Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-03-2012 19.23.32

Il falco fissò Cavaliere25 senza dire nulla.
“Avanti, Alberico…” avvicinandosi ancora di più al falco Tieste “... su, parla… così ci guadagneremo un sontuoso e monumentale pasto caldo! Dai, Alberico…”
“Alberico?” Incuriosito il locandiere.
“Si, è il suo nome…” spiegò Tieste.
“Che nome stupido per un falco!” Esclamò il locandiere.

Guisgard 30-03-2012 19.27.55

Avid prese le erbe e la collana di Lilith.
Annuì alle parole della ragazza e corse dai suoi compagni.
Prima di andare però si era raccomandato alla ragazza di fare attenzione.
Rimasta allora sola con i tre viaggiatori, uno di questi disse a Lilith:
“Salite sul mio cavallo… così potremo incamminarci…”
Allora partirono.
I tre erano abbastanza silenziosi e non rivolsero alcuna parola alla giovane.
“L’imbrunire è alle porte…” rompendo finalmente il silenzio uno dei tre “… manca ancora molto alla chiesa di Santa Sofia?” Domandò a Lilith.

cavaliere25 30-03-2012 19.30.22

attento a ciò che dite signore dissi rivolgendomi al locandiere potreste anche offenderlo questo falco è intelligente meglio delle persone umane dissi vorrà dire che staremo qui per 3 giorni visto che qui non si smuove nulla e guardai tutti e 3

Lilith 30-03-2012 19.32.27

A quelle parole mi si formò un nodo alla gola. Ripensai a quelle misteriose parole: “Guidali oltre il sentiero che declina a Settentrione,dove la luce muore e sorgono ombre come illusione...” Dove la luce muore e sorgono ombre come illusione. pensai... Poi dissi:"No! Manca poco". Dovevo aspettare che il sole tramontasse per poter arrivare alla chiesa, era quello che voleva dirmi la voce, pensai.

Altea 30-03-2012 19.36.55

Fyellon acconsentì a farmi visitare quella città e ne fui davvero entusiasta, quando lo scultore si fermò e ci chiese se eravamo..innamorati..ovvero sentivamo dentro Amore per qualcuno.
Un attimo di silenzio..."Perchè ponete questa domanda ora? Ebbene no, messere, il mio cuore non batte per nessun cavaliere...posso essere innamorata della Natura, della Letteratura, delle Arti..ma niente di più..quindi penso che non potrei trovare posto nel vostro bassorilievo".

Talia 30-03-2012 19.48.53

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 45062)
“Questo posto…” mormorò “… è questo posto… e tu sei in balia di tutto questo… ti porto fuori, torniamo al palazzo…”
Ma le mani di lei stringevano con forza la sua camicia.
Lei era davvero presa da ciò che stava accadendo in quella fabbrica.
Totalmente.
“Tutto…” guardandosi intorno lui “… tutto ha preso a funzionare improvvisamente… forse c’è qualcuno… c’è nessuno?” Gridò il cavaliere. “Cosa sta succedendo?”

“Sshhh...” mormorai allora, portandogli due dita sulle labbra “Non c’è nessuno, Guisgard!”
Mossi appena la testa... ero tesa, ogni mio singolo senso era all’erta ed in ascolto...
“O almeno nessuno che possa risponderti!” soggiunsi più piano, quasi più parlando a me stessa che non a lui...
“Ma è curioso...” proseguii “Quella moneta... è come se quella moneta avesse acceso tutto... ed è accaduto proprio ora che siamo qui...”
Lentamente voltai le spalle a Guisgard e, prendendo la sua mano, feci qualche passo... era una strana sensazione: non potevo vedere, ovviamente, niente... ma era come se le immagini di quella visione scorressero di fronte ai miei occhi e sopperissero il senso mancante...
Mi avvicinai così al tavolo... ero certa che fosse quello su cui Andros aveva fatto rimbalzare la moneta... sollevai la mano libera e la feci scorrere sul legno ruvido, ma non trovai niente...
E poi, improvvisamente...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 45062)
Poi, all’improvviso, qualcuno apparve sulla porta della fabbrica.

Lo sentii arrivare... ne percepii con assoluta chiarezza la presenza, anche se non avrei saputo dire se si trattasse del nostro ospite o di qualcun altro...
Mi voltai di scatto verso la porta dunque e, stringendo di più la mano di Guisgard, sorrisi con aria serena... chiunque fosse, infatti, era chiaro che non stava trovando strano quanto noi ciò che stava avvenendo lì dentro, e dunque ci volevo parlare...
“Buongiorno...” iniziai a dire gentilmente, con l’aria più disinvolta che riuscii a sfoderare, facendo qualche passo in quella direzione “Meravigliosa manifattura! Tessuti più belli e più preziosi di questi non se ne trovano certo da nessuna parte!”

Daniel 31-03-2012 08.17.02

Mi alzai in piedi e mi andai dall'uomo dicendo:
<<Salve, sono Daniel cavaliere verde e Dominatore degli elementi piacere di conoscerla..>>
Guardai i ragazzi e poi dissi di nuovo:
<<Questi ragazzi mi hanno riferito che voi sapete qualcosa.. Potete parlarmene?>>
E mi sedetti lì vicino..

Guisgard 31-03-2012 15.09.26

“Conosco qualcosa?” Stupito il padre dei fanciulli a quelle parole di Daniel. “A proposito di cosa, cavaliere? Non comprendo le vostre parole...”
I tre fanciulli osservarono in silenzio quella scena.

Guisgard 31-03-2012 15.13.53

“Forse davvero mi credete stupido più di uccello” disse il locandiere a Cavaliere25 “se pensate di darmi a bere questa storia! Ora pagherete quanto pattuito... mi farete da sguatteri!”
“Perché non provi a chiedere a tua moglie di farti da sguattera!” Esclamò il falco. “Ma forse sei talmente brutto e stupido che neanche hai una moglie!”
“Come vi permettete!” Con rabbia il locandiere. “Chi fra voi ho osato dirmi questa cosa?” Fissando Cavaliere25 e Tieste. “Ditemelo o vi denuncerò ai soldati della regina!”

Guisgard 31-03-2012 15.25.14

I tre viaggiatori, seguendo le indicazioni di Lilith, proseguirono lungo il sentiero, che sembrava seguire l'alone del Sole morente.
Ad un tratto, davanti ai quattro, apparve una maestosa chiesa.
Era circondata da mura, nelle quali erano raccolte varie abitazioni.

“Di orazioni e penitenze segui la scia.
Eccola, maestosa e solenne, Santa Sofia.”

Sussurrò il vento a Lilith.

Guisgard 31-03-2012 15.31.08

“Allora” disse Fyellon al Maestro delle Imprese di Amore “potreste indicarci la strada per giungere in quella città?”
“Seguite il sentiero che corre verso Sud...” spiegò l'artista “... ma badate di lasciarlo mai... guardatevi dalla selva... alla fine vi ritroverete davanti alle mura di Sant'Agata di Gothia...”
“Grazie.” Sorridendo Fyellon. “Partiamo, milady?” Rivolgendosi poi ad Altea.

Guisgard 31-03-2012 15.39.39

Ma giunto in quel luogo, Parsifal si ritrovò davanti alcuni cavalieri pesantemente armati.
Erano 13 e lo fissavano con aria cattiva.
Alcuni di loro recavano palme nelle mani, altri invece dei Rosari.
“Tylesia sarà distrutta, ragazzo.” Disse uno di loro a Parsifal. “Prendi il tuo cavallo e mettiti in salvo... per il Giovedì Santo pianto, lamento e lutto pioveranno su quella città.”

Guisgard 31-03-2012 16.48.10

Guisgard fissò prima Talia, la cui sicurezza e tranquillità in quella situazione quasi lo sconcertarono, poi la misteriosa figura apparsa sulla soglia della fabbrica.
Istintivamente portò la mano sulla cintura, in cerca della spada che però non aveva con sé.
Era infatti rimasta nel palazzo.
La figura li fissava, avvolta dalla sfolgorante luce che invadeva l'ambiente.
E attorniata da quella intensa luminosità, quella figura sembrò come confondersi in quel bagliore.
Le sue fattezze erano in gran parte celate dalla luce in cui era immersa e come un'ombra, che si ritrae dal chiarore del giorno fino a svanire, appariva mutevole e indefinibile.
“Chi siete?” All'improvviso Guisgard. “Avanzate e annunciatevi!”
“Questi tessuti” disse la figura “sono destinati ad adornare e ad impreziosire la corte di Capomazda, per questo sono così belli.”
Ad un tratto, Guisgard e Talia udirono dei rumori alle loro spalle.
Il cavaliere si voltò e vide diverse persone che li fissavano in silenzio.
E ognuno era seduto al proprio posto di lavoro.
“Chi siete voi?” Turbato Guisgard. “Come siete entrati qui?”

Talia 31-03-2012 17.17.31

La tensione di Guisgard era palpabile... la sentivo, la percepivo con assoluta chiarezza.
Ma la figura non parve notarlo... parlò con calma e la sua voce giunse a noi quasi come un’eco proveniente da molto molto lontano...
“E’ vero!” risposi...
E poi quell’idea improvvisa mi colse... un’idea folle, ma che si impose alla mia mente con assoluta chiarezza... esitai un istante... strinsi la mano di Guisgard che ancora stava tenendo la mia... e poi decisi che tanto valeva tentare...
“E, certo, lo capiamo! Ma...” soggiunsi accennando appena al cavaliere al mio fianco “La richiesta di mio marito non è poi un grosso onere per voi, signore! Egli chiede solo la stoffa necessaria per confezionare un abito... ed io, che mai potrei desiderare qualcosa di diverso da lui, vi chiedo solo di accontentarlo! Non è molto, signore! Non trovate?”

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 45118)
Ad un tratto, Guisgard e Talia udirono dei rumori alle loro spalle.
Il cavaliere si voltò e vide diverse persone che li fissavano in silenzio.
E ognuno era seduto al proprio posto di lavoro.
“Chi siete voi?” Turbato Guisgard. “Come siete entrati qui?”

Quei rumori e poi la reazione di Guisgard... e capii che ora anche lui poteva vedere ciò che io avevo visto in quella visione...
E, mio malgrado, rabbrividii.

cavaliere25 31-03-2012 17.40.55

noi non abbiamo parlato provate a chiedere al falco e vedrete cosa vi risponderà dissi voi siete arrogante e presuntuoso continuai a dire e lo fissai al locandiere con uno sguardo di sfida

Guisgard 31-03-2012 18.15.59

“Son rientrato or ora dal palazzo dei Taddei...”
“Ebbene? L'avete visto? Lord Andros intendo...”
“Credo sia sul punto di perdere il senno...”
“Pazzia? Che dramma...”
“Si, davvero...”
“E' per via di quel suo sogno?”
“Forse... del resto è impossibile scovare le cause della follia...”

La figura finalmente si avvicinò e fuoriuscì da quell'alone luminoso che l'aveva avvolta fino a quel momento.
“Abbiamo qui le stoffe che avevate chiesto, milord...” mostrando i tessuti a Guisgard e a Talia “... guardate, toccatele pure, milady...”
“Sapevate del nostro arrivo?” Fissandolo Guisgard.
“Ma voi...” fissando Talia quell'uomo “... oh, perdonatemi, milady...” con un cenno allora chiamò a sé due delle ragazze ai telai.
“Chi vi ha detto di noi?” Domandò ancora Guisgard.
“Seguiteci, milady.” Disse una delle ragazze a Talia. “Ora vi faremo indossare alcune stoffe, così giudicherete insieme a vostro marito.” E chiesero alla ragazza di andare con loro.
“Chiedo scusa, milord...” disse l'uomo a Guisgard “... io non potevo sapere che la Granduchessa...” e indicò gli occhi.
“Insomma, cosa sta succedendo?” Guardandosi intorno Guisgard. “Cosa sta succedendo?”
Tutti lo guardarono.
“Milord...” fissandolo l'uomo.
“Dov'è il guardiano?” Sempre più turbato Guisgard.
Nessuno rispose.
Il cavaliere allora si guardò intorno, cercando con lo sguardo Talia.
“E' con le ragazze, milord...” cercando di tranquillizzarlo l'uomo “... starà provando le stoffe più belle... del resto deve presentarsi al popolo che accorrerà al Belvedere per vederla...”
“E' davvero incantevole, milord.” Fece una delle donne ai telai.
“Questa è casa vostra, mio signore...” continuò l'uomo “... per sempre...”
Un brivido attraversò la mente di Guisgard.

Guisgard 31-03-2012 18.25.34

“Davvero?” Fece il locandiere, fissando Cavaliere25. “Allora lo ripeterete davanti ai soldati!”
Ordinò poi al suo garzone di correre a chiamarli.
“E ora cosa facciamo?” Domandò Tieste a Cavaliere25.

elisabeth 31-03-2012 18.44.21

Parai ogni colpo....Reas era forte e la sua arte era pregiata......sorridevo pensando ad Isolde, lei sapeva bene come avevo imparato l'arte del combattere...eravamo cresciute insieme...ma lei era troppo dedita alla sua bellezza, civettuala da sempre....faceva voltare ogni fiore..io ero piu' dedita alle cose maschile, accorgendomi di essere diventata donna e che avrei dovuto mantenere un certo decoro....".....Vi racconto una cosa Reas....ho imparato nei boschi e il mio maestro ha piu' di cento anni....e' un vecchio signore con la barba bianchissima.......e devo dire che per tenere testa a voi e' stato un barvo maestro.....voi non credete ?...."......avevo i capelli attaccati alla fronte.....ma dopo tanto tempo m sentivo benissimo....il combattere aveva fatto si che scaricassi le miei tensioni......" Isolde '..non ricordate anche voi...il nostro vecchio maestro ?..".......

Altea 31-03-2012 19.15.00

Lo scultore ci indicò un sentiero verso il Meridione.."Bene, Fyellon sono pronta...ma mi raccomando non dobbiamo perderci come ha detto il nostro caro amico scultore..mi affido a Voi". E salutato l'artista prendemmo la strada per il sentiero indicato..ma notavo Fyellon era nervoso, raramente lo avevo visto felice.

cavaliere25 31-03-2012 20.55.06

tanto una notte al fresco non ci cambia la vita se questa persona non ci vuole credere non so cosa posso dire per fargli capire che non siamo stati noi a offenderlo e rimasi in attesa dei soldati poi guardai il falco e dissi poi con te facciamo i conti

Parsifal25 01-04-2012 12.15.16

Nel momento in cui mi ritrovaì nel luogo in cui mi ero svegliato.... innanzi a me parvero 13 cavalieri in arme, non avevano asce, scudi, spade etc. ma un rosario e delle palme.

Mi guardarono incattiviti e dissero di allontanarmi da quel luogo poicheè sarebbe andato distrutto. Rimasi impietrito: " Come? Andrà distrutto.....", in quesgli attimi, ripensaì al motivo del mio viaggio e al maestro Redentos che era partito per Tylesia alla ricerca del suo amore perduto.

Non poteva finire così..... lo scopo della ricerca, l'iniziazione, la scoperta del vero.... nulla, doveva scomparire.

Volgendomi verso i cavalieri dissi: "Ringrazio i lor signori.... ma non posso abbandonare tutto e tutti solo per la paura di perder la vita..... a cosa sarebbe valso il viaggio intrapreso e la mia caduta.... non scapperò.... ho bisogno di una via d'uscita dove posso trovarla. La lotta per la verità, il Cristo che si è sacrificato per noi nei giorni della sua Passione..... non diverranno un fiume di sangue e un terreno arso e arido carico di odio e distruzione. Sacrificherò me stesso per difendere la Sacra Croce e Nostro Signore Gesù Cristo.
Lasciatemi proseguire.

Lilith 01-04-2012 14.06.03

Dopo aver sentito quella voce fui inspiegabilmente rassicurata. Ce l'avevo fatta. Scesi dal cavallo ed ammirai la Chiesa; ne avevo viste poche durante la mia vita, ma ero certa che non potessero esistere chiese più belle di quella: era altissima ed imponente, ma riusciva in qualche modo ad avere una certa armonia con la natura che la circondava.
Mi domandai se Parsifal fosse guarito; mi rassicurai pensando che con il potere della mia collana ero riuscita a guarire già un paio di persone.
Guardai gli ultimi raggi di sole tra le foglie delle alte querce e mi chiesi dove avrei dormaito quella notte.
Guardai i pellegrini, in attesa che dicessero qualcosa.

Guisgard 02-04-2012 00.42.58

Reas sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“Beh, devo dire che il vostro maestro, da ciò che ho visto, deve essere davvero un uomo eccezionale.” Spostandole i capelli sudati dalla fronte. “Anzi, vi ha reso davvero una valchiria. Piuttosto, penso a colui che avrà la sfortuna di farvi arrabbiare.” Rise. “Ora andiamo a rinfrescarci. Vi va? Venite con noi, lady Isolde?”
“Temo di no, capitano.” Accennando un sorriso Isolde. “Sono certa che lady Elisabeth sarà una degna compagnia. Così potrà continuare a parlarvi del nostro maestro... che io rammento benissimo...” fissando Elisabeth.
E si allontanò.
Reas allora condusse Elisabeth ad una delle fontane del parco, dove si lavò il viso sudato e si aprì la camicia.
In quel momento Elisabeth vide una cicatrice che il capitano aveva sul fianco.

Guisgard 02-04-2012 00.48.49

In quel momento arrivarono i soldati.
“Cosa succede qui?” Domandò il capo di quelli.
“Costoro” disse il locandiere “mi hanno insultato. Arrestateli.”
“E' vero?” chiese il capo dei soldati a Cavaliere25.

Guisgard 02-04-2012 00.55.06

“Tylesia sarà distrutta” disse uno dei 13 cavalieri a Parsifal “e con essa tutti coloro che si troveranno nella sue mura. Salvati, finché sei in tempo... distruggeremo la città e raccoglieremo il suo più grande tesoro...”
Allora nell'aria echeggiò un grido simile ad un inclemente lamento.

In quel momento Parsifal riprese finalmente i sensi.
“Eccolo, riprende conoscenza...” mormorò Redentos “... le erbe di Lilith hanno fatto subito effetto.”
Avid e Jovinus annuirono.
“Stai bene, ragazzo?” Domandò Redentos a Parsifal.

Parsifal25 02-04-2012 01.02.50

"La città non verrà distrutta..... lo giuro sulla mia anima....", in tal modo terminaì la conversazione e proseguì innanzi....

Queste furono le mie ultime parole..... detto ciò ripresi conoscenza.

Ritrovaì Avid, Jovinus e Redentos...... sembrava che non li vedessi da un'eternità.

"Maestro.... amici miei..... finalmente sono tornato..... è stato un travaglio tremendo, ma sono di nuovo con voi". Non mi sentivo stanco, ma rinvigorito anche Belfagor riprese la sua aria sbarazzina. Infatti, senza alcuna difficoltà mi misi in piedi.

"Lilith.... dove è andata Lilith.... è apparsa nei miei sogni, mi indicava la direzione di una chiesa....... Santa Sofia..... se non devo aver battuto troppo la testa. Maestro, Avid dove è andata?"

Guisgard 02-04-2012 01.07.25

Salutato il Maestro delle Imprese di Amore, Altea e Fyellon presero il sentiero verso la città di Sant'Agata di Gothia.
Attraversarono così parte della grande selva che avvolgeva quelle terre e per buona parte del cammino Fyellon apparve silenzioso.
Ad un tratto giunsero davanti ad una chiesa diroccata.
“Una chiesa proprio nel bel mezzo di questa selva...” mormorò il cavaliere “... credo sia sconsacrata...”
Allora, avvicinandosi alla porta dell'edificio, Fyellon notò una lapide su cui erano impresse queste parole:

“Mi chiamate Maestro e non Mi seguite...

Mi chiamate Misericordia e non confidate nel Mio perdono...
Mi chiamate Provvidenza e non vi abbandonate a Me...
Mi chiamate Onnipotente e non confidate in Me...
Mi chiamate Onnipresente e non Mi cercate...
Mi chiamate Onnisciente e non Mi interrogate...
Non meravigliatevi se un dì non vi riconoscerò...”

Guisgard 02-04-2012 01.16.48

“Lilith” disse Avid fissando Parsifal “si trova con alcuni viaggiatori. Hanno chiesto informazione circa l'ubicazione di una chiesa...”
“Attenderemo qui il suo ritorno.” Fece Redentos. “Si era unita a noi e non sarebbe giusto abbandonarla così. Che tipi erano quei viaggiatori?” Chiese al nano.
“Indossavano lunghi mantelli” rispose Avid “e i loro capi erano celati da cappucci.”

Guisgard 02-04-2012 01.33.22

La chiesa era bellissima e Lilith restò incantata nel vederla.
Era monumentale nelle forme e solenne nell'architettura, con statue di pietra che adornavano una lunga serie di nicchie che correvano lungo le mura esterne.
Un alto campanile si ergeva dalla costruzione e una croce dominava dalla facciata principale.
I tre viaggiatori allora scesero dai loro cavalli ed entrarono nella chiesa, facendo cenno a Lilith di seguirli.
L'interno era ancora più straordinario, in un trionfo di marmo, pietre policrome, ornamenti alveolati e mosaici dorati.
I tre si segnarono con l'Acqua Benedetta e si inginocchiarono per pregare.
Ad un tratto apparve un vecchio monaco.
“Oh, miei signori...” nel vederli “... non vi attendevo così presto...”
“Il tempo è giunto...” disse uno dei tre viaggiatori “... tutto sarà compiuto.”
“Ma forse” fece il monaco “non tutti meritano tale fine in quella città... e se vi sono degli innocenti?”
“Non ve ne sono.”
“E se...”
“Non spetta a noi giudicare.” Lo interruppe il viaggiatore. “Il Giudizio è stato già dato... noi siamo qui per metterlo in atto.”
“E cosa accadrà?” Domandò il monaco.
“Distruggeremo la città” rispose il viaggiatore “e uccideremo tutti i rei... per poi raccogliere il Tesoro e condurlo via... quegli uomini hanno dimostrato di non esserne degni.”

Parsifal25 02-04-2012 02.28.54

Tutto ciò mi sconvolse...... erano le stesse identiche figure in arme che avevo incontrato nel mio viaggio interiore..... solo che erano tre e non tredici.....

"Che simboleggi.....un legame mistico il numero tre?" dissi tra me

"Maestro Redentos, Avid, fratello Jovinius..... partiamo all'istante..... quegli uomini il giorno del Giovedì Santo attaccheranno la città di Tylesia..... stanno cercando di recuperare un oggetto sacro.... e chiunque si metterà sulla loro strada perirà....."

La mia anima, il coraggio e la difesa dei giorni del Cristo durante la Passione, erano divenuti la priorità. Bisognava raggiungere quella chiesa.... ripensaì a Lilith e dissi tra me:

"Devo aiutarla", nell'attimo in cui sellaì Belfagor e balzai in groppa vidi un'altra collana che ricopriva la mia armatura. La guardaì meravigliato e dissi:

"Maestro...... che oggetto é? Perchè e sul mio collo....."

Talia 02-04-2012 08.50.12

La tensione di Guisgard, poi quelle voci... faticavo a comprendere la strana reazione che tutto ciò stava avendo su di me... non ero spaventata: sarebbe stato assolutamente normale essere spaventati, e perfino sconvolti... ma io non lo ero. No... sentivo la loro sofferenza, invece... sentivo un crescente e doloroso senso di non completezza... sentivo confusione e smarrimento...
Poi...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 45126)
“Seguiteci, milady.” Disse una delle ragazze a Talia. “Ora vi faremo indossare alcune stoffe, così giudicherete insieme a vostro marito.” E chiesero alla ragazza di andare con loro.

Esitai... avvertii il tocco delle loro mani sul mio braccio e fu come una alito di vento gelido... esitai solo per un istante... ma dovevo andare, sentivo che dovevo andare con loro...
Lasciai quindi scivolare lentamente la mano di Guisgard dalla mia per seguire quel gelido vento... facemmo qualche passo tra i telai, poi una di loro mi invitò a varcare una porta e la sentii richiuderla alle mie spalle...
Potevo sentire la voce di Guisgard dall’altra parte del battente, parlava con l’uomo della fabbrica... ed era sempre più teso.
Vicino a me, avvertivo le donne muoversi e sentivo il tocco delle stoffe che mi sfioravano, come una fresca brezza... una, poi un’altra...
Inspirai... tutto nei loro movimenti, in quei rumori, aveva un che di cadenzato, di ritmico, di ripetitivo... come un’infinita danza incessante... e mi trovai a chiedermi da quanto tempo andava avanti quella danza. E mi trovai a chiedermi se mai sarebbe terminata.
“Ditemi... vi piace vivere qui?” domandai ad un tratto, spinta dall’istinto di capire “Siete felici di ciò che fate?”

cavaliere25 02-04-2012 10.29.28

non abbiamo insultato nessuno abbiamo detto che questo falco parla e non vuole crederci non ci permetteremmo mai noi di offendere qualcuno senza un motivo vorremmo mangiare qualcosa e riposarci dal lungo viaggio dissi e rimasi in attesa che il capo dei soldati disse qualcosa

Altea 02-04-2012 12.57.03

Camminammo molto e in silenzio, non capivo l'inquietudine di Fyellon...ma non volevo chiedere nulla, d'altronde non sapevo nulla di lui..tranne di quel racconto su suo padre che mi narrò nel parco del Palazzo e di un fratello che lo uccise, tradendo pure la sua fiducia.
Ad un tratto giungemmo davanti a un chiesa, Fyellon era stupito, e scese da cavallo giungendo vicino una lapide e lo raggiunsi, sopra vi era scritto:

"“Mi chiamate Maestro e non Mi seguite...
Mi chiamate Misericordia e non confidate nel Mio perdono...
Mi chiamate Provvidenza e non vi abbandonate a Me...
Mi chiamate Onnipotente e non confidate in Me...
Mi chiamate Onnipresente e non Mi cercate...
Mi chiamate Onnisciente e non Mi interrogate...
Non meravigliatevi se un dì non vi riconoscerò...”

Riflettei..."Fyellon, il Signore ha ragione, quante volte lo cerchiamo solo nel momento di necessità, nella sofferenza, dimenticandoci ogni giorno che lui vive vicino a noi...vedete quell' albero? anche quello può essere Dio perchè sua Creatura. Non dite più che non credete nella Bontà Divina...ricordatevi di queste parole."
Osservai la chiesetta, era sconsacrata, non c'era la croce...guardai Fyellon, mi feci il segno della croce prima di entrare...e ad un tratto mi avvolse il buio...iniziai a sentire voci, urla, pianti...che stava succedendo? "Fyellon" urlavo "dove sei"...cercavo l'uscita ma ero entrata in un luogo tutto buio, come era possibile mentre fuori il sole splendeva...l'uscita, non la trovavo più. Mi sedetti col cuore che mi batteva all'impazzata e davanti a me mi si presentò un' aura e poi un vecchio cavaliere che mi fissava, sembrava uomo di grande maestria e virtù..."chi siete voi?" domandai.

Lilith 02-04-2012 15.04.49

Mi chiesi come quei pellegrini potessero parlare di argomenti simili davanti ad una sconosciuta. Volevano distruggere una città! E, da quello che avevo capito, lo facevano solo per un tesoro. Non avrei potuto accettarlo. Sentii il cuore che batteva forte e le mani che tremavano. Mi sembrò che il mondo stesse girando più lentamente rispetto ai miei pensieri. Corsi via dalla chiesa, uscendo dalla grande porta; non potevo scappare a piedi, mi avrebbero raggiunto subito. Slegai tutti i cavalli per farli scappare in modo che non mi potessero raggiungere, poi saltai in groppa ad una giumenta. Avevo già cavalcato un paio di volte, non era difficile; la giumenta partì subito al galoppo ed io imboccai il sentiero. Guardai dietro di me i cavalli imbizzarriti e gli uomini che cercavano in tutti i modi di calmarli. Mentre cavalcavo, mi chiesi perchè quella voce non mi avesse avvertito della pericolosità di quegli uomini... ora ero ancora più intenzionata a capire a chi appartenesse la voce e che incantesimo usasse; ma prima dovevo pensare a raggiungere Redentos e gli altri cavalieri.
Mi resi conto che ormai era scesa la notte. Tra poco tempo non sarei riuscita a vedere più niente ed avevo paura che tra i boschi si aggirasse qualche malintenzionato. Scesi dalla giumenta se proseguii a piedi per qualche metro, poi mi fermai, in attesa che accadesse qualcosa, qualcosa che nemmeno io riuscivo ad intuire.

elisabeth 02-04-2012 15.59.20

Sentii le sue dita sulla mia fronte......mi spostavano una ciocca di capelli, una strana sensazione ricordi di un tempo lontano....." Certo... che vengo con voi...l'acqua fresca rinvigorira' i nostri stanche muscoli......per quanto riguarda l'arte del combattere e la mia rabbia...ho dovuto esercitare anche quella....una spada in mano e un'animo impulsivo ed irrabondo...non si sposano bene........".....E cosi' avviandoci alla fontana ricambiai con un sorriso sornione quello di Isolde.......c'era in quel parco una mistura di odori che faceva perdere la testa......sio a quando arrivati ad una fontana.....non immergemmo le nostre braccia.....lui comincio'...a lavarsi il volto...sino a quando la sua camicia non si apri'..ed una lunga ferita si mostro' ai miei occhi......tolsi le braccia dall'acqua e per istinto vi posi una mano...solo un tocco ..soo un istante....."......e' come se vi facesse ancora male "...

Guisgard 02-04-2012 16.06.20

XV Quadro: La Guerra dei due Gigli e la Misericordia della Luce

"Ora basta; fate indietreggiare le vostre genti: presto giungerà la Gioia che, a quanto credo, vi darà dolore."

("Chretien de Troyes, Erec e Enide")




Guisgard fissava quell'uomo e poi le donne al lavoro sui telai.
Vi erano anche alcuni operai che portavano nella fabbrica stoffe, brocche colme d'acqua e sacchi di carbone.
Dei ragazzini poi, come per loro fosse un gioco, si divertivano a far girare le ruote degli argani e ad alimentare il fuoco delle caldaie gettandovi dentro ramoscelli secchi.
“Cosa sta succedendo qui?” Sempre più agitato Guisgard. “Chi siete voi? Dove avete portato...”
“Milord, vi prego...” interrompendolo l'uomo “... perchè siete cosi agitato? Qualcosa vi ha indisposto?”
Guisgard allora afferrò l'uomo per il bavero, come a volerlo strattonare.
A quella scena tutti smisero il proprio lavoro e fissarono il cavaliere.
“Non è il caso, mio signore...” restando calmo l'uomo e prendendo la mano di Guisgard affinché lasciasse il suo bavero “... non è il caso...”
Il tocco di quella mano era gelido e leggero, come un soffio di vento.
E Guisgard provò un profondo senso di smarrimento.
L'uomo si voltò verso gli operai e sorridendo, con un cenno del capo, invitò tutti loro a riprendere il proprio lavoro.
Nel frattempo, nel vestibolo laterale, Talia era con quelle ragazze.
“Non saprei, milady...” rispose candidamente una di quelle “... viviamo qui da sempre e per sempre sarà la nostra casa... abbiamo atteso tanto il ritorno di voi e di vostro marito, affinché, come promise lui prima di partire per Sygma, mantenesse la promessa fatta ai nostri padri...”
“Si, la promessa” intervenne un'altra di quelle “di trovare un marito per ciascuna di noi.”
Le ragazze allora, con infinita grazia e delicatezza, aiutarono Talia a spogliarsi.
E una volta nuda, adagiarono sul suo bellissimo corpo quelle stoffe, intrecciandole e tessendole con fili d'oro, fasce dai colori meravigliosi e pendagli dai riflessi e i bagliori quasi crepuscolari.
“Siete pronta, milady...” sorridendo una di quelle ragazze “... e siete bella come in quel giorno... rammentate la cerimonia, vero? Le nozze celebrate nella Cappella del Belvedere e poi la festa nel feudo di Felchyus, nel suo monumentale maniero ducale... andiamo, vostro marito sarà impaziente di rivedervi...”
E la condussero di nuovo nella sala dei telai, dove la stava attendendo Guisgard.
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Guisgard 02-04-2012 16.09.34

Redentos fissò Parsifal.
“Cosa accade, ragazzo?” Inquieto il cavaliere. “Cosa hai visto in sogno? Chi devi aiutare?”
“Quella collana è stata Lilith a volerla al tuo collo.” Disse Avid il nano.
“Raccontaci tutto, ragazzo.” Lo esortò Redentos. “Dall'inizio.”

Guisgard 02-04-2012 16.41.52

Altea era avvolta nella cupa atmosfera di quella chiesa.
Ad un tratto un alone e poi quella figura.
I suoi tratti erano austeri e lo sguardo solenne.
Fissò Altea e quando fu sul punto di parlare, la luce del giorno invase l’interno della chiesa.
Fyellon aveva sradicato la porta, squarciando così la cupa oscurità di quel luogo.
“Perché non mi avete atteso?” Domandò ad Altea. “Meglio essere prudenti…” si guardò intorno e notò qualcosa.
Era verso l’abside e la luce in quel punto non riusciva a tagliare le maglie delle tenebre.
Fyellon allora avvolse un lembo del suo mantello attorno ad un palo di legno spezzato e ne fece una torcia.
Illuminò così l’abside e in quel momento apparve loro un’immagine inquietante: dalla semivolta pendeva una grossa Croce capovolta.

Altea 02-04-2012 16.54.38

Quel cavaliere mi fissava...era fiero di sè..e nel buio di quella chiesa si avvicinava piano a me, stava per proferire parola, mentre io ero a terra, spaventata...potevo sentire l'eco del mio cuore in quella chiesa...quando a un tratto ci fu..Luce...e tutto svanì.
Guardai verso il punto da cui proveniva la luce e vidi Fyellon, che aveva aperto la porta con forza, mi diressi correndo verso di lui..."La porta..ma non era chiusa quando entrai, che è successo?"
Fyellon costruì una torcia rudimentale col suo mantello e piano ci dirigemmo verso l'abside della chiesa...e..rimasi a bocca aperta..la Croce di Nostro Signore era capovolta..."Fyellon dobbiamo uscire da qui, questo non è luogo sacro, questo è Anticristo, ci sono presenze malvage...e infatti vidi un cavaliere qui nel buio prima che voi entraste".

Guisgard 02-04-2012 16.57.23

Lilith era fuggita.
Era fuggita nella selva, lontano dalla chiesa di Santa Sofia e dai quei misteriosi viaggiatori.
Aveva cercato riparo nel ventre della selva, dove a stento giungeva la luce del meriggio ormai prossimo all’imbrunire.
Ad un tratto però la ragazza udì dei passi.
Un attimo dopo, dalla fitta vegetazione, emersero i tre viaggiatori.
“Non si abbandona così una chiesa…” disse uno di loro “… e nella selva potresti perderti… tra un po’ sarà buio e nell’oscurità si nasconde il peccato…”


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