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"Il barone vorrai dire." Disse Elv a Gwen, riconoscendo anche lui la donna del ritratto. "Questo è il castello di De Goth e si narra che sua moglie sia morta anni fa... mi sembra dunque ovvio che questa sia la moglie del barone..."
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Lo ascoltai.
"Infatti lei ha parlato di amante, non di marito, la prima volta che l'ho incontrata..." dissi. "Beh, in ogni caso, chi possiede questo laboratorio è molto legato a lei, questo è certo.." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Non si vedeva niente, ma si udivano invece delle voci.
La voce della servitrice del barone e di un uomo. Un uomo che non doveva certo essere il barone dato il tono con cui vi si rivolgeva. Parlavano di qualcuno da uccidere, ma chi? E chi era quell'uomo? Poi quella frase: "La lingua te la strapperò davvero". Il ragazzo muto che avevamo incontrato! Fissai Fessen in silenzio ma con aria d'intesa. Pensava quello che pensavo io? Forse non c'entrava nulla col nostro aureo, ma ora che ero lì volevo sapere che cosa stava succedendo. Così, continuai ad ascoltare. |
"Oltre al barone" disse Elv a Gwen "non vedo chi altri possa essere il proprietario di questo laboratorio..." perplesso.
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Sospirai scuotendo la testa.
"Non so, potrebbe... Anche se non capisco perché il barone dovrebbe nascondere un proprio laboratorio nel proprio palazzo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E' tutto dannatamente strano..." disse Elv fissando Gwen "... tutto strano..." guardandosi intorno "... diamo un'occhiata in giro... chissà che non si scopra qualcosa..."
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"Sì, vero..." annuendo.
Allora anche io mi misi a perlustrare il laboratorio in cerca di indizi che ci aiutassero a scoprire qualcosa in più sul misterioso proprietario di questo affascinante e piccolo spazio, nonché amato della defunta donna Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
I due cercarono fra tutta la roba presente in quel laboratorio e finalmente Gwen notò qualcosa.
Una scatolina di legno, con però un contenuto alquanto macabro. C'erano infatti conservati all'interno decine di occhi di vetro, di colori differenti, tutti chiari, dal grigio, al verde, all'azzurro, al celeste e persino al viola. |
Cercai e cercai, trovando infine una scatolina di legno.
La aprii e vi trovai dentro tantissimi occhi di vetro, dalle iridi di vari colori. "Naturalmente, cos'è una scultura senza gli occhi?" commentai, mostrando la scoperta ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Che meticolosa ricerca dei particolari..." disse Elv osservando gli occhi di vetro.
Allora si voltò a guardare meglio il ritratto. "Gli occhi della dama ritratta sono azzurri..." mormorò "... ho idea che ci sia dell'altro in giro..." a Gwen. |
Annuii ad Elv.
"Sì, hai perfettamente ragione. Cerchiamo altro" dissi e mi rimisi di nuovo alla ricerca. Era divertente tutto sommato, sebbene stessimo cercando riproduzioni molto fedeli del corpo umano, ma per due vampiri nulla era abbastanza impressionante, quindi procedetti senza indugio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Cercarono ancora.
A lungo nel laboratorio. Infine Gwen trovò un sacco, dentro cui c'erano diverse parrucche da donna. Erano di vario tipo, con colorazioni che andavano dal castano chiaro al biondo platino. |
Trovai poi anche delle parrucche, tutte sui toni del biondo o quasi.
"Ecco forse l'unico dettaglio che mancava..." dissi ad Elv, mostrandogliele. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi svegliai, sentivo odore di broccoli e risate provenienti da una stanza. Ma dove mi trovavo. Focalizzai la camera e soprattutto se fossi vestita o avessi addosso ancora il lenzuolo.
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Fessen guardò Destresya ed annuì.
I due allora continuarono ad ascoltare. La servitrice aveva un dono a dir poco rabbioso, mentre l'uomo che era con lei appariva intimidito e sottomesso. "Questo castello ha molti più segreti di quanto si pensi..." disse sottovoce il conte a Destresya. "Stanotte avrò la mia vendetta..." la servitrice all'uomo che era con lei dentro la stanza "... dopo anni finalmente avrò giustizia... tutto ciò grazie al mio signore Belzebù..." con tono sinistro. |
"Già, sembra anche in tema con la notte di Ognissanti ormai prossima..." disse sarcastico Elv a Gwen.
Poi lui si accorse di qualcosa. Una sorta di sarcofago in un angolo del laboratorio. |
Altra si svegliò in quel letto, in quella stanza modesta, con voci e rumori che giungevano dal piano inferiore.
Aveva i suoi abiti ancora addosso sotto le lenzuola. |
Scossi la testa con gli occhi in su.
Ricordai come in Irlanda festeggiavamo la sera del Sabba di Samhain, anche con la mia famiglia, i campi ricchi di zucche che impreziosivano di arancione lo scenario come delle gemme, insieme ai cibi a base di frutta secca e prodotti di stagione. Benché ci avessi sempre tenuto a mantenere le tradizioni, era certamente diverso lontano da casa e senza la mia famiglia. Seguii lo sguardo di Elv e notai una sorta di sarcofago semi nascosto in un angolo. Mi avvicinai. "Chissà se è pieno o vuoto..." con macabro sarcasmo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Spero vuoto, altrimenti sarebbe non un laboratorio, ma la camera delle torture." Disse divertito Elv a Gwen.
Allora si avvicinò per guardare meglio il sarcofago e la sua espressione mutò di colpo. "Gwen..." mormorò "... c'è qualcuno dentro..." http://i63.tinypic.com/2upyfrt.jpg |
Annuii con una smorfia.
Ma poi, la nostre espressione cambiò nel momento in cui notammo che c'era qualcuno dentro. Bene, adesso questa situazione era davvero strana. Davvero molto strana. "Aiutami ad aprirlo" ad Elv, avvicinandomi al sarcofago. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv annuì a Gwen ed insieme, con la loro forza di vampiri, aprirono quel sarcofago.
Dentro vi era una donna, la stessa incontrare sul crostone. Era come assorta, con gli occhi spalancati e l'espressione vaga. |
Aprimmo quel pesante sarcofago e dentro, con nostra somma sorpresa, c'era Layla.
Aveva un'aria assorta, vaga, trasognata, come fosse in trance. "Ma... Com'è possibile? Come può essere qui? Dovrebbe... Dovrebbe essere morta! Lei era un fantasma!" stupita ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltavo tutto nel più rigoroso silenzio.
La voce della donna era alterata, rabbiosa. Ero sempre più curiosa di scoprire che cosa ci fosse in quel castello. "Oh si..." anuii, pensierosa. La donna parlava di vendetta, e addirittura di Belzebù! "Questa poi!" quasi divertita da quella rivelazione "Di cosa parlerà?" pianissimo a Fessen. |
Avevo ancora gli abiti addosso e rimasi stupita visto ero nuda ad aspettare il barone. Comunque mi alzai e cercai di aprire la porta.
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Altra era stata rivestita e portata in quel luogo.
Da chi? Perché? Si alzò, raggiunse la porta per capire dove fosse. Si rese così conto di essere al primo piano di quella che sembrava essere una locanda, con al piano terra gente che mangiava e beveva. |
"A me non sembra affatto un fantasma..." disse Elv guardando Layla nel sarcofago "... piuttosto, pare che sia in una sorta di dormiveglia... quasi ipnotizzata..." rivolto a Gwen.
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"A me lei da l'idea di essere una sorta di strega..." disse sottovoce Fessen a Destresya "... non so, ho questa sensazione..."
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Uscii di nascosto dalla locanda.. Sicuramente mi aveva portato li quella megera.
Cercai di uscire dalla osteria... Il Barone.. Dovevo andare da lui. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Sì, potrebbe... Ma perché allora tutti affermano essere morta? C'è anche una leggenda, in questo luogo, che prevede che lei sia morta, non capisco come tutto ciò sia possibile..." sospirando.
"Di sicuro, chi lavora in questo laboratorio avrebbe molte cose da spiegare..." Scuotendo la testa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Per uscire dalla locanda bisognava per forza passare dal pianoterra davanti alla cucina.
Così facendo Altea fu vista dalla proprietaria. "Voi..." disse la donna "... dove andate?" |
"Strega o no, non può competere certo con i poteri del nostro padrone!" dissi a Fessen.
"Dici che dovremmo intervenire? Tra tutti e due la metteremmo certo fuori combattimento in un attimo, ora voglio sapere se c'è qualche legame con l'aureo!" pensierosa "Ricorda che non possiamo fallire!", sempre parlando pianissimo. |
"Vediamo se riusciamo a svegliarla..." disse Elv a Gwen.
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Guardai la donna.. "Sto uscendo.. Chi mi ha portato in questa locanda. Mi trovavo al castello del barone" cercando di stare calma per ora.
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"Non credo sia una mossa intelligente e piombare dentro come due uragani..." disse Fessen a Destresya "... occorre scoprire chi c'è davvero dietro a questa faccenda..."
Dall'interno la servitrice e l'uomo finirono di parlare ed allora uscirono. Fessen però fu rapido nel capirlo e si nascose con Destresya dietro una grossa colonna. |
"Vi ha portata un uomo muto." Disse la locandiera ad Altea. "Ha pagato la stanza ed è poi andato via. Vi ha lasciato questo biglietto." Consegnandoglielo.
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Annuii e mi avvicinai a lei.
"Milady" dolcemente, con un tocco leggero sulla sua spalla "Milady, mi sentite? Siete voi, siete Layla?" aggiunsi dopo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen cercò di svegliare Layla, ma quella sembrava come sotto l'effetto di un incantesimo.
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Scossi la testa.
Rimaneva in trance, non dava segni di volersi svegliare. "Non so in che strano stato si trovi, ma non si sveglia, come un sonno molto profondo ad occhi aperti... Ho idea che solo chi l'ha confinata lì possa svegliarla..." ipotizzai "Cosa facciamo?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Rimasi sbigottita e presi il biglietto dalle mani della donna, lo aprii avidamente per leggerlo.
Mi aveva portato lo stalliere.. E come mai. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
"Beh, almeno ora sappiamo che non è un fantasma..." disse Elv a Gwen "... ora è chiaro che dietro la storia del crostone vi è molto altro dietro..."
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