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Fessen rise mentre continuava a spogliarsi.
"Accidenti..." disse divertito "... un angelo custode... addirittura." Guardando la Pantera. "E cosa avrò fatto mai per meritare una simile guardiana?" Togliendosi i pantaloni e restando solo con i boxer. |
Attesi fremente ogni attesa che mi separava da lui.
Poi mi sciolsi fra le sue braccia sentendo finalmente le sue labbra sulle mie. Quelle labbra che non avrebbero potuto competere con tutte le altre nel mondo, mai. Quel bacio intenso, profondo, caldo. Un bacio che ci allontanò davvero da tutto il resto, rapendoci da quel mondo e trasportandoci in un mondo solo nostro. "Mi sei mancato da morire..." sussurrai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"D'accordo capo" osservai Hunt "Dobbiamo rimettere i sai addosso, non so perché ma ho degli strani dubbi...dopo che Montes ha detto che Fantamas potrebbe assumere altre sembianze..e se fosse lui a essere Montes..perchè metterlo tra libri rovinati? Per essere riconosciuto...bene noi lo metteremo altrove, cosa pensi tu?" mentre indossavamo nuovamente i sai ed entravamo nel convento.
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"Anche tu..." disse Elv accarezzando il viso di Gwen, per poi baciarla ancora.
Un bacio lungo, caldo, rassicurante, appagante. Un bacio che, nonostante fossero al centro di una delle città più grandi e moderne del mondo, fece scomparire tutto ciò che li circondava. "Montes..." disse stupito Hunt ad Altea "... no, dai... impossibile. E poi ci ha detto di mettere il libro fra quelli vecchi in modo che trovandolo i monaci non potranno sapere nulla di noi. Dopotutto siamo agenti segreti. Mi sembra tutto normale quindi." |
"Bene, lo mettiamo lì e ci nascondiamo e vediamo che accade" volevo essere sicura, tutto al più avrei messo in pace quei dubbi.
Entrammo lentamente in biblioteca e posai il libro, misi un microchip in una pagina e poi dissi ad Hunt di uscire ma poi, alzando il saio, presi una pistola dalla giarrettiera e mi misi vicino alla porta, nascosta. |
Sorrisi dolcemente alla sua carezza, poi risposi ancora al suo bacio.
E così feci ancora, ancora. Tutto spariva in quel momento, tutto quanto. Anche il traffico caotico della metropoli, tutto quanto. "Però non credo che possiamo restare per sempre qui in mezzo alla strada..." dissi piano, ridacchiando. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea, nascosta, si mise in attesa.
Dopo un po' arrivò un monaco che prese i vecchi testi. Si accorse allora del libro rubato e tutto felice, anche incredulo, corse ad avvertire gli altri monaci. Il libro era stato ritrovato. Montes aveva avuto ragione. Elv annuì e prese Gwen per mano. "Vieni, prendiamo un taxi e torniamo a prendere i tuoi soldi." Disse ridendo. "Dopotutto sono i tuoi." Divertito. |
"Sei sicuro?" gli chiesi "Sono soldi di un criminale, Elv. Li ha avuti vendendo un libro rubato. Non sono sicura sia una buona idea..." con espressione incerta.
"Non vorrei inoltre che la polizia ci creasse problemi, la villa è sotto sequestro..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservai la scena e mi voltai verso Hunt "Montes aveva ragione...Missione compiuta...chissà quando tornerà Fantamas, ora usciamo e non pensiamoci più" sgataiolammo fuori e salimmo sulla Ferrari e mi tolsi il saio "Bene, andiamo...e ora...che farai?" osservandolo con sguardo enigmatico.
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"Appunto perchè sono soldi di un criminale è giusto usarli per una giusta causa." Disse Elv a Gwen. "Tu sei stata in pratica sequestrata da lui ed è corretto che ora quei soldi ti risarciscano. Potrai usarli per realizzare uno dei tuoi progetti, no?" Chiamando un taxi.
Altea e Hunt tornarono alla Ferrari ed andarono via. "Ora ho solo voglia di bere..." disse lui "... mi fai compagnia?" Facenodole l'occhiolino. |
"Con piacere tesoro...dove mi porterai di bello?" accarezzandogli il bel volto. Immaginavo il tormento interiore di Hunt, doveva prendere molto coraggio per prendere una decisione e qui non era professionale ma si trattava della sua vita e dissi sottovoce "Mi ami ancora?".
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Il suo ragionamento, in fondo, non era sbagliato.
Non aveva tutti i torti. "Progetti..." mormorai, con un accenno di sarcasmo "Di certo non ho più una carriera medica da chirurgo davanti a me, ormai è tardi..." aggiunsi, con amarezza. Poi accennai un sorriso. "Ma non hai del tutto torto. Di sicuro, potrei anche aiutare mia madre, con una parte dei soldi..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo fissai attentamente, con uno sguardo caldo, appassionato.
Più si spogliava più ogni cosa in me fremeva, scalpitava. Davvero ancora non aveva capito? Ero davvero così invisibile per lui? Eppure mi vedeva ogni giorno, risolvevo i suoi problemi in ufficio e fuori, uccidevo per lui i cattivi... beh, questo lui non lo sapeva, ovviamente. Fino ad ora. Sorrisi a quelle sue parole, un sorrisetto malizioso ed enigmatico. Allora mi avvicinai a lui, colmando con un paio di passi, lenti e sensuali, la distanza che c'era tra noi. Fissandolo negli occhi lasciai che la mia mano guantata e con gli artigli della pantera iniziasse ad accarezzargli il petto, scendendo sempre di più. "Lo sai? Me lo chiedo spesso..." con voce calda, e gli occhi nei suoi. "Forse non la meriti, dato che nemmeno la riconosci nè l'hai ringraziata!" con tono ora più risoluto e uno sguardo azzurro e ardente nel suo, mentre la mia mano percorreva lentamente il suo petto fino a raggiungere l'elastico dei boxer. |
Elv annuì.
Chiamò un taxi e con Gwen andarono verso la campagna, fino a raggiungere la casa del Duca Bianco. Era stata messa sotto sequestro dalla polizia, ma nel cortile c'era ancora l'auto che Fantamas aveva dato a Gwen. E la valigia era dentro. La mano della Pantera, quel guanto vellutato e quegli artigli freddi scivolavano lungo il petto nudo di Fessen, fino all'elastico dei suoi boxer che, aderenti, ben disegnavano la sua virilità. “Ah ecco...” disse lui guardandola negli occhi “... quindi... non la merito?” Con un sorriso malizioso. “Si, certo...” disse Hunt ad Altea mentre guidava “... certo che ti amo... disperatamente...” guardandola. |
Arrivammo fino alla villa in taxi; la casa era stata ovviamente messa sotto sequestro, ma la macchina e la valigia erano ancora lì.
"Beh, ora che abbiamo anche una macchina, direi di lasciare questo posto per sempre. Ci sono stata anche fin troppo tempo" aprendo lo sportello della macchina, le cui chiavi erano già inserite nel quadro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nell'auto ed Elv fece lo stesso.
Partirono e lasciarono la villa, senza che nessuno si accorgesse di nulla. La valigia era dietro. Elv la prese, per poi aprirla. "Cavolo... quanti soldi..." disse incredulo. |
Iniziai a giocare con quell'elastico in modo sensuale, provocandolo e fissandolo negli occhi.
Persino così mi guardava e non mi vedeva. Se ne restava lì impalato a fissarmi. "No... non la meriti affatto!" scuotendo la testa piano, mentre la mia mano si intrufolava in quei boxer, ma solo superficialmente, spiando ogni reazione di quell'uomo che tanto avevo aspettato di avere lì alla mia mercè, con il cuore che batteva all'impazzata. Avevo sempre sperato che la Pantera avrebbe avuto più chance di Destresya, ma era evidente che mi sbagliavo anche in questo caso. Forse dovevo tenermi stretta la mia allucinazione, dove mi voleva, mi prendeva, mi cercava. "Non meriti nemmeno questo..." sussurrai, con voce calda, per poi sporgermi verso di lui, senza smettere di fissarlo per poi sfiorare le sue labbra con le mie e incatenarlo in un bacio che avevo atteso di dare per tutti quegli anni passati al suo fianco. Un bacio caldo, intenso, fatto di tutto quello che non avevo mai detto, di tutto quello che avevo provato e nascosto. Un bacio di quelli che toglie il fiato e ruba l'anima. |
Lasciammo la villa, mentre un grave peso si sollevava dal mio petto al pensiero della chiusura di quel capitolo.
Poi, Elv aprì la valigia. "Sono un milione di Taddei. Almeno è stato di parola..." sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La Pantera giocava con quell'elastico e nello sguardo azzurro di Fessen lei vedeva l'impeto della passione, del desiderio.
Poi quella mano coperta dal guanto scivolò nei boxer, restando però poco sotto l'elastico, strappando al giornalista un sorriso eccitato. Poi quel bacio e lei si ritrovò stratta fra le braccia di lui, sul suo petto nudo e contro quei boxer pieni di mascolinità. Sentiva le labbra calde di Fessen, la sua lingua umida ed audace, le mani scivolarle ovunque lungo la tutina in lattice. Sentì le dita esperte di lui scendere sulle sue natiche rese sode dalla tuta aderente, fino in mezzo alle sue cosce, dove lui poteva toccarla tutta. |
"Wow..." disse stupito Elv guardando il denaro nella valigia "... ancora non riesco a capire come un simile criminale possa dimostrarsi così generoso... mah..." ridendo, mentre Gwen guidava.
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"L'importante è poter trarre qualcosa di positivo da questa faccenda..." commentai.
Poi lo guardai, con un vago sorriso. "E dunque, qual è la destinazione per la premiata ditta trasporti Gwen?" chiesi, divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, ho bisogno di una doccia e poi di mangiare qualcosa di buono." Disse Elv divertito. "Però dobbiamo anche cercare un luogo sicuro per tutto questo denaro..." fissando Gwen.
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Sorrisi annuendo.
Però z in effetti aveva ragione. "Giusto, è vero. Io però non ho la minima idea di dove potremmo andare. Non ho mai avuto a che fare con una somma tale, quindi non saprei proprio..." sospirando. "Immagino che sotto la mattonella o il materasso sia fuori uso già da una sessantina di anni..." sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi abbandonai, completamente a quella passione, lasciando che fluisse liberamente in me, che mi travolgesse, dopo averla repressa per così tanti anni.
Ero così arrabbiata perchè non mi riconosceva, non gli interessava nemmeno, così furiosa, ma troppo innamorata, folle e persa per sottrarmi a tutto quello, per non prendermi anche quel poco che mi avrebbe concesso. Lo baciavo con tutto l’ardore e la passione di cui ero capace, e anche di più, lo stringevo a me, accarezzando e tastando quel corpo che tanto avevo immaginato, sognato, sospirato. Ero fuori di me, completamente, follemente. Lo baciavo, lo stringevo, lo toccavo come se il mondo intero si fosse fermato e cristallizzato in quell’unico eterno istante, come se il tempo stesse per finire e io non avessi altro desiderio che fare mie quelle labbra, quel respiro, per arrivare a quel cuore che avevo inseguito ed amato per anni. Lo baciavo come se tutta la mia vita si fosse condensata in quel momento. Perché era così. Non esisteva altro scopo, altra missione che non fosse cercare di arrivare a lui, al suo cuore, al suo amore. Lo accarezzavo, lo toccavo, tastando quella virilità salda e pronta, che mostrava come desiderasse il corpo della Pantera, la assaporavo con la mano, folle di desiderio..e d’Amore. Lo volevo, più di ogni altra cosa al mondo. Allora mi staccai da lui, con uno sforzo immane, mi allontanai di un passo e iniziai a slacciare lentamente la piccola zip che apriva il mio costume in latex, rivelando il mio corpo bianchissimo e ardente. https://i.pinimg.com/originals/7f/b9...8f909ffc7d.jpg |
"Tranquilla, so io dove..." dise Elv, indocando poi a gWen di dirigersi verso le montagne, alla casa di lui che già in passato avevano visitato insieme.
La Pantera prese a spogliarsi e Fessen la guardava con eccitazione sempre più forte. Allora si tolse i boxer, senza toglierle gli occhi di dosso, restando completamente nudo davanti a lei. Ma non riuscì a starle troppo lontano. Si avvicinò mentre lei ancora si spogliava, chinandosi voglioso sui suoi bianchi e sodi seni della Pantera, facendoli suoi con la bocca e la lingua, prima uno, poi l'altro. E mentre ci giocava, con una mano si teneva stretta la virilità, cercando sollievo e piacere. |
Mi indicò di dirigermi verso la casa in montagna.
"In quella casa? Sei sicuro?" dubbiosa. Comunque, mi fidavo di lui. Evidentemente sapeva cosa stava facendo e poi volevo chiudere prima possibile questa faccenda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi spogliai davanti a lui, fissandolo ardente mentre lui faceva lo stesso.
Restò tutto nudo, e il mio sguardo percorse ogni sua forma, carico di desiderio. Sobbalzai quando sentii le sue labbra sul mio seno, chiudendo gli occhi per un lungo istante in cui assaporai quella sensazione così nuova e bellissima, da farmi perdere la testa. Finii di spogliarmi in fretta, mentre lui era sempre attaccato a me, facendomi gemere sempre più forte. Una volta rimasta nuda, allungai una mano verso di lui, scacciando la sua da quel membro che volevo tutto per me, e iniziai a tastarlo, toccarlo, farlo impazzire, con tutta la voglia e la passione che mi stava divorando. Lo sentivo caldo e saldo nella mia mano, e mi faceva andare fuori di testa. |
La mano della bella Pantera scacciò quella di Fessen dal suo stesso membro, per poi afferrarlo ed iniziare a dargli piacere.
Un piacere forte, rapido, disperato, al punto da strappare al giornalista lunghi gemiti di godimento. “Brava, tesoro...” disse lui folle d'eccitazione, accarezzandole il viso “... oh, se sei brava...” guardandola negli occhi “... e la maschera?” Godendo. “La tieni?" L'auto arrivò alla casa di montagna, fermandosi davanti all'ingresso. Gwen ed Elv scesero ed entrarono nell'abitazione. Qui lui subito tolse un quadro dalla parete, mostrando una cassaforte nel muro. Aprì usando la combinazione e vi nascose dentro il denaro. "Qui sarà al sicuro." Disse a Gwen, dandole poi un biglietto su cui era scritta la combinazione. |
Arrivammo alla casa, che ormai era per me familiare, il posto in cui mi sentivo più a mio agio e che mi faceva stare bene.
Elv tolse un quadro dalla parete, dietro cui c'era una cassaforte e mise lì i soldi. Poi annuii prendendo il biglietto di carta e lo conservai al sicuro. "Bene, direi allora che abbiamo in sospeso una doccia e un pranzo, no?" divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Più lo sentivo gemere più impazzivo, andavo fuori di testa.
Sentivo quel membro caldo e saldo nella mia mano, lo facevo impazzire sempre di più, godendomi quei gemiti e quell'espressione sul suo viso. Saperlo che bastava saltargli addosso per accenderlo lo avrei fatto prima. E io stupida che ho sperato per anni di riuscire a farlo innamorare. A quelle parole mi fermai, guardandolo negli occhi. Lo volevo davvero? Volevo che mi vedesse, che scoprisse chi ero? Oddio non che fosse la maschera a proteggere la mia identità, quanto piuttosto il mio essere invisibile come Destresya. Persino per lui. Forse soprattutto per lui. Sì, volevo che sapesse. A costo di rischiare che andasse via. Anche se, a giudicare dal suo membro, dubitavo che sarebbe andato via sul più bello. Annuii piano, fissandolo negli occhi. Allora, con un movimento leggero e delicato, mi tolsi la maschera. |
Fessen restò stupito nel vedere il volto della Pantera senza più la mascherina.
La guardava negli occhi e poi su ogni tratto del suo viso. "Destresya.." disse stupito "... sei proprio tu?" Incredulo. "Si, io vado a fare una bella doccia, tu mettiti pure comoda." Disse Elv a Gwen. "In dispensa devono esserci dei salumi e nel freezer ci sono dei surgelati. I cantina abbiamo un bel pò di vino, ma per il pane fresco bisognerà andare in paese." Sorridendole. |
Annuii tenendo a mente tutte le indicazioni.
"Allora a dopo..." sorridendogli e baciandolo prima di lasciarlo andare per la doccia. Ora che lo avevo ritrovato ed eravamo di nuovo insieme, mi pesava perfino una breve lontananza, ma ero serena e soddisfatta per aver trovato di nuovo la mia felicità. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi piano, lanciando un'occhiata a lui e alla mascherina.
Poi scossi la testa, senza smettere di fissarlo negli occhi. "Chi altri? Chi altri avrebbe fatto tutto questo per te? Chi avrebbe affrontato Fantamas o risolto i casi che non potevi risolvere perchè la legge te lo impediva?" fissandolo negli occhi. "Chi c'era al tuo fianco ogni giorno, in ogni situazione, in ogni momento del giorno e della notte, mentre tu te ne andavi con le prime sciacquette che ti capitavano a tiro?" sfogando tutto ciò che avevo nascosto in questi anni. Avevo il cuore che batteva sempre più forte, sembrava scoppiarmi nel petto. "Io ti amo, Fessen..." con le lacrime agli occhi "Nessuno mai ti amerà come ti amo io...". |
Elv andò a fare la doccia e Gwen restò ad attenderlo.
Ad un tratto sentì un'auto arrivare, poi qualcuno che bussava alla porta. Fessen la guardò negli occhi. Incredulo, perplesso, quasi intontito. Destresya era la sua segretaria personale, pulita e solare, la tipica ragazza della porta accanto. Mai avrebbe immaginato di vederla in mascherina e tuta in lattice. Persino capace di liberarlo dal rapimento. Ora era lì, nuda e bellissima, che gli rivelava il suo Amore per lui. Un Amore segreto, teneto nascosto come un fiore tra le pagine di un libro. Allora senza dire le accarezzò il viso e la baciò. Un bacio diverso. Caldo si, ma rassicurante, protettivo, eppure appassionato. E la strinse a sè. Un attimo dopo erano a letto, facendo l'Amore. Unendosi e stringendosi a vicenda, tra sussurri, sospiri e gemiti. Soli, in quel letto, lontani dal resto del mondo. Come fuggiti. Ed ora erano lì. Ad amarsi ed a ricominciare ogni volta. Fino a ritrovarsi appagati l'una sull'altro. Senza aver bisogno di parole. In unico respiro e con i cuori che battevano con lo stesso ritmo. |
Andò a fare la doccia ed io mi adoperai subito per mettere qualcosa insieme per il pranzo.
Ad un certo punto però sentii una macchina arrivare e sentii bussare. Guardai dallo spioncino chi fosse prima di aprire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Erano alcuni poliziotti.
Gwen li vide attraverso lo spioncino. |
Polizia.
Ancora? Aprii la porta, un po' preoccupata. "Salve, cosa desiderate?" con tono cortese, ma teso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Salve, signorina." Disse uno dei poliziotti a Gwen. "Possiamo entrare?"
Senzaattendere risposta entrarono e le spiegarono il motivo della loro visita. Cercavano la valigia col denaro. Sotto interrogatorio il cameriere di colore aveva confessato tutto. Erano stati alla casa di campagna ma senza trovarla. Poi dopo la confessione del cameriere nero si erano messi sulle sue tracce. Ora da lei volevano il denaro di Fantamas. |
Lo fissavo, con il cuore gonfio e lo sguardo ardente.
Gli avevo detto tutto, non avevo più segreti, nè sulla mia identità, nè sul mio amore. Ero nuda, completamente, davanti a lui. E non solo perchè poteva vedere ogni centimetro della mia pelle. Il mio cuore e la mia anima erano nudi davanti a lui. Mi sembrava di poterlo sentire battere all'impazzata. Più si avvicinava, più accelerava. Poi quel bacio. Un bacio per me, per Destresya. Un bacio vero, intenso, caldo. Un bacio che mi scaldò il cuore, l'anima e ogni membra. Mi abbandonai a lui, abbracciandolo e stringendolo a me. Nudi, in quel covo che aveva sentito mille e mille sospiri che portavano tutti il suo nome. Lo baciai intensamente, con tutto l'amore e la passione di cui ero capace. Lo portai sul mio letto, al piano di sotto, perchè non dovevo più nascondermi. Ero sua, finalmente, alla luce del sole. Scoprii il suo corpo, baciandolo e percorrendolo tutto con la lingua, con le mani, con il cuore. Assaporai a lungo il suo membro caldo e voglioso, scoprendo quel sapore che avevo sognato tanto a lungo, gustandolo senza fretta, con passione e ardore. Conobbi ogni parte di lui che non conoscevo, mi beai di scoprire quali sfumature del suo sguardo si accendevano durante i momenti di passione. Sentii le sue mani su di me, le sue labbra, lo incatenai in mille baci che non sarebbero mai stati abbastanza. E poi fui sua, con passione, ardore, godimento infinito. Il mondo si fermò per dare spazio al mio amore che finalmente poteva sbocciare, straripare, riversarsi su quell’uomo che era tutta la mia vita, ogni mio pensiero, ogni mio sogno, ogni mio battito. E io ero sua. Sua, per sempre. |
Ancor prima che potessi rispondere entrarono.
Mi balenò in mente il pensiero che stessero cercando i soldi, cosa che poi confermarono, così andai subito ad avvertire Elv. Entrai in bagno aprendo lo sportello della doccia. "C'è la polizia. Cercano i soldi" con espressione greve, senza usare mezzi termini. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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