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Risi alla battuta di Erien. Nonostante avessi un gran peso nel cuore, mi sentivo stranamente felice stanno con quei due. Poi guardai il locandiere ed ordinai il piatto che più mi piaceva.
"Per me sformato di carne e verdure" dissi. "Voi che prendete?" guardando Erien. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Non riuscivo a spiegarmi tutto.
Non riuscivo a comprendere che cosa mi stesse succedendo, cosa fosse quel fuoco che mi divorava, che si alimentava di quei giochi nuovi e audaci. Ma ciò che più mi colpiva e incantava era il suo sguardo. Era meraviglioso guardarlo e vedere l'effetto che aveva sul suo sguardo quel gioco intenso e incredibilmente audace. Mi stupiva e affascinava allo stesso tempo, forse più dell'effetto che aveva su di me, sul mio corpo ardente e fremente. Allora, incantata, non riuscivo a smettere, mentre il mutare di quello sguardo creava un scoscendo di emozioni ormai incontrollabili. Poi quel sussurro, quasi sofferto. Il mio nome. Com'era bello sentire il mio nome sulle sue labbra, sentirlo sussurrato in quel tono così nuovo. Nessuno mai l'aveva pronunciato così. Nessuno mai l'avrebbe più pronunciato così. Allora liberai il suo dito per poter parlare. "Sì, Amore?" sussurrai con lo sguardo appannato dalla passione perso nell'azzurro intenso dei suoi occhi. |
"Si, hai ragione..." risposi a Ken "non sono tenuta a rendere conto a te di nulla..."
Guardai i tre uomini scendere sottocoperta uno dopo l'altro e poi fu il turno di Zora. "Si, cara..." le risposi "a dopo..." Quando fui sola con Hiss e i suoi compari, Goz mostrò subito le sue intenzioni. "Allora avevo ragione io!" Esclamai "Non aspetti altro che farci fuori per impadronirti della nave... avevo detto a Nasan di che pasta sei fatto..." Mi rivolsi poi a Hiss. "E tu che sottolinei che i miei amici sono armati... se non lo fossero stati avresti lasciato che questo caprone li uccidesse tutti?" Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Non dire sciocchezze...” disse Gillen sottovoce a Gwen “... è l'uomo che pensa a proteggere la donna.” Facendole l'occhiolino.
Il carretto così raggiunse quelle luci, che a quel punto svelarono la loro natura. Era proprio un villaggio, fatto di case e capanne, perlopiù di pietra e legno, irregolarmente orientate attorno ad uno spiazzo centrale che voleva svolgere funzione di piazza. L'abitato, semplice e dai tratti rustici, era ben protetto da alti e folti alberi frondosi che sviluppavano i propri rami in ogni direzione e circondato da palizzate simili a rozze staccionate di difesa. Poco dopo il carretto entrò nel villaggio. |
“Anche per me.” Disse Erien.
“Si, anche io prenderò lo sformato” fece Oltram “e poi in aggiunta una bella fetta di crostata. E naturalmente un buon vino della casa per innaffiare il tutto.” “Ottimo, signori.” Sorridendo il locandiere a Nyoko ed ai suoi due amici. Poco dopo il tutto fu portato e servito ai tre avveturieri. |
''Beh ma tu hai detto che sei l'unico che rischia perchè sei l'unico mortale...'' ridendo.
Dopo un po' il carretto arrivò in quello che si rivelò essere proprio un villaggio. Le case consistevano per lo più in abitazioni rustiche e capanne in pietra e legno e tutte circondavano una rudimentale piazza. ''Sembra non esserci nessuno in giro, speriamo almeno di trovare una locanda'' dissi, guardandomi attorno. |
Gli occhi azzurri di Icarius in quelli chiari di Clio.
Poi quelle parole di lei e lui allora che sfiorò ancora le labbra umide ed ardenti della ragazza con il dito. Poi, senza dire nulla, in un lieve e sensuale gesto, accarezzò lentamente il viso e poi il collo della bella guardiana, arrivando a lambire il suo petto fino alla generosa scollatura di quell'abito bianco ed audace. |
“Vi accompagnerò...” disse Taddeus a Dacey.
“Altezza, non è prudente che lasciate il palazzo senza scorta...” fece Eisa “... non siate imprudente, vi prego...” “Non temete, non correrò alcun rischio...” il principe. “Allora attendete che arrivi il comandante Kims...” preoccupata Eisa. “Non abbiamo tutto questo tempo...” fece Taddeus “... è già sera... andiamo, Dacey...” porgendole la mano. I due così lasciarono la sala e poco dopo anche il palazzo, ritrovandosi nelle strade cittadine. “Ditemi...” Taddeus a Dacey “... vostro padre aveva una qualche abitudine? Non so, andare a bere la sera in qualche osteria? O passeggiare in vie secondarie ed isolate? Cercate di rifletterci, è importante...” |
"Cavoli. Hai così fame, Oltram?" dissi scherzosa.
Ero contenta che fosse ancora vivo. Avrei voluto che ci fossero anche Herek ed Helenye in quel momento. Non li vedevo da molto tempo e li avevo persi senza aver potuto parlare di nulla. Mi calò un leggero velo di tristezza sul volto, finché non arrivò la cena. Sembrava così invitante, ma non mi sentì più in grado di poter mangiare. Strinsi i pugni. Dovevo essere forte. Non potevo farmi abbattere così. Avevo già lottato in passato contro quella tristezza, e l'avevo quasi vitinta, nonostante fosse più grande di questa. Finì il mio pasto, nonostante ció, però, il senso di vuoto permaneva dentro di me. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Quella carezza, così dolce eppure infuocata.
Quella mano che scese dal viso, al collo, fino ad accarezzare il mio seno. Restai estasiata da quel contatto, che ebbe il potere di infiammarmi ancora di più. Quanto potevo bruciare ancora? Sarebbe stato un infinito crescendo? Non lo sapevo, sapevo solo che volevo quella carezza, volevo sentire la sua mano che esplorava il mio corpo, e volevo scoprire il suo. Era una sensazione nuova e strana, ma bellissima. Così portai lentamente le mani dietro la nuca, senza lasciare mai il suo sguardo. Slacciai l'abito col cuore che scoppiava, lasciando che scivolasse dolcemente sì alla mia pelle. Tuttavia non lo guardai scivolare via, perché i miei occhi non riuscivano a lasciare i suoi. Volevo scorgervi ogni emozione e custodirla come la cosa più speciale che avessi. |
" Siete sicuro?" notando le giuste obiezioni di Eisa, non volevo certo che succedesse qualcosa anche a lui.
" Allora grazie Altezza, mi fa piacere il vostro aiuto" prendendo la sua mano e seguendolo fuori dal palazzo, per le strade. " Ecco..." cercai di riflettere bene, " al villaggio si, qualche volta passeggiava tra la campagna per stare a contatto con la natura ma qui...non vedo come potrebbe, anche prima quando vivevamo in città non era solito..." un pensiero mi interruppe. " Forse è andato a vedere la nostra vecchia casa...quella dove è morta mia madre..." dissi piano e voltando subito in quella direzione. " E se non è lì....francamente non saprei. Insomma è sera, molti posti in cui magari potrebbe andare come la biblioteca sono chiusi." Aggrottai la fronte, sperando vivamente di trovarlo lì dove pensavo anche se tornare a quell'indirizzo sarebbe stato un doloroso tuffo nel passato. " Non eravate obbligato ad accompagnarmi...Eisa ha ragione, per voi potrebbe essere pericoloso qui fuori" guardando il principe con un leggero sorriso, " ma avervi accanto mi rende molto più tranquilla e poi... Per un attimo posso fingere con me stessa che voi siate un uomo qualunque che semplicemente sta passeggiando con me...e dimenticare tutto il resto." |
Nelle abitazioni molte finestre erano illuminate e data la sera fresca, quasi fredda, alcuni comignoli già fumavano.
Nelle strade però, forse a causa della tarda ora, non si vedeva nessuno. “Si, cerchiamo una locanda per passare la notte...” disse Gillen a Gwen. “Ehi, guardate...” Daniel indicando un cartello sul ciglio della strada che così recitava: “Benvenuti al villaggio di Bastiana, dimora dei bastian contrari” |
I tre consumarono il loro pasto, ma Nyoko aveva dipinto sul volto la sua tristezza, tanto che Erien, sempre perspicace e sensibile, si accorse del turbamento della ragazza.
“Oltram...” disse all'amico “... prendi queste monete e paga la cena... inoltre fatti assegnare tre stanze per stanotte... io intanto farò due passi all'aria aperta... mi fai compagnia, Nyoko?” Fissandola. |
L'aria della sera era fresca, infatti le finestre mostravano le luci delle case e i comignoli fumavano, segno che gli abitanti erano già rincasati.
Ad un certo punto vedemmo un cartello. Sollevai le sopracciglia mentre leggevo. ''Ma che posto è?'' dissi, perplessa. |
Alzai lo sguardo come mi fossi svegliata da un incubo. Oltram andò a pagare mentre Erien mi invitava a fare due passi.
"Ecco... La caviglia non è del tutto a posto... Però si, volentieri..." dissi alzandomi dal mio posto. Zoppicai un po' ma mi misi subito dritta per poter camminare bene. Il dolore non si faceva sentire se poggiavo piano il piede a terra. Forse non si trattava di una frattura. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Icarius fissò Clio mentre portava lentamente le mani dietro la nuca, per poi sentire il cuore andare a mille ed il respiro quasi interrompersi quando si accorse che lei stava per slacciarsi il vestito.
Un attimo dopo quel velo scivolò via dalla pelle della ragazza, scoprendo i suoi seni bianchi e ben fatti. Lui allora, quasi incredulo per un istante, restò a guardare quella meravigliosa visione, poi con le dita raggiunse quel seno dalla forma perfetta, sfiorandolo piano, dolcemente, disegnando sensuali tratti sulla morbida pelle di lei, quasi come infiniti giochi di inebriante eccitazione. “Sei...” disse Icarius sospirando “... sei bellissima, Clio... la donna più bella che io abbia mai visto...” con i suoi occhi in quelli di lei. http://www.hotflick.net/flicks/2004_...Kruger_008.jpg |
“Ma io sono questo ora...” disse Taddeus a Dacey “... un uomo qualunque con una ragazza comune che insieme si trovano per strada nel cuore della sera...” fissandola “...su, andiamo verso la vostra vecchia casa, magari sarà lì vostro padre...” e mano nella mano si diressero là, arrivando poco dopo.
Videro così una vecchia casa ormai abbandonata in un vicoletto secondario. Cercarono anche qui, senza però riuscire a trovare Oberon. |
Il mio sguardo si illuminò nel vedere il suo, così intenso e stupito, come se guardasse qualcosa di incredibilmente prezioso.
Così mi sentivo in quel momento, preziosa, amata, desiderata. Poi quella carezza, così dolce ma così intensa, che mi procurò intensi brividi. Quelle parole, quello sguardo. Non mi ero mai sentita così felice come in quel momento. "E sono tua.." Sussurrai, avvicinandomi a lui per poi baciarlo dolcemente, ma con passione, stringendolo forte a me. |
" Altezza" piano affinché nessuno sentisse quell'appellativo, " non sarete mai un uomo qualunque... Non lo siete per me almeno, é inutile che lo neghi" mormorai quella piccola confessione accompagnata dal buio della sera.
Guidai il principe per le vie fino a dove un tempo sorgeva quella che chiamavo casa. Ma mio padre non c'era. " Forse....forse era qui ma ora se n'è andato..." non sapendo dove guardare dopo, quello era l'unico posto che mi veniva in mente. |
“Forse è uno scherzo...” disse Daniel.
“Allora questo villaggio è la dimora dei burloni...” fece Selia. “No, non credo sia uno scherzo...” Gillen, per poi guardare Gwen “... troviamo una locanda e cerchiamo di saperne di più...” Camminarono per la strada, fino a quando videro una locanda e vi entrarono. |
“Appoggiati a me...” disse Erien a Nyoko.
I due così uscirono nello spiazzo della locanda. La sera era fresca, quasi fredda, con un cielo scintillante di stelle e percorso dai bagliori che salivano dalla terra. “Sei stata triste tutta la sera...” mormorò lui “... so perchè, naturalmente... ma arrendersi ora, farsi vincere dalla tristezza sarebbe sciocco... dobbiamo continuare anche per loro...” |
In effetti pure io pensavo fosse uno scherzo, ma perchè scrivere una cosa simile?
Infatti Gillen sembrava pensarla come me. Camminammo per un po', finchè non trovammo una locanda ed entrammo. Appena entrai nel locale, fui invasa dal tepore confortante, che ristorava dopo l'aria fresca della serata. |
A quel contatto, con Clio che lo strinse forte e lo baciò, Icarius sentì ogni forma, ogni grazia del corpo di lei contro il suo.
Rispose allora con ardore e passione a quel bacio, facendo sue le accoglienti e generose labbra della ragazza. Un bacio infuocato e travolgente, in cui lui strinse forte fra le braccia il corpo della guardiana del Cuore di Giada. E quando trovò la forza di staccarsi un attimo da lei, cominciò a spogliarsi anche lui, restando infine completamente nudo davanti a Clio. “Amore, vieni...” disse prendendola per mano e portandola con lui sul letto. |
Mi aiutò a camminare e ne fui grata. Sorrisi appena. L'aria fuori era fresca, quasi fredda, ed io ebbi un brivido. Strinsi istintivamente Erien, per poterne sentire il calore. Poi quelle parole. Il mio viso si rabbuió e scossi la testa.
"Mi sorprendi. Non mi sono mai arresa alle sfide che mi presentava la vita. Non mi arrendo proprio adesso..." feci un attimo di silenzio poi ritrovai le parole. "è che già mi mancano... E il senso di colpa non mi lascia andare... Tuttavia ho intenzioni di vendicarli... Che tu lo voglia o no, io ucciderò quel mostro..." dissi stringendolo più forte. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Aprendo gli occhi lentamente vidi delle grandi nuvole color neve che mi stavano attorno. "Dove siamo?" Dissi mentre mi stropicciavo gli occhi ancora un po' assonnati.
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Lo cercarono ovunque.
In quella casa e nei paraggi, senza però trovarlo. “Dacey...” disse Taddeus “... Dacey, aspettate...” prendendola per mano “... abbiamo cercato ovunque... io... io credo che a questo punto servano i soldati... non allarmatevi, ma forse vostro padre è stato costretto ad allontanarsi... non dico di aver ragione, ma è una possibilità e a questo punto va presa seriamente in considerazione...” |
Quel bacio, così infuocato e intenso, quel bacio in cui strinsi forte a me Icarius, quasi temessi che potesse scomparire da un momento all'altro.
Poi si staccò da me, un distacco quasi doloroso. Lo guardai spogliarsi, mente il mio sguardo si illuminava percorrendo tutto il suo corpo Allora mi avvicinai, e lo accarezzai piano, dolcemente. Com'era bello, era quanto di più bello avessi mai visto. Sentivo il cuore scoppiare d'Amore. Quasi trasalii a quelle parole. Parole meravigliose e uniche. Presi la sua mano, e lo seguii. "Sì.." Dissi soltanto, seguendolo sul letto per poi stendermi accanto a lui, continuando ad accarezzarlo piano con lo sguardo pieno d'Amore. |
" Costretto? Significa che qualcuno lo ha obbligato non è così?" con un nodo alla gola per quella terribile ipotesi.
" Per favore torniamo a palazzo così da poter organizzare meglio le ricerche" facendomi forza e cercando di mantenere un certo autocontrollo. " Cercherò anche nello studio tra le sue cose...magari si è lasciato qualcosa dietro per farci capire dove è andato..." stringendo forte la mano del principe come fosse un'ancora di salvezza. " Non so che farei se non vi avessi accanto ora... " con un tiepido sorriso, prendendo a camminare nuovamente verso il palazzo . |
I tre entrarono nella locanda e videro molti tavoli liberi.
“Venite, sediamoci per mangiare...” disse Gillen, prendendo Gwen per mano. “Mi spiace, signori...” avvicinandosi una donna appena uscita dalla cucina “... stasera non abbiamo più posti liberi... sono tutti occupati...” “Ma se la maggior parte dei tavoli sono liberi!” Esclamò Selia. “Mi spiace...” la donna “... non abbiamo più posto...” |
“Sciocca...” disse Erien a Nyoko, vicinissimo al suo volto “... non voglio perdere anche te, capisci? Perchè farai la stessa loro fine se deciderai di combattere quel mostro...”
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I tavoli della locanda erano liberi e avevamo solo l'imbarazzo della scelta.
Infatti ne scegliemmo uno è Gillen mi prese per mano per sederci. Fummo però fermati da una donna, che ci disse che non c'erano più posti. Rimasi perplessa. Poi riflettei. "Secondo me quel cartello aveva ragione..."sussurrai a Gillen, anche con leggero sarcasmo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Ghirò aprì gli occhi ed in breve, nonostante gli occhi ancora assonnati, comprese di essere fra le nuvole.
“Stiamo volando...” disse Prince accanto a lei “... abbiamo molta fretta.” Erano tutti a bordo di uno strano veicolo, sorvolando le foreste sottostanti.http://3.bp.blogspot.com/_Qf6Y6Ar87J...600/Falcon.jpg |
Quelle carezze di Clio continuavano a lambire il corpo di Icarius, volendo scoprirne ogni tratto, ogni segreto.
E così fece anche lui, cominciano ad accarezzarla piano ed ovunque, facendole scoprire brividi e sensazioni sconosciute. I due, così, arrivarono a scoprirsi l'un l'altra, percorrendo con le mani ogni parte dei loro corpi che ardevano di desiderio. Icarius allora portò con le sue dolci ed ardite carezze Clio a svelare i segreti più belli ed ignoti della sua sessualità ancora acerba e per troppo tempo sopita, facendo vibrare il suo corpo come un meraviglioso strumento d'amore. |
Era tutto così nuovo e bellissimo.
Il suo corpo scottava quanto il mio, e quel gioco di scoperta e piacere era intenso appassionante. Mi piaceva sbirciare il suo sguardo e cogliervi l'effetto delle mie carezze. L'effetto delle sue su di me era sconvolgente, sorprendente, infuocato ed audace. Erano sensazioni nuove e uniche che arrivavano a uccidermi lentamente, facendomi contemporaneamente sentire incredibilmente viva. Forse non mi ero mai sentita così viva. Ardevo, ardevo sempre di più, la mente annebbiata da quella passione che era diventata il mondo intero. Nulla aveva più importanza in quel momento. Eppure non bastava, non bastava ancora. Allora lo strinsi a me, sentendo il contatto tra i nostri corpi bollenti, come bollente era il bacio che posai sulle sue labbra, e poi sul suo collo, sul suo petto, fino a scoprire il sapore del suo corpo, in un crescendo infinito di emozioni nuove e sconosciute. |
Lo guardai e a quelle parole spalancai gli occhi. Il suo volto vicino al mio... Sentì le guance arrossire e un calore dentro. Quel solito calore che provavo stando vicino a lui.
"Io... Io devo provarci... Erien..." posai una mano sul suo volto e lo accarezzai dolcemente. "Non mi perderai, Erien. Te lo prometto." Rimasi a fissarlo in quei profondi occhi viola. Quanto erano belli... "Anche perché non ho intenzione nemmeno io di perdere te..." dissi prendendomi di coraggio. Volevo che sapesse quanto ci tenessi a lui... E non come una cara amica di infanzia, ma come una donna in grado di amare un uomo. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
“Invece io sono qui...” disse Taddeus stringendo la mano di Dacey “... accanto a voi ad aiutarvi...” fissandola.
Tornarono così al palazzo reale, dove il principe convocò il comandante Kims, raccontandogli della misteriosa scomparsa di Oberon. “Altezza...” calmo il militare “... perdonatemi, ma ritengo inutile mobilitare i miei uomini per una cosa simile... sono certo che il prfessor Oberon si sia allontanato volontariamente e presto farà ritorno al palazzo... dopotutto non vi sono nemici in città che potessero ambire a rapire il professore...” |
Gli sfiorai dolcemente la guancia, grata.
Una volta a palazzo ancora una volta il comandante Kims era in disaccordo con il principe. " Non si è allontanato senza dire niente a nessuno. Non è da lui" cercai di spiegare al militare, dicendo anche che proprio prima che sparisse aveva fatto una scoperta di un qualche tipo. Ma l'uomo sembrava restare sulla sua idea. " Magari é come dite voi ma... Se domani mattina non sarà ancora tornato? Allora sarete convinto a far partire le ricerche?" |
“Voglio vederci chiaro...” disse seccato Gillen a Gwen, per poi avvicinarsi alla donna “... voi, ascoltate... qui ci sono tanti tavoli liberi e noi ne vogliamo uno per mangiare, chiaro?” Alterandosi.
“Che succede?” Arrivando il marito della donna dalla cucina. “I signori vogliono un tavolo...” la donna. “Benissimo...” fece l'uomo “... ce ne sono diversi, sceglietene dunque uno e sarete serviti, signori...” “E ciò che ho detto loro anche io.” Fece la donna. |
"Wow, stiamo volando, non ero mai riuscita ad arrivare a quest'altezza sugli gli alberi dei miei boschi. E' spettacolare, sembra quasi che le nuvole mi vengano ad abbracciare. Che bello ho sempre sognato di volare." Dissi tutta eccitata girandomi a volte verso Prince e a volte verso il cielo ricoperto di cotone.
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"Gillen, calmati..." dissi piano, con la mano sul suo braccio.
Poi arrivò il marito della donna. Appunto. "Bene, grazie" all'uomo, trattenendo a stento una risata. Quindi prendemmo posto ed io risi guardando Gillen, scuotendo la testa. "Toccherà anche a te proteggermi, ma non andrai lontano se continuerai a non ascoltarmi..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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