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“Non credo ci sia nulla di male...” disse Ork ad Aris.
“Nulla di male?” Ripetè lei. “Deludere Enzio non è nulla di male per te? Che imbelle sei!” Gridò. “Deludere il miglior uomo di Vacolis! Come ho fatto a sposare uno come te!” “Calmati, ti prego...” mormorò Ork. “Se osi tradire Enzio” minacciò Aris “io ti denuncerò!” Ed uscì inviperita. |
Mi sedetti come mi invitò gentilmente a fare la donna, sospirando di sollievo nel sentire che la mia voce le appariva solo giovane e non femminile.
Restai sorpresa, ma non più di tanto dalle sue parole. Che Vacolis avesse qualcosa che non andava era chiaro come il sole, si trattava di comprendere che cosa fosse. E dalle parole e dallo sguardo della donna, comprendevo che i segreti di quella città potevano essere tetri e oltre che ignoti. "Non vi ingannate, madama.." annuii piano "La vocazione mi ha raggiunto molto presto, e sono giunto da pochissimo in città...". Sospirai, forse era un rischio, ma era anche la migliore giustificazione per evitare di tradirmi nel caso avesse dato per scontato che conoscessi cose a me ovviamente ignote. "Veder soffrire le persone care è un dolore grande, e un incredibile peso..." con fare rassicurante "Parlate dunque, non abbiate timore.." gentilmente "Cosa vi affligge?". |
“Il mio nome è Alternia...” disse la donna a Clio “... ed il motivo della mia confessione riguarda mia cugina... la ragazza più bella ed infelice di Vacolis...”
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Sorrisi alla dama, anche se non poteva vedere bene il mio viso, fortunatamente.
"Il mio nome è Mario, madama.." gentilmente, dicendo il primo nome da uomo che mi venne in mente. "Che ragazza sventurata.." dolcemente "Cosa le è accaduto?". |
La reazione di Aris era stata incredibile. Avrei voluto risponderle, citando le sue parole, che gli uomini sono tutti uguali e non ne vale la pena, ma evidentemente Enzio non era uguale agli altri e ne valeva la pena... Almeno per lei.
"Apprezzo il vostro sforzo, ma non sopporterei che voi passaste un guaio a causa mia" con tono conciliante "Piuttosto, lasciate che vi dia un consiglio: cercate di avere piu` polso con vostra moglie, fatele capire che non e` la sola a comandare. Non fatevi umiliare e comandare a bacchetta, non e` corretto il modo in cui riversa il suo cinismo e la sua frustrazione su di voi. Fatevi valere e soprattutto fatevi rispettare" guardandolo negli occhi, determinata. |
“Frate Mario...” disse Alternia a Clio “... ella è infelice... infelice come la maggior parte delle donne di Vacolis... solo che lei non si rassegna... non accetta questo destino di tristezza, di apatia e dolore... le altre donne, lo dico per dire, non certo per spettegolare, si sono rassegnate, o magari hanno altri svaghi e voi capite cosa intendo... ma lei no... lei vive reclusa e sola... io vado a trovarla di tanto in tanto, ma oltre me non ha molto altro con cui distrarsi dalla sua solitudine... ella non ama suo marito e ciò la costringe a vivere nella disperazione... ed è un peccato, poiché è davvero la più bella di questa terra... cosa posso fare per aiutarla?”
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“Eh, mia moglie...” disse Ork, lasciandosi cadere su una poltrona “... non ha più stima e forse non mi ama più... un tempo ero un militare, sapete? Un valente pilota, un vero asso... ero chiamato Ork il Rosso per la mia abilità a costruire e a guidare mezzi volanti... poi in battaglia fui ferito ed ora sono zoppo... e come uomo non valgo più nulla...” la fissò “... ma voi siete giovane e bella e meritate di essere felice... fuggite da qui... a Vacolis non c'è felicità... fuggite...”
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Mi fece una pena immensa. Come faceva ed essere sposato con una persona simile?
"Credete che non lo farei se potessi?" ridendo piano e sedendomi di fronte a lui. "Ma ditemi" con un sorriso triste "Come potrei essere felice, seppur lontano da qui?" Non avrei mai potuto esserlo, dovunque non ci fosse Elv con me. |
A quelle parole della donna mi si strinse il cuore.
Dunque la situazione era davvero tragica e triste per le donne di Vacolis. Da come parlava del marito, certo non l'aveva scelto per amore, probabilmente gli era stato imposto. Che crudeltà. La ascoltai attentamente, ogni parola cercando di coglierne il più possibile. "Che triste destino, e perdonatemi, ma la sua sofferenza non credo sarebbe alleviata se essa fosse meno bella.." sospirai "Comprendo il vostro dolore, e posso solo immaginare il suo, credo che voi facciate già qualcosa di importante donandole il vostro sostegno, il vostro affetto e la vostra compagnia... e credo non dobbiate smettere di farlo.. non ho naturalmente la ricetta per curare il suo dolore, ma posso suggerirvi di provare a distoglierla dall'apatia in cui si è rinchiusa, non lo so.. facendo leva magari su qualcosa che l'appassioni, e la distragga dai pensieri che la consumino.. oppure, vi sembrerà forse un consiglio sciocco il mio ma.. potreste regalarle un cucciolo: un gattino o un cane, qualcuno che le doni, anche in piccola parte quell'amore che le manca... spesso si sottovaluta quanto possa essere importante..". Sorrisi, pensando al mio Nero. "Ma perdonate se mi permetto di chiedervelo.." esitai "Suo marito, a parte non amarla, la tratta anche male?". |
“Io posso aiutarvi a fuggire...” disse Ork a Gwen “... ma naturalmente da sola... per il vostro innamorato non c'è nulla da fare... i militare sorvegliano gli schiavi... se volte, io vi farò lasciare Vacolis stanotte stessa... lui sarebbe felice comunque sapendovi in salvo, credetemi...”
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