi nel cortile. Alla loro auto si avvicinò allora uno degli stallieri. Elv si presentò e quello andò a chiamare il maggiordomo. |
Il tempo grigio, cupo e malinconico rispecchiava perfettamente il mio stato d'animo, in quel momento.
Avvistammo poi il castello ed entrammo nel vialetto con la macchina. Lì Elv chiese allo stalliere e quello andò ad avvisare il maggiordomo, mentre io muovevo qualche passo guardandomi attorno una quella imponente e vetusta proprietà. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il maggiordomo salutò Gwen, dopo aver accolto l'artista al castello.
Condusse allora i due giovani in un'ampio salone, dove dopo qualche istante arrivò un uomo di mezz'età ben vestito. "Moto piacere, signor Lebel." Disse. "Io sono l'avvocato Scartof, l'avvocato del signor visconte. Benvenuto al castello." |
Fummo condotti dal maggiordomo in un ampio salone, dal gusto classico e squisitamente nobiliare, com'era giusto che fosse.
Poi, giunse da noi un uomo di mezza età, l'avvocato. Ricambiai il saluto presentandomi e lasciai che parlasse con Elv dell'incarico che volevano assegnargli. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La stanza era ampia, arredata con mobili antichi e che non nascondevano i segni del Tempo.
Diversi trofei di caccia erano appesi alle pareti, con fregi ed arazzi raffiguranti simboli della storia del casato. L'avvocato fece accomodare Gwen ed Elv ed il maggiordomo portò loro da bere. Dopo qualche istante la porta si aprì ed entrò un uomo alto, dai capelli mossi e di un castano scuro, i baffi ben curati e lo sguardo attento, di un colore indefinito. "I miei omaggi..." salutando con gentilezza Gwen ed accogliendo con soddisfazione Elv "... benvenuti nel mio castello. Sono il visconte di Mussuon." https://m.media-amazon.com/images/M/...5MzY@._V1_.jpg |
L'avvocato ci fece accomodare, il maggiordomo ci servì da bere e dopo un po' fummo raggiunti dal visconte in persona.
Sembrava una di quelle persona indecifrabili e sfuggenti, difficili da inquadrare. "Piacere di conoscerla, Visconte, io sono Gwen Ygraal" mi presentai, con un sorriso cortese, quando mi salutò. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Sono molto lieto di avervi al mio castello..." disse il visconte fissando Gwen ed Elv "... amo l'arte e desidero abbellire sempre il mio maniero con opere nuove. Devo dire che lei ha un talento straordinario."
"La ringrazio." Annuì Elv. "L'ho fatta venire qui" il visconte "è per abbellire una sala... affrescarla. Una sala molto particolare..." |
Sorrisi orgogliosa quando si complimentò con Elv.
Che fosse per ragioni personali o professionali, ero piena d'orgoglio. "Immagino avrà un'idea di notevole entità, per aver scelto addirittura un affresco" commentai curiosa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 21.37.53. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli