Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 15-01-2017 03.00.23

Alla fine, sebbene poco convinta, la badante ritornò in casa, lasciando Nyoko e Pavel di nuovo soli sotto quell'albero.

Guisgard 15-01-2017 03.05.18

Gwen cercò di ascoltare cosa dicessero le due serve pettegole.
Le due parlottavano e ridacchiavano, dicendo che il padrone aveva fatto una certa scommessa con i suoi compagni circa l'arrivo al palazzo di Gwen.
Ma poi andarono via, senza che lei potesse ascoltare il resto.
Poco dopo arrivò Elv nel corridoio.

Nyoko 15-01-2017 03.09.45

Finalmente la badante ci lasciò soli ed io potei svelare i miei pensieri. "Ecco vedi... Pensavo a tante cose. Pensavo a me che ballavo a piedi nudi su questo prato. Che mi arrampicavo sugli alberi... Pensavo a quello che non posso più vedere... I colori di gennaio... I cambiamenti avvenuti in questo inverno... I tuoi occhi... Si... Di che colore sono i tuoi occhi?" chiesi un po' timidamente ma terribilmente curiosa.

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Clio 15-01-2017 03.09.58

Le avventure di Tafferouille
 
Isolde si era addormentata, ma
Io no, continuavo a guardare il soffitto.
Sospiravo, guardavo fuori dalla finestra e poi sospiravo ancora.
Dopo un po' decisi che non sarei riuscita a prendere sonno e mi alzai, cercando di non svegliare la matrona.
Dopotutto il giorno dopo avremmo lasciato quel posto che mi affascinava così tanto, dunque potevo approfittarne per una passeggiata mentre tutto dormivano.
Così uscii silenziosamente nel corridoio.

Lady Gwen 15-01-2017 03.11.43

Ah, bene.
Non voleva che mi vedessero, ma si era divertito ugualmente a parlarne.
Beh, mi sarei comportata di conseguenza.
Una scommessa... Era questo ciò che ero?
Una scommessa?
Fin'ora non avevo saputo come definirmi, se una serva, un'ospite, o semplicemente quello che ero veramente, una prigioniera.
Ma questo non riuscivo a sopportarlo.
Sentii qualcuno arrivare nel corridoio, probabilmente era lui.
Ero curiosa di vedere cosa avrebbe detto o fatto, a questo punto.

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Guisgard 15-01-2017 03.14.00

Pavel sorrise.
“I miei occhi sono chiari.” Disse. “Quanto al cielo di oggi... è di un azzurro chiaro, velato da nuvole... è meno umido di ieri, con l'aria più limpida ed asciutta... forse domani cambierà il vento, se Dio vorrà... il prato invece è di un verde intenso... battuto dal vento lieve...” la guardò “... se vuoi balleremo...”

Nyoko 15-01-2017 03.16.00

Immaginai i suoi occhi pensando che dovevano essere bellissimi. Mi descrisse poi l'ambiente, lasciandomi immaginare ogni cosa. Poi la sua proposta. "E come possiamo farlo? Non riesco a reggermi in piedi..." dissi con un leggero cenno di tristezza.

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Guisgard 15-01-2017 03.23.00

Clio lasciò silenziosamente la stanza, con Isolde addormentata.
Attraversò allora i corridoio di quel castello, avvolta nella semioscurità e nella malinconica decadenza di quel posto.
L'aria era fredda e le murature consumate non facevano nulla per rendere l'ambiente più tiepido.
Dal corridoio arrivò ad una loggia, dalla quale ci si affacciava su un'ampia corte.
Qui vide Cristiano seduto a sfogliare i loro copioni.
Sul tavolo il giovane uomo aveva una coppa di vino e nel prenderla vide riflessa l'immagine di quell'Aspasia sulla loggia.
“Salute a voi...” disse sorridendo lui “... cosa fate? Una Cassandra resa insonne da un brutto sogno? O magari una Giulietta affacciata al balcone in attesa del suo Romeo? Magari quel giovane che vi cingeva i fianchi?” Per poi bere.

Guisgard 15-01-2017 03.24.49

Elv arrivò nel corridoio e poi nella stanza da bagno, trovando la vasca piena di acqua calda e Gwen immobile ad aspettarlo.
“Bene...” disse lui sorridendo “... mi lavi la schiena?” Chiese togliendosi la camicia e poi gli stivali.

Guisgard 15-01-2017 03.30.26

Pavel sorrise, si alzò e aprì le braccia verso Nyoko.
“Vediamo...” disse “... posso?” Per poi prenderla in braccio di nuovo.
La sosteneva per i fianchi e cominciò a volteggiare sull'erba, fischiettando una melodia adatta per il ballo.
E volteggiavano, volteggiavano tra la brezza ed il profumo d'erba, tra la debole luce del Sole e l'arancio vivo dei frutti di quell'albero.
E volteggiavano, volteggiavano al fischiettare di Pavel, mentre lui sosteneva Nyoko in quel sognante ed immaginario ballo.
E volteggiavano, volteggiavano, fin quando la badante tornò ed interruppe il loro danzare.


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