Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 24-11-2015 00.51.53

Clio si bendò il fianco, in modo da tamponare il sangue e rallentare per quanto possibile l'emorragia.
Poi prese a camminare, sebbene senza una meta.
Era infatti circondata da rocce e sabbia.
L'eco dei suoi passi contro le alte pareti rocciose era l'unico suono che udiva intorno a lei.
Era circondata da miglia e miglia di nulla.
Ma forse muoversi era davvero l'unica possibilità che aveva.
Camminò ancora, forse per un'ora, fino a quando cominciò ad avvertire dei vaghi e leggeri capogiri.
Stava infatti perdendo troppo sangue, inoltre iniziava a sentire sete.
Le gambe dopo un po' divennero sempre più pesanti e muoversi cominciò a diventare difficile.
Poi, ad un tratto, intravide qualcosa davanti a lei.
Proprio dove il canyon si apriva.
Tra dune e avvallamenti la ragazza vide un laghetto circondato da vegetazione.
http://viaggi.corriere.it/wp-content...deserti-01.jpg

Guisgard 24-11-2015 00.54.42

Fermer sorrise a Gwen, prese la lettera e la chiuse in un cassetto.
E i due ripresero il loro lavoro.
Ad un tratto si sentì l'allarme.
“L'allarme...” disse Fermer “... cosa sarà successo? E' l'allarme interno... dunque non si tratta di un attacco...”

Lady Gwen 24-11-2015 00.57.26

Vidi Fermer chiudere la lettera in un cassetto; riprendemmo poi il nostro lvoro.
Ad un tratto si sentì l'allarme.
"Cosa potrebbe essere successo, allora?"

Clio 24-11-2015 00.58.20

Nulla.
Camminavo da ore nel nulla più assoluto.
Ero sempre più stanca, sempre più stremata, con sempre meno forze.
Per più di un momento credetti di essere sul punto di svenire.
Poi lo vidi: un laghetto in mezzo al nulla.
"Avanti, Clio, un ultimo sforzo.." Mormorai pianissimo tra me e me.
Così, presi un profondo respiro e mi diressi verso il laghetto.

Guisgard 24-11-2015 01.00.00

Guisgard rise a quelle parole di Dacey.
“Scrivere un libro su di voi...” disse guardandola “... ma quando questa storia sarà finita, voi sarete di certo una principessa famosa, magari già promessa sposa di qualche nobile principe orientale e saranno stati versati fiumi d'inchiostro su di voi.” Divertito. “E comunque non c'è bisogno che vi raccomandiate circa i vostri ipotetici lati negativi. Fisicamente non ne avete... semmai caratteriali.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard 24-11-2015 01.05.29

“Bene.” Disse Suor Ologna a Marwel. “Allora cominceremo subito. Per prima cosa vi mostrerò dove teniamo i camici. Ne indosserete uno della vostra misura e poi vi farò vedere dove sono raccolte le medicine e tutti gli oggetti di uso medico.”
E così fece.
“Purtroppo non abbiamo molte scorte” la religiosa “e dobbiamo farci bastare quelle che ci sono. Ogni medicina va usata con parsimonia, in quanto molto preziosa. Qualora mancassero, allora, come sempre accade, le chiederemo all'infermeria del forte legionario.”

Dacey Starklan 24-11-2015 01.06.13

<< Non sono così sicura di volere un principe... Da come li descrivete questi nobili sembrano così noiosi, pieni di boria, solo apparenza... O magari vi sbagliate, forse ce n'è qualcuno degno delle leggende>> nel parlare avevo preso a camminare al contrario, sorridente.

<< Credo che il carattere sarà il vero punto su cui dovremo lavorare allora... >> finsi di non sentire la parte sulla mia bellezza fisica però quella frase velata mi aveva colpita.

Lady Gaynor 24-11-2015 01.09.32

Fu più facile del previsto. Il generale aveva ragione, bastava sbattere un po' le ciglia con Goz e si otteneva tutto ciò che si voleva. Questo, pensai, sarebbe stato un vantaggio in qualsiasi momento.
"Oh, ma grazie capitano! Assecondarmi in un momento così tragico per voi... siete davvero impagabile..." gli dissi, stampandogli un bacio sulla guancia. "Ora vi lascio in pace, ma stasera vi dedicherò una bellissima canzone." Uscii dal suo ufficio e andai in camera mia, quando sentii l'allarme suonare.

Guisgard 24-11-2015 01.16.07

Clio raccolse le poche forze rimaste, strinse i pugni ed i denti.
Cominciò allora ad avanzare verso il laghetto.
Si avvicinava, facendo appello ad ogni briciolo di forza per muovere un passo.
E passo dopo passo avanzava.
Ma stranamente più camminava, più si rendeva conto di non avvicinarsi mai a quel luogo.
Non udiva il gorgoglio dell'acqua, nè il fruscio delle palme al vento.
Ma continuò a camminare.
Passo dopo passo.
Gli stivali strisciavano tra la sabbia ed il pietrisco, con movenze sempre più difficili.
Infine fu sul punto di raggiungere il laghetto.
Era salita su una specie di duna e l'acqua scorreva proprio sotto di lei.
Ci era riuscita.
La sabbia allora cominciò a cedere sotto i suoi piedi e lei si ritrovò a scivolare, fino all'acqua.
E cadde proprio nel laghetto.
Ma la frescura divenne arsura ed invece dell'acqua tra le mani, sul viso e nei capelli sentì scendere solo la sabbia.
Tutto allora mutò intorno a lei e i suoi occhi si aprirono.
Era ancora nel canyon, tra sabbia e terra.
Era stato tutto un miraggio.

Guisgard 24-11-2015 01.19.51

Gaynor tornò nel suo alloggio e qualche istante dopo sentì l'allarme suonare.
Tutta la caserma prima ed il forte poi scattò.
Ovunque si vedevano legionari intenti a correre nei corridoi, per il cortile e verso gli hangar.
Tutto il forte era in agitazione.
“Allarme...” gridò qualcuno “... diserzione!”

Clio 24-11-2015 01.42.59

Era difficile, era lo sforzo più difficile di tutta la mia vita.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Sentivo ogni muscolo cedere, il respiro farsi corto.
Il laghetto era sempre più vicino, o forse sempre più lontano.
Non lo raggiungevo mai.
Ma poi ci riuscii, o forse no.
Nulla era chiaro in quel deserto.
L'acqua altro non era che sabbia, e il sonno veglia.
Ero ancora nel canyon.
Dove diavolo volevo andare?
Perdermi nel deserto non era una buona idea.
Riprovai a guardarmi attorno ma vedevo solo sabbia, e terra.
Una direzione valeva l'altra a quel punto.
Mancava poco perché svenissi nella sabbia.

Lady Gaynor 24-11-2015 10.59.46

Diserzione? E chi mai poteva aver disertato? C'era la fucilazione per quello... Decisi di saperne di più, in quelle circostanze qualunque avvenimento poteva celare qualcosa di più importante. In quel momento vidi un ufficiale di cui non ricordavo il nome, mi avvicinai e gli chiesi: "Buongiorno signore... ho sentito l'allarme suonare per diserzione... chi mai ha avuto il coraggio di fare un'azione del genere? Si conosce il nome?"

Marwel 24-11-2015 12.24.00

Marwel entrò nell'ospedale insieme a Suor Ologna ed indossò un camice bianco. Quel luogo sembrava ancora più cupo in assenza del medico, ma di vedeva che la donna non aveva trascurato nulla, proprio come se niente fosse cambiato.
Marwel aveva già qualche conoscenza medica e sapeva disinfettare e suturare una ferita, però in guerra c'era poco tempo e l'agitazione era amplificata dalla paura di veder morire i soldati tra le proprie mani.
Se avesse scelto d'intraprendere quella strada quando la guerra era appena scoppiata, forse sarebbe diventata una grande infermiera.
"Ditemi dunque quel che devo fare, Suor Ologna" disse mentre legava i capelli sulla nuca.

Altea 24-11-2015 14.39.32

Alla domanda del diacono rimasi stupita...forse avevo l' accento straniero marcato e non aveva capito le mie ultime parole e dovetti ripetermi sorridendo.."Come ho detto prima Padre..e visto la disponibilità di questo uomo, preferisco trovare un posto dove soggiornare prima...sono molto stanca..sono giorni non mangio. Ci vedremo dopo o domani ma vi chiederei un favore...avete presente quel ragazzo vi ho mostrato alla stazione? Se doveste vederlo al forte fatemelo sapere..ma non ditegli mi trovo qui..un giorno forse vi spiegherò, nulla di grave". Mi congedi da Padre Tommaso e dissi al conducente poteva portarmi alla locanda.

Guisgard 24-11-2015 16.46.49

“Già, il vostro carattere.” Disse Guisgard a Dacey. “Ci lavoreremo.” La fissò. “Com'è che siete diventata così docile ed affabile? Fino a qualche ora fa vi facevo così innervosire da meritarmi una sberla. Ora invece sembrate divenuta Biancaneve. Vi state già esercitando per la parte?” Divertito.

Guisgard 24-11-2015 16.50.00

“Salute, madama.” Disse Tesua a Gaynor. “Pare si tratti di due cadetti fuggiti con uno degli aerei. Hanno approfittato della confusione dettata dall'attacco subito dai nostri del deserto per disertare. Ma non sono molto svegli. Fuggire con un aereo è quanto di più stupido.”
Intanto erano appena tornati gli aerei usciti in precedenza per ritrovare il Damasgrada di Clio.
Ma il biondo ufficiale sembrava essere svanita nel nulla.

Dacey Starklan 24-11-2015 16.52.41

Alzai leggermente le spalle con un sorrisetto. << Prima imparo, prima lasceremo la città. Ho capito. E si esatto, mi sto esercitando. A quanto pare mi sta riuscendo anche bene... Tuttavia c'è un motivo per cui vi ho chiesto di accompagnarmi fuori. Voglio sapere cosa ne pensate del comportamento di Fines>>

Guisgard 24-11-2015 17.04.11

“Di certo” disse Guisgard sorridendo “non mi aspettavo che fosse una passeggiata romantica questa.” Fissando irriverente Dacey. “Fines? Come gli altri due non è un cuor di leone e per questo va monitorato. Un uomo, quando ha paura, può avere comportamenti imprevedibili. Il più delle volte stupidi. E nella nostra situazione non possiamo permetterci di ritrovarci nei guai.”
E mentre passeggiavano i due videro una bancherella montata nella piazzetta con un nugolo di ragazzini intorno.
“Avanti!” L'uomo della bancherella. “Chi vuol misurare la propria abilità! Tiro al bersaglio per tutti! E ricchi premi in palio!” Si accorse di Guisgard e Dacey. “Ehi, voi!” Al militare. “Perchè non vi cimentate? Ci sono bei premi da vincere e regalare alla vostra ragazza!”
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Dacey Starklan 24-11-2015 17.09.59

<< Concordo. Anche se... Non lo so, qualcosa mi ha resa sospettosa... Come se tramasse qualcosa...>> e lo guardai fissa. Sapevo che anche il militare aveva qualcosa di sospetto con la storia del telegramma.

<< Una passeggiata romantica eh?>> mi venne da ridere a quell'idea ma quando l'uomo alla bancarella ci chiamò presi Guisgard per il braccio.

<< Oh si ti prego tesoro, vinci qualcosa per me!>> a stento trattenevo la risata mentre lo guardavo, di sicuro non si aspettava che prendessi la palla al balzo scherzando.

Lady Gaynor 24-11-2015 17.18.42

Due cadetti fuggiti con un aereo... no, c'era qualcosa che non quadrava. Nemmeno il più stupido fra gli uomini avrebbe scelto un modo così balordo per disertare. Ero convinta ci fosse qualcosa sotto... che anche loro non fossero ciò che dicevano di essere? Avrei fatto bene a tenere gli occhi aperti...
"Grazie, signore", risposi all'ufficiale "spero tutto si risolva presto... ci si vede in giro..."
Tornai in camera mia, dove trovai il telefono già installato. "Che idiota!" Dissi ad alta voce pensando a Goz. Un ufficiale del tutto inadeguato a ricoprire la carica di comandante di un forte in guerra. Fosse stato per me, lo avrei rispedito a casa in congedo illimitato.
Chiamai il solito numero.
"Il generale Taddeus, per favore... qui è Rosa Nera..."
Dopo un paio di minuti, la voce del generale. "Signore, ho la linea diretta che avevate chiesto..." lo ascoltai parlare, poi risposi: "D'accordo, signore... si... a presto"

Guisgard 24-11-2015 17.25.49

Guisgard guardò Dacey per un attimo con espressione stupita.
Poi rise ed annuì, accettando di stare anch'egli al gioco.
“E sia, mia cara...” disse avvicinandosi con lei alla bancherella “... scegli pure quale pupazzetto ti piace ed io lo vincerò per te.” Prendendo uno dei fucili ad aria compressa. “Avrai il più grande e pacioccoso pupazzo di tutta Evangelia.”
“Eh, vedo siete sicuro di voi.” Sorridendo l'uomo della bancherella.
Ma in quel momento Dacey, guardando gli oggetti in palio, si accorse che non vi erano solo giocattoli.
Su un ripiano c'erano pure degli oggetti usati e tra essi un vecchio monile che raffigurava un simbolo speciale per lei.
Era infatti l'aquila bicipite, emblema della casa reale di Animos.
E nel vedere il monile un mare di sensazioni ed emozioni attraversarono il suo cuore.
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Dacey Starklan 24-11-2015 17.32.23

La situazione era piuttosto divertente. Non mi ricordavo di essermi divertita così da molto tempo.

Mi presi del tempo per scegliere, come a voler vivere ogni singolo istante ma mentre i miei occhi passavano gli scaffali in rassegna il mio sorriso si spense. La mia mano strinse il braccio di Guisgard poiché per un attimo mi sentii vacillare. Non potevo mostrare il mio dolore ma sentivo che le lacrime stavano arrivando. Un grande respiro profondo e cercai di mantenere la calma apparente.

<< Quello>> dissi puntando il dito, << quel vecchio monile con l' aquila, é affascinante... Vinci quello per me, sono troppo grande per un pupazzo ormai>>

Guisgard 24-11-2015 17.36.11

“Il Progetto Novalis non può interrompersi.” Disse il generale Taddeus a Gaynor. “E' la sola nostra possibilità di far terminare questa guerra in tempi brevi. E siamo certi che chi lo ha rubato non è ancora uscito dai confini di Afralignone. Nove su dieci sono convinto si trovi dalle tue parti, Rosa Nera. Comunque sappi che ad Evangelia è giunto il tuo contatto. E' arrivato al borgo e si è aperto un piccolo locale. Il nome è Al lago. La parola d'ordine è Panda. Lui ti sarà utile. A presto.” Chiudendo la telefonata.

Guisgard 24-11-2015 17.40.20

Fermer uscì fuori dall'infermeria e chiese ad uno dei legionari il motivo dell'allarme.
“Due cadetti hanno disertato, dottore.” Disse il militare. “Hanno rubato un aereo e sono fuggiti. Hanno approfittato del fatto che la base era impegnata ad inviare soccorsi alla Gola del Diavolo, dove tre dei nostri sono stati attaccati dal nemico. E purtroppo il tenente Clio risulta dispersa. Sono partiti alcuni caccia a cercarla, ma sono tornati senza esserci riusciti.”
Il dottore tornò nell'infermeria e raccontò tutto a Gwen.

Guisgard 24-11-2015 17.43.40

Padre Tommaso annuì e salutò poi Altea.
La donna infatti fece ritorno al borgo sulla camionetta.
Poi la vettura raggiunse la taverna.
“Venite, madama...” disse il conducente “... ecco la taverna.”
I due entrarono e trovarono un locale tranquillo e poco affollato.
Vi era infatti il taverniere indaffarato tra il bancone e la cucina, sua moglie a sistemare la legna nel cammino ed un uomo, dall'aspetto borghese, che faceva un solitario ad uno dei tavoli.

Lady Gwen 24-11-2015 17.46.42

Fermer uscì e chiese cosa fosse successo. Poi tornò e mi raccontò tutto.
"Beh non è il massimo scappare con un aereo durante un attacco".
Poi mi ricordai del tenente donna Clio.
"Spero che la trovino..." mormorai scuotendo la testa.

Lady Gaynor 24-11-2015 17.48.10

Un'auto. Mi serviva un'auto. Da Goz era escluso potessi andare, dopo la storia del telefono. Come fare, dunque? In un lampo uscì nel cortile e mi diressi verso gli hangar. Per fortuna Park era lì. Gli andai incontro un po' trafelata e gli chiesi se poteva darmi un'automobile. "Devo essere libera di potermi muovere, mi sento in trappola così... adesso devo scendere al borgo, poi però devo risalire qui per cantare... se avessi un mezzo sarebbe tutt'altra cosa. Potrei chiedervi anche un aereo, ma dubito me lo dareste..." conclusi sorridendo.

Altea 24-11-2015 17.51.23

Entrammo nella taverna e salutai con un sorriso i presenti.."I miei saluti".
Il posto, effettivamente, sembrava tranquillo..anche se a mio parere nulla era da dare per scontato.
Presi i miei pochi bagagli ovvero una sacca grande e una piccola valigia che si era salvata e seguii l' uomo perchè parlasse col taverniere.
In un tavolo vi stava un uomo..sembrava un borghese, che tranquillamente giocava a solitario con le carte..ovviamente non mi sarei presentata come la duchessa di Cherval..la mia falsa carta di identità parlava da sè.

Guisgard 24-11-2015 17.53.51

Guisgard vide il monile indicato da Dacey.
Comprese allora che doveva piacerle molto, visto il modo in cui la sua espressione era mutata e come aveva stretto il braccio di lui nel vedere quel ciondolo.
“Bene, lo avrai.” Disse il militare.
“Quello è particolare...” fece l'uomo della bancherella “... l'ho trovai ad un vecchio mercatino... lo teneva una vecchia e diceva di averlo ritrovato nella steppa di Animos, l'attuale Repubblica Popolare di Canabias... dunque è un oggetto particolare.”
“Amico mio...” Guisgard “... se è lì, allora vuol dire che è in palio come tutti gli altri oggetti. E se alla mia ragazza piace così tanto, beh, allora lo avrà.”
“Certo...” sorridendo l'uomo “... ma per portarvelo via c'è una regola diversa.”
“Sentiamo...” fissandolo il militare.
“Non avrete più tre colpi a disposizione, ma uno soltanto.” Ridendo l'uomo.
“Già...” con una smorfia Guisgard “... ci avete provato, ma vi è andata male.” Puntando il fucile verso il bersaglio.
Prese la mira e sparò, centrandolo al primo colpo.

Guisgard 24-11-2015 17.57.41

“Già, speriamo davvero...” disse Fermer a Gwen “... essere dispersi nel deserto è quanto di peggio ci sia... e tra breve sarà totalmente buio... inoltre potrebbero esserci ancora aerei nemici...” preoccupato.
Udirono altri aerei che decollavano dalla base.
“Partono altri caccia per le ricerche...” aggiunse il giovane medico “... ma cercare nelle tenebre è un'impresa disperata...”

Dacey Starklan 24-11-2015 18.00.29

Le parole dell'uomo scivolavano su di me come se niente fossero. Ero completamente concentrata sul monile, con gli occhi fissi. Dovevo averlo. Mi apparteneva di diritto, un diritto che mi era stato portato via da crudeli assassini. Eppure l'uomo pareva riluttante a darlo via, anche se lo aveva messo tra tutti gli altri premi. Un solo colpo. Una sola occasione. Fortunatamente Guisgard sapeva il fatto suo. Sparò e colpì il bersaglio alla perfezione. Un esclamazione soddisfatta lasciò le mie labbra. Ero davvero contenta.

<< Grazie >> fu tutto ciò che riuscii a dire al militare ma quella parola conteneva la mia gratitudine e la mia felicità.

Guisgard 24-11-2015 18.01.01

“Beh, prendete pure la mia auto, madama.” Disse Park a Gaynor. “Anzi, trovo anche stupido che me lo chiediate.” Facendole l'occhiolino. “Ecco...” dandole le chiavi “... fate come se fosse la vostra. E se volete compagnia posso venire con voi, ma fra un'oretta, visto ho da fare qui negli hangar. La storia di quei due idioti che hanno disertato ha ulteriormente aggravato la situazione.”

Guisgard 24-11-2015 18.04.23

Il conducente della camionetta presentò Altea al taverniere.
“Certo...” disse questi, prendendo poi un registro “... ho libere altre due stanze... la sedici è la più confortevole, dunque eccovi le chiavi.” Dandole alla nobile dama di Cherval. “Prego, vi aiuto a portar su il bagaglio, madama.” Aggiunse poi, mentre al tavolo il borghese continuava il suo solitario.

Lady Gwen 24-11-2015 18.05.36

"Possiamo solo essere fiduciosi e pregare che riescano a trovarla" dissi preoccupata, guardando fuori.

Altea 24-11-2015 18.10.35

"Sedici...speriamo sia un numero che mi porti fortuna" dissi sorridendo.
Sembrava gente cordiale, presi i bagagli e guardai l' uomo al tavolo. Non si era mosso di un millimetro da quel tavolo..speravo si sentisse bene.
Salii nella stanza ed aprii la porta , ringraziai il conducente.."Mille grazie...spero di rivedervi..magari mi darete qualche strappo come oggi" e rivolgendomi di nuovo al taverniere.."Potreste prepararmi il pranzo, quello che avete sono giorni che non mangio, ho fatto un lungo viaggio" ed entrai nella stanza per sistemare quei pochi bagagli.

Guisgard 24-11-2015 18.24.34

Capitolo VI: Fantasmi della steppa



“Io sono la Granduchessa Anastasija Nikolaevna Romanova, fantasma del passato e folle del presente.”

(Anna Anderson)


L'uomo della bancherella a malincuore prese il monile e lo consegnò a Guigard.
Questi allora si avvicinò ad una raggiante Dacey, spostandole i capelli bruni dalle spalle e legandole il ciondolo al collo.

La cantina era semibuia ed umida ed ogni rumore dall'esterno sembrava amplificato, forse per i muri fatiscenti, o forse era solo la paura che aveva reso le loro orecchie sensibili ad ogni cosa.
Sembrava però come se da un momento all'altro si attendessero qualcosa.
Quella sera la loro madre sembrava più tesa del solito.
Chiamò a sé le figlie, guadandole negli occhi.
“Nascondete questi nei vestiti...” disse alle ragazze, mostrando i suoi gioielli “... teneteli sotto. Abbottonatevi dunque stretti stretti gli abiti, figlie mie.”
E fu in quel momento che Dacey cercò anche lo sguardo di suo padre.
E vide che l'uomo, il re di Animos, piangeva.


Questo ricordo, questo frammento sorto come dal nulla, dai meandri della memoria, attraversò la mente di Dacey mentre Guisgard le legava al collo il monile con impressa l'aquila bicipite.
https://lh3.googleusercontent.com/-Q...155f87c41c.jpg

Dacey Starklan 24-11-2015 18.27.59

Sorrisi a Guisgard mentre legava il monile al mio collo, era un gesto molto delicato e lo apprezzai poi... I ricordi.

Portai una mano allo stomaco per il dolore, una grande sofferenza mi aveva invasa.

<< Scusatemi... Possiamo tornare alla taverna ora... Non mi sento bene >>

Lady Gaynor 24-11-2015 18.59.48

"Oh, grazie Park! È il Cielo che vi ha mandato in questo forte! Purtroppo ho affare urgente da sbrigare al più presto possibile, ma stasera esigo che mi accompagniate al saloon" dissi prendendo le chiavi che mi porgeva. "E non preoccupatevi per questo gioiellino, saper guidare è forse la mia caratteristica principale, più della recitazione" e gli feci l'occhiolino. "A stasera!"
Partii in direzione del borgo. Con me avevo il materiale da passare al contatto e una grossa torcia, visto che intendevo tornare al rottamaio, oltre alla mia fedele Colt calibro 45.
Scesi di volata, l'auto di Park era velocissima, motivo per cui ero convinta vi avesse apportato qualche modifica. Che diavolo d'uomo...
Arrivai al borgo, dove molta gente era riversata per le strade. Sembrava un paesino come tanti, e non una zona sotto assedio. Avevo fatto un tratto di strada, quando davanti a me incontrai Guisgard e Diana. "Buonasera, signori..." li salutai.

Guisgard 24-11-2015 19.06.14

Fermer si avvicinò a Gwen e le cinse da dietro i fianchi.
“Odio questa guerra...” disse piano fra i capelli di lei “... e odio anche questo posto... vorrei fuggire via stanotte stessa...” stringendola al suo petto.
In quel momento entrò un militare e subito Fermer lasciò Gwen, allontanandosi da lei.
“Si?” Fissandolo il medico.
“Ho portato i rapporti dei militari convalescenti, dottore.”
“Grazie.” Annuì Fermer.
Ed il legionario andò via.

Guisgard 24-11-2015 19.06.30

“Certo, madama.” Disse il taverniere ad Altea. “La cena sarà pronta fra poco. Mia moglie è un'ottima cuoca. Se però attendere vi da noia, posso portarvi in camera qualcosa che vi permetta di aspettare la cena senza problemi. Posso prepararvi un panino o magari portarvi una fetta di torta.”
La camera non era molto grande, ma pulita ed accogliente.
Vi era una finestra che dava sulla strada.


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