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"Proviamo, magai il tuo ragionamento è giusto." Disse Robertstein a Blangey, per poi premere il pannello con il disegno del Cavallo di Troia.
Ma non accadde nulla e la porta restò chiusa. "Niente da fare, maledizione..." mormorò a denti stretti lo studioso "... serve un altro ragionamento..." sbuffando "... e non penso potremo permetterci altri errori..." Marin restò nella cabina a pensare. Trascorse così un'ora e la nave era ormai in alto mare. Ma a un tratto qualcuno bussò alla sua cabina. "Sono il capitano..." disse da fuori Malvan "... posso entrare, Isabel?" |
Passò un'ora senza che riuscisse a venirmi in mente un'idea abbastanza convincente per giustificare la mia presenza a bordo.
Finché non sobbalzai sentendo la voce del capitano. Ma aveva detto Isabel. Doveva essere il nome che lei gli aveva dato. Ed ora? Sapevo per certo di non poterla richiamare a comando, dunque ero spacciata. Ma potevo sempre prendere tempo. "Ditemi" provai a dire, sperando non dovesse necessariamente entrare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai sorridendo "Ma tu...non sei teologo? E non ti intendi di cose di genesi e quant' altro? Mio Lancillotto..se non sbaglio hai pure detto tu sei più di Lancillotto"...sospirai"Oh che sciocca...Salomone come figlio di Davide ecco perchè è legato a Golia, sconfitto da suo padre, Salomone nomina una Torre che si contrappone alla Torre di Babele o sto sbagliando? Poi ovvio Ginevra e Lancillotto....a me rimane il Cavallo di Troia" sedendomi a terra rassegnata.
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Presi il cartoncino che lo zingaro mi porse, pagando il prezzo.
“Grazie.” uno sconto era sempre comodo, specie quando si parlava di un lavoro umile come il mio. “Allora ci vediamo sta sera!” dissi per poi allontanarmi. Avrei aspettato la sera e mi sarei poi diretta verso l’abitazione del Marchese. Era la mia occasione per poterlo finalmente incontrare. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Proviamo..." disse Robertstein, premndo il disegno con il Cavallo di Troia.
Ma non accadde nulla. "No, non è nanche questa la soluzione..." lo studioso a Blangey "... temo ci sia rimasta una sola possibilità... se dovessimo sbagliare questa porta non si aprirà più... come la grotta della Lampada di Aladino..." sbuffando. "Volevo invitarvi a mangiare con me stasera." Disse da fuori il capitano a Marin. "E' quasi sera. A meno che non vogliate mangiare con l'equipaggio." Ridendo. Britty vide il carrozzone degli zingari andare via, mentre in mano lei stringeva il cartoncino dello spettacolo. Restava solo da scoprire come si arrivasse al castello del marchese. |
"Ma che delusione...o sarà l' ansia ma non mi sovviene nulla e a te? Vedo pure tu sei in panne? Osservando il pannello" cosi facendo non saremmo andati avanti nella nostra Cerca.
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Robertstein cominciò a passaggiare davanti alla porta chiusa, gettando di tanto in tanto un'occhiata ai pannelli.
Fissava quei disegni, cercando un legame, un senso, un significato, di qualunque genere. Sbuffava, si massaggiava il viso, tornava a passeggiare, ma senza riuscire a trovare una risposta plausibile. "Maledizione, non so che pesci prendere, Blangey..." disse alla sua assistente. |
Roberstein non riusciva a concentrarsi, camminava su e giù, io osservavo i pannelli e poi ebbi un guizzo "Un momento...ecco cosa li unisce, sono tutti pezzi del gioco degli scacchi...la torre, il cavallo, il re, la regina. l' alfiere che sarebbe Lancillotto in quanto alfiere della Regina Ginevra...l' intruso è il gigante Golia" speranzosa.
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Accidenti...
Era anche peggio del previsto. Pensavo di avere almeno la notte a disposizione per pensare a qualcosa, ma qui era davvero rischioso. Sospirai avvilita, non sapendo come spiegare la cosa, ma dovevo per forza aprire la porta. Anche perchè, di certo, non avevo intenzione di conoscere il suo equipaggio, l'idea non mi ispirava. Così, aprii al capitano, timorosa e spaventata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Marin aprì la porta e sulla soglia trovò la figura alta e imponente del capitano.
Questi sgranò gli occhi, fissando per un lungo istante la ragazza. "Che mi prenda..." disse perplesso "... e tu da dove salti fuori, ragazza?" Robertstein ascoltò le parole di Blangey e poi guardò le figure sui pannelli. "Si, ma certo..." disse piano "... è vero, tutto fila logicamente!" Esclamò. "Sei un genio, Blangey!" Tutto su di giri, corrndo alla porta e premendo sul disegno del gigante Golia. Allora si sentì scattare tutta una serie di congegni, come se una dozzina di pesanti catenacci si aprissero all'istante. La porta cominciò a gigolare sui massicci cardini e si aprì davanti ai 2. Oltre la soglia c'era un laboratorio con tutti i suoi strumenti e macchinari. https://i.pinimg.com/736x/1d/1f/ca/1...2cb7dc9b4e.jpg |
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