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"Credo..." disse lui ad Altea tenendosi il braccio ferito ed insanguinato "... credo fosse un grosso uccello... un rapace... un gufo credo..."
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"Tenerezza e curiosità..." disse con una punta di delusione e disprezzo Elv "... puoi tenerti la la tua pietà... la tua commiserazione... siete tutte uguali... tutte... anche tu sei come le altre... anche tu sei come lei..." fissando Gwen.
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Vidi il braccio insanguinato e presi un fazzoletto stringendo nella ferita.."Andiamo dentro si deve vedere la ferita..un gufo..Non penso troppa forza..eppure falchi ed aquile neppure aggrediscono l'uomo"perplessa.
Lo aiutai ad alzarsi e tornammo a casa, lo portai nel letto e lo spogliai per vedere la ferita. |
Ci rimasi male, molto.
Sentii gli occhi pungere per le lacrime imminenti lacrime. Io mi aprivo con lui e mi ripagava così? ''Come Ilaria? Anche lei è stata tenuta qui per un anno? Tanto per farle cambiare idea?" dissi, con durezza e rammarico "Sono stata onesta, questo è quanto" asserii alla fine, con tono perentorio, mentre mi rannicchiavo nell'angolo del divano, stringendomi nel giubbotto e asciugando con un movimento distratto una lacrima sfuggita al mio controllo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"I-l m-o-t--i-v-o e-r-a v-e-d-e-r-e i-l n-o-s-t-r-o c-r-e-a-t-o-r-e, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a." Disse Gutalax a Clio. "L-u-i c-i a-v-e-v-a c-h-i-a-m-a-t-i."
All'altra domanda di Clio il robot non rispose nulla, restando a fissarla con quei suoi occhi rossi e freddi. "Che spiegazione dai a questa situazione nuova per una macchina come te?" Chiese Debha. "E-v-i-d-e-n-t-e-m-e-n-t-e, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a, a-n-c-h-e u-n-a m-a-c-c-h-i-n-a p-u-ò p-r-o-v-a-r-e q-u-a-l-c-o-s-a m-o-l-t-o s-i-m-i-l-e a c-i-ò c-h-e v-o-i u-m-a-n-i d-e-f-i-n-i-t-e s-o-g-n-o. D-o-p-o-t-u-t-t-o a-n-c-h-e i s-o-g-n-i s-o-n-o i-m-p-u-l-s-i, s-e-g-n-a-l-i c-h-e q-u-a-l-c-u-n-o m-a-n-d-a." Con il suo accento metallico ed impersonale. |
Altea e l'uomo rientravano in casa e lei prese a disinfettare e medicare quella brutta ferita.
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"Non pronunciare mai più quel nome." Disse con durezza Elv a Gwen. "Mai più."
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Sostenni il suo sguardo col mio, un po'appannato.
"Altrimenti?' soffiai, cercando di tenere la voce più ferma possibile. "Ma sì, comunque sono io la prigioniera, quindi io non ho il diritto di replicare, di parlare, nemmeno di offendere, ma tu sì..." aggiunsi poi, con velato sarcasmo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Presi dell'alcool, una garza e poi delle bende e iniziai a disinfettare e fasciare. ."Non sembra profonda...ti fa male..prima anche il mio gatto sembrava volesse attaccarmi..che strano" accarezzandolo in viso.."Domani mattina avrei una riunione coi fans, il mio manager verrà qui a prendermi ma penso la saltero'..o se vuoi vieni con me. .Non voglio lasciarti".
Mi addossai a lui accarezzando il petto e baciandolo sulle labbra.."Come devo chiamarti in pubblico...?" ridendo.."Signor. .Monsieur o..?" guardandolo maliziosamente. .ormai pensavo lui fosse mio e io sua. |
Elv guardò Gwen per un lungo istante, mentre la notte trascorreva lenta ed inquieta.
Poi scosse il capo e si lasciò cadere su una poltrona, restando a fissare i vetri bui della finestra. "Se anche ti lasciassi andare" disse "tu correresti poi alla polizia... mi denunceresti, mi faresti arrestare ed io non voglio finire in galera per una donna..." seccamente. |
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