Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 16-09-2018 00.19.52

"Mah, che gente strana si incontra..." disse Elv a Gwen rimasti soli "... beh, dopotutto sono stati gentili, liberandoci da una bella noia con quei poliziotti... vuol dire faremo la nostra buona azione quotidiana..." ridendo "... ma gli faremo capire che poi ognuno per conto proprio... sono anziani e se diamo loro confidenza poi finiremo per non toglierceli più di torno."

Altea 16-09-2018 00.23.37

Alle sue ultime parole trasalii..cosa nascondeva la tormentata storia d' amore tra il Barone de Goth e Lady Layla.
Mi tolsi il velo e lo poggiai su una panca "Non sono nemmeno meritevole di quel velo barone" guardandolo mentre la fresca brezza muovevano leggermente i biondi capelli "Sono vedova di due mariti, entrambi morti allo stesso modo..durante un duello con un contendente...io...non pensavo andasse a finire così, in verità nemmeno amavo i miei mariti, ero infelice ma nonostante tutto non ho trovato l' amore nemmeno in altri uomini...non sono diversa dalle altre donne, forse indegna di questi versi e la vostra stima" guardando il corvo.
Frugai nella borsa e presi la rosa blu.."Ho preso un pensiero per voi...questa rosa blu..è rara e il fioraio mi ha detto era la più costosa che possedesse..la rosa blu mi hanno detto rappresenta il mistero" fissandolo e porgendola...si sarebbe aperto, avrebbe capito sapevo vi erano dei misteri?

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Lady Gwen 16-09-2018 00.24.05

"Non è strana... È... Folle!" scuotendo la testa sconvolta.
"Sì, sembra facile... Ho idea che non sarà così semplice, anzi, se il marito è come lei, sarà praticamente impossibile..." affondando le mani nei capelli.
Poi mi avvicinai a lui e presi le sue mani nelle mie, sorridendo.
"Hai ancora voglia di fare quella passeggiata?" gli chiesi.

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Guisgard 16-09-2018 00.39.56

De Goth guardò la rosa e la prese dalla mano di Altea.
“Madama...” disse annusando la rosa “... non conosco bene le donne, poiché in vita mia ne ho amata una soltanto... ma conosco bene l'arte, soprattutto la poesia... e chi legge e vive la poesia come fate voi non può avere indegnità o onta nel cuore... non siete colpevole per non avere amato... nessuno può esserlo... è l'amore che ci sceglie, non il contrario...” guardandola negli occhi “... ditemi... non amavate i vostri mariti... vi maltrattavano? Erano soliti gridare, trascurarvi? Sfruttarvi? Magari tenevano più alle loro famiglie che a voi? Perdevano tempo e denaro nel gioco?”
Mentre il corvo era sempre immobile sulla ringhiera.

Guisgard 16-09-2018 00.40.12

“Certo, preparati...” disse Elv sorridendo a Gwen “... la notte è ancora lunga... ed aspetta solo noi...” accarezzandole le labbra con un dito.

Guisgard 16-09-2018 00.40.34

Destresya camminava davanti al conte, tutta nuda e con il rumore dei suoi tacchi che echeggiavano sui ciottoli del vialetto tra il giardino e l'androne del palazzo.
Era completamente nuda, fatta appunto eccezione per le scarpe alte, con le gambe lunghe e bianche che si muovevano con passo deciso, le natiche sode che sollecitate parevano strusciare l'una contro l'altra, invitando Fessen che la seguiva un passo dietro ad immaginare scene ed immagini ben oltre ogni decenza conosciuta.
Di tanto intanto quella novella Agrippina rallentava appositamente e faceva si che il bel conte si ritrovasse contro i suoi glutei e facendole percepire quanto i suoi pantaloni contenessero a stento la poderosa voglia che il nobile uomo aveva di penetrarla.
Un attimo prima di entrare con lei in casa, Fessen colse un fiore da uno dei cespugli.
“L'acacia nel linguaggio segreto dei fiori” disse sfiorandole la piega fra le natiche con quei petali “simboleggia l'amore segreto. E' il più magico e misterioso dei sentimenti, poiché richiama la notte e tutti i suoi segreti. Esso conosce la menzogna e l'inganno, i sotterfugi ed il tradimento. E' il fiore che rende ogni arte ed espediente alla mercé di amore, perchè né morale e né giudizio teme chi ama davvero. E' poi il fiore dei grandi amanti adulteri, quali Paride ed Elena, Lancillotto e Ginevra, Tristano ed Isotta, Paolo e Francesca... e perciò tale fiore è così caro ad amore...” adagiandolo fra i lunghi e biondi capelli di Destresya “... con questo fiore, per stanotte, termina ogni romanticismo... poiché a breve non sarete più dea, né regina e neppure donna... ma solo una splendida cavalla da domare e galoppare fino all'arrivo dell'aurora, che metterà fine all'incantesimo...” con tono basso e caldo.
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Lady Gwen 16-09-2018 00.44.40

Sorrisi divertita.
"È molto invitante, questa cosa..." dissi piano.
Poi andai a prepararmi.
Indossai un elegante abito nero alla moda del momento, stretto fino alla vita e poi a svasate dai fianchi in giù.
"Pronta" sorrisi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...792bd2b95e.jpg

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Altea 16-09-2018 00.48.17

Prese la mano dalla mia mano e le sue parole furono un sollievo, visto per mio nonno e la famiglia di Gerard era un segreto da nascondere.
"Affatto milord...i miei due mariti mi amavano alla follia, mi riempivano di regali, attenzioni, mi cantavano serenate. Ero una donna troppo fortunata, eppure non li amavo, non ho amato nessun uomo e questo preoccupava la mia famiglia, volevo l' indipendenza ma sapevo che destino mi sarebbe toccato...il convento.." sorridendo appena "E voi vi siete innamorato di Lady Layla a prima vista?"

Guisgard 16-09-2018 01.11.30

Gwen ed Elv uscirono in strada.
Era una notte calma, silenziosa e dalle ombre misteriose.
Le luci della città parevano cangianti, miste com'erano alla vaga foschia che lambiva le guglie, le torri ed i palazzi più alti.
Qualche passante, nonostante l'ora, era ancora in strada ma in gran parte i vicoletti erano deserti.
“Andiamo a passeggiare sul crostone...” Elv prendendo Gwen per mano.

Guisgard 16-09-2018 01.12.51

Il barone guardò Altea negli occhi.
“La vidi per la prima volta una mattina d'Autunno...” disse ricordando di Layla “... ero con degli amici... la vidi... stava seduta sul parapetto di un ponte... il sole le inondava i capelli biondi... e lei ci giocava intrecciando le dita fra le ciocche... si voltò, non so perchè... in quel momento capii cosa provò Tristano quando il primo sguardo chiaro di Isotta si posò su di lui...”


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