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Sospirai rassegnata.
"Dico solo che mi sembra tutto troppo specifico per essere casuale. Come disse qualcuno, tre indizi sono una prova e direi che in questa famiglia di coincidenze ce ne sono state fin troppe, per pensare che sia tutto solo un caso. Avanti, siate sincero, possibile che l'idea non vi abbia sfiorato nemmeno un po'?" gli chiesi, il mento poggiato sulla mano, mentre nei suoi occhi scuri cercavo una risposta alla mia domanda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Idea..." disse Elv fissando Gwen "... ossia? Quale Idea? Che il demonio abbia indossato un cappuccio ed impugnato una scure per decapitare dei nobili Afragolignonesi? No, sinceramente no." Divertito.
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Sbuffai.
"Sapete che è proprio impossibile avere a che fare con voi, certe volte?" scuotendo la testa, mentre mi alzavo per sistemare i fogli sul tavolino dove lui era appoggiato. "In alcuni momenti penso che lo facciate apposta..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ad essere" disse Elv divertito a Gwen "razionale, pratico, coerente e ragionevole? Questo intendi?" Ridendo.
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Lo guardai.
"A stuzzicarmi in tal modo, messere" replicai, stizzita "Dovreste vedere la vostra faccia, in questo momento... Sì, ora ho davvero la certezza che lo facciate di proposito..." conclusi, sistemando i fascicoli nello scaffale accanto. Secondo me,si divertiva proprio a rivolgersi così e non capivo proprio perché. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise di gusto.
"Invece voglio solo darti la possibilità di dimostrare come questo mistero sia solo una diceria, una favola e nulla di più, ragazza mia." Disse facendo l'occhiolino a Gwen. "Dividerai con me questo trionfo!" Divertito. |
Lo guardai senza entusiasmo.
"Ne sono davvero esaltata" commentai, con un sorriso finto. Io invece ero sicurissima che ci fosse qualcosa di strano dietro a tutta quella faccenda, dovevo solo scoprire cosa ed ero certa di poter dimostrare ad Elv che c'era molto più di tutto quello che lui credeva razionale. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era tutto così strano.. Era buffo come in questo Regno e posto ci si divertiva ma l'idea mi intrigava "E ditemi come entrerò nel 1700..avete una macchina del Tempo, che farò laggiù" un po' di tentennamento prese il sopravvento.
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Elv guardò Gwen con fare indagativo.
"Però..." disse fissandola "... non ti vedo affatto convinta... e mi piacerebbe sapere cosa stai pensando ora..." fissandola. |
Oggi avevo deciso di essere Isys.
Al padrone piace Isys quando devo conoscere persone nuove. Destresya è troppo agressiva, dice, e Mina troppo saccente. Isys invece è perfetta. Lei sa come parlare alla gente, come essere carina con tutti. Poi Isys è mora, e si adatta meglio a questo vestito. Io lo so che non è la verita, ma loro non lo sanno, è questo il grande segreto. Al padrone piace, e io non desidero altro che compiacerlo. Sono una sua creatura, dopotutto, mi ha creato lui. Lui mi ha dato la vita, anzi... tre vite. E ora noi tre insieme lo serviamo, insieme. Sono la sua assistente, dice che senza di me non saprebbe come fare, e io sono felice, perchè se il padrone lo è, lo sono anche io. Oggi è silenzioso mentre la carrozza avanza silenziosa nella campagna, chissà cosa starà pensando. Io non so leggere nel pensiero, ma mi piacerebbe, mi piacerebbe eccome. Vorrei sapere a cosa sta pensando, dove corre la sua mente quando si perde nella brughiera. Non me lo dice mai. Dopotutto sono solo una creatura. Sono viva da sette mesi, due giorni e 9 ore. Prima non ero niente, ora sono tutto. Ed è tutto merito del padrone. Ora è pensieroso ma presto non lo sarà più perchè prenderò ogni fardello per portarlo via con me. Dopottutto sono la sua assistente. Può sempre contare su di me, sempre. Ora me ne sto qui buona in silenzio perchè lo so che non vuole essere disturbato. Però lo guardo, lo guardo di nascosto, con quegli occhi grigi che scrutano fuori dal finestrino. Oh che darei per sapere che cosa stanno cercando... https://i.pinimg.com/564x/fd/a5/ce/f...ad097c00c1.jpg |
"E' una meraviglia della tecnologia..." disse uno degli scienziati ad Altea "... il nostro Gdr si basa sulle percezioni e sulle sensazioni dei giocatori... la faremo entrare in uno scenario del XVIII secolo e lei ptrà decidere chi essere, ossia che ruolo interpretare..."
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Mi voltai a guardarlo, mentre mi fissava con fare indagatorio.
Scrollai le spalle. "Penso solo che non è escluso che io potrei avere ragione. O magari, abbiamo ragione entrambi..." risposi, con tono enigmatico. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La carrozza avanzava lenta e cigolante nella cupa brughiera, lungo un sentiero stretto e segnato dai solchi profondi lasciati dalle ruote dei carri.
Nerfidro era assorti nei suoi pensieri, per nulla scosso dal sussultare della carrozza e dall'aria calda che circondava il limitare della boscaglia. Ad un tratto alzò i suoi occhi grigi su Isys. Lui era l'unico a capire quale personalità oggi avrebbe scelto la sua serva. O come amava chiamarla lui, la sua creatura. "Afragolignone" disse "è di certo il paese più tradizionalista e superstizioso al mondo." Fissandola. "Qui l'Antico Regime non cadrà mai e sarà sempre visto come un vanto dai suoi fanatici aristocratici. Molti credono che i Dantorville siano perseguitati da un demonio che ha imposto loro una terribile maledizione. In realtà è solo il sangue di Giardano Biondo che grida ed accusa le loro bieche coscienze." https://thumbor.forbes.com/thumbor/9...3-1200x723.jpg |
Sorrisi alle parole del padrone.
Era sempre bello quando il padrone decideva di mettersi a parlare con me Non desideravo altro. Dopotutto esistevo solo per quello, per poterlo compiacere, aiutare. Annuii. Non ero mai stata ad Afragolignone, ma il padrone ne parlava spesso. Me l'ero sempre immaginato come un luogo oscuro, oscurato da tutta l'ignoranza del mondo. Doveva essere così da come lo descriveva lui. E di certo il padrone diceva sempre tutta la verità. "Sì mio signore, un luogo che non conoscerà mai la luce della saggezza e della verità!" dissi con voce dolce un sorriso che sapeva catturare il suo sguardo. |
"Entrambi..." disse incuriosito Elv a Gwen "... e come? In che senso?" Fissandola.
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Nerfidro annuì a Isys e poi spostò la tendina del finestrino ed intravide da lontano il castello dei Dantorville.
La carrozza però sostò nel cuore della contrada, in una locanda, dove Nerfidro prese una camera per sè e per la sua schiava, che spacciò come assistente. La camera non era certo lussuosa, ma sufficientemente comoda per alloggiarvi. |
Assunsi un'espressione riflessiva, sistemandomi gli occhialini a mezzala sul naso.
"Beh" iniziai "Potreste aver ragione voi, nel dire che le morti siano effettivamente causate da un fattore tangibile, ma magari quel fattore è determinato da qualcuno che vuole spingere la popolazione a credere che si tratti della maledizione." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ah, un complotto." Disse con un mezzo sorriso Elv. "Beh, questa ipotesi è già più verosimile, ma ciò cozzerebbe col fatto che le morti misteriose sono avvenute negli ultimi 2 secoli... e ciò renderebbe l'età del misterioso colpevole alquanto venerabile." Sarcastico e facendo l'occhiolino a Gwen.
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Annuii "Perfetto, sono curiosa di vedere che accadrà... Iniziamo" anche se sospettosa fosse tutto reale.
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Arrivammo alla locanda, e il mio signore prese una stanza in una locanda.
Com'era diversa dal nostro palazzo. Sembrava minuscola, come lo sgabuzzino in cui venivano catalogate le piante. Anzi, forse era pure più piccola di quello stanzino. Ma la cosa non mi importava, perchè ero felice di essere lì con lui, in quella missione così intrigante. Ora però non c'erano compiti da svolgere, solo prepararsi per il giorno successivo. Così, una volta sistemati i bagagli nella stanza mi avvicinai a lui. "Posso fare qualcosa per il benessere del mio signore?" chiesi, con una voce dolce e lo sguardo ardente fisso in quei bellissimi occhi grigi. https://i.pinimg.com/564x/31/ec/8b/3...45b9ee85d5.jpg |
Lo scienziato fece accomodare Altea su una poltrona molto comoda e poi abbassò le luci nella stanza.
"Lei ha già scelto" disse alla regina "che ruolo voler interpretare, signora?" Chiese. |
"Evidentemente, la gente si è emulata vicendevolmente e ha fatto sì da mantenere viva la leggenda, per... Beh, qualche ragione..." alzai le spalle, con noncuranza.
Non comprendevo quale potesse essere la motivazione, ma non era un'ipotesi da escludere. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi sedetti.. "Io sono una Regina.. E così sarò.. Una regina delle anime dannate, in quei castelli dove a stento la luce fa capolino". Chiudendo gli occhi.
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"Dunque" disse Elv a Gwen "una sorta di isteria generale della gente del posto..." pensieroso lui "... si, potrebbe essere qualcosa di simile... la leggenda che influenza le fantasie di qualcuno..."
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"Perfetto..." disse lo scienziato mentre Altea chiudeva gli occhi.
Allora fu pronta ad entrare nel Gdr. Avrebbe potuto scegliere che regina essere, oscura e misteriosa, dai poteri segreti, magari imperentata con i Dantorville... |
"Ah, vedo che non mi considerate più pazza, allora..." dissi, con tono sornione, vedendo che mi dava ragione.
Non poteva fare il bastian contrario per sempre, giusto? E ora era dalla mia parte! Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise.
"Beh, ora direi di uscire ed andare in cerca di nozioni storiche su questa leggenda, in modo da poterla raccontare nel nostro almanacco." Annuendo a Gwen. |
"Sì, e a scoprire che io ho ragione" aggiunsi, con divertita saccenza.
Era sempre interessante quando io e Messer Elv uscivamo a cercare notizie per le nostre storie, era di sicuro la parte più divertente del nostro lavoro, ci permetteva di essere a contatto con la gente e di scoprire tantissime storie nuove, o leggende in questo caso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quel mattino mi svegliai presto, avevo dormito male ed ero di pessimo umore. Mi vestii di fretta ed uscii nel giardino, mi misi il copricapo, non amavo la luce del sole rovinasse il mio pallore e poi che mi vedessero. Essere una Dantorville non era cosa da poco e nemmeno semplice. Per di più mi si attribuivano oscuri poteri, potevo avvertire le anime dannate, la notte mi facevano compagnia i loro pianti e lamenti. Udivo l'ululato del lupo mentre strappava con fervore la testa al mio erede. Ero cresciuta in una scuola cattolica e fui gettata fuori per aver accennato a questo, tornai nel mio piccolo Regno, fui diseredata da mio padre e approdai nel castello dei miei sfortunati antenati, i Dantorville.
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Nerfrido si voltò verso Isys.
"Gira per la contrada" disse lui "e cerca informazioni sui 2 rampolli dei Dantorville che stanno giungendo al castello. Va e poi torna a riferirmi." Fissandola con i suoi enigmatici occhi grigi. |
Elv rise di gusto, poi insieme a Gwen lasciarono quel laboratorio per le stampe ed uscirono in strada, nel cuore della contrada di San Marco Fragolo.
Era un mattino caldo e soleggiato, con le botteghe tutte aperte ed un buon numero di persone per le viuzze. Sullo sfondo, oltre le case più alte, di ergeva maestoso il vecchio castello dei Dantorville. "Tu sei di cominciare col chiedere un pò in giro cosa pensa la gente della leggenda..." disse Elv a Gwen. |
La mattinata si era fatta più calda e soleggiata di prima, le viuzze brulicavano di gente e c'era un piacevole via vai.
"Perfetto!" annuii ad Elv, poi mi aggirai nei dintorni per vedere a chi chiedere un parere su quanto stava accadendo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Annuii al mio padrone, con una leggera punta di delusione nel sorriso, che però nascosi prontamente, dato che speravo che il mio padrone mi desse un compito un po' più... personale, ecco.
"Certo signore, potete contare su di me!" con un moto d'orgoglio. A quel punto mi cambiai, indossando abiti da contadinella, e me ne andai in paese, felice di poter assolvere al compito del mio padrone. |
Altea viveva ormai da un mese nel castello dei Dantorville, essendo imparentata con questa nobile stirpe, potendo così godere dei privilegi offerti dal titolo e dal maniero.
Quelle mattina però era stata avvertita dell'arrivo al castello dei suoi 2 cugini, Ghin ed Henz. I 2 erano cresciuti per buona parte lontano, nella scuola accademica che ogni aristocratico seguiva sin da tenera età. Ora però, finalmente, prendevano possesso del castello. |
Arrivò la mia dama di compagnia, Petronilla, la quale mi avviso' dell'arrivo dei due cugini "Sai che non me li ricordo? Li avrò visti una o due volte da bambina, speriamo non accada nulla.. Ricordo mi erano antipatici.. Comunque ci divideremo questo maniero, mio zio mi ha dato una parte in eredità" rientrando per fare colazione.
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Isys si cambiò e scese in strada, dove vide alcune persone parlottare in modo fitto.
Erano Gwen ed Elv che avevano fermato 2 passanti, chiedendo loro della maledizione dei Dantorville. "Meglio lasciar perdere..." disse uno dei 2 passanti "... è una storia che porta malaugurio..." "Esatto..." annuì l'altro "... riguarda i Dantorville e se ci si fa gli affari propri non so corrono rischi..." |
Petronilla annuì ad Altea.
"I signori arriveranno a breve, madama..." disse la donna "... praticamente mancano al castello da sempre, essendo cresciuti lontano da qui." Altea cominciò a fare colazione, ma ad un tratto fu annunciato il curato Tommaso, confessore del defunto ultimo duca di Dantorville. |
Incontrammo due passanti e parlammo con loro.
Ma i due sembravano non voler aprire bocca riguardo la faccenda. "Dunque, voi credete alla leggenda? E cosa pensate del ritorno dei rampolli?" chiesi, nel solito tono professionale che usavo per le nostre indagini fra i cittadini. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi stavo gustando la colazione dopo quella nottata quando arrivò Don Tommaso "Prego, fatelo accomodare. Forse vuole aspettare i due rampolli".
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"Meglio se non fossero tornati mai..." disse uno dei passanti a Gwen "... per il bene di tutti."
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